lunedì 28 agosto 2017

Siccità, Acea diminuisce la pressione dell’acqua nelle ore notturne

Non è finita l’emergenza siccità nella Capitale. Da mercoledì Acea ridurrà, di notte, la pressione dell’acqua che arriva nelle case dei romani. Al rientro dalle vacanze potrebbero quindi crearsi disagi, soprattutto per chi abita nei piani alti e non solo. Conferma la nota diffusa da Acea: «Attuando le manovre, potrà mancare l’acqua ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell’acqua al momento del rientro in servizio».
Il piano di riduzione

Il piano straordinario di riduzione della pressione dell’acqua a Roma e Fiumicino si è reso necessario, proseguono da Acea a causa del perdurare della siccità. «Nonostante l’eccezionale lavoro svolto a partire da maggio, con l’istituzione da parte del nuovo vertice di una cabina di regia per affrontare l’emergenza idrica - scrive Acea che ad oggi ha consentito di monitorare circa 4.700 km di rete, quasi il 90% del totale, con oltre 1.300 perdite già riparate, il perdurare di una straordinaria siccità (è piovuto il 70% in meno, rispetto alla media degli ultimi tre anni) sta via via assottigliando le fonti di approvvigionamento ed impone l’adozione di adeguate misure per garantire il servizio alla cittadinanza, limitandone al massimo i disagi. Disagi che, senza gli sforzi sopracitati, sarebbero stati molto più duri».
Acquedotti delle Capore e del Marcio in emergenza

Lo scenario, infatti, con la ripresa dopo la pausa estiva, e il conseguente incremento dei consumi, «si presenta molto serio», avvisa Acea: «Gli acquedotti delle Capore e del Marcio nell’ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il livello delle loro acque, dal Pescheria non si possono derivare più di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di un’infrastruttura vecchia di 80 anni, dal lago di Bracciano la società non può prelevare più di 400 litri al secondo, a seguito dell’ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della decisione del Tribunale Superiore delle Acque». Da qui la decisione di adottare il piano di riduzione che avrà luogo attraverso «l’esecuzione di manovre sulle valvole di regolazione e sulle pompe di sollevamento, attuate in remoto dalla Sala Operativa e Ambientale dell’Acea presidiata 24 ore su 24 (festivi inclusi), controllando in continuo i valori dei principali parametri (pressioni, portate, livelli dei serbatoi, assorbimenti energetici) caratterizzanti l’esercizio delle reti e degli impianti in gestione». Acea avverte comunque che «ragionevolmente» l’impatto sugli utenti si limiterà al solo mese di settembre e dipenderà da una molteplicità di fattori, come il permanere o meno dello stato di siccità, il regime delle temperature atmosferiche, «la crescente efficacia delle azioni di recupero di risorsa idrica che la società ha avviato da tempo e che ha tuttora in corso», ma anche l’attenzione ai consumi da parte dell’utenza. Il deficit di acqua, infine, potrà contrarsi «sensibilmente» in caso vengano attivate «quanto prima alcune nuove fonti di approvvigionamento».
Fonte: corriere.roma.it

venerdì 25 agosto 2017

Temperature di nuovo in aumento, domenica bollino arancione. Il piano caldo di Roma Capitale

Prosegue il monitoraggio per prevenire i possibili effetti del caldo sulla salute di alcune fasce della popolazione a cura del Sistema Nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore.
Risalgono ancora una volta le temperature nella Capitale, e dal bollino verde del 25 si passa gradualmente al giallo di sabato 26, fino a raggiungere il livello arancione previsto per domenica 27: temperature elevate che possono produrre effetti negativi nelle fasce di popolazione a rischio, come gli anziani, i bambini, o le persone affette da alcuni tipi di patologie. Le temperature oscillano tra 21 e 35 gradi, ma le massime percepite raggiungono i 36. Il bollettino aggiornato. 

IL PIANO CALDO DI ROMA CAPITALE. L’amministrazione capitolina ha messo in campo, già dal 21 giugno, un piano che rivolge un’attenzione particolare agli anziani e ai senza fissa dimora. Nel complesso il Piano assicura un incremento dei posti giornalieri a disposizione rispetto allo scorso anno: dai 243 nel 2016 ai 345 del 2017 (+ 42%). A questa offerta si affianca quella del circuito di centri e servizi (H24, H 15, H9) convenzionati tutto l'anno sia per adulti in condizioni di marginalità sia per madri con bambino, la cui disponibilità di posti è aumentata in un anno da 786 a 792, per un'erogazione complessiva di accoglienza giornaliera di quasi 1200 unità. Le persone in difficoltà possono, inoltre, contare sui servizi di mensa sociale e di pasti a domicilio, attivi tutto l'anno. 
Pertanto, oltre ai servizi appositamente avviati per il periodo estivo, sono circa 2.650 i posti disponibili ogni giorno presso il circuito ordinario dell’accoglienza (i centri del circuito adulti e del circuito genitorialità, le mense sociali, i pasti a domicilio) messi a disposizione gratuitamente alle persone in stato di bisogno segnalate dalla Sala operativa sociale (Sos), grazie al numero verde 800.44.00.22. Con i circuiti convenzionati con Roma Capitale si integra, infine, il circuito 'umanitario' del privato sociale.
 "L’obiettivo di questi servizi, totalmente gratuiti", spiega una nota del Campidoglio, "è quello di offrire alle persone fragili un riparo accogliente che sappia valorizzare o stimolare la cura di sé allo scopo anche, di individuare, formulare e avviare un percorso a breve termine per un recupero delle capacità/possibilità di autonomia delle persone fragili, in stretta connessione con i Servizi Sociali Municipali o di altre città e in collegamento con le istituzioni territorialmente competenti e la rete informale delle risorse".
 Il piano caldo 2017 di Roma Capitale volge uno sguardo soprattutto alle persone anziane e ai senza fissa dimora, a chi vive per strada, in condizioni di estremo disagio sociale. Vengono messi a disposizione servizi di accoglienza diurna e notturna, punti doccia, fornitura di pasti, bevande, indumenti e anche occasioni di socializzazione e svago quando la città si svuota e le temperature si innalzano.
 Si punta inoltre con forza sull'aspetto comunicativo, con una robusta e articolata campagna informativa: affissioni di manifesti, informative sul sito di Roma Capitale e sui social network, ampio utilizzo delle strutture di Farmacap a scopi informativi.

In materia di incendi sempre operativa l'ordinanza disposta dalla sindaca Raggi per la prevenzione degli incendi boschivi. Incessante l'impegno della Protezione Civile di Roma Capitale, intervenuta in queste settimane roventi a supporto allo spegnimento dei roghi che a più riprese hanno colpito la Pineta di Castelfusano e la Pineta delle Acque Rosse

martedì 1 agosto 2017

Ostia e Fiumicino ancora più unite: 39 milioni di euro per il nuovo Ponte della Scafa

Ostia e Fiumicino ancora più unite: 39 milioni di euro per il nuovo Ponte della Scafa

Sono pronti a partire i lavori per il nuovo Ponte della Scafa, la strada che collega Ostia a Fiumicino in entrambi i sensi. Si tratta di un progetto approvato nel 2009 per 39 milioni di euro (finanziato per i 2/3 dalla Regione Lazio) su cui nell'ultimo anno l'amministrazione capitolina ha accelerato i tempi sui passaggi necessari ad avviare la realizzazione di quest'opera importante e strategica per il territorio del X Municipio.
Dopo avere concluso le indagini geologiche e geotecniche, entro l'inizio del 2018 dovrebbero partire i lavori di realizzazione previsti che, secondo quanto stimato, dureranno complessivamente 540 giorni. "L'opera sconta ritardi di natura legale, dovuti ai ricorsi dei partecipanti alla gara del 2010, ma anche di natura procedurale sia per quanto riguarda l'acquisizione da parte di Roma Capitale delle aree private sulle quali va ad incidere l'opera, sia per il rilascio del nullaosta archeologico, legato a importanti ritrovamenti", sottolineano l consigliere comunale M5S Nello Angelucci e la Presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, Alessandra Agnello.
"Le precedenti amministrazioni forse potevano fare di meglio per ridurre i tempi di realizzazione attraverso una pianificazione attenta e equilibrata ma evidentemente erano troppo impegnate in altro. Di fatto riceviamo in eredità un'opera la cui ideazione risale probabilmente ad un ventennio fa e di cui cercheremo di capire la coerenza con le esigenze di mobilità non solo correnti ma soprattutto future della città. Anche se i margini di modifica sono limitati faremo tutto il possibile affinché questo ponte possa integrarsi nel tessuto urbano per valorizzarlo", concludono.
Fonte: Ostiatoday.it

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