venerdì 30 settembre 2016

Ostia si ribella e corre "tra le buche": atleti contro il X Municipio

Ostia si ribella e corre "tra le buche": atleti contro il X Municipio

Gli atleti di Ostia proprio non vogliono restare fermi. Nonostante il "no" del X Municipio relativo all'organizzazione delle manifestazioni nel territorio. Un divieto motivato dall'eccessiva presenza di buche che gravano "in una condizione manutentiva pericolosa" nella strade interessate. Un atto dovuto, secondo la Commissione Straordinaria che amministrare il parlamentino commissariato per mafia, per "salvaguardare l'incolumità dei partecipanti".

"TROPPE BUCHE AD OSTIA" - Il tutto era nato, come vi avevamo annunciato ieri, dalla richiesta della Run Race Management, società dilettantistica, che per il prossimo 9 ottobre aveva organizzato la storica maratona 'Trenta del Mare'.

Una vicenda partita da lontano come spiegano gli organizzatori, ormai mancati: "Cinque mesi fa abbiamo inoltrato la rituale richiesta di autorizzazione allo svolgimento della manifestazione. Il 14 giugno si è tenuta a tal fine una conferenza dei servizi, il cui esito non faceva presagire esiti negativi. Lo scorso martedì 27 settembre, durante una nuova conferenza dei servizi con nostra grande sorpresa la Direzione Tecnica del X Municipio ci ha comunicato ufficialmente il diniego dell'autorizzazione per la 'Trenta del Mare' per le troppe buche".
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STOP ANCHE PER GENNAIO - Nella stessa occasione è stata inoltre negata l'autorizzazione anche per il Trofeo Lidense, previsto per il 15 gennaio prossimo su un tracciato diverso, in quanto "a novembre e dicembre pioverà e si formeranno sicuramente altre buche".
Insomma il X Municipio commissariato conferma il pessimo stato delle strade del territorio perché i bandi per la riparazione dell'asfalto sono bloccati. Gli uffici tecnici di Ostia per la manutenzione stradale stanno raschiando il fondo del barile per risolvere le continue emergenze quotidiane ma le soluzioni tampone non risolvono la grave questione.
Fonte: Ostiatoday

Incidente tra Acilia e Malafede, morto scooterista 66enne

E' morto uno scooterista di 66 anni, ad Acilia. Troppo gravi le ferite riportate a seguito di un violento incidente avvenuto lo scorso 27 settembre in via Francesco Menzio, all'incrocio con via Edoardo Gioja. L'uomo, portato in eliambulanza all'ospedale San Camillo, è deceduto ieri dopo aver lottato per due giorni tra la vita e la morte.
Nell'incidente è rimasta gravemente ferita anche la moglie, ancora ricoverata al Sant'Eugenio. Disarcionati dal loro scooter Suzuki Burgman, tra Acilia e Malafede, l'impatto con l'asfalto era stato devastante. Nel violento impatto sono rimaste coinvolte anche un camion Nissan condotto da una uomo di 45 anni e una Alfa Romeo Mito guidata da un 56enne.
Sulla tragedia, attraverso una nota, è intervenuto anche l'associazione di cittadini AxaMalafede – Villa Fralana che da anni si batte per la messa in sicurezza di quell'incrocio: "Sono anni che scriviamo a tutti per sollecitare la messa in sicurezza. Avevamo scritto al Prefetto più volte negli ultimi mesi chiedendo l'istituzione della zona a 30 chilometri orari necessaria alla protezione delle scuole e dei parchi che insistono nella zona e per la quale sono state già stata emesse due Determina Dirigenziali della Polizia di Roma Capitale che prevedono oltre al limite di velocità anche attraversamenti a raso e messa in sicurezza dell'attraversamento pedonale all'incrocio tra le vie Usellini e Menzio. Purtroppo nulla è stato fatto e si continua a correre".
Fonte: Ostiatoday.it

Whatsapp, il messaggio horror terrorizza gli utenti. La polizia: «Può provocare paura nei bambini»

Il messaggio horror. "Ciao, mi chiamo Luca ho 7 anni, capelli neri e occhi rossi. Non ho ne naso ne orecchie… Sono morto. Se non mandi questo messaggio a 15 persone nei prossimi 5 minuti io apparirò stanotte di fianco al tuo letto con un coltello e ti ucciderò". Inizia così l'ennesima catena di Sant'Antonio dai toni macabri che circola in questi giorni su Whatsapp e che sta spaventando molti bambini che hanno inviato il messaggio ai propri contatti. A segnalarlo è la polizia di Stato sulla propria pagina Facebook 'Una vita da social'.
"Non è uno scherzo. Qualcosa di bello ti capiterà stasera alle 22.22 - si legge nel messaggio - Ripeto non è uno scherzo. Qualcuno vi telefonerà o ti parlerà sul cellulare e ti dirà che ti ama. Non spezzare la catena. Non mandarlo nei gruppi". Nonostante il messaggio sia innocuo, nei bambini questo tipo di catene può provocare spavento e paura. La polizia si rivolge quindi a genitori ed educatori, invitandoli a prestare la massima attenzione.
Fonte: IlMessaggero.it

mercoledì 28 settembre 2016

Acilia, blitz dell'assessore Muraro: "Criticità nella raccolta dei rifiuti"

Continua l'allarme rifiuti nel X Municipio. Oggi l'assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma, Paola Muraro, ha effettuato una serie di sopralluoghi nelle zone di Acilia, Dragona e Casal Palocco per verificare la situazione della raccolta dei rifiuti. Il blitz di Muraro si è reso necessario in seguito alle numerose segnalazione pervenute dai cittadini che hanno evidenziato diverse criticità'.
In particolare il Porta a Porta starebbe registrando problemi consistenti. "Le operazioni si stanno svolgendo con il supporto dei Pics, come già avvenuto in analoghi interventi effettuati più volte, a partire dallo scorso luglio, nei quartieri di Roma Capitale", riferisce con una nota l'assessorato alla Sostenibilità ambientale di Roma.
Solamente la settimana scorsa, ad Acilia, i residenti di zona avevano denunciato una vera e propria invasione di topi. Una situazione, di degrado, nella zona delle palazzine di via Umberto Lilloni dove da alcuni giorni le già delicate condizioni igienico-sanitarie si sono ulteriormente aggravate.  
"L'area di Acilia presenta un quadro particolare, in cui negli ultimi anni si sono affermati lassismo e un’inaccettabile tolleranza verso le irregolarità. Siamo quindi al lavoro per intervenire immediatamente su un sistema di raccolta che evidenzia troppe falle. - spiega Muraro - Abbiamo sollecitato l’Ama affinché garantisca maggiore controllo sull'intera area, anche tramite un migliore funzionamento delle linee telefoniche in modo da raccogliere puntualmente le indicazioni della cittadinanza. E in breve provvederemo all'installazione di telecamere così da individuare puntualmente le trasgressioni. Le periferie sono in cima alla nostra agenda: per questo stiamo mettendo in campo una presenza costante sul territorio".
Fonte: Ostiatoday.it

Ostia, Giornate Sarde dal 30 settembre al 2 ottobre 2016

Ostia, Giornate Sarde dal 30 settembre al 2 ottobre 2016

Strumenti, voci, costumi, danze, colori e profumi della Sardegna. Una full immersion nella cultura, nella storia e nei sapori dell’isola, che per tre giorni affascinerà il pubblico romano grazie all'iniziativa organizzata dal Circolo Quattro Mori di Ostia dal 30 settembre al 2 ottobre.
Giunta alla tredicesima edizione la rassegna è divenuta un appuntamento importante nel calendario delle attività culturali e ricreative del Lido di Roma. Una tre giorni in cui protagonisti saranno l’artigianato, il folklore e i prodotti tipici sardi assieme a film, documentari, conferenze, spettacoli e mostre a tema.
Il Circolo Quattro Mori di Ostia è riconosciuto dalla Regione Sardegna e dalla Fasi. La sua nascita fu propiziata da un legame nato fra persone lontane dal proprio focolare nativo, legate dalle vincolo delle comuni origini. Lunghissimo è l’elenco delle attività, manifestazioni culturali e letterarie, che il circolo ha promosso e promuove ogni anno.
Fonte: Ostiatoday.it

Whatsapp, istruttoria del Garante della privacy per la condivisione dati con Facebook

Il Garante italiano della Privacy ha aperto un'inchiesta su Whatsapp, dopo che la società americana a fine agosto ha cambiato la sua politica della privacy per poter mettere a disposizione di Facebook (suo proprietario) informazioni sui suoi utenti, anche per scopi di marketing. In Germania il Garante di Amburgo ha addirittura vietato a Facebook di raccogliere altri dati dalla chat. Whatsapp si difende dicendo di rispettare le leggi della Ue e promette di collaborare con l'autorità italiana. «Il Garante - si legge in una nota - ha invitato WhatsApp e Facebook a fornire tutti gli elementi utili alla valutazione del caso: la tipologia di dati che WhatsApp intende mettere a disposizione di Facebook; le modalità per la acquisizione del consenso da parte degli utenti alla comunicazione dei dati; le misure per garantire l'esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa italiana sulla privacy».
Inoltre «il Garante ha chiesto di chiarire se i dati riferiti agli utenti di WhatsApp, ma non di Facebook, siano anch'essi comunicati alla società di Menlo Park, e di fornire elementi riguardo al rispetto del principio di finalità, considerato che nell'informativa originariamente resa agli utenti WhatsApp non faceva alcun riferimento alla finalità di marketing». «La nuova privacy policy adottata da Facebook e WhatsApp pone serie preoccupazioni dal punto di vista della protezione dei dati personali - ha detto all'ANSA il Garante della Privacy, Antonello Soro -. Il flusso massiccio di dati non riguarda solo gli utenti di Facebook o WhatsApp, ma si estende anche a chi non è iscritto a nessuno dei due servizi, i cui dati vengono comunicati per il semplice fatto di trovarsi in una rubrica telefonica di un utente di WhatsApp». Quest'ultima risponde di «essere conforme alla legge sulla protezione dei dati dell'Ue. Lavoreremo con il Garante della Privacy italiano nel tentativo di rispondere alle sue domande e di risolvere eventuali problemi». In Germania, il garante per la protezione dei dati personali della città-regione di Amburgo, Johannes Caspar, ha vietato a Facebook di raccogliere nuovi dati dei circa 35 milioni utenti tedeschi di Whatsapp e di cancellare quelli già raccolti. Il garante ha sostenuto che gli utenti tedeschi di Whatsapp devono poter decidere da soli se collegare il loro account a Facebook, e ha aggiunto di voler cercare un coordinamento con le authority di altri paesi europei.
Fonte: IlMessaggio.it

lunedì 26 settembre 2016

Dieci secondi al buio per mandare un sms. "L'effetto smartphone dietro 3 incidenti su 4"

Così fan tutti, senza sentirsi troppo in colpa, ma mettendo in grave pericolo se stessi e gli altri. Forze dell'ordine ed esperti di sicurezza stradale non hanno dubbi che il nemico numero uno per chi guida sono gli smartphone e i social network, una vera droga per chi è al volante, distratto da sms, selfie ed email. E per una volta noi italiani siamo in linea con la media europea: "Non è un fenomeno limitato al nostro Paese - spiega Enrico Pagliari dell'area professionale tecnica dell'Aci - in Italia non facciamo né meglio né peggio che in altri Paesi europei. Di sicuro è indispensabile però mobilitarsi per arginare il fenomeno". E fare le multe non è sufficiente.

Nel 2015 gli incidenti mortali, dopo 15 anni di diminuzione, erano aumentati del 2 per cento. Nei primi 8 mesi del 2016 le vittime della strada sono scese di nuovo (-3 per cento), ma questo non ha tranquillizzato la Stradale: "Sono cifre ancora troppo alte - osserva Santo Puccia, primo dirigente della Polizia di Stato - e impongono una riflessione sulle cause che rendono le nostre strade così pericolose. È indubbio che condotte di guida rischiose o distratte, soprattutto per l'utilizzo di smartphone, sono tra le principali colpevoli degli incidenti".

Da gennaio ad agosto 2016 polizia stradale e carabinieri hanno fatto 30.094 multe a chi guidava usando il cellulare, il 26,6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Il dato è già significativo, ma fotografa soltanto in parte la realtà. Gli esperti dell'Aci sono concordi nel ritenere che 3 incidenti su 4 sono causati da distrazione, e ad abbassare il nostro livello di attenzione mentre guidiamo è soprattutto l'uso dello smartphone, che implica molto più di una già pericolosa telefonata senza auricolare. Nei verbali che vengono compilati in seguito a un incidente c'è soltanto la voce "distrazione", per cui nei dati di Istat, Aci o Polizia stradale sotto questa definizione rientra una gamma spaventosa di comportamenti a rischio, determinati dai nostri nuovi stili di vita. "Un tempo era la sintonizzazione della stazione radio - osserva Pagliari - adesso è tutta la gamma delle attività di chi è sempre connesso. Mentre si guida si mandano sms, si controlla la posta, si fanno selfie e si chatta sui social network. Ognuna di queste attività equivale a guidare alla cieca, come fossimo bendati, per almeno 10 secondi. In quel lasso di tempo, a 40 chilometri all'ora, si percorrono almeno 110 metri, in cui può succedere di tutto".

Rincara la dose Puccia: "Oltre a distrarsi e distogliere lo sguardo dalla strada, quando si usa il cellulare si leva una mano dal volante limitando così anche la mobilità dell'altra, per la posizione scomoda della spalla. Inoltre il guidatore che usa il cellulare tende spesso a rallentare, in modo eccessivo e repentino, valuta approssimativamente le distanze di sicurezza, reagisce meno prontamente ai cambiamenti di velocità dell'eventuale veicolo che precede, tende ad usare di meno gli specchietti retrovisori". Una menomazione grave di cui quasi nessuno sembra rendersi conto, dai 18 ai 64 anni, visto che nelle indagini fatte da vari istituti di ricerca la percentuale di chi ammette di aver guidato con il cellulare in mano è del 51 per cento, ma gli esperti di sicurezza stradale ritengono sia molto più alta. E contro gli indisciplinati le multe servono poco o niente.

"È necessario incrementare ancora i controlli - dice Puccia - e adeguare le sanzioni alla pericolosità della condotta, ma non basta, è indispensabile un cambiamento di mentalità". "Così come esiste una modalità aereo - propone Pagliari - i telefoni dovrebbero avere una modalità guida, per cui a ogni messaggio o chiamata si avvia la risposta automatica "sto guidando". In ogni caso anche gli esempi europei ci dimostrano che le campagne terroristiche non hanno effetto, serve un lavoro di informazione capillare". Conosci il nemico per batterlo, la vecchia regola vale sempre, così sia la Polizia Stradale che l'Aci hanno varato campagne di sensibilizzazione sui social network per raggiungere soprattutto i maggiori utenti di internet nella fascia di età dai 18 ai 26 anni.

"Insieme all'Anas abbiamo avviato un'iniziativa diffusa su web, social network e radio con lo slogan "Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi #guidaebasta" - dice Puccia - L'intento è di parlare in modo diretto agli automobilisti per renderli consapevoli del pericolo di distrarsi". L'Aci ha puntato solo sui social network e coinvolto l'attore Francesco Mandelli per video e
messaggi che hanno come fulcro una domanda: "Quando guidate a 100 all'ora chiudete gli occhi?". La risposta sono due hashtag: #guardalastrada e #mollastotelefono. Mandelli-guidatore nel video alla fine spegne il cellulare, ma il peggio è già successo. Come spesso accade.
Fonte: www.repubblica.it

Trinità de Monti riaperta al pubblico

È stata una riapertura "col botto" quella della scalinata di Trinità de Monti, restituita alla città di Roma dopo i lavori di restauro durati dieci mesi e finanziati dalla maison di moda Bulgari. Giovedì scorso, uno spettacolo di fuochi d'artificio e la musica dell'orchestra di Santa Cecilia, diretta nell'ouverture della Carmen di Bizet dal maestro Antonio Pappano, a eseguire l'ouverture della "Carmen" di Georges Bizet.
Anche la cerimonia è stata voluta e organizzata casa di moda di via Condotti, che ha fatto installare alcune luci lungo la scalinata che risplendevano sui gradini sbiancati del capolavoro barocco di Francesco de Sanctis. Il costo del restauro è stato di un milione e mezzo di euro.
"Come amministrazione ci prenderemo cura di questo splendido bene e avvieremo un monitoraggio affinché si faccia un uso corretto e non un abuso. Chiedo però a tutti di essere un po' più responsabili di questo bene e di questa città, perché è nostra, è la città in cui viviamo: se siamo noi i primi a curarla, a non sporcarla, a volerle bene allora lo faranno anche gli altri [...] Abbiamo già predisposto ed emanato un'ordinanza attraverso cui i vigili dovranno aiutarci a monitorare l'uso della scalinata per evitare bivacchi e forme di degrado, senza impedirne l'utilizzo e il godimento. Se la chiuderemo di notte? No, non credo si tratta di fare un monitoraggio più attento e più presente. L'amministrazione vigilerà affinché l'uso non si trasformi in abuso. Non vogliamo chiudere la città, ma prevenire usi distorti."
ha dichiarato il sindaco Virginia Raggi a margine della serata. Presenti all'evento in poltrona d'onore c'erano 30 cittadini romani, due per Municipio, il cui nome è stato sorteggiato elettronicamente nel database dei servizi online di Roma Capitale, e 10 detenuti della casa di reclusione femminile di Rebibbia, che si sono impegnate in attività di lavoro volontario a titolo gratuito per la città.
Come ricorda Repubblica la scalinata di 144 gradini in travertino con specchiature in cortina laterizia e lapidi celebrative in marmo fu realizzata tra il 1723 e il 1726 dall'architetto romano Francesco De Sanctis, come raccordo tra le pareti del Pincio con la chiesa della SS Trinità e la sottostante piazza di Spagna con fontana della Barcaccia. Due anni dopo nel 1728 a causa delle piogge, subì il crollo del muraglione sul fianco sinistro. Il primo intervento di restauro fu ad opera di Filippo Juvarra. Dagli anni '50 è diventata set preferito per cinema e moda. Dal 1951 è nata l'infiorata delle azalee.

Fonte: 06blog.it

giovedì 22 settembre 2016

Alessio è tornato a scuola, la battaglia di una mamma vinta grazie al web

Alessio è tornato a scuola, la battaglia di una mamma vinta grazie al web

Una storia a lieto fine, terminata dopo un anno di battaglie. Alessio Simone, il bambino disabile di 7 anni, chiuso in un'aula di fortuna della scuola elementare Pirgotele a Casal Palocco a pochi chilometri da Ostia nel X Municipio commissariato, torna a scuola. A darne notizia sono mamma Cristina e papà Andrea che, con un lungo post su Facebook festeggiano la chiusura di una storia raccontata da RomaToday il 19 novembre del 2015
All'epoca Cristina, si confessò al nostro quotidiano, raccontando come Alessio "stava messo davanti ad un tappeto giallo, sudicio e usato da anni come base per cambiargli il pannolino". Una denuncia chiara in cui Cristina sottolineò come l'insegnante di sostegno aveva anche avuto "una crisi di panico durante una crisi epilettica di mio figlio ed è scappata. Non era solo, ma era in quel tugurio". Una vicenda che, in pochi giorni, fece il giro del web. La notizia si diffuse sui social e nacque anche il gruppo Tutti con Alessio che in poco tempo ha raggiunto gli oltre 7mila membri
A quasi un anno di distanza, adesso, mamma Cristina e papà Andrea sorridono e gioiscono nel vedere il loro piccolo Alessio tornare a scuola. In quella stessa scuola di Casal Palocco.
"È stato un anno difficile fatto di battaglie e dispendio di energie fisiche e mentali, un anno in cui in nome della "giustizia" abbiamo sacrificato famiglia, affetti,lavoro ma che oggi raggiunge un piccolo traguardo. - scrivono i genitori sui social - Tutte le figure professionali che hanno lavorato lo scorso anno con nostro figlio sono state rimosse, dalla coordinatrice scolastica, alla Aec, fino all'insegnante di sostegno".
"Durante i nostri incontri, con sommo dispiacere, abbiamo appreso che già dal 2014 vi erano state denunce contro l'operato della scuola stessa, pertanto Alessio è stato soltanto la punta di un iceberg. Ci sono ancora indagini in corso, sappiamo tutti quanto siano lenti determinati processi, ma ci hanno fatto delle promesse a riguardo, ed in nome della verità vogliamo credere che presto saranno mantenute", hanno poi sottolineato.
"Non è stata una scelta facile ritornare nello stesso plesso di Casal Palocco, non possiamo dimenticare e chiedercelo è impossibile ma per il bene di Alessio dobbiamo ripartire e garantirgli di frequentare la scuola come gli altri bambini. - scrivono Cristina e Andrea nella loro lettera - Abbiamo scosso gli animi pubblicando quella foto, ora guardiamo al domani con la speranza che non succeda mai più a nessun innocente".
Alessio è tornato a scuola lo scorso 19 settembre, ora ha l'insegnante di sostegno, l'assistente educativa Aec, un'educatrice esterna messa a disposizione dall'Anffas Ostia Onlus, una stanza con ampie finestre e vista giardino. I bambini della scuola di Casal Palocco, per accoglierlo, gli hanno dedicato anche un cartellone colorato.
Fonte: Romatoday.it


giovedì 15 settembre 2016

Ostia: trascinò piccolo morto, mamma delfino riavvistata con nuovo nato.

Ostia: trascinò piccolo morto, mamma delfino riavvistata con nuovo nato. Le immagini

Una storia a lieto fine con protagonista Cornelia, la mamma delfino che divenne "famosa", mentre sosteneva e trascinava per diverse ore il corpo senza vita del suo piccolo (qui il video) è stata avvistata ad Ostia con il suo nuovo cucciolo.
A rendere noto l'avvistamento il team di ricercatori di Oceanomare Delphis Onlus (ODO), organizzazione non profit per lo studio e la conservazione dei cetacei nel bacino del Mediterraneo, che lo scorso 29 agosto ha realizzato, a poche miglia da Ostia, l'avvistamento di un delfino femmina della specie tursiope che nuotava insieme al suo piccolo neonato, con ancora visibili le pieghe fetali, all'interno di un gruppo di circa 15 individui.
Dall'analisi delle fotografie è emerso che la mamma delfino corrisponde proprio a Cornelia identificata grazie alle tacche e ai graffi presenti sulla pinna dorsale, e ad una riconoscibile cicatrice a forma di ‘X’ sulla parte posteriore del corpo, che il 5 luglio 2015 fu protagonista del singolare avvistamento.
"Riavvistare Cornelia a distanza di un anno con un nuovo piccolo è un dato particolarmente significativo, che non solo testimonia un grado di fedeltà al sito da parte di questi animali, ma evidenzia anche l’importanza dell’area di studio quale luogo di alimentazione, riproduzione e allevamento dei piccoli per una specie marina vulnerabile, inclusa nell'allegato II della Direttiva Habitat (92/43/CEE). Bisogna continuare a studiare la presenza e distribuzione del tursiope in questo territorio - afferma Daniela Silvia Pace, Presidente di ODO - attraverso la raccolta dei dati utili alla conoscenza della specie e all'implementazione delle misure di tutela previste dagli strumenti comunitari".
L’incontro con Cornelia e il suo neonato è avvenuto in uno dei 18 avvistamenti di tursiope effettuati dal team ODO tra gennaio e agosto 2016 nell'ambito del progetto Delfini Capitolini, che studia la presenza e distribuzione di questa specie lungo il litorale romano, nel tratto di mare prospiciente Fiumicino, Ostia e Torvaianica, inclusa l'Area Marina Protettadelle Secche di Tor Paterno.
Fonte: Ostiatoday.it

mercoledì 14 settembre 2016

Incendio a Castel Fusano, Roma-Lido sospesa per un'ora

E' stata sospesa per un'ora la tratta della Roma-Lido tra la stazione Lido Centro e quella di Colombo. Temporaneamente sono rimaste chiuse e stazioni di Stella Polare, Castel Fusano e ovviamente Colombo. 

La causa dello stop è stato reso necessario per un incendio di sterpaglie nei pressi della stazione Colombo, all'interno della pineta, scoppiato intorno alle 14:45. Sul posto i Vigili del Fuoco di Ostia, con due mezzi, il personale ferroviario e gli agenti della Polizia Municipale del X Gruppo Mare. 

Alle 15:50 le squadre del comando di Roma del Vigili del Fuoco hanno spento il rogo. Le fiamme sono scoppiate nella zona all'altezza del km 26,600 della Roma-Lido. Atac, che alla stazione di Acilia e Ostia aveva predisposto servizio bus navetta alle 16:20, con residui ritardi, ha comunicato la ripresa effettiva del servizio.
Fonte: Ostiatoday.it

Effetto Champions, la rivoluzione del tifo

"Appartengo alla generazione che si ostina a chiamare la Champions «Coppa dei Campioni». Quelli come me sono dei provinciali che considerano ancora il calcio una questione di tifo morboso per la squadra della propria terra. Ma siamo un residuato del Novecento, ne ho avuto la prova sabato scorso. Mi trovavo al festival di Camogli e alle due meno cinque del pomeriggio ho visto scattare all'unisono relatori, scrittori e intellettuali insospettabili, tutti alla ricerca spasmodica di un televisore acceso sul derby di Manchester, City contro United. Tra loro non c’era neanche un inglese. Né, che io sappia, un residente a Manchester, città dal fascino assai discutibile. Arrivo a supporre che, se avessi messo una cartina della Gran Bretagna davanti ai loro nasi, quasi nessuno avrebbe saputo indicarmi l’esatta collocazione di Manchester. Eppure i destini delle due squadre di quella entità in fondo onirica chiamata «Manchester» erano in cima ai loro pensieri. Così mi sono ritrovato da solo, con lo smartphone connesso sul sito de «La Stampa», a leggere il resoconto dell’allenamento del Toro, impegnato il giorno dopo a Bergamo in una partita di cui - la verità non mi era mai apparsa così chiara come in quel momento - erano a conoscenza soltanto i tifosi stretti delle due squadre interessate. 
Il telecalcio ha annullato le distanze. Oggi ci sono bambini italiani che delirano per i campioni del Barcellona e del Chelsea, ne indossano le magliette e ne seguono le gesta in tv, senza averli mai toccati e forse neppure visti una volta dal vivo
Conoscono a memoria la formazione del Real Madrid, ma se chiedete loro chi è l’allenatore dell’Udinese resteranno perplessi. Ora che ci penso, anch'io. La trasformazione genetica dei tifosi è già avvenuta. Non rimane che adeguarvi i format televisivi, pardon i campionati, creando la Nba del calcio europeo, così da avere ogni settimana Juve-Ajax e Inter-Atletico anziché Juve-Chievo e Inter-Empoli. Gli ultimi a opporre resistenza sono i grandi club inglesi, affezionati alla Premier League, ma la valanga di soldi che la Nba europea è in grado di generare finirà per sedurre anche loro. Già adesso la Coppa dei Campioni - pardon, la Champions - attira più interessi dei campionati nazionali, che squadre come Juve e Bayern vincono a mani basse da tempo immemore per manifesta superiorità economica e organizzativa. 
Se il calciola più importante tra le cose meno importanti», Arrigo Sacchi) è anche storia del costume, stiamo assistendo a una svolta profonda. Ho un amico di Alba che, da ragazzino, il sabato andava a vedere le partite dell’Albese in serie C e la domenica tifava Toro in Serie A. Suo figlio riproporrà lo schema, solo su scala più vasta: tiferà Toro in ciò che resterà del campionato italiano, mentre in tv si affezionerà a una squadra della lega europea. Tutti avremo (avranno) una squadra «local» e una «global». Si tratterà di una forma di tifo diversa, slegata dal campanile di appartenenza, meno ossessiva e immutabile. Nel vecchio calcio la squadra della vita era quella di cui ti innamoravi da piccolo e che spesso aveva la sede nella tua regione o addirittura nella tua città, ed era proprio questo particolare a favorire l’identificazione. Non so se un ragazzino italiano innamorato del Manchester United gli resterà fedele fino alla morte, oppure se alla terza sconfitta consecutiva passerà al City. Il video e il web creano rapporti meno intimi e profondi del contatto diretto e dell’appartenenza geografica. Ma ai padroni del pallone la mobilità del tifo non preoccupa: fa parte delle logiche di mercato. Hanno apparecchiato una ventina di marchi tra i quali l’immensa platea televisiva potrà scegliere di volta in volta quello per cui fare la ola. In cambio lo spettatore riceverà ogni settimana dieci spettacoli di qualità recitati dagli attori più dotati, mentre i brocchi verranno relegati nei campionati nazionali, il cui livello sarà ancora più scadente di quello attuale, già scadentissimo, così da indurre gli ultimi nostalgici a sottoscrivere l’abbonamento televisivo alla lega europea. 
Resta sullo sfondo il problema di che cosa fare di quelli come me, che non tifano per uno dei venti superclub e sono troppo stagionati per tradire l’antica fede o semplicemente per affiancargliene una nuova. Noi che il derby di Manchester finiamo per guardarlo, ma come se fosse un film di effetti speciali - con l’occhio della meraviglia, non con quello della passione - e infatti dopo un po’ ci annoiamo e cambiamo canale. Quando il Progresso ci asfalterà, verremo classificati alla voce «danni marginali». E ci ritroveremo sugli spalti semivuoti di Toro-Genoa e Palermo-Fiorentina con lo stesso spirito di quei collezionisti di auto d’epoca che sfilano per le strade, incuranti e persino orgogliosi della propria marginalità. "
Fonte: M. Gramellini  -  La Stampa

martedì 13 settembre 2016

Ostia, giovani delfini avvistati a largo del litorale

Delfini a Ostia: le immagini e gli avvistamenti di Oceanomare Delphis Onlus

Un gruppo di giovani delfini mangia e gioca a largo del mare di Ostia. E' l'ennesimo avvistamento da parte del gruppo di esperti di Oceanomare Delphis Onlus, già impegnato nel X Municipio con l'iniziativa Delfini Capitolini in cui, solamente l'anno scorso, furono censiti almeno 100 esemplari di tursiopi nel mare di Roma.

In pochi giorni, ad estate ormai finita, sono stati due gli avvistamenti nel week end. Il primo sabato 10 settembre, l'altro il giorno seguente. Secondo gli esperti di Oceanomare Delphis Onlus "erano in fase di alimentazione e non sembravano essere disturbati". I ricercatori anche nei prossimi mesi continueranno i loro studi tra le acque di Fiumicino, Ostia, Torvaianica e le Secche di Tor Paterno. In poco tempo le immagini hanno fatto il giro del web. 
Fonte: Ostiatoday.it
Foto di: Oceanomare Delphis Onlus

lunedì 12 settembre 2016

Scomparso da Casal Palocco: appello dei familiari per Mario Grusovin

Scomparso Mario Grusovin da Casal Palocco

Scomparso nel nulla dallo scorso 6 settembre. Ore d’ansia per i familiari di Mario Grusovin, 81enne in pensione allontanatosi nel pomeriggio di martedì dall'ospedale Grassi di Ostia, dove si era recato per un malore. Alle 17:30 le ultimi immagini dell’uomo, ripreso dalle telecamere del pronto soccorso del nosocomio lidense mentre si allontanava dalla struttura ospedaliera. A distanza di cinque giorni i familiari di Mario proseguono nelle ricerche, appellandosi alla stampa per aiutarli a ritrovare “Nonno Mario”. 
TRACCE A TOR DE’ SCHIAVI - A contattare la redazione di RomaToday Davide Galaverna, cognato del figlio dell’81enne. “Siamo molto preoccupati, stamattina (domenica 11 settembre ndr) hanno cominciato le ricerche anche i cani molecolari del Soccorso Alpino che partiti dal Grassi sono andati diretti alla stazione di Ostia Centro”. Proprio dalla Capitale è infatti arrivata lo scorso 9 settembre la segnalazione dell’avvistamento di Mario Grusovin, in particolare nella zona di Tor de’ Schiavi. “Ci sono stato stamattina - spiega ancora Davide Galaverna - è qualcuno mi ha detto di averlo visto. Il fatto che stia a Roma ci preoccupa ancora di più. Da solo, con l’alzheimer ha sicuramente bisogno di aiuto immediato”. 
L’APPELLO - Dopo aver denunciato la scomparsa dell’81enne di Casal Palocco alle forze dell’ordine ed alla trasmissione Chi l’ha Visto?, i parenti rilanciano l’appello per chiunque abbia notizie di Mario Grusovin. Occhi azzurri, capelli bianchi, alto 1.78. Al momento della scomparsa indossava una maglietta bianca, bermuda marrone chiaro, calze bianche e ciabatte azzurre. Segni particolari una cicatrice su avambraccio destro. Questi i numeri da contattare: 3346719290 - 3483515637 - 3452297298.
Fonte: Ostiatoday.it

mercoledì 7 settembre 2016

Bolletta della luce da 65mila euro: "Come un mutuo a mia insaputa"


Acea ha recapitato una bolletta da 65.551,80 euro a Daniele Cametti Aspri, fotografo di professione. L’uomo ha raccontato la sua storia in un’intervista a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’università degli studi Niccolò Cusano.

Il fotografo vive in zona Casal Palocco, quartiere residenziale non troppo distante da Ostia e il litorale. In casa spesso non c’è per motivi di lavoro. La bolletta che gli è stata recapitata era di trentaquattro pagine.

Vivo a Roma, in zona Casal Palocco – ha spiegato Daniele – Dieci giorni fa sono tornato dalla padrona della mia vecchia casa, visto che ho cambiato appartamento. L’ho portata nella mia nuova casa, in cucina. Era una posta ordinaria, inviata da Acea. Ho aperto e ho letto l’importo: un conguaglio di 65.000 euro, per dieci anni di mancate letture, relativo alla mia utenza domestica. Questo è un conguaglio, io pagavo regolarmente la bolletta che mi mandavano, che era tra i 150 e i 200 euro a bimestre. Loro dall'aprile del 2006 a maggio del 2016 non hanno mai effettuato una lettura”.
La prima reazione per Daniele è stata durissima: "Soffro di pressione alta, sono stato male per tre giorni. E’ come se io avessi aperto senza saperlo un mutuo per acquistare un appartamento. Mi sono sentito male, ho chiesto aiuto alla mia compagna, mi sono mancate le forze, mi sono sentito crollare le gambe. Mi sono trovato all'improvviso nel panico, non ero preparato a un evento del genere, quella cifra è assolutamente al di sopra delle mie possibilità. Ho chiamato il call center che mi ha detto di scrivere ad Acea. Io dovrei iniziare a pagare questi 65.000 euro entro il 19 settembre".
Mi hanno proposto di rateizzarlo in 60 rate da 1.092 euro al mese. Lo stipendio di una persona. Io mi sono rivolto ad un avvocato, è impossibile che non facciano letture per dieci anni. Il consumo che mi imputano è tutto da verificare e poi anche fosse stato effettuato davvero, non possono stare dieci anni senza fare una lettura, consentendomi di indebitarmi verso di loro per dieci anni senza darmene notizia. Se mi avessero avvertito io avrei potuto provvedere, invece mi hanno consentito di abusare di un consumo, ammesso che io ne abbia tecnicamente fatto uso, per dieci anni. Il mio avvocato ha intimato ad Acea la rettifica della tariffazione. Tutta la tariffazione di questo conguaglio è risibile. Hanno attribuito un consumo medio nonostante le tariffe siano variabili. Loro non hanno uno storico, non hanno mai contabilizzato. Sto vivendo un incubo, io sono una persona normale, vivo di stipendio, ho una casa in affitto, questo debito per me è insostenibile. L’Acea, dal canto suo, conferma l’esattezza dei calcoli inerenti i consumi effettivi e quindi ribadisce la congruità dell’importo richiesto al suo cliente. La fattura scaturisce, spiega Acea, da una ordinaria operazione di conguaglio a seguito delle ricezioni da parte dei distributori dei consumi effettivi che ha interessato un periodo di dieci anni su una utenza elettrica di 6 kw.
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 2 settembre 2016

Ostia Antica si prepara per festeggiare il Palio: le date

Il 24  e il 25 settembre, come ogni anno, Ostia Antica si prepara a festeggiare il Palio nella straordinaria cornice del Borgo. Una manifestazione che attira residenti e turisti con il famoso torneo equestre che si disputerà al parco dei Ravennati.

Non mancheranno come sempre spettacoli musicali, artisti di strada, sbandieratori ed il meraviglioso corteo storico che, partendo dal viale degli scavi, si snoderà attraverso viale dei Romagnoli, il Borgo, piazza Umberto I, piazza Gregoriopoli, fino al parco dei Ravennati.

Alla realizzazione del Palio partecipano e contribuiscono la cittadinanza dei quartieri di Ostia Antica nonché le attività imprenditoriali, commerciali e artigianali del territorio ostiense. Il Palio di Ostia Antica è inserito nell'ambito del progetto "Spazi x Cultura" del X Municipio di Roma.
Fonte: Ostiatoday.it

giovedì 1 settembre 2016

Bollette luce e gas, occhio alla truffa: ecco il messaggio sospetto

Attenzione alle truffe telefoniche. A segnalarle è la polizia di Stato sul profilo Facebook 'Vita da social'. "Sono infatti molti i cittadini che segnalano di aver ricevuto strane telefonate riguardo le proprie bollette di gas ed energia con lo scopo di ottenere con l'inganno i dati necessari per un passaggio di gestore all'insaputa del titolare del contratto", si legge.

"La telefonata truffa inizia sempre con la frase 'E’ lei il signor/la signora…'. Un 'sì' di risposta che viene registato per essere usato per fingere l'assenso a un nuovo contratto mai chiesto", si sottolinea nel post.

"Al telefono si viene contattati da una società (non vengono fornite generalità precise) che afferma di occuparsi della fatturazione delle bollette di gas energia - scrive la Polizia - Chi ci contatta ci informa di aver riscontrato che stiamo pagando un prezzo troppo elevato e che dal prossimo mese ci attiveranno una tariffa più conveniente valida per tutto il 2016 e 2017. Per portare a termine l'operazione è necessario solo fornire una nostra bolletta".

"Ed è questo il vero obiettivo dei truffatori: ottenere il numero di codice identificativo 'Pod' per la bolletta dell'energia elettrica e 'Pdr' per quella del gas - si sottolinea - Si tratta di dati necessari per attivare a nostra insaputa il passaggio di gestore. Contratti del genere infatti possono essere fatti telefonicamente e la registrazione della conversazione è una prova del consenso del cliente".
Fonte: Ilmessaggero.it

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