venerdì 22 gennaio 2016

Viabilità: martedì chiusa la via del Mare. Mercoledì tocca alla via Ostiense

Iniziano le prime ripercussioni al traffico per i lavori riguardanti i canali C.B.T.A.R. ad Ostia e in tutto il X Municipio.

Il X Gruppo Mare del Corpo di Polizia Locale Roma Capitale comunica infatti che "martedì 26 gennaio dalle ore 10 alle ore 16, sarà chiusa al traffico la Via del Mare nel tratto compreso tra il sottopasso di Acilia e il semaforo Ostia Antica in entrambi i sensi di marci".

Mercoledì 27 gennaio, dalle 10 alle 13,  "analogo provvedimento sarà adottato sulla Via Ostiense".  

Si tratta di un intervento preliminare, finalizzato all'esecuzione di "importanti lavori di ristrutturazione e sostituzione dei canali in tutta la zona".

Come specificato dal sito del Comune di Roma "ciò comporterà sicuramente disagi alla circolazione, ma è necessario per la risoluzione delle importanti problematiche riguardanti i canali e quindi gli allagamenti".
Fonte: Ostiatoday.it

Ostia, lotta alla mafia: percorsi di legalità nelle scuole

Percorsi di legalità indirizzati agli studenti. Ad Ostia si combatte anche così la mafia. Presso il liceo Labriola,  FAI - Antiusura Ostia Volare Onlus e Libertas, hanno presentato "Per-corri la Legalità", una iniziativa che ha come fine quello di sensibilizzare la comunità alla legalità, con particolare attenzione al contrasto dell'usura. Con loro anche Don Franco De Donno della Caritas. 

Il progetto che si terrà nel municipio sciolto per infiltrazioni mafiose, è sostenuto da Tano Grasso, Presidente Onorario della FAI - Federazione Antiracket Italiana. 

"La caratteristica dei tempi odierni è quella dell’apparire, che non lascia spazio né tempo al ‘conoscere’, ma si ferma al semplice ‘vedere’! Il compito di FAI è quello di contribuire a squarciare il velo per abbattere il muro dell'apparenza ed entrare nello spazio della conoscenza. - ha detto Don De Donno - Per il racket, la mafia e l'usura, l'azione informativa e formativa nelle scuole - soprattutto attraverso le testimonianze ‘vive’ sul campo - offre il contributo per una crescita degli studenti, nella piena consapevolezza della verità del problema e nel conseguente senso di responsabilità nell'affrontarlo".

"La Libertas ha deciso di aderire alla manifestazione 'Per-corri la Legalità' perché ritiene che la legalità e l’etica sociale sono parte dei suoi scopi sociali. Lo sport deve essere esempio e modello di promozione ed aggregazione. Per questo motivo, vogliamo ‘educare’ il cittadino facendolo divertire e sudare", ha concluso Carlo Dalia, presidente "Centro Comunale Libertas Roma Capitale".

LE TAPPE DEL PER-CORSO
  • 25 gennaio, ore 10.00

Il testimone di giustizia Salvatore Castelluccio incontra gli studenti al Teatro del Lido di Ostia (via delle Sirene, 22)
  • 7 aprile, dalle ore 10 alle ore 13 

Gli studenti delle scuole del territorio partecipano alla staffetta presso lo Stadio "Pasquale Giannattasio" di Ostia (ex-Stella Polare)
  • fine aprile, dalle ore 9 alle ore 13

Ad Ostia la cittadinanza partecipa alla corsa competitiva su strada di 12 km e ad una camminata non competitiva di 3 km.

Durante e al termine del per-corso saranno presentati i lavori prodotti dagli studenti sul tema della legalità e dell’usura, che potranno costituire oggetto di riflessione per la società civile e per le istituzioni. Per l’evento è stato richiesto il patrocinio della Regione Lazio e del X Municipio.

LE SCUOLE ADERENTI AL PROGETTO

gennaio — aprile

  • ISTITUTO COMPRENSIVO "AMENDOLA GUTTUSO"
  • LICEO STATALE CLASSICO E SCIENTIFICO "DEMOCRITO"
  • ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "MICHAEL  FARADAY"
  • LICEO SCIENTIFICO STATALE "ANTONIO LABRIOLA"
  • ISTITUTO COMPRENSIVO "W.A. MOZART"
  • ISTITUTO COMPRENSIVO "GIUSEPPE PARINI" (Media Parini -   Elementare Acque Rosse)
  • ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE GEOMETRI "PAOLO TOSCANELLI"
  • ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "CARLO URBANI"
  • ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE "GIULIO VERNE"
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 15 gennaio 2016

Magliana, incendio all'ex Vela Mar: grossa nuvola di fumo fino all'Eur

Mattinata di fuoco alla Magliana a causa di un vasto incendio divampato nell'area dell'ex Vela Mar, al civico 296 della strada che dà il nome al quartiere. A creare apprensione in tutto il quadrante Sud della Capitale una vasta colonna di fumo nera e densa che ha avvolto numerose zone dell'Urbe. Decine le segnalazioni al 115 con tre squadre dei vigili del fuoco (11A e AB11 Eur), polizia, vigili urbani e volontari di associazioni della protezione civile, arrivati sul posto. 

INCENDIO ALL'EX VELA MAR - A prendere fuoco è stato un grosso capannone in disuso, utilizzato come rifugio da decine di senza fissa dimora, perlopiù di origine rom, balzato in testa alle cronache cittadini decine di volte sempre a causa di incendi e roghi che hanno interessato l'area. Copione identico questa mattina a causa di un incendio, in questo caso, di notevoli proporzioni. 

NESSUN FERITO - Secondo i primi accertamenti non ci sarebbero feriti, diverse infatti le ambulanze del 118 arrivate sul posto senza medicare feriti. Celeri le operazioni di spegnimento dell'incendio che poco dopo le 10:30 erano in fase di ultimazione. Ancora da accertare le cause scatenanti del rogo, fra le ipotesi quella del gesto doloso o dell'incidente dovuto alla pratica di bruciare materiale per ottenere ferro e metallo (i cosiddetti roghi tossici). Ad andare a fuoco sono stati materassi e vestiti presenti nell'ex capannone in disuso abitato dai clochard. 

STRADA CHIUSA - Per consentire le operazioni di spegnimento dell'incendio in sicurezza i soccorritori hanno dovuto chiudere via della Magliana tra via Ugo Guido Mondolgo e via dei Grottoni, con inevitabili ripercussioni a tutta la viabilità della zona e auto ferme in colonna anche a causa dei curiosi.
Fonte: Romatoday.it

giovedì 14 gennaio 2016

Strade, rischio idrogeologico e una scuola: 50 milioni di euro per Acilia, Ostia e Dragona

Cinquanta milioni di euro complessivi per Acilia, Ostia e Dragona. Ad annunciare l'investimento è Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio insieme con l'assessore alle Infrastrutture Fabio Refrigeri e il commissario del X Municipio, prefetto Domenico Vulpiani. 

RISCHIO IDROGEOLOGICO - Soldi freschi, quindi, per tutto il X Municipio. "Su circa 70 milioni di euro di progetti per il Lazio sul dissesto idrogeologico presentati nel progetto del governo 'Italia sicura', oltre 40 milioni riguardano Ostia, un'area molto esposta su questo problema. Noi siamo pronti a partire con i cantieri. Faccio un appello al governo perché sblocchi queste risorse", ha detto Zingaretti a margine della presentazione del piano di rimodulazione degli interventi del Programma di Recupero Urbano di Acilia e Dragona.

PARCHEGGI, STRADE E SCUOLA - Già per tanti lavori, per circa 10 milioni di euro, riguarderanno anche l'entroterra. I soldi della Regione Lazio serviranno per un sottopasso tra via Ostiense e via del Mare e un sovrappasso di collegamento con Dragona. Saranno inoltre realizzati parcheggio e piazza della stazione di Acilia-Dragona, la manutenzione straordinaria di via Macchia Saponara e la realizzazione della scuola materna in via Amato. 

SOLDI FERMI DA 20 ANNI - "Si tratta di fondi fermi da oltre ventitré anni. Figlie di una legge del 1993, erano rimaste nel cassetto", ha detto Zingaretti che poi ha spiegato: "Grazie alla collaborazione con il prefetto Vulpiani e con il X Municipio, che sappiamo essere stato al centro di tante attenzioni per cose non positive nell'ultimo anno abbiamo fatto una rimodulazione degli interventi rispetto a quelli pensati vent'anni fa e queste risorse diventeranno opere pubbliche al servizio di cittadini. Questo è il nostro modo di essere vicini ai cittadini di quel Municipio che ora deve dimostrare una presenza positiva e attiva dello Stato". 

ANCHE LA BIBLIOTECA - L'assessore Refrigeri ha sottolineato che "oltre a questi dieci milioni, ce ne sono altri sei di fondi comunali e privati, che a seguito della rimodulazione serviranno per la sede del Municipio e la Biblioteca comunale".

LE SPIAGGE - Ma non finisce qui. Zingaretti ha poi aggiunto che entro gennaio verrà approvato dalla Regione il regolamento attuativo per la nuova disciplina del demanio marittimo: "Garantirà la pubblica fruizione di almeno il 50% delle spiagge, elimina il rinnovo automatico delle concessioni, che è stato uno dei temi più controversi, e introduce il principio di trasparenza nelle concessioni". Un tema, questo, che già ha fatto scaldare gli animi tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.

EROSIONE - A proposito di spiagge la senatrice di Area Popolare, Fabiola Anitori a seguito di un incontro con l'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, Fabio Refrigeri ha commentato: "Siamo concordi sulla necessità impellente di dare ad Ostia risposte puntuali e concrete, perché troppo tempo è passato senza prendere di petto il problema. Sono certa che l'iniziale progetto di istallare dei "pennelli" per bloccare l'erosione della costa, progetto in primis, in attesa della valutazione di impatto su vasta area, e soprattutto datato e quindi ormai sorpassato, dovrà necessariamente essere convertito in soluzioni alternative che meglio rispettino l'integrità paesaggistica e naturalistica delle aree interessate, come più volte auspicato sia dal Ministero dei Beni Culturali che del'Ambientale".
Fonte: Ostiatoday.it

martedì 12 gennaio 2016

Visita fiscale e malattia, novità 2016. Tutto ciò che serve sapere

Assentarsi dal lavoro per malattia comporta, per il lavoratore, una serie di obblighi ed adempimenti, dalla certificazione medica alla reperibilità nel proprio domicilio per la visita fiscale. Vediamo, in queste faq, tutto ciò che deve fare il lavoratore, i casi di esclusione dalla visita, in quali ipotesi scattano i controlli a campione dell’Inps, se il medico fiscale può passare dal primo giorno di assenza, e molto altro ancora.

Mi sono assentato dal lavoro per malattia: è sufficiente una telefonata in azienda per avvertire?
Per avvertire l’azienda, o l’amministrazione presso cui si lavora, dell’assenza per malattia, è sufficiente anche una telefonata, senza dimenticarsi, però, che ci si dovrà recare dal proprio medico curante per il certificato di malattia, che andrà trasmesso all’Inps da parte del professionista.

Devo spedire il certificato medico anche al datore di lavoro?
Il lavoratore assente per malattia non è più obbligato all’invio del certificato medico, né all’Inps, né al proprio datore di lavoro, in quanto lo stesso è inviato telematicamente dal medico curante. Dovrà però, su richiesta del datore, fornire il protocollo del certificato (ID telematico).

Il mio medico curante non è reperibile, come posso avere il certificato?
Il lavoratore malato, nel caso in cui non reperisca il suo medico curante, può richiedere la certificazione alla Guardia Medica, o ad altro medico convenzionato col Servizio Sanitario Nazionale(SSN). Anche in questo caso la certificazione dovrà essere inviata telematicamente all’Inps entro 2 giorni dall’assenza.

Sono stato ricoverato in ospedale, come faccio a farmi dare il certificato medico?
In caso di ricovero presso un ospedale, o un’altra struttura sanitaria, sarà il personale della struttura a farsi carico della trasmissione telematica della certificazione medica all’Inps.

Sono un dipendente privato: il medico fiscale può arrivare dal primo giorno di malattia?
Non esiste una normativa che impedisce che Il medico fiscale possa procedere ad accertamenti sanitari sin dal primo giorno di assenza. Pertanto, anche se le probabilità non sono altissime (poiché non sono molti i controlli a campione effettuati dall’Inps, e poiché le aziende del settore privato devono pagare la visita di tasca propria), non è escluso che si possa ricevere la visita fiscale dal primo giorno di malattia, anche se festivo.

Sono un lavoratore pubblico: la visita fiscale può arrivare sin dal primo giorno di malattia?
Per i dipendenti pubblici, il medico fiscale è inviato direttamente dal dirigente dell’Amministrazione: in generale, il dirigente richiede la visita fiscale contemperando l’esigenza di risparmio di spesa pubblica con la lotta all’assenteismo.
È obbligatorio, però, richiedere la visita, sin dal primo giorno di malattia, in caso di assenze contigue a giorni liberi (anche di ferie o di permesso) o festivi.

Il medico fiscale può passare anche la domenica?
La visita fiscale può essere effettuata anche nelle domeniche e nelle giornate festive per tutti i lavoratori, pubblici e del settore privato.

Quali sono gli orari della visita fiscale?
Per gli Statali ed il personale degli Enti Locali, le fasce orarie di reperibilità vanno dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00, ogni giorno della settimana.
Anche per i dipendenti privati la visita può avvenire in qualsiasi giorno, ma le fasce orarie sono diverse: in particolare, la disponibilità parte dalle 10:00 , sino alle 12:00 e dalle 17:00 sino alle 19:00; la disponibilità, nel settore pubblico e nel privato, è sempre per l’intera settimana, giorni liberi, domeniche e festivi compresi.

Mi sono ammalato in ferie: le giornate sono comunque contate come ferie, o posso chiedere la malattia?
La malattia del lavoratore interrompe il decorso delle ferie, in tutti i casi in cui impedisca il godimento delle stesse: non pregiudicano le vacanze, invece, le patologie che traggono giovamento dalle attività ricreative, come stress psicofisico, sindrome ansioso-depressiva, cefalea… Sarà il medico curante a valutare l’opportunità dell’interruzione o meno delle ferie, nel caso concreto.

Le mie ferie sono state interrotte da malattia: posso rientrare al lavoro più tardi?
Nonostante una patologia possa interrompere il godimento delle ferie, ed il lavoratore risulti ancora a credito di giornate non godute, qualsiasi prolungamento delle assenze per ferie deve essere concordato col datore di lavoro.

Mi sono ammalato durante una vacanza in un Paese non convenzionato con l’Italia: come faccio per il certificato medico?
Qualora il lavoratore si ammali in uno Stato extraeuropeo non convenzionato con l’Italia, è necessario farsi rilasciare una certificazione medica dal personale sanitario ivi reperito, legalizzare la documentazione sanitaria presso il Consolato Italiano, ed inviarla entro due giorni all’Inps ed al datore di lavoro.

Mi sono ammalato durante un viaggio in Francia: come invio il certificato medico?
Qualora il lavoratore si ammali in un Paese Europeo o convenzionato con l’Italia, dovrà rivolgersi entro 3 giorni dall’insorgenza della malattia ad un’apposita istituzione estera, munito di certificato medico, che trasmetterà all’Inps ed all’azienda la certificazione sanitaria, rilasciata su determinati moduli.

Mi sono ammalato per due settimane, prima delle ferie: devo rientrare in servizio?
Per il lavoratore che si sia ammalato prima delle ferie non sussiste alcun obbligo di riprendere servizio a seguito del termine della malattia, se le ferie sono concordate.

Sono ricoverato in ospedale: come faccio per la visita fiscale?
Chi è ricoverato in ospedale o presso un’altra struttura non ha alcun obbligo di reperibilità, né se lavoratore della P.A., né se dipendente nel settore privato.

Di recente sono stato operato al cuore, ora mi trovo a casa in convalescenza: può passare la visita fiscale?
Per le patologie nelle quali è a rischio la vita, come le malattie cardiache, il lavoratore è esonerato dalla visita fiscale.

Sono in maternità anticipata per gravidanza a rischio: devo essere reperibile per la visita fiscale?
La lavoratrice in astensione per gravidanza a rischio è esonerata dalla visita fiscale, perciò non ha obbligo di reperibilità al proprio domicilio.

Sono assente dal lavoro per un ciclo di chemioterapia: può passare il medico fiscale?
Essendo le malattie oncologiche delle patologie per le quali è a rischio la vita, il dipendente è esonerato dalla visita fiscale.

Mi sono rotto una gamba scivolando in ufficio: devo restare a casa ad aspettare la visita fiscale?
Nel caso in cui il dipendente abbia subito un infortunio sul lavoro, questi è esonerato dal controllo medico fiscale.

Sono invalido per causa di servizio, e spesso sono assente per curarmi: devo essere reperibile per la visita fiscale?
Il lavoratore invalido per causa di servizio è esonerato dalla visita fiscale, pertanto non ha alcun obbligo di reperibilità.

Ho la Legge 104, sono esonerato dalla visita fiscale?
Il lavoratore invalido è esonerato dalla visita fiscale solo laddove la patologia sia collegata all’invalidità: ad esempio, non è escluso dal controllo il disabile con difficoltà motorie che prenda un’influenza.

Ho sentito che, se il medico mette il codice E nel certificato, esonera dalla visita fiscale: posso chiederlo anch’io?
Il medico curante può contrassegnare il certificato trasmesso telematicamente all’Inps con il codice E, per determinare l’esclusione del lavoratore dai controlli medici fiscali. Il medico, tuttavia, utilizza tale contrassegno soltanto quando la situazione rientri nelle casistiche di esclusione dalla visita fiscale (gravidanza a rischio, infortunio sul lavoro, invalidità per causa di servizio, ricovero, malattia in cui è a rischio la vita), o quando, per particolari ragioni di opportunità, si ritiene di dover escludere il dipendente dalla visita, pur non rientrando nelle casistiche di esonero. Non può, dunque, inserire tale codice, laddove il lavoratore non ne abbia diritto.

Sono uscito per andare in farmacia a comprare un medicinale, e mentre ero fuori è passata la visita fiscale: che cosa mi succederà?
Il lavoratore assente ingiustificato dal proprio domicilio subisce la decurtazione del 100% della retribuzione per le prime 10 giornate di malattia. Tuttavia, ciò non accade laddove sia presente una causa di giustificazione. In particolare, il dipendente può assentarsi dal proprio domicilio, nelle fasce orarie di reperibilità, per evitare gravi conseguenze per sé o per la famiglia, o per sottoporsi a terapie, cure, visite mediche ed analisi. Nel caso dell’acquisito in farmacia, qualora il medicinale occorresse con urgenza, ed il lavoratore dimostri che nessun altro avrebbe potuto acquistarlo al posto suo, la sanzione non verrà irrogata: dovrà però esibire un’attestazione (vale anche lo scontrino parlante della farmacia) della veridicità di quanto affermato, fermo restando l’obbligo di preavvertire il datore o l’Amministrazione prima di allontanarsi dal domicilio.

Mi sono dovuto assentare per sottopormi a una terapia urgente, e al ritorno ho trovato il biglietto del medico fiscale: sarò sanzionato?
Dato che il dipendente può invocare una giustificazione a proprio favore, qualora esibisca una valida attestazione dell’effettuazione della terapia non subirà alcuna sanzione, fermo restando l’obbligo di preavvertire il datore o l’Amministrazione prima di allontanarsi dal domicilio.

Non ho potuto aprire la porta al medico fiscale perché in casa non c’era nessuno e stavo troppo male per alzarmi: a cosa vado incontro?
Situazioni del genere capitano molto di frequente, e sono stati oggetto di numerose sentenze: purtroppo, nonostante l’esistenza di alcune sentenze a favore, l’orientamento generale tende a non giustificare ipotesi simili, seguendo il principio per il quale il lavoratore è tenuto a predisporre tutti gli accorgimenti possibili per consentire l’accesso al medico.

Ero assente giustificato alla visita fiscale domiciliare, ma non mi sono potuto presentare alla successiva visita ambulatoriale: a cosa vado incontro?
Anche qualora l’assenza a visita fiscale sia giustificata, ma il lavoratore non si presenti alla seconda visita, cioè a quella ambulatoriale, perderà l’indennità per i primi 10 giorni di malattia.

Il medico fiscale non mi ha trovato in casa, ma poi mi sono presentato al controllo ambulatoriale: sono giustificato?
La visita ambulatoriale non costituisce una giustificazione dell’assenza, anche qualora il medico riscontri pienamente la malattia diagnosticata: pertanto, anche con patologia in corso, il soggetto sarà comunque sanzionabile, e perderà l’indennità per i primi 10 giorni di malattia, a meno che il controllo ambulatoriale non avvenga prima del decimo giorno.

Ero assente a visita fiscale, ma mi sono presentato a visita ambulatoriale il 5° giorno di malattia: perdo comunque 10 giorni di retribuzione?
In questo caso, essendo la visita ambulatoriale fissata prima del decimo giorno, il lavoratore perderà l’indennità solo fino al giorno precedente alla visita ambulatoriale.

Posso essere sottoposto a due visite fiscali nel corso della stessa malattia?
Una seconda visita fiscale, nel corso della stessa malattia, è possibile solo per prolungamento della prognosi, o per ricaduta.

Sono in malattia ma ho dovuto cambiare domicilio: devo comunicarlo?
Il dipendente in malattia, in caso di cambio di domicilio, è tenuto a comunicare tempestivamente il nuovo indirizzo al datore di lavoro, e per fax alla sede INPS. Questo vale anche in caso di ricovero in ospedale intervenuto nel corso di una malattia.

Ho avuto una ricaduta: devo rifare il certificato medico? Sono esonerato dalla visita fiscale, visto che è già passata?
Il lavoratore che abbia avuto una ricaduta della malattia, entro due giorni dalla nuova assenza, dovrà richiedere un nuovo certificato, che il medico invierà telematicamente all’Inps: la procedura prevista è la medesima dell’evento morboso principale, dunque dovrà rendersi reperibile un’altra volta per la visita fiscale.
Fonte: quifinanza.it

Niente scherzi, siamo in ufficio

Quanti di voi fanno oggi ancora scherzi ai colleghi in ufficio, tipo mandare una email dalla posta di un collega che ha temporaneamente abbandonato la postazione, fare una telefonata a un vicino di stanza spacciandosi per un altro, imitare sempre al telefono la voce del capo irato
Piccole zingarate innocenti che poi, svelato l’arcano, non facevano male a nessuno, neppure alla presunta vittima, ma contribuivano ad alleggerire l’atmosfera e a prendere con maggior filosofia anche i passaggi più urticanti della vita lavorativa?
Negli uffici non si scherza più, il famoso posto fisso tanto agognato dall’italian boy protagonista di «Quo vado» è diventato luogo vietato per le battute, la beffa gioiosa, la burla senza malanimo, la derisione lieve, messi al bando da quella generazione di Millennials che non solo non capiscono lo scherzo ma che, anche in presenza di spiegazione, non si divertono, al massimo abbozzano un sorrisetto. Anche qui il discrimine è la questione generazionale, almeno secondo Lucy Kellaway, giornalista di lungo corso al Financial Times e autorità in materia in quanto profonda conoscitrice dei meccanismi che si scatenano in ufficio, a cui ha dedicato libri e qualche incursione satirica. Sua l’intuizione che ha poi testato con un gruppo di cosiddetti tirocinanti, apprendisti giornalisti con contratto a termine. E al termine dell’indagine casalinga ha intonato un de profundis per quella voglia di scherzo malandrino che ancora attraversava la generazione precedente e che non solo alleggeriva la situazione ma contribuiva anche alla produttività in azienda. E difatti una ricerca Sda Bocconi del 2009, realizzata da Marco Sampietro con interviste a 1.860 impiegati, concludeva proprio così: una battuta vi risolleverà gli animi e vi farà lavorare meglio. A volte addirittura faceva svoltare la vita, come è successo proprio a Lucy Kellaway, che agli inizi della carriera spesso riceveva telefonate di protesta da un collega che faceva finta di essere uno dei suoi intervistati poco contento dell’ultimo articolo. E mentre lei balbettava e arrossiva gli altri colleghi si godevano la scena attraverso l’open space. Ma nessun rancore, quel giornalista burlone è poi diventato suo marito.
Adesso lo scherzo latita soprattutto fra i giovani, per vari motivi, primo la prevalenza del pensiero politically correct, che inibisce il pensiero laterale, imbriglia le coscienze, mortifica l’inventiva e lo sberleffo. In generale si sta tutti più in riga, timorosi di offendere, aldilà del singolo, qualche intera categoria. Altro motivo è la pervasività della modalità social: da Internet alle email c’è una vita online così incessantemente presente che spesso non permette un’opportuna leggerezza collaterale.
Che fare dunque, dire addio a quei racconti leggendari di gruppi di amici votati alla canzonatura che hanno alimentato la storia della letteratura e del cinema? Alle allegre zingarate all’Amici Miei, e tanto più alle angherie impiegatizie come quelle subite dal ragionier Fantozzi? Ma anche alle fantasiose architetture scherzose dell’artista scrittore Emilio Tadini (ai «danni» di personaggi come Pablo Picasso o Umberto Eco), o alle implacabili burle telefoniche dell’accoppiata Della Valle/Montezemolo. Oggi, al massimo, ci possiamo accontentare delle più grevi provocazioni delle due zanzare Cruciani&Parenzo.
Fonte: www.corriere.it

lunedì 11 gennaio 2016

Street control, il ministero dà l’ok. Via libera alle «multe a strascico»

Brutte notizie per gli automobilisti amanti della sosta selvaggia. Le multe «a strascico», inviate dalla polizia locale direttamente a casa con il sistema dello Street control , sono valide. Il meccanismo è basato su telecamere, posizionate sul tetto delle pattuglie, che «leggono» la targa delle auto posteggiate «creativamente» mentre l’auto dei vigili percorre le strade cittadine.
Questo sistema è stato adottato da Milano a Palermo passando per Roma, Firenze Livorno e Foggia. Non sono mancate le polemiche condite da ricorsi finiti sui tavoli dei giudici di pace o dei prefetti. I multati hanno ritenuto che questi verbali «in differita» siano contrari al codice della Strada. Anche alcuni sindacati dei vigili urbani avevano espresso dubbi sostenendo che sia più uno strumento per far cassa che prevenzione.
A spegnere le polemiche, ora, è arrivato il via libera del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (parere 4.851/2015). I vigili possono multare i «furbetti» della sosta con questo «grande fratello» dei verbali, seppure con alcuni paletti. Il funzionamento è più difficile a raccontarsi che nella pratica. Le videocamere sull'auto della polizia locale riprendono e fotografano le targhe dei mezzi in strada, nel raggio di 20 metri, e poi inviano tutto a un tablet in uso a un vigile, all’interno dell’auto, che sovraintende alle operazioni. In tempo reale, i dati del mezzo controllato sono trasmessi alla banca dati della polizia locale che, a sua volta, «dialoga» con altri database come quelli delle assicurazioni e della motorizzazione civile. Così, in un lampo, si può scoprire non solo se la macchina ha violato il codice della strada, ma anche se non è assicurata, se non è in regola con la revisione o se è stata rubata. Riscontrata l’irregolarità, il vigile, tramite il tablet, verifica che tutto il verbale sia corretto e fa partire la procedura che porterà alla notifica della multa direttamente a casa dell’automobilista. Il procedimento può avvenire al ritmo di sei verbali al minuto. Anche di notte, perché le telecamere sono a infrarossi. In poche parole, la pattuglia diventa una sorta di macchina delle multe. Per evitare contestazioni il parere del ministero, però, ha precisato che occorrono due condizioni: il tablet deve essere supervisionato da un vigile e il conducente da sanzionare non deve essere alla guida o nei paraggi.

«I sindaci non vogliono fare cassa con le multe e ogni città sta vedendo come utilizzare virtuosamente questo strumento - spiega Guido Castelli, delegato dell’Associazione dei Comuni d’Italia per la finanza locale -. Ad esempio a Foggia, sul sito del Comune, sono indicate le strade visionate dallo Street control». 
Le pattuglie sono destinate ad aumentare. A Roma si sta pensando a raddoppiarle. «Dev’essere un grande investimento, specialmente per la sicurezza stradale - conclude Castelli che è anche sindaco di Ascoli Piceno - perché scoprire e bloccare auto senza revisione o assicurazione può essere un salvavita».

In Italia, del resto, i numeri sull'evasione assicurativa dei mezzi sono impressionanti. «Stimiamo che siano circa quattro milioni - dice Umberto Guidoni, responsabile del settore auto dell’Associazione nazionale imprese assicuratrici - per questo abbiamo dato accesso alla nostra banca dati per scoprire più mezzi non assicurati possibili. Siamo fiduciosi anche per gli altri provvedimenti antifrode come la dematerializzazione dei contrassegni assicurativi».

I primi dati sui verbali elevati con lo Street control parlano chiaro. Nel 2015, a Palermo, le quattro pattuglie in circolazione ogni giorno hanno emesso 38 mila verbali, di cui 33 mila per sosta in doppia fila. Un incremento del 30 per cento rispetto al 2014.

Perché per il codice della strada possono andare in soffitta taccuino e penna dei vigili ma non il controllo umano. 
Fonte: motori.corriere.it

giovedì 7 gennaio 2016

Lavori stazione Acilia Sud: soppressa la Roma-Lido tra Acilia e Ostia

Roma-Lido, soppressa tratta tra Acilia e Ostia sabato 9 gennaio 2016

La Roma-Lido, sabato 9 gennaio, sarà interrotta tra Ostia e Acilia. Per l'intera giornata la ferrovia sarà sospesa nella tratta l'entroterra del X Municipio e Lido Centro e sostituita da bus navetta. 
Lo rende noto Atac che comunica come saranno attive le tratte Piramide-Acilia e Lido Centro-Colombo sulle quali "sarà in vigore un orario diverso dal consueto orario del sabato".
Resteranno chiuse, quindi le stazioni e relative biglietterie di Ostia Antica e Lido Nord. La linea di bus navetta Acilia-Lido Centro effettuerà fermata nei pressi delle stazioni chiuse. Ad Acilia il capolinea della navetta sarà fronte stazione ferroviaria in concomitanza capolinea bus 063.
Ad Ostia Antica, invece, in direzione Acilia sarà in via Ostiense/fronte stazione ferroviaria (fermata 71156 Ostiense/stazione di Ostia Antica), e in direzione Lido Centro sarà in viale dei Romagnoli, altezza via degli Scavi di Ostia Antica (fermata 76783 Romagnoli/Scavi di Ostia Antica).
Ad Ostia, a Lido Nord, in direzione Acilia sarà in via Ostiense altezza scale di accesso stazione (palina di fermata provvisoria), mentre in direzione Lido Centro sarà in via delle Azzorre altezza viale dei Romagnoli (palina di fermata provvisoria).
Ad Ostia, a Lido Centro, sarà in entrata stazione, in concomitanza capolinea linea bus 01. Tra Acilia e Lido Centro può essere utilizzata anche la linea di bus ordinaria 04
La parziale interruzione della ferrovia Roma-Lido, attuata nel corso di una giornata a bassa frequentazione pendolare, comunica Atac che "si è resa necessaria per la realizzazione del sottopasso pedonale che sarà parte integrante della nuova stazione di Acilia Sud i cui lavori di costruzione sono in pieno svolgimento".
La stazione di Acilia Sud sarà collocata tra le storiche stazioni di Acilia e di Ostia Antica e sarà a servizio dell'ampio insediamento abitativo della zona.
Fonte: Romatoday.it

martedì 5 gennaio 2016

Senza cintura e con il cellulare alla guida: boom di multe della polizia stradale

Poche cinture allacciate e troppi cellulari alla guida, le cattive abitudini. Incidenti in calo e controlli sui mezzi pesanti in aumento le buone notizie. E' questo il bilancio della Polizia Stradale del Lazio per il 2015. Un anno in cui sono state messe in campo 37.572 pattuglie di vigilanza stradale e 2.661 di polizia giudiziaria.
Agli utenti indisciplinati sono state contestate 102.720  infrazioni al codice della strada, sono state ritirate 3044 patenti di guida e 4529 carte di circolazione, mentre i punti  complessivamente decurtati sono stati 101.237.
Si tratta, è bene specificarlo, di controlli che per quanto riguarda il territorio della Capitale vengono effettuati su strade come il raccordo, l'A24, la Roma Civitavecchia, la Roma Fiumicino e le consolari fuori dal territorio comunale. Strade dove, in linea teorica, le velocità sono più sostenute. Strade dove quindi, certi comportamenti diventano ancora più pericolosi. 

A ROMA - Nella provincia di Roma la disabituatine all'uso delle cinture di sicurezza  ha fatto registrare un incremento del 22% in più di contestazioni, così come l’uso del telefono cellulare alla guida ha subito un incremento del 3% rispetto all'anno precedente. Dato positivo nella Capitale è il calo degli incidenti mortali, che sono passati da 51 a 43, con 45 persone decedute, rispetto alle 60 del 2014. Meno morti anche  nel resto della regione, dove gli incidenti sono rimasti pressoché invariati: 5773 incidenti rilevati (14 in  meno rispetto al 2014)  ma  con un bilancio, tra le varie province del Lazio, di 6 persone decedute in meno. 

CONTROLLI ALCOL - Particolare importanza è stata data ai servizi di contrasto della guida sotto l’effetto di alcool e di sostanze stupefacenti. I conducenti controllati con etilometri, alcool test e drug test nella regione sono stati 56.203, di cui 1068  sanzionati, anche attraverso 185 accertamenti sanitari presso le strutture ospedaliere. Nello specifico  970 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 98 denunciati per  guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nelle sole notti dei fine settimana sono stati  sequestrati, ai fini della confisca, di 262 veicoli per guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore al consentito e per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

TRAFFICO DI VEICOLI - Il 2015 è stato un anno intenso anche per la repressione dei reati connessi al traffico internazionale di veicoli, ai furti di auto e alle  falsificazioni documentali. In ambito regionale sono state arrestate 206 persone, mentre altre 1987 sono state denunciate; i veicoli recuperati sono stati 16 e altri 90 sono stati sottoposti a sequestro. I controlli amministrativi effettuati alle attività commerciali connesse ai cicli di vita dei veicoli,  sono stati 297, con la contestazione di 113 sanzioni amministrative e 2.281 veicoli controllati.
Fonte: Romatoday.it

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