venerdì 31 marzo 2017

Autostrada Roma Latina, il Tar respinge i ricorsi: si avvicina il via ai lavori

Ricorsi respinti. Il Tar del Lazio conferma che la Roma Latina e la bretella Cisterna Valmontone saranno costruite dal Consorzio italo spagnolo SIS. Di fatto cambia poco in funzione dell’obiettivo. Non era infatti in discussione il collegamento autostradale tra le due città. Semplicemente, era in gioco la decisione su quale soggetto dovesse ricevere l'incarico di realizzare l'infrastruttura.

UN PROGETTO RESUSCITATO – La decisione assunta dal Tribunale Amministrativo è stata comunque occasione, per i rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra regionale, di ribadire il personale appoggio alla grande opera. “Con impegno, serietà, concretezza, sulla Roma-Latina siamo passati in 3 anni dall'indicibile all'ineccepibile" ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri. L'Ente governato da Zingaretti, secondo l'assessore "ha saputo esercitare il proprio ruolo, con discrezione e senza alcun protagonismo velleitario". Refrigeri rivendica il lavoro svolto, per rilanciare un progetto ed i un procedimento che "all'inizio della legislatura erano stagnanti". L'accelerazione è in effetti stata evidente. "Ed adesso - ha concluso Refrigeri - abbiamo tutti la prova che siamo al cospetto di una opportunità ineccepibile, per il Lazio e per i suoi cittadini”.

LE RIVENDICAZIONI DEL CENTRODESTRA – Anche dai banchi dell'opposizione c'è chi approfitta della decisione del Tar, per ribadire pubblicamente quale sia stato il proprio contributo alla futura autostrada a pedaggio. " Non posso che essere soddisfatto nell'apprendere del pronunciamento del Tar del Lazio - ha premesso il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone. "Sono stati respinti tutti i ricorsi presentati" ed è inoltre stato giudicare "regolare l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, esecuzione costruzione e gestione di questa opera alla cordata italo spagnola Sis". Secondo il consigliere  la realizzazione del Corridoio intermodale Roma – Latina e della Bretella Cisterna Valmontone non è, e non era, più rinviabile perché la Pontina non è più adeguata a sostenere il carico di traffico a cui è sottoposta soprattutto sotto il profilo della sicurezza" ha osservato Simeone. Il Consigliere di Forza Italia approfitta del pronunciamento del Tar per puntare il dito sul "tentennamento e sulle spaccature all’interno della maggioranza di centrosinistra".  Difronte al quale non si è arretrati. E quindi "ora che l’iter procedurale è concluso - incalza Simeone - non resta che arrivare velocemente all’apertura dei cantieri".

COSA SUCCEDE –  L'apertura dei cantieri, come da anni annunciato, troverebbe sulla propria strada gli attivisti del Comitato "No Corridoio e Sì alla Metropolitana Leggera". Con un breve post, il Comitato ha definito il quadro che si va prospettando dopo i recenti sviluppi. “Nei prossimi giorni, se non ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato  escludendo ulteriori motivi ostativi, verrà sottoscritta la Convenzione con il Consorzio SIS. Seguirà il progetto esecutivo che dovrà, tra gli altri adempimenti, rispondere alle oltre 140 prescrizioni su cui sono stati espressi i pareri favorevoli di alcuni ministeri ed enti locali”. Poi si entrerà nel vivo dell'opera.
Fonte: Romatoday.it

giovedì 30 marzo 2017

Musei capitolini, il 1° aprile ultima apertura serale a un euro

Sabato 01 aprile  sarà l'ultimo appuntamento con le aperture serali straordinarie dei Musei Capitolini con il biglietto al costo simbolico di 1 euro. Sarà protagonista dell'evento la Fondazione Musica per Roma che con la sua New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini eseguirà i classici delle grandi orchestre jazz.

Il programma della serata - spiega in una nota il Campidoglio - percorrerà in note una porzione di storia musicale partendo dagli anni '20 e da quei brani che hanno reso celebri grandi band leader come Count Basie e Duke Ellington. Per l'occasione dalla New Talents Jazz Orchestra si formeranno altre due ensemble. Il New Talents Jazz Combo, quartetto formato da un sax alto, una tromba, un trombone e chitarra, farà improvvisazione collettiva su alcuni famosi jazz standards, mentre il sestetto, New Talents Jazz Ensemble dedicherà un omaggio a Paolo Conte. Il pubblico potrà accedere alle sale dei Musei Capitolini dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23).

In programma anche un test sensoriale con una selezione di formaggi vincitori della sezione Roma del «Premio Roma» 2016 in abbinamento a due birre artigianali realizzato in collaborazione con Agro Camera (alle 20 e alle 21.30 fino a esaurimento posti disponibili, max 60 persone per turno). Prenotazioni obbligatorie allo 060608.

Continua anche l'animazione del week-end nei piccoli musei a ingresso gratuito durante gli orari di apertura ordinaria. Sabato 1 aprile alle 11.30 al Museo Pietro Canonica Roma Tre Orchestra presenterà un concerto dal titolo L'oboe nel novecento con Ida Gianolla (oboe) e Claudio Martelli (pianoforte). Sempre sabato 1 aprile alle 16.00 nel Museo Napoleonico si potrà assistere all'esibizione del Duo MuSa Jazz (Sapienza Università di Roma) con Simone Di Cataldi (pianoforte) e Stefano Matteucci (sassofono) che proporranno il concerto A journey in jazz. Le iniziative sono promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Fonte: Ilmessaggero.it

Cassiera rubava carte di credito ai clienti, poi faceva acquisti col marito

Una cassiera con vizio del furto che sfruttava la sua posizione lavorativa per rubare carte di credito ad ignari clienti, poi, insieme al marito, effettuavano acquisti di oro e gioielli con le carte sottratte alle vittime, che si vedevano addebitare centinaia di euro spese a loro insaputa. È stato l’intervento del reparto Polizia Giudiziaria del I gruppo Prati a sventare un raggiro che andava avanti da tempo, ad opera di una coppia, marito e moglie residenti ad Ostia.

FURTI IN CASSA - La donna, sfruttando il lavoro da cassiera presso un rivenditore di materiali per la casa, individuava i soggetti più adatti e, approfittando della confusione o di un attimo di distrazione, riusciva a sottrarre le carte di credito utilizzate per i pagamenti. Finito il lavoro poi, insieme al marito, ne approfittava per comprare monili in oro e gioielli.

ACQUISTI AL PARCO LEONARDO - Tutto è partito dalla denuncia di un signore, che aveva ricevuto sul suo cellulare un messaggio dalla banca: l'avviso di un pagamento di 800 euro per una collana ed un bracciale d’oro acquistati al centro commerciale Parco Leonardo, dove però non era mai stato. 

LE INDAGINI DELLA POLIZIA LOCALE - Qui i due avevano fatto solo l’ultimo di una lunga serie di acquisti: grazie all'orario della transazione e alle immagini delle telecamere, gli agenti di via del Falco sono riusciti, al termine di lunghe indagini, ad identificare i responsabili.

BLITZ ALL'ALBA - Questa mattina all'alba è scattata la perquisizione disposta dalla Procura di Civitavecchia nell'appartamento della coppia, che è stata denunciata per il reato di utilizzo fraudolento di carte di credito, perpetrato in concorso e reiterato nel tempo. Sono stati sequestrati parte degli illeciti e una serie di documenti indicanti transazioni finanziarie, utili per l’inchiesta ancora in corso.
Fonte: ostiatoday.it

mercoledì 29 marzo 2017

Giovedì 30 marzo 2017 sciopero generale dipendenti pubblici

Giovedi 30 marzo 2017 l'Associazione Sindacale USB Pubblico Impiego ha proclamato lo sciopero generale dei dipendenti pubblici di tutti i comparti del Pubblico Impiego compresi i lavoratori precari di qualsiasi tipologia contrattuale.

In tale occasione si potrebbero verificare disagi presso gli uffici aperti al pubblico, nonchè le scuole.
Fonte: comune.roma.it

Le parole smarrite sul lavoro che non c’è

«Ooops, ho detto qualcosa che non va?». Sono anni che gli esponenti del governo, a ogni battuta dal sen fuggita sui giovani, si mordono la lingua come Virna Lisi in un vecchio Carosello. Giuliano Poletti, spiegando che per lui i rapporti personali sono determinanti e «si creano più opportunità a giocare a calcetto che a mandare in giro i curriculum» («Il famoso calcetto nel c...», ridono subito i blogger) è solo l’ultimo.
Lui stesso l’aveva già sparata grossa sbuffando contro gli allarmi sulla fuga dei cervelli: «Se centomila giovani se ne sono andati dall'Italia, non è che qui sono rimasti 60 milioni di “pistola”... C’è gente che è andata via e va bene così, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi». E prima di lui erano riusciti a tirarsi addosso ire e ironie di tanti ragazzi in difficoltà il viceministro Michel Martone («Se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato»), la ministra Annamaria Cancellieri («Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà»), il premier Mario Monti («Devono abituarsi al fatto che non avranno un posto fisso per tutta la vita: che monotonia, il posto fisso!»), la ministra Elsa Fornero: «I giovani quando escono da scuola devono trovare un’occupazione. Devono anche essere non troppo choosy, come dicono gli inglesi». Cioè? Non troppo schizzinosi sul tipo di impiego. Letale la risposta del web e di Nichi Vendola: «Vorremmo essere noi schizzinosi sui ministri».
Prima ancora, aveva fatto lo spiritoso Silvio Berlusconi invitando una ragazza in ansia per il futuro a risolverla con un velo all'altare: «Da padre le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere». Per non dire di Tommaso Padoa-Schioppa che elogiò una legge per «mandare quelli che io chiamo i bamboccioni fuori di casa. Un’incentivazione a farli uscire visto che restano a casa fino a età inverosimili, non diventano autonomi, non si sposano mai». E le difficoltà a fare un mutuo? Boh...Ognuno, per carità, si è sempre precipitato a spiegare d’essere stato male interpretato. Quelle battute, però, sono state vissute spesso come sale sulle ferite: ma come, avete costruito un Paese per vecchi e fare pure gli spazientiti? Scontate le reazioni opposte: ma se facciamo di tutto, per i giovani!
Non è così. Spiegavano dieci anni fa Tito Boeri e Vincenzo Galasso nel libro Contro i giovani, che ogni ragazzo aveva «80.000 euro di debito pubblico e 250.000 di debito pensionistico» e pagava il 45%  dei propri soldi per pagare la pensione di chi a suo tempo aveva versato il 30% e che gli ordini professionali si tenevano stretto il diritto di «controllare e regolare l’entrata dei nuovi colleghi e potenziali concorrenti» e che la disoccupazione giovanile era al 20,4%.
Oggi quest’ultima è al 39%, gli Ordini sono chiusi come prima, le pensioni future si annunciano ancor più magre e in termini reali, spiega Bankitalia nel Bollettino Statistico, «la ricchezza media delle famiglie con capofamiglia tra i 18 e i 34 anni è meno della metà di quella registrata nel 1995, mentre quella delle famiglie con capofamiglia con almeno 65 anni è aumentata di circa il 60%». Tanto che, come accusa la Caritas su dati Istat, «degli oltre 4,5 milioni di poveri totali, il 46,6% risulta under 34. In termini assoluti si tratta di 2 milioni 144 mila individui, dei quali un milione 131 mila minori». E questa povertà di bambini e adolescenti peserà maledettamente, denuncia Save the Children, sulla crescita culturale di domani. Avanti così, il riscatto sarà sempre più duro.
C’è poco da fare gli sportivi sui ragazzi che se ne vanno: 107 mila espatriati nel 2015. Di cui moltissimi laureati con costi altissimi per lo Stato e spinti ad andarsene da numeri implacabili. Come la spesa per l’istruzione in rapporto al Pil (ne parla l’ultimo annuario Observa del Mulino curato da Barbara Saracino) che ci vede trentottesimi tra i Paesi Ocse col 4%: metà del Costa Rica. O la presenza di docenti universitari under 40: 15,3%, in coda a tutti (la Germania sta al 55,2%) salvo la Grecia. O ancora la tabella dei ricercatori ogni 1000 occupati, che ci vede solo al 36° posto con 4,9: appena più della metà della media Ocse nonostante i nostri giovani, piazzandosi quasi trenta posizioni più su nella hit-parade dei progetti finanziati dall’European Research Council dimostrino platealmente che varrebbe la pena di investire davvero su di loro. In particolare sulle donne, che nel ranking delle docenti universitarie elaborato da Eurostat sono umiliate in Italia delle posizioni di coda, davanti solo alla Grecia e a Malta. Diciotto punti sotto la Lituania o la Lettonia.
Difficile muoversi, per i nostri ragazzi, in un panorama così poco incoraggiante. Difficile crescere, trovare spazio, sognare, progettare, spalancare porte... Tanto più se spesso hanno l’impressione che la politica non si curi poi tanto di loro. E ceda piuttosto alla tentazione di chiamarsi fuori, senza l’autoironia del grande artista, con una battuta attribuita a Salvador Dalì: «La cosa più insopportabile dei giovani è di non farne più parte».


di Gian Antonio Stella (Corriere della Sera)

martedì 28 marzo 2017

"Ho ucciso mia madre", poi la scoperta del cadavere nell'intercapedine“

"Ho ucciso mia madre, venite": questa la telefonata fatta al 112 intorno alle 12:30 di oggi 28 marzo. La chiamata da una abitazione al civico 81 di via Amipsia a Casal Palocco, da dove un uomo di 51 anni, Gianluca Sari, si è autodenunciato ai carabinieri riferendo loro di aver nascosto il corpo della donna, Maria Grazia Cornero, di 80 anni, in una intercapedine della villa, suddivisa in due appartamenti, dove madre e figlio vivevano insieme. 

LA MACABRA SCOPERTA - I carabinieri della stazione di Casalpalocco e della compagnia di Ostia sono intervenuti sul posto e hanno fatto la macabra scoperta, trovando il corpo privo di vita della donna. Sono in corso i rilievi, mentre l'uomo è stato portato in caserma. La sua posizione è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.  

INDAGINI IN CORSO - Sari è accusato di "omicidio" e "occultamento di cadavere". I primi riscontri medici raccontano di diverse ferite sul dorso e sulle braccia della vittima. 
Ancora da definire il movente dell'assassinio così come l'arma usata per il delitto ma, secondo una prima ricostruzione fatta dai Carabinieri l'uomo soffrirebbe di disturbi psichici. I due, piemontesi di origine, si erano trasferiti nel X Municipio da 20 anni. 
Fonte: Romatoday.it

Allarme cinghiali a Roma, ecco cosa fare se si incontrano: la strategia del torero

Dal «rispetto della distanza senza mai voltare le spalle» alla «strategia del torero», ma «la prima regola è quella di non avvicinarsi e di non bloccare mai una possibile via di fuga per l'animale»: sono alcuni consigli dei Carabinieri Forestali in caso di incontri imprevisti con i cinghiali dopo le numerose scorribande degli ungulati a Roma e non solo che hanno fatto scattare un vero e proprio allarme tra i cittadini.

«Il cinghiale - spiega il colonnello Carlo Costantini, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Roma - non è un animale aggressivo né pericoloso. Tende sempre a fuggire l'uomo e diventa pericoloso solo se ferito o impossibilitato alla fuga. È fondamentale, così, non frapporsi mai fra lui ed una possibile via di fuga». «È importante non avvicinarsi mai - ribadisce Costantini - e non buttare i rifiuti del cibo fuori dai cassonetti che al contrario lo attirano nei centri abitati - ribadisce - In caso di avvistamento è opportuno segnalarlo subito anche al nostro servizio di pronto intervento 1515».

Solo in caso di emergenza e come piano estremo «nel raro caso in cui il cinghiale tendesse a 'caricare' - specifica Costantini - si può adottare la strategia del 'torerò, scansandosi repentinamente all'ultimo momento, senza mai mostrargli le spalle, ripeto solo come extrema ratio». Le regole generali in caso di incontro con specie selvatiche quindi prevedono di mantenere la distanza di sicurezza, non procedere verso di loro e non frapporsi tra gli animali e la loro via di fuga; osservare la distanza soprattutto se sono con i piccoli (tutte le mamme sono imprevedibili se temono per l'incolumità dei propri cuccioli); non avvicinarsi ai piccoli, la mamma potrebbe trovarsi nei paraggi, non dare cibo, né lasciare residui per evitare di attrarre specie che «per natura sono e devono rimanere cacciatrici».
Fonte: Ilmessaggero.it

Ostia, Zingaretti inaugura centro dialisi: "No a smantellamento del Grassi"

Un nuovo centro dialisi al Centro Paraplegici 'Gennaro De Rosa' di Ostia e la "verità" sulla situazione riguardante il laboratorio analisi del Grassi. Nicola Zingaretti ieri si è presentato nel X Municipio lanciando spunti sul profilo sanitario del litorale. Nel suo "tuor della salute", il governatore della Regione Lazio ha spiegato la situazione dell'ospedale Grassi, al centro delle polemiche per la questione riguardante il laboratorio analisi.

Al nosocomio di via Gian Carlo Passeroni rimarrebbero, oltre ai prelievi, infatti solo le analisi dei risultati per le emergenze del pronto soccorso e per i degenti, mentre gli altri esami saranno fatti all'ospedale San Camillo di Roma. Un trasferimento che ha fatto scattare una raccolta firme per dire "no allo smantellamento del Grassi".

"Noi non chiudiamo i reparti del Grassi ma ricostruiamo. La lavorazione del sangue risponde a dei criteri scientifici che puntano a fare lavorazione su masse che rendono più di qualità gli esiti", ha spiegato il presidente della Regione Lazio, a margine del sopralluogo al nuovo Centro dialisi del Cpo di Ostia.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cobas, parlando di "ennesima manovra lacrime e sangue", ma Zingaretti rispinge al mittente le accuse: "La prossima settimana abbiamo programmato degli incontri per spiegare e ragionare. Ma la fase della distruzione e delle chiusure è finita. Al Grassi si sono investiti per la prima volta dopo dieci anni 2,1 milioni, si stanno assumendo i primari e quindi la parola smantellare non fa parte di questa stagione. Casomai si parla di riorganizzare, reinvestire e aumentare la qualità dei servizi per i cittadini e gli operatori".

Oltre la questione Grassi c'è stato poi il taglio del nastro del nuovo centro dialisi del Cpo. La nuova struttura si trova all'interno della struttura di viale Vega e assiste 50 pazienti in dialisi cronica ambulatoriale, con la previsione di erogare circa 7500 prestazioni dialitiche annue. Per garantire il suo funzionamento, la Regione Lazio ha approvato le deroghe all'assunzione di 10 infermieri, 3 ausiliari e 5 medici.
Fonte: Ostiatoday.it

domenica 26 marzo 2017

Breve storia dell’ora legale: da Franklin all’Unione Europea

Basta fare una ricerca su wikipedia e inserire il nome di Benjamin Franklin. Ecco il quadro biografico che ne esce: genio poliedrico, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, giornalista, diplomatico, attivista, scienziato e politico. Inventò perfino il parafulmine e le lenti bifocali. Insomma ne fece e ne ideò di tutti i colori. Tuttavia, pochi sanno che tra le tante idee che gli frullarono in cotanta testa ci fu pure quella dell’ora legale. Fu Benjamin Franklin il primo a rendere esplicito il concetto che spostando le lancette dell’orologio si potesse ricavarne un risparmio energetico. I geni, è risaputo, non sempre sono compresi. Franklin contribuì sì alla gloriosa storia americana, ma non fu ascoltato sull’ora legale. Ignorato. Forse perché l’epoca non era a lui favorevole: l’industrializzazione era nella sua fase iniziale e doveva ancora accendere i motori.

L’ora inglese

Probabilmente non fu l’unico motivo, fatto sta che per vedere realizzata l’intuizione di Franklin bisogna spostare le lancette del tempo di un paio di secoli, quando il ciclo economico e produttivo è in tumultuoso sviluppo. Siamo nel 1916, ecco il prosieguo della storia. L’Europa è teatro di guerra e in Inghilterra William Willet, un imprenditore tanto testardo quanto instancabile promotore dell’introduzione dell’ora legale, riesce a farla passare alla Camera dei Comuni che da allora prenderà il nome di British Summer Time. Saremmo pure stati dei copioni, mettetela come vi pare, ma nello stesso anno, 1916 appunto, l’ora legale fu adottata in Italia (fino al 1920). Comincia così da noi una storia, quella dell’ora legale, molto poco lineare. Nei decenni a venire fu ristabilita, soppressa, riammessa e ripudiata.

Ci vuole l’Europa

Per venti anni, dal 1920 fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, dell’ora legale si persero le tracce. Fu ripristinata e abolita diverse volte tra il 1940 e il 1948. Nell’anno in cui entrò in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana, l’ora legale riuscì finalmente a prender forma stabile, guadagnando cittadinanza, come un dato della natura delle cose. Le querelle però non sparirono, solo si spostarono su un altro fronte, quello delle date. La domanda era: quando farla scattare? Per ben quattordici anni, dal 1966 fino al 1980, si stabilì che dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre. Poi qualcuno deve averci ripensato. Così per altri quattordici anni (1981-1995) si decise di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. A dare una definitiva sistemazione alla faccenda ci pensò l’Europa: nel 1996 entrò in vigore il regime definitivo a livello europeo, e si dispose di prolungare ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre. La morale potrebbe esser questa: chi pensa che l’Europa non serve a niente, forse può ricredersi. Con l’ora legale.
Fonte: www.corriere.it

venerdì 24 marzo 2017

OstiaChocolate, un mare di cioccolato sul litorale romano

Un mare di cioccolato sta per ricoprire il litorale romano. Partirà venerdì 7 aprile la prima edizione di OstiaChocolate, la festa del cioccolato della spiaggia di Roma. L’evento si terrà in piazza Anco Marzio e si concluderà la sera di domenica 9 aprile.

Dalle 10 alle 22, tutti i giorni maestri cioccolatieri provenienti da ogni parte d’Italia faranno degustare tonnellate di cioccolato preparato nei modi più svariati. Tra le tante prelibatezze: creme alla gianduia dalle molteplici fragranze, montagne di cioccolatini e praline semplici e ripiene, e tanti altri prodotti realizzati con finissimo cacao.
Vista la vicinanza dell’evento alla Pasqua non mancheranno delle gustosissime idee regalo per questa festività: le uova di finissimo e purissimo cioccolato rigorosamente realizzate a mano dai tanti artigiani presenti alla manifestazione. Vere e proprie sculture, realizzate con ingredienti di pregio, che renderanno felici adulti e bambini. E a proposito di bambini, durante l’evento i più piccini potranno partecipare ai vari laboratori tenuti da diversi pasticceri che utilizzeranno solo cioccolato di primissima qualità.

"Dopo aver portato il miglior cioccolato a Roma e ai Castelli, ci sembrava doveroso organizzare un evento sul litorale romano. E così abbiamo deciso di ricoprire la meravigliosa Ostia con un mare di cioccolato". Lo ha detto Alessandra Morgante, presidente di Roma Chocolate e organizzatrice della golosa kermesse.

"Ancora una volta il cioccolato, sostanza che procura gioia non solo agli occhi e al palato ma anche alla mente, sarà protagonista di un evento unico", ha sottolineato la Morgante che ha poi aggiunto, "in uno dei luoghi più belli della Capitale, qual è Ostia, non poteva mancare una manifestazione come la nostra, dedicata alla celebrazione del “cibo degli dei” e rivolta a tutti gli appassionati e agli esperti del cacao di altissima qualità". 
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 20 marzo 2017

XXII Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.



Come ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera, insieme ai familiari delle vittime di mafie e con associazioni, scuole e cittadini, sarà in piazza per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria.

"Luoghi di speranza, testimoni di bellezza" è il tema che accompagnerà la giornata, la cui "piazza” principale sarà Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente, in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d'Italia e in alcuni luoghi dell'Europa e dell'America Latina, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.
Come sempre la "Giornata" sarà preceduta in tutta Italia rete d'incontri nelle scuole e in altri luoghi pubblici, affinché non venga vissuta come un evento fine a se stesso, ma come tappa di un impegno da alimentare ogni giorno dell'anno.

Tra i luoghi di speranza in cui Libera organizza la giornata del 21 Marzo, i cittadini, gli studenti, le associazioni di Roma hanno scelto di darsi appuntamento la mattina del 21 Marzo a Ostia, per sfilare insieme tra le vie della città e ritrovarsi in piazza leggendo insieme i nomi delle vittime innocenti di mafia.
Fonte: www.comune.roma.it

Pesca con sorpresa nel mare di Ostia: ritrovate tre anfore romane“

Battuta di pesca con sorpresa al largo del mare di Ostia dove nella mattinata di venerdì il "Nonna Maria", peschereccio a strascico di Fiumicino, ha rinvenuto nelle reti appena salpate tre anfore antiche di circa 80 centimetri di altezza e 40 centimetri di conferenza. Il comandante del peschereccio ha subito allertato la sala operativa della Capitaneria di Porto di Roma che ha immediatamente inviato un proprio battello a verificare il ritrovamento.

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA - Contestualmente è stata informata la Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell'Etruria, nella persona di una collaboratrice della dottoressa D'Atri che, impossibilitata ad intervenire, ha autorizzato il personale della Guardia Costiera di Roma a prendere in consegna le tre anfore.

PESCA SU ALTO FONDALE - L'unità stava pescando al largo di Ostia su un alto fondale. sebbene in buono stato di conservazione, per evitare il rischio di danneggiarle durante la navigazione, essendo il battello in diverso per l’assistenza alle regate veliche nazionali, non è stato possibile per il personale inviato sul posto prendere subito in custodia gli antichi reperti, facenti probabilmente parte di una nave oneraria romana.

SBARCO NEL PORTO CANALE DI FIUMICINO - Le anfore sono state consegnate solamente dopo lo sbarco del pescato del peschereccio "Nonna Maria" nel porto canale di Fiumicino e sono attualmente conservate nei locali della Capitaneria di Porto di Roma in attesa di poterli affidare alla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell'Etruria Meridionale.

PATRIMONIO ARCHEOLOGICO NEL MARE - L'attività svolta dal personale della Guardia Costiera di Roma, sotto il più ampio coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, é l’esempio dell’impegno continuo a favore della tutela e della conservazione del patrimonio archeologico marino che rappresenta uno dei compiti istituzionali su cui i comandi del corpo delle Capitanerie di Porto prestano massima attenzione al fine di censire e preservare l’immenso patrimonio di tesori che il mare ancora custodisce e che rappresentano testimonianza di civiltà e popoli che nei millenni hanno solcato le nostre acque.
Fonte: Ostiatoday.it

Ostia, riapre il Porto Turistico con gli atleti olimpici della vela

Il porto di Ostia inizia una nuova vita. Il meglio della vela olimpica italiana ha goduto del mare di Roma partendo dalla struttura portuale ex Acqua Marcia dissequestrata per l'occasione.

Impegnate quasi 200 barche, per un totale di 300 velisti, suddivisi in cinque campi di regata e "accompagnati" da una flotta di oltre 80 mezzi a motore tra giudici, assistenza, allenatori, osservatori e barche stampa. Il tutto per colorare la 24ma edizione del Campionato Italiano Classi Olimpiche, l'evento di punta del calendario nazionale della FIV.

Il titolo maschile è stato vinto dall'Olimpionico di Rio Mattia Camboni (Fiamme Azzurre) con un giorno d'anticipo (secondo Daniele Benedetti delle Fiamme Gialle, vincitore l’anno scorso, e terzo Luca Di Tomassi della LNI Civitavecchia). Tra le donne, invece, il successo è andato a Marta Maggetti (Fiamme Gialle), che ha vinto la regata di oggi davanti alla rivale diretta Flavia Tartaglini (Fiamme Gialle), anche lei in Squadra a Rio, conquistando così il titolo Italiano per il secondo anno consecutivo (terza è Veronica Fanciulli dell’Aeronautica Militare).

"Per il Porto Turistico di Roma ospitare il Campionato Italiano Classi Olimpiche è stata una grande occasione di rilancio", ha commentato Donato Pezzuto, Amministratore Giudiziario del Porto Turistico di Roma.

Il porto di Ostia, inaugurato nel 2001 e che si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari e dispone di 16 pontili fissi e 840 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 metri, da luglio 2016 è gestito dall'Amministrazione giudiziaria che, da subito, ha avviato un piano di riqualificazione della marina, che prevede il coinvolgimento di diverse federazioni sportive, diventando un palcoscenico unico dove gioco, arte, musica e cinema sono i protagonisti di un ricco programma di eventi. 

"Si tratta di un evento prestigioso, per il quale abbiamo messo immediatamente a disposizione i nostri spazi e le nostre strutture, che fa da apripista a una lunga serie di appuntamenti che vedranno protagonista il Porto. Un calendario ricco di cultura, musica, cinema e soprattutto sport, grazie agli accordi chiusi con diverse Federazioni", ha poi concluso Pezzuto.
Fonte: Ostiatoday.it

giovedì 16 marzo 2017

Scuola, venerdì 17 Marzo sciopero e manifestazione confermati

Contro i decreti attuativi che «aggravano le disastrose brutture della legge 107», i Cobas confermano lo sciopero della scuola indetto per venerdì 17.03, insieme a Unicobas, Anief, Usb e FederAta, e confermano anche le 10 manifestazioni organizzate in diverse città (a Roma davanti al ministero dell’Istruzione).
Il problema: la legge 107
Lo sciopero, contro la legge 107 e gli otto decreti attuativi che come afferma il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi «aggravano le disastrose brutture della legge 107» e che, oltre al ritiro delle deleghe, chiede che «la mobilità sia gestita con titolarità su scuola, eliminando la chiamata diretta e gli incarichi triennali decisi dal preside, garantendo la continuità a tutti i docenti; i fondi del sedicente “merito”, della Carta del docente e del Fondo di istituto siano destinati alla contrattazione nazionale per un aumento che, insieme a rilevanti fondi da stanziare, garantisca a docenti e Ata il recupero almeno di quel 20% di salario perso in 8 anni di blocco contrattuale. E ancora, che siano assunti i precari - docenti e Ata - con almeno 36 mesi di servizio su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto; venga ampliato l’organico Ata, re-internalizzati i servizi di pulizia, eliminato il divieto di nominare supplenti per gli amministrativi e tecnici anche per periodi prolungati, e nominati i supplenti per i collaboratori scolastici anche per i primi 7 giorni; sia ridata alle scuole superiori la libertà di istituire o meno l’«alternanza scuola-lavoro e di determinarne il numero di ore; vengano eliminati i quiz Invalsi come strumento per valutare scuole, docenti e studenti; sia restituito ai lavoratori il diritto di partecipare ad assemblee indette da qualsiasi sindacato e applicato un sistema elettorale proporzionale per l’accesso ai diritti sindacali, con un voto a livello di scuola e uno nazionale per determinare la rappresentatività dei sindacati ai due livelli».
Fonte: roma.corriere.it

Il ragazzo del tombino

IL CAFFÈ
Il ragazzo del tombino

Per arrivare sui giornali, l’umanità di Luca ha dovuto farsi inghiottire da un tombino. Dei ventenni come lui non si parla mai. Così si finisce per credere che non esistano. Invece Luca è esistito. E ieri, ai funerali nella basilica di Abbiategrasso, più di settecento persone non riuscivano a smettere di ricordarlo. Certo, ha colpito l’assurdità della sua morte: affogato in un tombino mentre tentava di recuperare un mazzo di chiavi. Ma adesso a colpirci è la normalità della sua vita. L’oratorio, il basket, il prossimo. La famiglia semplice, la fidanzata tranquilla, persino una cosa demodé come l’impegno in politica. Dicono che a indurlo a infilarsi in quel tombino sarebbe stato lo scrupolo di non svegliare i genitori. Naturalmente non sapremo mai se risponde al vero, eppure la supposizione viaggiava di bocca in bocca tra coloro che scortavano la sua bara. E che tutti la ritenessero plausibile è la prova di una gentilezza d’animo poco praticata nei santuari dei media, dove i ventenni vengono spesso raffigurati come mostri incomprensibili anche a loro stessi. Luca frequentava il Partito Democratico, chissà se negli ultimi tempi si era scisso anche lui. Ma in un’epoca di ostilità gutturali e grottesche, non è un caso che questo ragazzo mite abbia ricevuto il migliore elogio funebre dai suoi avversari: «A differenza di quello che molti pensano, ci sono ancora tanti ragazzi che sognano, lottano e dedicano tempo alla passione politica. Luca era uno di loro». Firmato: i giovani della Lega Nord.
Giovedì 16 marzo 2017  di Massimo Gramellini

mercoledì 15 marzo 2017

Baby gang: ecco cosa possono fare genitori e prof contro i prepotenti

Compio un reato, lo filmo, lo mostro al mondo. L’«esibizionismo narcisistico del male», come lo definisce Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, è la cifra delle ultime violenze registrate dalla cronaca, opera dei ragazzini malvagi di Vigevano. «Un gruppo di persone giovanissime che sta dedicando le proprie energie a distruggere e rovinare, degradare e umiliare, con modalità ricorrenti e vittime designate», dice l’esperto, che ha appena pubblicato un libro-guida per i genitori: L’età dello tsunami.
Bisogno di potere
Una violenza che nasce da due bisogni: «Il bisogno di potere, di affermare un potere disfunzionale, malvagio, denigratorio. E il bisogno di essere visti, di costruirsi un pubblico collocandosi al di fuori del principio di realtà». Perché quei video girati per «affermare il proprio potere», diventeranno ora la testimonianza più importante che inchioderà gli autori alle conseguenze penali delle proprie azioni. «E non si dica che si tratta di ragazzate», avverte lo specialista, stigmatizzando l’atteggiamento di difesa dei genitori dei minori arrestati: professionisti e commercianti, riferiscono le cronache, persone adulte cui la vita ha fornito tutti gli strumenti per farsi strada. Con figli diseducati rispetto a ciò che conta davvero. «Sono ragazzi fragili, questo sì: che non costruiscono alcun significato intorno a quello che fanno e ne ricavano solo un vantaggio superficiale. Manca un’educazione etica e morale, ci circondiamo di oggetti che stanno fuori di noi e non costruiamo nulla dentro».
Il successo della prepotenza
Di chi le colpe? «Di genitori che chiudono gli occhi ma insieme tolgono potere agli insegnanti. Di chi non alza la voce quando va fatto». Ma anche del «sistema», una volta tanto evocato a proposito. Perché secondo l'esperto siamo di fronte a un «allarme sociale»: «Viviamo in un’epoca e in un contesto culturale in cui due messaggi passano ai giovani: il primo è che quel che conta, che dà valore, è essere popolari, avere successo. E il secondo è che il successo si raggiunge con la prepotenza». «Una volta - dice Pellai - la chiave d’accesso al potere era basata sull'avere competenza. Questo non esiste più: si diventa potenti essendo molto prepotenti. Basta vedere quali sono i modelli dominanti, personalità politiche e dello spettacolo, soprattutto». Prevale la competizione che distrugge, sulla cooperazione che costruisce. O, per dirla in termini psicologici, «la gratificazione della mente di questi ragazzi, il loro cercare di star bene, passa dal far fuori gli altri più che dal collaborare».
Contro il bullismo
Su questo bisogna lavorare, avverte Pellai: a casa come a scuola. Agli insegnanti raccomanda di privilegiare l’approccio cooperativo nello stare in classe, sostenuto da tanti modelli pedagogici: «L'arma più efficace contro il bullismo: dal modello cooperativo alla classe capovolta, dove si lavora per gruppi, tutti hanno un ruolo; e la vittoria, quando c’è, non è del singolo ma del gruppo». E poi attenzione ai social network, «la parte disumanizzante delle relazioni, l'unica finestra d'affaccio di individui che mancano di empatia, che si possono permettere di fare così tanto male perché avvertono solo il loro senso d’orgoglio, non il dolore dell’altro». 
Ai genitori che non hanno - o hanno smarrito - l’indirizzo, spiega che nei ragazzi va allenata tanto di più l’empatia, la partecipazione emotiva, la capacità di porsi nello stato d’animo dell’altro. «L'esercizio da fare è stare con gli occhi negli occhi dell’altro e attraverso lo sguardo cercare di capire quello che prova. La natura ci ha dotati dei neuroni specchio, che svolgono questo compito: si attivano in risposta all'azione di un altro individuo. Una capacità che questa generazione sta bruciando perché guarda l’altro solo nel suo profilo Facebook». L'uomo però, avverte Pellai, «si è evoluto non perché ha fatto fuori il nemico, ma perché ha fatto forte il suo branco».
Fonte: www.corriere.it

martedì 14 marzo 2017

Colombo: iniziano i lavori, limiti a 30 km/h e divieti

Limiti di velocità sulla Colombo, divieti di fermata e restringimento carreggiata. La strada che collega Roma al mare in entrambe le direzioni è "ammalorata" e ha bisogno di un nuovo look. Lavori che saranno divisi un due tronconi, una parte inizierà domani mentre altri dal 20 marzo

Il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha quindi chiesto la predisposizione di un provvedimento di traffico in relazione a lavori di rifacimento del manto stradale in via Cristoforo Colombo, nella carreggiata centrale, per quando riguarda il tratto del territorio del Municipio IX dal Raccordo Anulare fino a via di Malafede.

Considerato che le attività si svolgeranno in orario notturno, per limitare ripercussioni sul traffico veicolare e che si garantisce il transito su almeno una corsia di marcia, la disciplina viaria provvisoria consisterà in un "restringimento della carreggiata nei tratti interessati al ripristino della sede stradale particolarmente ammalorata". 

Dal 14 al 30 marzo, in orario notturno dalle ore 21 alle 6 del mattino, sarà quindi è istituita una nuova disciplina di traffico che riguarderà il tratto dal Raccordo a Malafede nei due sensi di marcia. In quella zona ci sarà il "divieto di fermata e sosta 0 - 24 con rimozione ambo i lati area cantiere eccetto i mezzi d'opera", il "restringimento carreggiata nei tratti interessati dal cantiere" e l'istituzione del "limite di velocità 30 Km/h nei tratti interessati".

Ma non finisce qui. Il Dipartimento ha dato l'ok anche per i lavori relativi "al rifacimento della pavimentazione stradale, previa fresatura della carreggiata con successiva posa di congelamento bituminoso, nell'ambito dei Municipi IX e X", in una seconda fase dal 20 marzo al 5 aprile 2017.

Per consentire lo svolgimento dei lavori sarà interessata "una sola corsia di marcia alla volta, realizzando un restringimento prima in quella di sinistra e successivamente in quella di destra". Lavori che, in questo caso, verranno eseguiti in orario notturno a partire dalle ore 21 fino alle 5 del mattino. Ciò comporterà  che la Colombo, nella carreggiata centrale direzione piazzale Cristoforo Colombo, dall'altezza di via del Risaro fino all'intersezione con La Rotonda ci sarà "restringimento della carreggiata" e "limite di velocità a 30 Km/h" in entrambe i sensi di marcia.  Il X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale sarà incaricato della vigilanza ed esatta osservanza delle nuove, temporanee, disposizioni al traffico.
Fonte: Ostiatoday.it

Come nel film "L'Erba di Grace": arrestata insospettabile coltivatrice di marijuana

Non era passata inosservata ai Carabinieri della Stazione di Roma Acilia una 33enne incensurata, la quale nonostante poche piante sul terrazzo di casa era stata vista di frequente con numerosi prodotti per la botanica. I militari hanno deciso di tenerla d’occhio e vederci chiaro

700 GRAMMI DI MARIJUANA - Durante il fine settimana, hanno posto sotto controllo la sua abitazione ad Acilia e i suoi movimenti, e nella serata di ieri, hanno quindi teso la rete:  hanno atteso l’arrivo della donna, bloccandola quando era ancora in strada; l’immediata e successiva perquisizione della sua abitazione ha permesso di rinvenire circa 700 grammi di marijuana e ulteriori 90 grammi di hashish, nonché tutto il necessario per la pesatura e il confezionamento

STANZA ADIBITA A SERRA - I Carabinieri, inoltre, hanno trovato all'interno dell’abitazione una intera stanza adibita a serra, con tanto di aeratori con sistema di filtraggio, vasi e lampade, tutto predisposto per la coltivazione indoor di piante di marijuana

OBBLIGO DI FIRMA - Dalle analisi sulla sostanza sequestrata è risultato che si trattava, se introdotte nell'illecito mercato, di circa 6000 dosi, per un valore che si aggira intorno ai 60.000 euro. Dopo una notte ai domiciliari la donna è stata accompagnata presso le aule del Tribunale di Roma all'esito della convalida è stata sottoposta all'obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria.
Fonte: Ostiatoday.it

Davide, vita da ventenne che rifiuta lo smartphone: «La radiosveglia, gli sms e niente foto alle ragazze»

Le sue giornate cominciano con la radiosveglia, quella «tradizionale». No, niente funzione sveglia attivata sullo smartphone: Davide Olivieri, friulano di 22 anni, ce l’ha da 6 mesi ma non utilizza nessuna delle sue impostazioni. Per lui lo smartphone è solo un telefonino e come tale lo utilizza: telefonate, sms. E solo perché obbligato dai suoi genitori, che gli hanno regalato il primo cellulare alla fine delle scuole medie per poterlo raggiungere quando non era a casa. Lui ne avrebbe fatto volentieri a meno: «Non mi piace, mi fa sentire controllato. I miei amici sono sempre lì, a guardare lo schermo per paura di perdersi qualcosa: io non voglio vivere così», spiega il giovane.
Nativi digitali
Non è l’unico a pensarla in questo modo. Davide infatti fa parte della Generazione Z, quella dei nati tra la seconda metà degli anni 90 e il 2010. Sono nativi digitali, ma il loro utilizzo di Internet è pieno di contraddizioni. Gli studi rivelano che passano circa 5 ore al giorno online, usano in media 5 device e la loro soglia di attenzione, in Rete, è di 8 secondi. Ma c’è anche una piccola fetta che considera Internet uno spazio da frequentare con moderazione, magari connettendosi la sera dal pc di casa ed evitando lo smartphone. Secondo uno studio realizzato l’anno scorso da Crédoc, cioè il Centro francese di ricerca per lo studio e l’osservazione delle condizioni di vita, la percentuale dei 12-17enni senza smartphone era pari al 7%, contro lo 0% dei 18-24enni. Alcuni non lo hanno per scelta dei genitori, altri lo hanno avuto e poi hanno deciso di privarsene, altri ancora non lo hanno mai voluto. Davide fa parte di questo terzo gruppo: «Ero restio anche ad accettare il telefonino puntualizza —. L’ho fatto solo per tranquillizzare i miei: vado spesso a passeggiare da solo in montagna e loro vogliono essere sicuri di potermi rintracciare».
Mio fratello iperconnesso
A volte, però, gli capita di uscire e di dimenticarlo a casa: «Ci hanno fatto l’abitudine, anche se è difficile: ho un fratello che ha due anni più di me ed è iperconnesso, ha sempre lo smartphone o il tablet in mano». Proprio quello che lui non sopporta. Con gli amici del suo paese (Gradisca, in provincia di Gorizia), i compagni di università (sta per concludere la laurea triennale in Scienze dell’educazione, a Portogruaro) e gli altri membri dei gruppi in cui suona (fa parte di diverse band di musica rock) si sente tramite sms oppure con le classiche telefonate. Quando sono insieme e loro tirano fuori lo smartphone per controllare WhatsApp o pubblicare una foto su Instagram sbuffa: «Faccio notare che è maleducato e che sarebbe meglio si godessero la vita reale, anziché passare il tempo a fissare lo schermo».
Niente social e con le ragazze solo sms
Non che lui non si connetta mai, anzi: lo fa circa una volta al giorno, dal pc di casa. Controlla la mail, sbriga faccende pratiche (controlla gli orari degli uffici, il meteo, le mappe). Niente social: «Non ho nessun account: gli affari degli altri non mi interessano e i miei non voglio condividerli», sottolinea. I suoi amici e la sua famiglia hanno provato a convincerlo, non solo non ci sono riusciti ma non lo hanno neanche incuriosito: «Lo ammetto: non ho mai avuto nemmeno la tentazione di cedere», afferma. Le ragazze? «Mi sento con una che vorrebbe che avessi WhatsApp per potermi mandare delle foto, ma io resisto e ci sentiamo via sms. Poco, perché non mi piacciono gli scambi lunghi: molto meglio vedersi di persona».
Fonte: www.corriere.it

lunedì 13 marzo 2017

Ostia Antica: il Castello di Giulio II riapre i cancelli, da oggi le visite guidate

Il Castello di Giulio II di Ostia Antica riapre i battenti. Quella di ieri, 12 marzo, è stata una giornata per certi versi storica per il Borgo dell'entroterra del X Municipio. La direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli ha infatti dato il via per l'apertura del castello, simbolo del quartiere e rimasto chiuso troppo tempo. 

Entusiasta Gaetano Di Staso Presidente Associazione Salviamo Ostia Antica: "Finalmente dopo oltre tre anni, e decine di sollecitazioni e segnalazioni da parte del CdQ Ostia Antica-Saline, dell'Associazione 'Salviamo Ostia Antica', della Pro Loco locale, con svariati incontri con i responsabili, all'epoca la dottoressa Paola Germoni e negli ultimi giorni la dottoressa Edith Gabrielli, responsabile del Polo Museale di Roma, finalmente il Castello di Giulio II riapre per la gioia dei residenti e dei turisti più volte delusi per le continue chiusure senza nessuna giustificazione e comunicazioni agli utenti".

"Finalmente la coesione e la partecipazione delle realtà associative di Ostia Antica, hanno realizzato un sogno che sembrava una insensata utopia"  ha concluso Di Staso. Il castello di Giulio Il, ora gestito dal Polo Museale del Lazio, riapre quindi offrendo anche un percorso innovativo: dai sotterranei - dove si trovano il pozzo, il mulino e il bagno del Papa - si giunge fino in cima al mastio, ossia alla torre principale. Da lì una vista a 360 gradi da Ostia ai Castelli e poi l'analisi dei sistemi murari del XV - XVI secolo. Imperdibile. Dopo la riapertura del 12 sarà possibile visitare il Castello nei giorni di sabato e domenica e le visite saranno guidate.
Fonte: Ostiatoday.it

La gara podistica Roma-Ostia, recuperata la refurtiva dopo il saccheggio delle auto dei partecipanti

Per il momento non sono stati trovati i ladri. Ma la loro auto e il bottino dei furti commessi ai danni dei partecipanti alla mezza maratona Roma-Ostia di domenica era invece sui sedili della vettura intestata a un nomade del campo di Castel Romano, sulla Pontina.

In nottata riconsegnati gli effetti personali
Così i carabinieri della compagnia di Pomezia hanno recuperato gli effetti personali rubati ai concorrenti, circa una ventina, che domenica sera sono andati in caserma a riprendersi le loro cose. Nel frattempo è caccia a tre uomini, probabilmente rom, che sono fuggiti a piedi dopo aver abbandonato l’auto nei pressi della tenuta Vaselli, nella zona di Tor de’ Cenci. Secondo una prima ricostruzione i tre avrebbero rubato 16 zaini e 11 buste di plastica nelle quali i partecipanti alla mezza maratona avevano sistemato indumenti, portafogli, telefonini per lasciarli nelle loro auto e andare a correre.
L’inseguimento, poi la fuga
Il furto potrebbe essere avvenuto proprio a bordo delle vetture parcheggiate all'inizio del percorso di gara. L’auto dei nomadi è stata intercettata da una pattuglia di carabinieri mentre si allontanava in direzione del campo nomadi, poi ne è nato un inseguimento durante il quale gli occupanti dell’auto hanno abbandonato il veicolo in mezzo alla strada scappando a piedi. E ora si indaga anche sull’ipotesi che durante la manifestazione sportiva possono essere avvenuti episodi analoghi.
Il pullman svaligiato
Sempre nella giornata di domenica la polizia ha recuperato ancora una volta nel campo nomadi di Castel Romano, sulla via Pontina, otto borsoni sportivi appartenenti a persone che poche ore prima avevano partecipato alla mezza maratona Roma-Ostia. In 32 nel tardo pomeriggio hanno avuto l’amara sorpresa di ritrovare svaligiato il pullman col quale erano venuti nella capitale per partecipare all'evento sportivo. Gli agenti del commissariato Esposizione si sono immediatamente messi sulle tracce dei ladri. Ad aiutarli le app di localizzazione di alcuni smartphone delle vittime: tutti davano come nascondiglio del bottino il campo rom dove poco dopo i poliziotti hanno individuato i borsoni e denunciato uno dei nomadi.
Fonte: roma.corriere.it

venerdì 10 marzo 2017

Apre il Giardino di Ninfa: ecco le date per visitarlo

Apre il Giardino di Ninfa

Nel mese di Aprile riaprirà il Giardino di Ninfa: una buona notizia per gli amanti della natura e dei paesaggi spettacolari. Il Giardino di Ninfa è aperto al pubblico soltanto in alcune date stabilite con l'ingresso regolato esclusivamente attraverso visite guidate al fine di preservare il suo delicato equilibrio ambientale

Il giardino di Ninfa è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000 al fine di tutelare il giardino storico di fama internazionale, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, lo specchio lacustre da esso formato e le aree circostanti che costituiscono la naturale cornice protettiva dell’intero complesso, nelle quali è compreso anche il Parco Naturale Pantanello, inaugurato il 15 dicembre 2009. 

Giardino di Ninfa, aperture 2017 - L’apertura del Giardino di Ninfa quest'anno arriverà con il mese di Aprile: lo spettacolare Giardino sarà infatti visitabile il 1 e il 2 aprile. Seguiranno poi le aperture del 9, 16, 17, 23, 25 e 30 dello stesso mese per poter godere di tali meraviglie in occasione delle festività Pasquali e dei ponti. Nel mese di maggio il Giardino di Ninfa è aperto nei giorni: 1, 6, 7, 14, 21, 28. A giugno: 2, 3, 4, 18. Nel mese di luglio sarà invece accessibile il 1 e il 2, ad agosto 5, 6 e 15. Il calendario di settembre prevede l'apertura del Giardino di Ninfa nei giorni 2 e 3, mentre ad ottobre il 7 e l'8. A novembre solo il 5. 

La flora del Giardino di Ninfa - All'interno del giardino di Ninfa si incontrano varietà di magnolie decidue, betulle, iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi e meli ornamentali fioriscono in maniera spettacolare. Fra le oltre 1300 piante diverse introdotte che è possibile ammirare negli otto ettari di giardino ricordiamo i viburni, i caprifogli, i ceanothus, gli agrifogli, le clematidi, i cornioli, le camelie. Molte varietà di rose rampicanti sono sostenute dalle rovine ed estendono i lunghi rami vigorosi sugli alberi quali: Rosa banksiae banksiae, RosaTausendshön, Rosa 'Mme. Alfred Carriere', Rosa filipes 'Kiftsgate', Rosa 'Gloire de Dijon', Rosa ‘Climbing Cramoisi Supérieur’.Le rose arbustive bordano il fiume, i ruscelli, i sentieri o formano aiuole come Rosa roxburghii, Rosa ‘Général Shablikine’, Rosa 'Mutabilis', Rosa hugoni, Rosa 'Ballerina', Rosa 'Iceberg', Rosa 'Max Graf', Rosa 'Complicata', Rosa 'Penelope, Rosa 'Buff Beauty'. Il clima particolarmente mite di Ninfa permette anche la coltivazione di piante tropicali come l’avocado, la gunnera manicata del Sud America e i banani. Vi sono anche molti arbusti piantati non solo per la loro bellezza ma anche perché offrono ospitalità alle numerose forme di animali presenti fra cui si evidenzia il folto gruppo dell’avifauna rappresentato da oltre 100 specie censite.
Fonte: Romatoday.it

RomaOstia: strade chiuse e deviazioni domenica 12 marzo 2017

E' tutto pronto per la Roma Ostia, la mezza maratona più partecipata d'Italia che il 12 marzo si correrà dalla Capitale fino al mare. Al via ci saranno 12523 podisti di cui il 21,5% donne, con un trend in netta crescita rispetto allo scorso anno quando le presenze femminili raggiunsero il 19% del totale. Notevoli anche i numeri relativi agli stranieri che saranno al via in 1500.

Questi i paesi più rappresentati: Francia 170, Spagna 119, Gran Bretagna 116, Russia 88,Portogallo 85, Germania 57, Polonia 55, Olanda 55, Stati Uniti 40, Belgio 37, Brasile 30, Irlanda 25, Israele 20. In testa alla classifica di società ancora la Podistica Solidarietà con 591 iscritti, secondo il GS Bancari Romani con 502, terzi LBM con 408 seguiti da Amatori Villa Pamphili con 237 e da Cat Sport con 137. Insomma il Gotha delle società romane.

Una valanga di atleti che percorrerà oltre 21 chilometri di strada. Per agevolare l'evento la Polizia Locale ha quindi disposto chiusure e deviazioni sulle strade. Fino a cessate esigenze del 12 marzo piazzale Cristoforo Colombo, davanti al tratto tra gli stabilimenti balneari Kursaal e Rotonda vige il divieto di fermata. Stesso divieto sul lato destro di Lungomare Amerigo Vespucci.

Dalle 04.00 del 12 marzo fino a cessate esigenze scattano i divieti di transito su piazzale Cristoforo e da via Valladolid verso la Colombo. Divieto di transito e di fermata su entrambe le carreggiate anche su Lungomare Lutazio Catulo, fino all'intersezione con via Vivaldi. Divieto di fermata e di transito su Lungomare Amerigo Vespucci, compresa l'area di parcheggio fronte allo stabilimento Venezia. Divieto di fermata su piazzale Amerigo Vespucci, vicino la stazione metro Colombo, sul lungomare fino all'intersezione con via del Lido di Castel Porziano fino all'altezza delle intersezioni con via dei Pescatori. 

Dalle 7 del 12 marzo la Colombo, nella carreggiata centrale direzione Ostia sarà vietata al transito fino a cessate esigenze.  Divieto di transito anche su via Litoranea, dall'intersezione con viale del Lido di Castel Porziano fino a piazzle Amerigo Vespucci, su viale del Lido di Castel Porziano, dall'intersezione con via Litoranea fino all’intersezione con lungomare Amerigo Vespucci, su Lungomare Amerigo Vespucci, dall'ntersezione con viale del Lido di Castel Porziano fino a piazzale Amerigo Vespucci, su via Stefano Carbonelli, su via Isabella di Castiglia, su via Ferdinando d’Aragona e su via Leopoldo Ori.

Deviazioni e chiusure anche in zona Eur. Sulla Colombo, direzione Ostia, divieto di transito con deviazione dei flussi veicolari a destra e sinistra in viale Civiltà del Lavoro. Ci sarà la direzione obbligatoria a destra, eccetto mezzi pubblici e residenti in zona Eur. Direzioni consentite diritti e sinistra per i veicoli prov Quadrato Concordia. Direzioni consentite diritti e destra per i veicoli provenienti da piazzale Kennedy con intersezione largo Pella direzione Centro. Direzione obbligatoria diritti viale Oceania, divieto di transito e direzione obbligatoria destra per i veicoli provenienti da viale Umanesimo.

Divieto di fermata e sosta con rimozione 0 - 24 eccetto "mezzo con piattaforma area per riprese viale America". Divieto di transito in viale Europa, da Colombo a viale Tupini. Divieto di transito e di fermata e sosta con rimozione 0 - 24 ambo i lati viale europa lato viale dell'Arte. Direzione obbligatoria destra a viale Beethoven. Direzioni consentite a destra e sinistra via della Fisica.

Istituzione del doppio senso di marcia a viale Pasteur e viale Tupini. Direzione obbligatoria diritti in ambo i sensi di marcia in viale città d'Europa, via Grande Muraglia, via Ribotta, viale Umanesimo su cui però vige anche il divieto di transito nel lato sant'Eugenio con intersezione con la Colombo. Direzioni consentite diritti e destra a piazzale Nervi. Divieto transito, fermata e sosta con rimozione in viale Tupini nel tratto da viale Europa a largo Ataturk. Divieto di fermata e sosta con rimozione a piazza Pakistan. Divieto di fermata e sosta con rimozione su tutta la piazza via della Tecnica, via Thailandia, via Australia e via Indonesia. I bus ATAC, COTRAL e T.P.L. dovranno provvedere ad assicurare la deviazione temporanea delle linee di trasporto nell'area della RomaOstia.
Fonte: Romatoday.it

giovedì 9 marzo 2017

Ostia, bagnini e medici per la stagione estiva a Castel Porziano: al via i bandi

Bagnini sulle spiagge libere di Ostia e assistenza medica a Castel Porziano. Il X Municipio ha lanciato due bandi per la prossima estate, entrambi con scadenza l'11 aprile prossimo. Il primo riguarda l'affidamento del "servizio di salvataggio connesso alla balneazione indispensabile per la tutela della salute e dell'incolumità pubblica sulle spiagge libere di Roma Capitale".

Il bando di 6 pagine dal valore di 253mila euro, firmato del direttore del X Municipio Cinza Esposito. Diversi gli aspetti da tenere in considerazione così come i criteri di aggiudicazione presi in esame. Si valuteranno la "modalità di organizzazione del servizio" e la "qualifica e l'esperienza del personale" che verrà impiegato nell'appaltero, mentre l'aspetto che porterà più punti per l'aggiudicazione del bando riguarderà le "integrazioni e migliorie proposte, senza richiesta di ulteriori compensi" come ad esempio l'incremento del personale o servizi aggiuntivi per persone diversamente abili e anche "l'impiego di materiali ed attrezzature aggiuntive".

Il servizio, che riguarderà 17 postazioni indicate dal Demanio Marittimo di Roma Capitale, sarà valido dal periodo che va dal 15 maggio al 15 settembre. Ogni bagnino, si legge, avrà in dotazione una attrezzatura speciale con binocolo, megafono, galleggiante tipo "baywatch", pattino, bandiere e divisa. Il servizio, attivo anche durante i giorni festivi, si avvarrà dell'orario imposto dall'ordinanza estiva che sarà poi emanata dal Campidoglio. L'apertura dei plichi per conoscere il vincitore del bando avverrà il 13 aprile alle 10, in via del Martin Pescatore 66 ad Ostia.

Il giorno prima, il 12 aprile, si conoscerà invece il nome del vincitore del bando relativo all'affidamento del "servizio di assistenza -medico sanitaria e pronto soccorso sulla spiaggia di Castel Porziano", sempre con scadenza l'11 aprile. Anche questa procedura di gara è firmata dalla dottoressa Esposito e vale 60mila euro. 

Anche in questo caso verranno valutari, ai fini dell'assegnazione, "modalità di organizzazione del servizio" e la "qualifica e l'esperienza del personale", con maggiore importanza ancora alle "integrazioni e migliorie proposte, senza richiesta di ulteriori compensi".

La durata del bando, in questo caso riguarderà il periodo che va del 1 maggio al 30 settembre. Il servizio sarà garantito con la presenza di un autoambulanza, un'autista con funzione anche di barelliere, un infermiere, un medico emergensista. I vincitori di entrambi i bandi si interfacceranno anche con l'Amministrazione Capitolina e la Capitaneria di Porto.
Fonte: Ostiatoday.it

mercoledì 8 marzo 2017

RomaOstia 2017: potere africano, ecco i top runners protagonisti

RomaOstia 2017: potere africano, ecco i top runners protagonisti

Mentre fervono i preparativi per l’apertura ufficiale dell’Expo RomaOstia presso il flagship store Cisalfa di piazza Guglielmo Marconi all’EUR, in programma alle 15.00 di giovedì 9 marzo, sono cominciati ad arrivare a Roma i primi elite runners che domenica correranno la mezza maratona più partecipata d’Italia.

Il patron della RomaOstia Luciano Duchi, insieme ai suoi collaboratori e al manager Gianni De Madonna, ha lavorato attentamente per avere al via un cast di specialisti pronti a correre una grande gara e ad offrire uno spettacolo degno della tradizione quarantennale della manifestazione.

Nella gara maschile, che lo scorso anno fece parlare di sé per la grande prestazione ottenuta da Kirwa Yego che chiuse in 58’44’’ la sua fatica registrando la terza prestazione all-time sulla mezza maratona e la migliore prestazione 2016, tornerà al via il vincitore dell’edizione 2014 Aziz Lahbabi che dovrà vedersela con l’ugandese Geoffrey Kusuro che fu terzo sul traguardo della Rotonda di Ostia nel 2015 con 59’43’’ quando stabilì anche il primato nazionale ugandese di mezza maratona.

Ad insidiare questi due specialisti ci sarà l’etiope Guye Adola che nella sua carriera ha corso i 10 mila metri in 27’09’’ e la mezza maratona il 59’09’’. Adola è arrivato terzo nel 2014 ai Campionati Mondiali di Mezza Maratona e lo scorso anno ha guidato la nazionale dell’Etiopia, dopo aver stravinto i trials etiopi, nella stessa manifestazione che si è svolta a Cardiff dove però ha accusato le avverse condizioni meteo che hanno flagellato la gara chiudendo al sedicesimo posto.

Attenzione anche al keniano Peter Kwemoi Ndorobo che conosce molto bene via Cristoforo Colombo e le sue insidie, avendo corso la RomaOstia nel 2015 (ottavo in 1h01’38’’) e nel 2016 (quarto in 1h00’13’’).

In campo femminile il cast delle atlete al via si compone di fondiste di straordinaria esperienza. Il pubblico della RomaOstia conosce già la keniana Angela Tanui che fu seconda lo scorso anno in 1h07’16’’ e che quest’anno torna in gara motivata a rivedere in meglio quel tempo e quel piazzamento ottenuti sul percorso della RomaOstia.

Nel 2016 la Tanui mancò il successo cedendo nei metri finali della gara all’esordiente etiope Debele Degefa, che vinse in 1h07’08’’; quest’anno avrà come avversarie l’etiope Aselefech Mergia, seconda nella New Yok City Marathon 2015 e medaglia di bronzo nella maratona ai Mondiali di Berlino 2009 (2h25’32’’), accreditata di un PB datato 2011 di 1h07’21’’, e la keniana Gladys Cherono, vincitrice nel 2015 della maratona di Berlino e lo scorso anno seconda, con personal best di 1h 06’ 07’’ ottenuto nel 2016 alla ricchissima mezza maratona di Ras Al Khaimah.

Gladys Cherono e Aselefech Mergia, nella lista delle prestazioni all-time sulla maratona, sono divise da 6 pesantissimi secondi e si posizionano esattamente al settimo e all’ottavo posto: la keniana Cherono, oltre all’eccellente e fresco personale sulla mezza maratona, vanta un sontuoso 2h19’25’’ sui 42 chilometri e 195 metri ottenuto proprio a Berlino nel 2015 mentre l’etiope Mergia, classe 1985, nel 2012 ha corso alla maratona di Dubai in 2h19’31’’.

Tra queste tre atlete potrebbe inserirsi anche Rebecca Chesir vincitrice nel 2016 della maratona di Singapore e della Stramilano 2015, occasione nella quale ha fissato il suo personale a 1h08’21’’. Per quanto riguarda gli atleti italiani in gara bisogna precisare che la RomaOstia risentirà della concomitanza con i Campionati Italiani di Corsa Campestre che si svolgeranno domenica 12 marzo a Gubbio.

Al momento è possibile confermare la presenza in gara dell’atleta delle Fiamme Gialle Rosaria Console che tornerà a correre la RomaOstia dopo un’assenza che dura dal 2013. Rosaria, per tutti Rosalba, Console è una delle atlete azzurre che ha fatto la storia della manifestazione e che allo stesso tempo, correndo la RomaOstia, si è consacrata come una delle migliori fondiste azzurre: ha corso per la prima volta la RomaOstia nel 2003 piazzandosi al secondo posto e da quella volta si è ripresentata in gara per ben 7 volte andando anche a vincere nel 2005 (1h09’34’’).

In campo maschile a difendere i colori azzurri è atteso al via l’atleta del C.S. Esercito Manuel Cominotto che quest’anno ha già esordito correndo a Verona la Giulietta e Romeo Half Marathon in 1h08’54’’. Cominotto, classe 1990, vanta un personale, ottenuto nel 2014, di 1h05’09’’ sui 21 chilometri e 97 metri mentre va registrato nello scorso ottobre il suo esordio in maratona quando a Torino ha corso in 2h18’09’’.
Fonte: Ostiatoday.it

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