Le origini religiose della festa si sono un po’ perse, ma non la convivialità della ricorrenza, e screzi, incomprensioni, dissapori con il proprio genitore spesso vanno in stand by il 19 marzo, soprattutto se a sedare gli animi e gli umori dei romani, con la scusa delle tradizioni, ci sono i mitici bignè di San Giuseppe, vere bombe fritte stracolme di crema, da regalare e sbafare con il proprio paparino.
Ad ogni angolo della capitale non si trovano più i “frittellari” come una volta, soprattutto al Trionfale che non rinuncia ai festeggiamenti nei pressi della basilica dedicata al santo, ma è comunque difficile in questo periodo non lasciarsi tentare dai Bignè di San Giuseppe in bella mostra sul banco di ogni gourmet che si rispetti, anche nella versione light al forno o perintolleranti al lattosio, che come al solito qualcuno prepara meglio di altri.
Per esperienza personale e di palati fidati, mi vengono in mente la Pasticceria Regoli a Via dello Statuto, la pregiatissima Cristalli di Zucchero in Via di Valtellina 144 e Via di San Teodoro 88, le tre sedi de Er Pozzo der Gelato, Tornatora a via Oderisi da Gubbio, Dolci Desideri a Monteverde Vecchio e Cadorina in via Attilio Ambrosini. Secondo voi chi prepara il bignè di san Giuseppe più buono?
Io in genere dispenso abbracci e grassocci bignè per la festa del papà, una tradizione che si protrae dall’infanzia, quando accompagnavo alla cosa anche qualche ‘orrendo’ lavoretto fatto a scuola per l’occasione, ma se avete qualche dritta o consiglio apprezzabile per regali ed eventi, potrei anche decidere di arricchire il panierino del mio papà …
Intanto visto che ci sono auguro una ‘dolce’ giornata a tutti i Giuseppe, i Peppe, i Beppe, i Peppino, i Pino, i falegnami e ovviamente a tutti i papà oltre al mio, mentre ‘mariccomanno’ al santo protettore dei poveri, degli emigranti (dopo la fuga dall’Egitto), delle famiglie, dei falegnami e degli artigiani in genere, quindi ci metto pure tutti i pasticceri ;)
“San Giuseppe frittellaro
tanto bòno e tanto caro
tu che sei così potente
d’aiuta’ la pòra gente
tutti pieni de speranza
te spedìmo quest’istanza.
O gran santo benedetto
fa’ che ognuno c’abbia un tetto;
la lumaca affortunata
se lo porta sempre appresso
fa’ ppe’ noi pùro lo stesso.
Fàcce cresce sulla schìna
una camera e cucina”.
Per i più curiosi e soprattutto golosi, ecco la ricetta per il bignè di San Giuseppe:
http://www.amando.it/ricette/dolci/bigne-di-san-giuseppe.html
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