mercoledì 29 luglio 2015

Ostia, sigilli al Porto: 400 milioni di beni sequestrati. Arrestato il presidente Mauro Balini

Una vera bomba è deflagrata all'interno del Porto turistico di Roma, ad Ostia sul Lungomare Duca degli Abruzzi, 84. Dalle prime ore della mattinata i finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei componenti di un'ampia associazione criminale, facente capo a Mauro Balini presidente del Porto Turistico di Roma.

ARRESTI, DENUNCE E PERQUISIZIONI - I 4 arrestati sono accusati di "associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, riciclaggio, impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori".

Oltre Balini, in manette sono finiti due "testa di legno" e un avvocato con studio nella Capitale. Altre 9 persone sono state denunciate a piede libero. Numerose le perquisizioni presso i domicili delle persone coinvolte, le sedi di diverse società e gli studi professionali di due avvocati e di un commercialista.

400 MILIONI DI EURO DI SEQUESTRO - Nell'operazione eseguita dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma sotto la direzione della Procura della Repubblica della Capitale sono stati sequestrati beni mobili e immobili, quote societarie e conti correnti bancari ed il "diritto di superficie su oltre 1300 beni demaniali", all'interno del porto turistico di Ostia, ossia posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali, nonché, per alcuni di essi, il relativo diritto di utilizzo. Il valore commerciale di tutti i beni sottoposti a sequestro è stimato "in oltre 400 milioni di euro".

INDAGINI DAL 2012 - Le indagini, avviate nel 2012, per una "ipotesi di bancarotta", hanno consentito di accertare come i quattro complici avessero "scientemente portato al fallimento la A.T.I. S.p.a.​", società che aveva curato la realizzazione del Porto Turistico di Roma e che, sino al 2008, era concessionaria dell'infrastruttura, appartenente, peraltro, ad un gruppo di imprese riconducibili allo stesso Balini. 

Proprio quest'ultimo, con la complicità di fidati collaboratori e professionisti e grazie a "prestanomi" e "società schermo", aveva realizzato un "complesso schema societario volto a distrarre fraudolentemente ingenti risorse, patrimoniali e finanziarie, in pregiudizio della fallita A.T.I. S.p.a., dei creditori e dell’erario, per un passivo finale di oltre 155 milioni di euro".

LE ACCUSE A BALINI - Balini, secondo gli inquirenti, sembrerebbe essere al centro di tutto. All'imprenditore è stato, inoltre, "contestato il reato di trasferimento fraudolento di valori, per aver intestato a società apparentemente terze, il prestigioso attico sul litorale ostiense in cui vive, anch'esso sottratto fraudolentemente alla A.T.I.", e un lussuoso catamarano, nella sua esclusiva disponibilità, acquistato, in larga parte, "con risorse sottratte alla fallita mediante il descritto sistema di frode".

LE ORIGINI DAL 2005 - Secondo la Finanza, il disegno criminale nasce nel 2005, quando Balini si "precostituì un ingente credito nei confronti della A.T.I. S.p.a. per oltre 28 milioni di euro, simulando, tra l’altro, l’accollo di un debito in capo alla fallita originato dalla ricezione di false fatture emesse da società riconducibili a suoi fedeli sodali".

Giustificando le operazioni come "restituzione finanziamento soci", Balini aveva, quindi, potuto "prelevare ingenti somme dalle casse aziendali nonché distrarre beni immobili dal patrimonio sociale in favore di altre imprese a lui riconducibili".

AMPLIAMENTO DEL PORTO - Nel 2008, in perfetta sintonia con il piano criminale in atto, la Porto Turistico di Roma S.r.l., posseduta proprio da Balini, aveva ottenuto, dalla A.T.I. S.p.a., la "voltura della concessione sull'intera infrastruttura portuale, ed era, così, subentrata nella possibilità di realizzare l'ampliamento del porto, poi autorizzato nell’agosto 2013, incassandone i conseguenti ingenti profitti".

IL PORTO DI OSTIA - La struttura attuale si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari e dispone di 840 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 metri. L’ampliamento del porto ne aumenterà la capienza sino a 1419 posti barca, mettendo a disposizione dei natanti circa 611 nuovi punti di ormeggio per imbarcazioni da diporto lunghe tra i 12 ed i 70 metri.

Per avere una percezione delle dimensioni degli illeciti e del danno economico cagionato alla A.T.I. S.p.a., la Porto Turistico di Roma S.r.l. ha "stimato in circa 200 milioni di euro il valore commerciale della concessione relativa all'ampliamento del porto ed in circa 220 milioni di euro il valore commerciale della concessione relativa ai diritti di superficie e utilizzo dei beni demaniali sottoposti a sequestro".
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 27 luglio 2015

Gassmann lancia su Twitter la campagna #Romasonoio

Parte da Twitter la campagna dell’attore e regista Alessandro Gassmann contro il degrado nella Capitale. Poco prima della mezzanotte di sabato, l’artista, che sul social network ha 128 mila followers, ha lanciato l’hashtag #Romasonoio con una proposta-appello ai romani. e nel pomeriggio annuncia: «inizio i primi di settembre, confermo, non ho tournée».

L'appello
«Noi romani dovremmo metterci una maglietta con su scritto 'Roma sono io' - ha scritto - armarci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza, e ripulire ognuno il proprio angoletto di città. Roma è nostra da settembre scendo in strada anch'io, voglio vederla pulita. Diffondete questa notizia, fatelo anche voi. Basta lamentarsi, basta insulti, FACCIAMO!».

Marino: apprezzo l'iniziativa
Anche il sindaco aderisce a «Romasonoio» : «Apprezzo molto l'iniziativa lanciata da Alessandro Gassmann. È importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani».
La reazione della Rete
In poche ore il tweet di Alessandro Gassmann è diventato virale con tantissime condivisioni e commenti di romani ma non solo entusiasti dell'iniziativa. Fra le persone che hanno espresso apprezzamento, anche Corrado Passera: «Bravo Gassmann, la politica deve imparare a mobilitare energie positive nelle città, in ogni città».

Gigi Proietti: «Non c’è solo la sporcizia, non funziona niente»
«Sono molto addolorato e non mi va di scherzare, contrariamente a quanto faccio di solito, ma a Roma non c’è solo la pulizia delle strade che non funziona...». Lo afferma Gigi Proietti, a proposito dell’iniziativa #romasiamonoi. «Non c’è un solo settore che funzioni bene - sottolinea Proietti - dai trasporti alla pulizia delle strade. E’ un momento molto doloroso e è il risultato di qualcosa che si è succeduto negli anni. Forse noi romani avremmo dovuto presagirlo - sottolinea l’attore - ma la verità è che Roma non è molto amata, né dai romani né dai turisti. E invece è una straordinaria capitale e meriterebbe di essere amata di più». E twitta il comico Enrico Bertolino: «Sono nato a Milano,vivo a Milano, ma sono Italiano e Roma è un patrimonio del mio Paese. Per cui, con permesso, #Romasonoio». Più pessimista l'autore e regista Pier Francesco Pingitore: «In tanti anni che vivo a Roma non ho mai visto la città così fetente com'è adesso. Per questo, ben vengano iniziative come quella di Alessandro Gassman, meritorie ma che mostrano l'abisso di degrado nel quale siamo precipitati. Se si devono prendere scopa e paletta, vuol dire che la situazione è senza speranza». Quella di Gassman è un'«ottima idea» per il conduttore tv Pino Strabioli e per l'ex ministro e ora direttore del Maxxi Giovanna Melandri. Scende in campo anche l'associazione Retake, che da anni organizza a Roma giornate di pulizia autorganizzata: "Bene il sostegno di Gassman, ci aiuterà a ottenere più visibilità».

Ma c’è anche chi non è d’accordo
Qualcuno su twitter esprime il proprio dissenso verso l’iniziativa dell’attore romano. Eccone qualche esempio: Antipollitica:«Forse sarebbe anche importante fare maggiore pressione sui politici incapaci per costringerli a liberare il posto!». Ilaria Moresi: «In parole povere: paga taci e pulisci». Oppure c'è chi, come Giuseppe Gagliardi, spera in un cambiamento «politico»: «Non sono romano,ma sono convinto che da #Romasonoio puo'partire ovunque un'ondata di civilta'che 'travolga'la malapolitica!»
Tu, come la pensi?
Fonte: Corriere.it

mercoledì 22 luglio 2015

Mafia, estorsione e traffico di droga: 9 arresti tra il clan Guarnera di Acilia

Estorsione, illecita concorrenza, con minaccia e violenza, nonché traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravati dalle modalità mafiose.
Sono questi i reati con cui i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 soggetti legati al noto clan Guarnera operante soprattutto ad Acilia

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte da G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, hanno preso avvio dagli accertamenti svolti nei confronti del noto clan che, nell’ottobre 2013, hanno portato all'arresto degli esponenti. 

In quel contesto investigativo veniva accertato come i germani Sandro e Sergio Guarnera, dissociatisi dal boss Mario Iovine detto 'Rififì', appartenente al clan dei Casalesi-gruppo Iovine avessero promosso ed organizzato, ad Acilia "un autonomo clan mafioso che si era affiliato con importanti esponenti della locale criminalità albanese, da utilizzare quale 'braccio armato e violento' per rendere più concrete ed efficaci le intimidazioni e ottenere il controllo del mercato capitolino delle slot-machine", rendono noto i finanzieri. 

Non solo. Secondo gli inquirenti i membri del clan Guarnera potendo contare sulle datate relazioni con soggetti appartenenti alla disciolta Banda della Magliana, "avessero stabilito rapporti di coabitazione con esponenti del clan Fasciani di Ostia", allo scopo di "operare indisturbati ad Acilia spesso in maniera violenta e con vincolo di esclusività nel remunerativo settore delle 'macchinette mangiasoldi', che venivano imposte agli esercizi commerciali abilitati ed autorizzati dall'ANMS".

Nell'operazione odierna, è stato rilevato come le mire espansionistiche del clan siano state rivolte verso Guidonia Montecelio, in ciò avvalendosi anche dell'apporto e delle facilitazioni offerte da un giovane imprenditore romano oggi arrestato che, scientemente, decideva di avvalersi delle "capacità di persuasione" del clan per imporsi nel mercato legale.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato un chiaro episodio estorsivo, aggravato "dalle modalità mafiose", commesso nei confronti del titolare di un centro scommesse il quale, temendo per la propria incolumità fisica, è stato addirittura costretto a chiudere la propria attività imprenditoriale.

Per quanto concerne il gruppo "albanese", fanno sapere gli investigatori, è emerso come lo stesso, capeggiato dal noto Arben Zogu detto Riccardino, fosse parte integrante e dirigente della così detta 'batteria di Ponte Milvio', già coordinata dall'altrettanto noto Fabrizio Piscitelli, detto 'Diabolik', "ponendosi come importante referente, sul territorio della Capitale, per l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di narcotico, anche dall’estero". 

In tale ambito, è stata altresì registrata la repentina e significativa ascesa dello stesso Zogu. Lo stesso, infatti, è riuscito a relazionarsi, in condizioni di reciprocità, con boss del valore criminale di Massimo Carminati nonché ad ottenere "ampio e riconosciuto rispetto nei contesti criminali più violenti della capitale, anche grazie alla nota capacità di imporsi, in maniera efficace e competitiva, sulle più redditizie piazze di spaccio".

Emblematico è risultato del traffico di 20 chili di cocaina proveniente dalla Spagna e la relativa commercializzazione nella piazza della Capitale, che ha visto la partecipazione del narcotrafficante Elis Coku, detto 'Santa Lucia', quale fornitore, dei luogotenenti e guardaspalle Petrit Bardhi, detto 'Titty', e Elvis Demce, detto 'Cesare', quest’ultimo recentemente tratto in arresto quale mandante dell’omicidio di Federico De Meo, dell'altrettanto noto Ettore Abramo, detto 'Pluto', reggente con funzioni vicarie delle iniziative di tipo organizzato della curva nord laziale, quale custode/magazziniere delle partite di droga importate a Roma dal gruppo narcotrafficante albanese, di Alessandro Presta, detto 'Er Negro', nipote dei fratelli Guarnera, quale responsabile della commercializzazione dello stupefacente sulla piazza di Acilia e già noto per la sua indole violenta, come peraltro dimostrato in occasione del recente reportage giornalistico 'La Rapina' del gennaio 2014, quando aggrediva, fisicamente e verbalmente, la troupe dell’emittente televisiva 'LA 7'.
Fonte: ostiatoday.it

Ostia, piccolo delfino morto in mare: la mamma continuava a tenerlo a galla

I Oceanomare Delphis Onlus hanno osservato un piccolo tursiope senza vita al largo di Ostia.  Il piccolo delfino morto continuava ad essere accudito presumibilmente dalla mamma. La testimonianza risale al 17 luglio, grazie alla segnalazione di Duilio Francioli.

Solo allora il team di ricercatori di Oceanomare Delphis Onlus è intervenuta. Impegnati nel progetto 'Delfini Capitolini', sostenuto da Unicredit e Marine Village, i ricercatori a 2 miglia fuori il porto di Ostia, hanno notato una situazione molto particolare e triste: un esemplare adulto di deflnio che ‘accudiva’ un piccolo già in stato di decomposizione, sostenendo e trasportando il corpo senza vita e cercando disperatamente di tenerlo a galla.

"In assenza di informazioni specifiche supponiamo che l’individuo adulto sia la madre. Nelle vicinanze della coppia madre-piccolo era presente anche un altro individuo, che mostrava un comportamento di accompagnamento e supporto. Il comportamento di sostegno e trasporto di un piccolo morto, chiamato in inglese “Carrying dead calf”, è stato descritto per la prima volta da Aristotele 24 secoli fa e probabilmente è una conseguenza dell’intenso legame che esiste tra madre e piccolo: un legame così forte da rendere la madre incapace di lasciare il figlio nonostante l’evidenza della morte", scrivono i ricercatori in una nota.
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 20 luglio 2015

Infernetto, sgombero del complesso residenziale di via Scuderi

Il complesso residenziale di via Gaspare Scuderi, all'Infernetto, sta venendo sgomberato dagli agenti del gruppo Spe e del X Gruppo Mare coordinati dal comandante Antonio Di Maggio. Secondo quanto si è appreso dai vigili, il complesso formato da 54 appartamenti,è occupato abusivamente da stranieri e si trova al confine con la tenuta presidenziale di Castel Porziano.

Sul posto circa 80 agenti. Via Scuderi e le strade limitrofe sono state chiuse per permettere l'identificazione degli immigrati. Per anni i residenti dell'Infernetto avevano denunciato la situazione tanto da creare una associazione per parlare direttamente con il Comune e il X Municipio. 

Via Scuderi, in effetti, è una zona franca dell'Infernetto. Lì nel 2013 un incendio distrusse una baraccopoli e a gennaio di quest'anno ci fu una lite tra romeni con doppio accoltellamento. 

Il centro di via Scuderi di trova a 9 minuti a piedi dal centro di via Ennio Porrino, gestita dalla cooperativa Domus Caritatis e chiuso il 10 giugno scorso come annunciato dall'assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Francesca Danese.
Fonte: Ostiatoday.it

Iva su bollette, consumatore vince contro Enel. “Quella sulle accise non va pagata”

La tenacia di una singola persona può ottenere risultati inaspettati per molti. E’ il caso di un consumatore veneziano che ha fatto ricorso contro Enel per contestare la famigerata “tassa sulla tassa”, ossia la quota di Iva sulla bolletta di gas ed elettricità calcolata anche sulle accise. E ha vinto: un giudice di pace di Venezia ha stabilito, con un decreto ingiuntivo, che l’odiosa doppia imposta è illegittima e quanto versato in più va restituito. Così Enel dovrà rimborsare al cliente 103,78 euro, più interessi e spese. Successivamente lo Stato, trattandosi di una tassa che finisce nelle casse dell’erario, li restituirà alla società dopo la nota di variazione annuale sull’Iva. Le fatture contestate sono otto per la fornitura di gas e 12 per l’elettricità.

Nel decreto il giudice richiama il principio stabilito dalla Corte di Cassazione a sezioni unite nella sentenza 3671/97, secondo il quale, salvo deroga esplicita, un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra. Il decreto ingiuntivo è passato in giudicato visto che Enel non aveva fatto opposizione. Probabilmente perché la società ha ritenuto di non essere lei a dover contestare il ricorso, visto che l’imposta è stabilita da una legge dello Stato. L’intera vicenda nasce dalla campagna portata avanti dai consumatori per ottenere il rimborso dell’Iva indebitamente pagata dai cittadini sulla Tassa dei rifiuti (Tia), che infatti è citata nella sentenza. Battaglia vinta, quella, visto che la nuova Tari non prevede più il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto.

La cifra da rimborsare di per sé non è alta ed è facile pensare che sia meglio pagare piuttosto che imbarcarsi in un lungo percorso giudiziario, anticipando anche le spese legali e amministrative. Eppure, dal sassolino può venir giù una valanga. E questa volta a favore dei consumatori. Secondo Federconsumatori, che da anni contesta l’applicazione di questa “tassa sulla tassa”, si tratta di una “storica sentenza”. Stando alle stime dell’associazione, senza l’Iva sulle accise una famiglia media con un consumo di 1.400 metri cubi di gas pagherebbe ogni anno tra i 50 e i 75 euro in meno di bolletta. L’associazione ha già dato mandato alla propria Consulta giuridica di studiare le modalità di intervento e di ricorso per far ottenere a tutti i consumatori il rimborso di quanto pagato in più. E fa sapere che, grazie a questa sentenza, interverrà con ancora più forza “affinché l’imposizione dell’Iva su tali tributi sia cancellata definitivamente e venga messa la parola fine a questo vero e proprio abuso”.

Secondo il sito Qualenergia, la decisione del giudice crea un precedente che potrebbe aprire un buco miliardario nelle casse dell’erario: se tutti i circa 21 milioni di utenti domestici italiani facessero ricorso e fosse loro garantito un rimborso paragonabile a quello che Enel deve versare all’utente veneziano, il danno per lo Stato ammonterebbe a oltre 2 miliardi di euro. Senza contare che una sentenza del genere potrebbe applicarsi anche per altri prodotti sui quali si paga l’Iva sulle accise, come la benzina e il gasolio. In questo caso i risarcimenti lieviterebbero ulteriormente, a beneficio degli automobilisti.
Fonte: Ilfattoquotidiano.it

venerdì 17 luglio 2015

Roma-Lido, treno fermo a Vitinia: scoppia la rabbia dei pendolari

Ancora caos sulla Roma-Lido. Il trenino, all'altezza della stazione Vitinia, si è fermato. Il convoglio, senza aria condizionata, è stato preso d'assalto dai pendolari, furiosi, che hanno anche aggredito verbalmente le due macchiniste in servizio. 

La situazione si è fatta subito incandescente tanto che qualcuno ha richiesto l'intervento dei carabinieri di Ostia. "Forti ritardi. Treno fermo a Vitina in attesa intervento forze dell'ordine", si legge su InfoAtac. 

Anche in questo caso i viaggiatori, esasperati, hanno preso d'assalto la stazione, il Caf e i binari, occupandoli. Una scena già vista pochi giorni fa alla stazione Porta San Paolo quando, dopo le 18:45, circa 200 pendolari disperati hanno manifestato il loro dissenso (qui il video). 

Secondo una prima ricostruzione un signore, per il troppo caldo, ha provato ad aprire la porta in corsa usando la leva d'emergenza causando così lo stop del convoglio. 
Su Facebook, sul gruppo 'Il Trenino', i pendolari si danno solidarietà a vicenda informando i compagni di 'disavventura'. Questa mattina, sempre a Vitinia, un uomo aveva accusato un malore. Il treno dopo i soccorsi del caso era però ripartito senza problemi. Alle stazioni di Acilia, Lido Centro e Bernocchi le banchini sono strapiene e le corse saltate non sono più una novità. A breve ulteriori aggiornamenti. 
Fonte; Ostiatoday.it

martedì 14 luglio 2015

Ostia, bomba carta contro il chiosco sul lungomare: intimidazione?

Paura a Ostia: una bomba carta ha divelto nella notte appena trascorsa la serranda del chiosco The One sul lungomare Toscanelli
L'esplosione è avvenuta poco prima delle 03: un guardiano notturno che ha sentito l'esplosione ha chiamato il 113. Nessuno è rimasto ferito. Ascoltato uno dei tre soci che hanno in gestione la spiaggia, il quale ha dichiarato di non aver subito minacce.

La bomba carta è stata posizionata su una delle serrande del chiosco, nella parte fronte strada. Sulla vicenda indaga la Polizia del commissariato Lido.
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 10 luglio 2015

Ostia, parcheggiatori abusivi e venditori ambulanti: multe per 18 mila euro

Nuovi controlli, che seguono quelli della scorsa settimana sul litorale romano, a Castel Porziano e Capocotta. Sotto la lente di ingrandimento i parcheggiatori abusivi ed i venditori ambulanti, oltre che all'accertamento della regolarità delle licenze degli esercizi che svolgono somministrazione di alimenti e vivande, anche con verifiche fiscali, in riferimento ai registratori di cassa.

Altre verifiche sono state effettuate circa il rispetto delle norme che regolano l'attività sul demanio marittimo con verifica delle autorizzazioni connesse sia ai servizi di spiaggia sia al codice della navigazione. Le operazioni coordinate dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri hanno coinvolto anche personale della Guardia di Finanza, della Polizia Locale X Gruppo Mare e della Capitaneria di Porto.

Per quanto di loro competenza, hanno contribuito anche collaboratori della ASL/RMD e dell'Ispettorato del Lavoro. L'attività interforze ha posto l’attenzione in particolare al controllo delle società di gestione dei chioschi e delle spiagge. 

In totale sono state ispezionate 3 aziende e controllati 25 dipendenti, di cui 2 stranieri comunitari ed extracomunitari, dei quali 1 risultato irregolare. 17 le violazioni riscontrate, 7 relative alla normativa igienico-sanitaria, 5 di non conformità sui requisiti dei luoghi di lavoro ed altre per irregolarità di varia natura. Elevate complessivamente sanzioni amministrative per circa 18000 euro.
Fonte: Ostiatoday.it

giovedì 9 luglio 2015

Incidente mortale sulla Colombo: camion Ama si ribalta e travolge cinque auto

Terribile incidente sulla Colombo nella tarda serata di martedì. È di un morto e tre feriti (due gravi) il bilancio di una vera e propria carambola avvenuta al chilometro 16 e 700 all'altezza del quartiere Mezzocammino poco dopo la mezzanotte.

Da una prima ricostruzione il camion dell’Ama, che procedeva verso Roma, ha sbandato, colpendo una Peugeot e trascinandola nell'altra carreggiata. Sfondando il guard rail, il camion si è ribaltato, schiacciando le macchine che viaggiavano dalla parte opposta. Infatti una Yaris, una Smart e una Mercedes, che procedevano verso Ostia, non hanno potuto evitare l’impatto.

Per il conducente della Peugeot, Ciro Melillo di 59 anni, non c'è stato nulla da fare: è morto sul colpo. L'uomo, molto noto ad Ostia per la sua professione di attore e regista teatrale, aveva compiuto gli anni nella giornata di ieri e stava tornando a casa dalla sua festa di compleanno. (LEGGI DI PIU' SULLA VITTIMA). Feriti invece l'autista del camion dell'Ama e il guidatore della Mercedes. I due sono stati portati all'ospedale Sant'Eugenio e al Grassi di Ostia.
Miracolosamente illesi invece i conducenti delle altre due vetture coinvolte, la Yaris e la Smart.
Di seguito una foto di ieri mattina scattata nel posto dove è avvenuto l'impatto sulla Colombo.

 Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 6 luglio 2015

Roma-Lido, continuano i disagi. Marino: "Così fa schifo"

Corse saltate, disagi, ritardi e pendolari "trattati come bestie". La Roma-Lido in questi ultimi giorni ha toccato il fondo. Da giovedì a sabato i treni che collegano la stazione di Piramide al mare di Ostia erano pieni, stracolmi e passavano a distanza di 30-40 minuti l'uno dall'altro. Domenica, addirittura, un 'trenino' ogni 50 minuti. 

Il gruppo Facebook 'Il Trenino' scandisce i problemi come se fosse un bollettino di guerra. "Stella Polare treno 07,29 senza aria condizionata", scrive Antonietta. "Sono qui ad Acilia da 25 minuti, Atac se ci sei batti un colpo", posta Luca. "Lido Centro prossimo treno direzione San Paolo tra 10 minuti, banchina strapiena e così dovrò prendere quello successivo", sottolinea Roberto. 

Così non va. E anche la l'Amministrazione di Roma Capitale sembra accorgersene. Ieri a 'Unità è Festa', la tradizionale kermesse del Pd ad Ostia Antica sia l'assessore capitolino alla Legalità e delegato per il X Municipio Alfonso Sabella, che il sindaco Ignazio Marino hanno preso la palla al balzo per sbattere i pugni e parlare della questione. 

"Conosciamo le problematiche della Roma-Lido che vanno affrontate in maniera globale, coinvolgendo tutti gli enti che hanno delle responsabilità su questo tratto di ferrovia che è una linea assolutamente vitale per questo territorio", ha detto Sabella a cui ha fatto eco con toni più aspri il sindaco Marino: "La Roma-Lido così com'è fa schifo. Non possiamo continuare ad avere servizi che non sono all'altezza di una capitale europea".
"Ho chiesto all'assessore - ha proseguito Marino - che entro 15 giorni mi dia risposte chiare su cosa si può e cosa non si può fare. Continuare in questa situazione d'incertezza? non è possibile. Se la strada è la cessione tra Regione e Comune o una partnership con un soggetto privato, vedremo. Ostia deve essere collegata a Roma da una vera metropolitana". Una cosa è certa, una capitale mondiale che ambisce ad ospitare i Giochi Olimpici nel 2024 non può assolutamente avere un servizio pubblico così
Fonte: Ostiatoday.it

mercoledì 1 luglio 2015

Ostia, condannati si occuperanno di verde e decoro: firmata convenzione

Saranno 14 condannati, sottoposti a misure alternative al carcere, a occuparsi di verde e decoro pubblico a Ostia. Questa iniziativa, unica in Italia, è il frutto di una convenzione sottoscritta dall'Uepe (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina) e il X Municipio

Oggi a Ostia è stato dato il via al progetto con la consegna ai lavoratori dell'abbigliamento e degli attrezzi da lavoro. Subito dopo presso il Parco XXV Novembre 1884 è stato dato inizio ai lavori.  

Presenti, tra gli altri, l'Assessore Alfonso Sabella, delegato per il X Municipio di Roma, la dottoressa Cinzia Esposito, direttore dell'Ufficio Ambiente del Municipio e la dottoressa Emilia Turiano del Ministero della Giustizia, Direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina.

Il progetto durerà almeno tre mesi e vedrà impiegati quattordici soggetti, sottoposti a provvedimenti di esecuzione penale esterna, che svolgeranno interventi di decoro urbano: lavori di cura del verde, pulizia e manutenzione di strade, parchi e giardini nonché delle aree limitrofe alla riserva naturale di Castelporziano.

I lavoratori sono stati individuati dall'Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna fra gli affidati in prova ai servizi sociali, residenti nel Comune di Roma, ed inoccupati.

"Il lavoro non è soltanto una necessità di vita ma ha anche una forte valenza trattamentale e svolge una importante funzione rieducativa". Ha spiegato la dottoressa Turiano.

"L'amministrazione - ha spiegato l'Assessore Sabella - non ha affrontato alcun costo di intermediazione, i lavoratori saranno retribuiti attraverso i buoni di lavoro (voucher) che sono stati acquistati direttamente dall'INPS. É stato così conseguito un considerevole risparmio di cui si avvantaggeranno anche i lavoratori, che riceveranno l'intera somma stanziata, al netto dei soli costi previdenziali ed assicurativi. Si tratta di un primo importante esperimento che se, come sono sicuro, dará i risultati sperati potrà essere replicato in altre occasioni, a cominciare dal Giubileo della Misericordia", conclude Sabella.
Fonte: Ostiatoday.it

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