venerdì 22 giugno 2018

Roma, app per la mobilità integrata, dal treno al traghetto, al bike sharing

È stata presentata giovedì alla stazione Termini, e anche in quella fiorentina di Santa Mari Novella nonché a Santa Lucia, a Venezia, la Nugo Space Experience, installazione nella quale i viaggiatori possono vivere «un’esperienza sensoriale con storie di persone, immagini di città, mezzi in movimento e astrazioni artistiche sul viaggio». Nugo è un’app che permette di acquistare in pochi passaggi tutti i biglietti dell’itinerario scelto proponendo mezzi di trasporto pubblici, collettivi e condivisi in tutta Italia: treni, metropolitane, autobus, traghetti, car e bike sharing, taxi, oltre a prenotare la sosta dell’auto nei parcheggi delle stazioni ferroviarie. L’applicazione offre soluzioni di viaggio multimodali combinando le informazioni su orari e corse di circa 400 vettori, di cui 50 già acquistabili.

Con Nugo, selezionando partenza e arrivo, il viaggiatore potrà scegliere fra tutte le soluzioni quella in linea con le proprie esigenze in base a durata, mezzi, cambi di vettore e tariffe. Inoltre, la ricerca dell’itinerario migliore è strutturata in aree competitive, offrendo così al viaggiatore la possibilità di scegliere la tipologia di trasporto dominante del viaggio multimodale. E c’è la possibilità di acquistare con un’unica transazione tutti i biglietti del proprio viaggio. L’investimento iniziale della start up è di 20 milioni di euro. E Gianluigi Castelli, ad Nugo, spiega: «Siamo impegnati per espandere il numero di aziende di mobilità e trasporto presenti a bordo di Nugo, per offrire così itinerari sempre più completi e competitivi. Vogliamo dimostrare che si può lasciare a casa l’auto privata, a beneficio non solo della travel experience dei passeggeri ma anche dell’ambiente».
Fonte: roma.corriere.it

Sclerosi multipla, Ivan Cottini: «Niente cure per avere mia figlia. Sono io il regista della mia vita»

Ivan Cottini ha 33 anni e ha appena ricevuto la pergamena che lo attesta Cavaliere al merito della Repubblica. Ne va fiero, ma ne avrebbe fatto volentieri a meno, dato che il presidente Sergio Mattarella ha voluto premiare la forza con cui sta affrontando la sclerosi multipla. Nonostante la malattia, che è una minaccia costante di inabilità sempre più feroci, Ivan, che era arrivato a pesare 50 chili, ha ricostruito il suo fisico sino a sfidare Filippo Magnini in una gara di nuoto, Massimo Ambrosini in una di calci di rigore. Ha imparato a ballare e si è esibito in tv, da Maria De Filippi, ad Amici. Gira le scuole delle Marche, la sua regione, per raccontare ai ragazzi «che possiamo essere tutto quello che vogliamo». Soprattutto, si è innamorato e ha scelto di diventare padre. Viola è nata due anni e mezzo fa. Papa Francesco ha voluto benedirla.

Ivan, come ha scoperto di essere malato?
«Una mattina mi sono svegliato e vedevo male da un occhio. Avevo 27 anni, facevo il modello, avevo una vita frenetica, mi credevo invincibile. Ho pensato fosse congiuntivite. Dopo un mese, è arrivata la diagnosi. Era una forma molto aggressiva. Nel primo anno, avevo perso 25 chili, la fidanzata mi aveva lasciato, stavo andando via di testa».

Che ha pensato sentendo il verdetto? 
«Che la mia vita era finita. Avevo già problemi d’incontinenza e biascicavo parlando. Mi dissero che oggi di sclerosi non si muore, che si può rallentare la malattia, che puoi restare in sedia a rotelle per 40 anni. Dicevano che dovevo prendere i farmaci e fare vita tranquilla. Ma io non volevo fare la vita del malato».

Quando ha smesso di vivere da malato?
«A un anno dalla diagnosi, ero al San Raffaele di Milano, vedevo sempre piangere mamma, mi sono detto: o mi lascio buttare via o mi riprendo la mia vita. Ho organizzato un pigiama party in ospedale, quasi mi cacciavano».

Come ha conosciuto la sua compagna?
«Sui social. Siamo usciti e due giorni dopo ho avuto una ricaduta, mi hanno ricoverato e Valentina veniva tutti i giorni a trovarmi».

E la decisione di diventare genitori?
«Ho sempre voluto lasciare qualcosa di mio alla vita e lei era la persona giusta. Per diventare padre, ho messo a rischio tutto. I farmaci mi creavano problemi sessuali. Ho avuto paura di chiedere ai dottori, temevo mi fermassero, e ho ridotto le medicine di nascosto, per sei mesi».

È stato un incosciente.
«Sono stato idiota. Dopo, ho accusato lesioni a livello midollare, con problemi alla vescica e al braccio sinistro. Ma Viola è la mia gioia. È il futuro che lascio a Valentina e ai miei genitori».

Come è passato dal pesare 50 chili a ballare in tv?
«Ho preso a fare ginnastica, con l’aiuto di mia madre. Di giorno, mentre Valentina lavora in un supermercato, sto da lei a Urbania, con la bimba. Col tempo, mi è venuto l’estro delle imprese sportive. Per me è importante dimostrare che dobbiamo rimanere, nonostante tutto, registi della nostra vita. Sono io che decido cosa fare, non la malattia».

Se l’è cavata con Magnini?
«Ha vinto lui di poco».

È andato piano?
«Ovvio, non devo dimostrare di essere nuotatore né ballerino, ma che la malattia è un limite che posso battere».

La sfida con Ambrosini?
«Coi calci di rigore ha un piede come un ferro da stiro, ho parato quasi tutto».

Il ballo ad Amici?
«Ho imparato a ballare da malato. In disco, ero il pirla fermo come un attaccapanni. Le sfide mi fanno bene. I miei non ne sono felici, perché, dopo, per dieci giorni non mi muovo. Ma se mi metto in gioco: uno, non mi sento malato; due, dimostro di essere più forte più della malattia; tre, sto psicologicamente meglio per me e per mia figlia».

Come è stato l’incontro con Mattarella?
«Straordinario. Mi ha tenuto dentro un’ora, mi ha parlato della morte del fratello e della moglie. Si è commosso e ha dovuto sospendere per qualche minuto».

E lei che gli ha detto?
«Gli ho portato le lettere di malati che scrivono che, grazie a me, hanno ripreso in mano la vita. Mi ha promesso un riconoscimento. Succedeva la scorsa estate, non ci avevo dato peso. Ora, mi è arrivato il cavalierato. Significa tanto per me, come l’incontro col Papa, che ha preso Viola in braccio e l’ha benedetta».

Pensa mai a quanto le resta per fare quello che vuole?
«Ho smesso di pensarci quando è nata Viola, che per paradosso, è l’unica che mi fa sbattere i denti contro la malattia. Giorni fa, in cucina, è salita su una sedia e si è messa a mescolare nelle pentole. Intanto che prendevo le stampelle, ho temuto che si ustionasse. Mi ha fatto sentire impotente».

La prossima sfida?
«Un calendario: dodici scatti con mia figlia in cui le racconto chi è suo padre».
Fonte: Corriere.it

mercoledì 20 giugno 2018

OMS: la dipendenza da videogiochi è una malattia mentale

La dipendenza da videogiochi è una malattia mentale. A certificarlo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha inserito il disturbo nell'ICD, la classifica che aggiorna periodicamente e che rappresenta un riferimento per studi statistici ed epidemiologici a livello mondiale.
Il riconoscimento della malattia potrebbe aprire in molti Paesi il diritto alla cura in strutture pubbliche.
Per essere considerata patologica la dipendenza deve manifestarsi chiaramente da almeno 12 mesi, e avere provocato conseguenze nella sfera personale, familiare, sociale e professionale. Negli Stati Uniti, in Giappone e Corea del Sud esistono già delle cliniche per la disintossicazione.

Il giro d'affari dell'industria dei videogame ha toccato i 108 miliardi di dollari nel 2017.
Fonte: http://it.euronews.com

Noemi Carrozza morta, nessun malore. La procura indaga per omicidio stradale

È il giorno dell’ultimo saluto a Noemi Carrozza, la sincronetta azzurra morta venerdì scorso sulla Cristoforo Colombo dopo essere finita contro un pino che costeggia la strada in seguito a una caduta con lo scooter. Alle 10 di oggi camera ardente al Polo natatorio di Ostia, dove l’atleta ventenne è cresciuta sportivamente insieme con il circolo sportivo All Round di Mostacciano per il quale era tesserata da quando aveva 10 anni. Alle 14.30 poi i funerali nella chiesa di Santa Monica, sempre a Ostia, dove la ragazza viveva con la famiglia.

È attesa la partecipazione di centinaia di persone: oltre ai parenti, amici e tanti sportivi. Ma anche gli ex compagni di scuola dell’istituto tecnico Faraday che martedì prossimo ricorderà Noemi con una cerimonia pubblica con il lancio di 200 palloncini contenenti ognuno un messaggio dedicato alla ragazza. Sulla Rete e sui social sono intanto tantissimi i messaggi per Noemi. A cominciare da quello del fratello Marco: «Ciao sorellina mia, avevamo ancora così tante cose da dirci, spero che mi guarderai da lassù e che ascolterai ancora il tuo fratellone. Non sai quanto ti voglio bene». Intanto proseguono le indagini della polizia municipale per individuare la causa dell’incidente. L’autopsia ha accertato sempre ieri che la ragazza non è stata colta da malore mentre si trovava in sella al suo scooter Derbi 125 acquistato solo due settimane prima della tragedia. Ma sarebbero state rilevate lesioni compatibili con una caduta rovinosa che potrebbe averne provocato la morte.
Fonte: Corriere.roma.it

lunedì 18 giugno 2018

Acilia: donna aggredita e rapinata, passanti mettono in fuga i ladri

L'hanno prima accerchiata e poi colpita con una serie di pugni al volto. Lo scopo, quello di rapinarla. E' successo ieri sera ad Acilia, in via dei Monti di San Paolo. A mettere in fuga i due ladri alcuni passanti che hanno assistito alla scena mandando in fumo il tentativo di furto.

Sul posto, allertati, sono giunti i Carabinieri di Acilia. Le immediate ricerche hanno permesso ai militari, grazie anche alla  descrizione somatica dei malfattori, di individuare in poco tempo e arrestare i due malviventi, identificandoli in un cittadino romeno 34enne e in un cittadino albanese 23enne.

I due sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della caserma di Ostia in attesa dell'udienza di convalida, mentre la donna, che se la caverà con qualche giorno di prognosi, è stata visitata e curata presso il Nucleo Cure Primarie di Acilia.
Fonte: Ostiatoday.it

Noemi Carrozza, ipotesi di omicidio stradale. La mamma di Elena Aubry: "Strade come cecchini"

La passione per la moto, la giovane età ed una tragica morte. Destini incrociati quelli di Elena Aubry e Noemi Carrozza. La prima è deceduta sulla via Ostiense domenica 6 maggio. Un incidente drammatico avvenuto all'altezza del Cineland di Ostia.

Noemi, invece, è deceduta venerdì 15 giugno, all'altezza dell'incrocio con via di villa di Plinio, la strada che attraversa la via Cristoforo Colombo. Anche questa ad Ostia. Anche questa nel X Municipio sono più di 100 le strade in un cui, a cause del dissesto stradale e dei pochi fondi dell'Amministrazione, si deve circolare a 30 km/h (qui l'elenco completo). Due giovani vite spezzate. Due famiglie distrutte.

Noemi Carrozza morta in un incidente: il cordoglio degli amici
La morte di Noemi, avvenuta nel pomeriggio, prima dello scorso fine settimana ha fatto piangere tutto il mondo del nuoto italiano. La FIN, attraverso un comunicato, ha voluto esprimere il proprio cordoglio. La ragazza, 21 anni il prossimo 11 settembre, nazionale nel sincronizzato, aveva partecipato anche ai mondiali di nuoto a Baku nel 2015. 

Era una promessa della disciplina ed aveva rappresentato l'Italia in tante manifestazioni giovanili, finanche ai mondiali junior, ai Giochi europei ed in coppa CoMeN. Una sincronette di livello assoluto tanto che, sulla sua bacheca di Facebook ancora aperta fioccano i messaggi. In tanti ricordano Noemi. 

Laila Huric, anche lei sincronetta nel giro azzurro, l'ha ricordata con un lungo post così come la società romana All Round. Alle World Series anche un omaggio con un minuto di raccoglimento. Cordoglio espresso anche dal mondo politico.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti scrive: "Lo sport del Lazio non perde solo una giovane campionessa, ma una ragazza semplice e speciale. Sono certo che la sua grazia e il suo sorriso resteranno per sempre un modello da seguire". La sindaca di Roma Virginia Raggi, su Twitter, aggiunge: "Roma sempre per il suo sorriso e la sua forza mentre danzava in acqua e come esempio per tutte le giovani atlete".
Fonte: Ostiatoday.it

giovedì 14 giugno 2018

“REVOCATA LA CONCESSIONE BALNEARE A PAPAGNI”

È notizia di oggi. Il mutamento sostanziale della concessione, cioè la sub-concessione in atto, il mancato versamento del canone, irrisorio fra l’altro, hanno determinato la revocata della concessione balneare al capo degli “stabilimentari” Renato Papagni, colui che tentò di far ingoiare una planimetria ad un giornalista reo di fare domande scomode, colui che da Marzo è sotto processo insieme al dirigente municipale Nocera per abusi sul demanio marittimo. Accogliamo con grande favore la revoca della concessione a chi, a nostro giudizio, dovrebbe anche dimettersi da Presidente dell’associazione di categoria e chiedere scusa per i danni fatti al mare di Roma in tutti questi decenni. Ma non basta, la vera posta in gioco è la visione di governo del litorale, il vero nodo da sciogliere è la reale intenzione della Giunta Raggi di andare fino in fondo utilizzando fra l’altro quanto fatto dall’Assessore alla legalità Alfonso Sabella. Se l’impegno è negare anche un solo centimetro lineare di costa a chi ha commesso abusi, bisognerà fare in modo che il PUA, il piano per l’utilizzo degli arenili, non sia l’astuzia per sanare l’esistente e nutrire gli appetiti dei “prenditori” balneari, evitando nei fatti una nuova abbuffata dei soliti noti, magari con nomi nuovi che celano nell’ombra vecchie belve affamate di patrimonio pubblico da trasformare in bene privato. Le decadenze, un lungo elenco che dovrebbe coinvolgere tutti coloro che hanno commesso abusi, sono una condizione necessaria ma non sufficiente per dichiarare che finalmente la legalità è tornata sul mare di Roma. Fra corsi e ricorsi al TAR vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni ma una cosa è certa, senza un indirizzo politico chiaro da parte di questa Giunta, senza una volontà precisa da misurare con fatti concreti, rischiamo di trovarci davanti l’ennesimo specchietto per le allodole. Lanciamo una sfida a chi ha fatto della legalità un distintivo elettorale: subito le decadenza concessoria, utilizzando i dossier preparati dall’ex Assessore Sabella, a tutti coloro che hanno commesso abusi, avvio immediato dell’abbattimento del lungomuro, rispetto senza se e senza ma dell’Ordinanza Balnerare 2018 e tutela dei diritti di tutti i lavoratori stagionali che, oltre ad essere sfruttati e messi sotto ricatto dai prenditori di lungo corso degli stabilimenti, non possono pagare le colpe che non hanno’, dichiara Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.
Fonte: AGV - Agenzia Giornalistica il Velino

martedì 12 giugno 2018

X Municipio: inizio raccolta differenziata Axa, Dragoncello, Dragona e Centro Giano

Il X Municipio accoglie il nuovo servizio di raccolta differenziata 'porta a porta'. E' scattato infatti questa mattina dall'area di via Eschilo il piano di rimozione di circa 300 cassonetti stradali all'Axa. Nelle prossime ore verranno rimossi i primi 200 contenitori. 

Sono 46 le strade coinvolte dal nuovo modello. Le operazioni di rimozione vedono coinvolti 12 addetti supportati da 6 mezzi dedicati e sono precedute dalla vuotatura degli stessi e dalla successiva pulizia delle postazioni. I contenitori in buono stato saranno utilizzati per integrazioni/sostituzioni in altre aree della città.

Inizia così la fase concreta del servizio che partirà dall'Axa dove si passerà dal modello stradale al porta a porta. Dopo Axa, Dragoncello, Dragona e Centro Giano, per poi passare a Ostia Antica (Bagnoletto, Tre Pizzi Bagnolo e Saline) e quindi Saponara-Madonnetta-Palocco-Alessandro Magno ed ancora, Stagni di Ostia-Infernetto-Castel Porziano. A seguire, Acilia-Madonnetta-Casal Bernocchi-Malafede ed infine ad Ostia.

Cassonetti "intelligenti" e sacchetti con il chip: tutte le informazioni
Qui, saranno anche allestite le domus. A tutte le utenze domestiche saranno richieste 3 esposizioni dei rifiuti a settimana invece delle attuali 9. In ogni giorno di raccolta, si dovranno esporre contemporaneamente due tipologie di rifiuto: sempre la frazione organica e, a seconda del giorno, anche la frazione "secca" prevista da calendario (carta; plastica/metallo; rifiuto residuo indifferenziato).

Ai cittadini sarà richiesta l'esposizione dei bidoncini/mastelli in un'unica fascia oraria giornaliera: serale (19-21). Per i contenitori in vetro, si continueranno ad utilizzare le campane verdi stradali.
Fonte: Ostiatoday.it

Infernetto: rapina nel supermercato Todis di via Cilea

Con un piede di porco hanno forzato la serranda del supermercato Todis di via Francesco Cilea all'Infernetto, per poi fuggire con la cassaforte dell'esercizio commerciale.

Sono bastati due minuti ad una banda di tre ladri che nella notte ha colpito. Intorno alle 23 di lunedì 11 giugno i malviventi sono riusci ad entrare nei locali. 

Con gli arnesi del mestiere, un martello ed appunto un piede di porco, i tre hanno preso possesso della cassaforte attaccata al muro per poi fuggire. Ad attenderli un auto utilizzata per dileguarsi.

Sul posto, allertati da un residente di zona, le forze dell'ordine che hanno acquisito anche le immagini del sistema di videosorveglianza ed ascoltato il testimone che ha assistito alla fuga. Secondo i primi riscontri il bottino si aggirerebbe intorno ai 4mila euro circa, mentre i danni ammonterebbero a circa 6mila euro. Già l'hanno scorso il Todis di via Cilea su rapinato dai ladri.
Fonte: Ostiatoday.it

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