lunedì 13 marzo 2017

La gara podistica Roma-Ostia, recuperata la refurtiva dopo il saccheggio delle auto dei partecipanti

Per il momento non sono stati trovati i ladri. Ma la loro auto e il bottino dei furti commessi ai danni dei partecipanti alla mezza maratona Roma-Ostia di domenica era invece sui sedili della vettura intestata a un nomade del campo di Castel Romano, sulla Pontina.

In nottata riconsegnati gli effetti personali
Così i carabinieri della compagnia di Pomezia hanno recuperato gli effetti personali rubati ai concorrenti, circa una ventina, che domenica sera sono andati in caserma a riprendersi le loro cose. Nel frattempo è caccia a tre uomini, probabilmente rom, che sono fuggiti a piedi dopo aver abbandonato l’auto nei pressi della tenuta Vaselli, nella zona di Tor de’ Cenci. Secondo una prima ricostruzione i tre avrebbero rubato 16 zaini e 11 buste di plastica nelle quali i partecipanti alla mezza maratona avevano sistemato indumenti, portafogli, telefonini per lasciarli nelle loro auto e andare a correre.
L’inseguimento, poi la fuga
Il furto potrebbe essere avvenuto proprio a bordo delle vetture parcheggiate all'inizio del percorso di gara. L’auto dei nomadi è stata intercettata da una pattuglia di carabinieri mentre si allontanava in direzione del campo nomadi, poi ne è nato un inseguimento durante il quale gli occupanti dell’auto hanno abbandonato il veicolo in mezzo alla strada scappando a piedi. E ora si indaga anche sull’ipotesi che durante la manifestazione sportiva possono essere avvenuti episodi analoghi.
Il pullman svaligiato
Sempre nella giornata di domenica la polizia ha recuperato ancora una volta nel campo nomadi di Castel Romano, sulla via Pontina, otto borsoni sportivi appartenenti a persone che poche ore prima avevano partecipato alla mezza maratona Roma-Ostia. In 32 nel tardo pomeriggio hanno avuto l’amara sorpresa di ritrovare svaligiato il pullman col quale erano venuti nella capitale per partecipare all'evento sportivo. Gli agenti del commissariato Esposizione si sono immediatamente messi sulle tracce dei ladri. Ad aiutarli le app di localizzazione di alcuni smartphone delle vittime: tutti davano come nascondiglio del bottino il campo rom dove poco dopo i poliziotti hanno individuato i borsoni e denunciato uno dei nomadi.
Fonte: roma.corriere.it

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