lunedì 29 febbraio 2016

L'anno bisestile

Quest’anno è bisestile, vale a dire che è formato non da 365, come accade normalmente, ma da da 366: il giorno in più è oggi, 29 febbraio e Google ha pubblicato un doodle per ricordarlo. Google pubblica spesso dei doodle, dei disegni o delle animazioni con cui sostituisce il logo nella pagina iniziale del motore di ricerca: i doodle vengono pubblicati spesso per celebrare l’anniversario della nascita di qualche scienziato o innovatore oppure per dei particolari giorni dell’anno, come la Festa della Repubblica o il 29 febbraio degli anni bisestili. Google ha alcuni illustratori che lavorano ai vari doodle durante l’anno, quello di oggi è di Olivia Huynh.

L’anno bisestile esiste da più di duemila anni: venne introdotto da Giulio Cesare nell'Antica Roma e poi cambiato con una riforma radicale da papa Gregorio XIII, con l’obiettivo di rimettere in regola il calendario con l’anno solare. Qui di seguito ci sono le risposte ad alcune domande che ci poniamo spesso quando capita un anno bisestile, ad esempio “ogni quanto cade un anno bisestile?”.
Quando cade l’anno bisestile?
Non esattamente ogni quattro anni, in realtà. Gli anni precedenti a quello che segna l’inizio di un nuovo secolo – quindi 1800, 1900, 2000 – sono bisestili soltanto se si possono dividere per 400. Quindi il 2000 è stato un anno bisestile, il 2100 non lo sarà. La formula per sapere se un anno è bisestile è: se le ultime due cifre sono divisibili per quattro, oppure se l’intero anno è divisibile per 400.
A cosa serve l’anno bisestile?
Un anno solare, cioè il tempo che la Terra impiega a fare un giro completo intorno al Sole, non è perfettamente divisibile in periodi di 24 ore, cioè in giorni: dura circa 365 giorni e 6 ore. Se tutti gli anni avessero 365 giorni, ogni quattro anni il calendario si ritroverebbe in anticipo di un giorno. Grazie all'anno bisestile, il calendario si “rimette in regola” aggiungendo un giorno proprio quando l’anticipo accumulato raggiunge le 24 ore (sei ore all'anno, per quattro anni).
Un altro problema è dovuto al fatto che in realtà l’anno astronomico non dura esattamente 365 giorni e 6 ore, ma qualche minuto in meno, per la precisione 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Quindi, anche utilizzando gli anni bisestili, dopo 400 anni il calendario si troverebbe sballato, in ritardo di circa tre giorni. Per risolvere il problema, gli anni precedenti a quello di inizio secolo, cioè quelli divisibili per cento, non sono considerati bisestili a meno che non siano divisibili anche per 400. In questo modo, ogni 400 anni ci sono 3 anni bisestili in meno, di modo da eliminare i tre giorni di anticipo.
Quando fu inventato l’anno bisestile?
Quasi tutti i calendari elaborati nel corso della storia incorporavano qualche sistema per correggere il fatto che l’anno solare non si potesse dividere esattamente in giorni. L’osservazione del Sole e delle stelle è stata una delle prime scienze a essere sviluppate in quasi tutte le civiltà e già molti secoli prima di Cristo gli astronomi conoscevano bene i tempi della rivoluzione della Terra intorno al Sole. Nel caso del nostro calendario, l’origine dell’anno bisestile risale a Giulio Cesare, che nel 46 avanti Cristo impose un po’ d’ordine alla caotica situazione del calendario romano.
Fino al suo arrivo, l’anno romano durava 355 giorni. Per compensare la differenza con l’anno solare, ogni tanto veniva aggiunto al calendario un intero “mese intercalare” di durata variabile, di solito una ventina di giorni tra febbraio e marzo. In teoria la regola prevedeva che a un anno da 355 giorni dovesse fare seguito uno da 377 giorni, a cui seguiva di nuovo uno da 355 e poi uno da 378, per poi ricominciare il ciclo. Alternandosi in questo modo, il calendario romano riusciva a essere più o meno in linea con quello solare.
In pratica però, le cose funzionavano malissimo. L’autorità che governava i calendari, il Pontefice Massimo, era una figura politica e molto spesso accadeva che il mese intercalare venisse accorciato o allungato, inserito o “dimenticato”, in base all'interesse dei Pontefici o dei suoi alleati. Se ad esempio il Pontefice Massimo aveva convenienza a ritardare un’elezione prevista per marzo, poteva inserire dopo febbraio un mese intercalare insolitamente lungo. La situazione era estremamente caotica e Cesare cercò di risolverla. Con l’aiuto di matematici ed esperti, alcuni dei quali conosciuti durante la sua campagna in Egitto, Cesare progettò un calendario diviso in anni di 365 giorni, e di 366 ogni quattro anni.
Perché l’anno bisestile si chiama così?
I romani non contavano i giorni del mese come noi (2 febbraio, 7 marzo, 12 giugno, per esempio), ma usavano un complicato sistema in cui ogni mese veniva diviso in calende, idi e none. Nel calendario giuliano si stabiliva che negli anni da 366 giorni, il “giorno” in più dovesse essere inserito a febbraio il sesto giorno prima delle calende di marzo, cioè il 24 febbraio. Legalmente, il 24 febbraio veniva considerato un “giorno doppio”, formato da 48 ore. In questi anni, quindi, c’erano due “sesti giorni prima delle calende di marzo”, da cui “bisextus” (due volte il sesto) e quindi, bisestile. Il primo “29 febbraio”, cioè il giorno in più secondo i moderni calendari, probabilmente comparve nel medioevo, quando i giorni dei mesi cominciarono ad essere contanti in modo sequenziale e non più alla maniera romana.
E la faccenda degli anni di secolo?
La riforma di Cesare aveva trascurato che un anno solare non dura esattamente 365 giorni e sei ore. Il calendario giuliano, quindi, si trovava in ritardo di tre giorni ogni 400 anni. Tra guerre civili, caduta dell’Impero romano, invasioni barbariche ed epidemie di peste, nessuno fece caso a questo errore per circa un millennio e mezzo. Solo nel 1582 il Papa di allora, Gregorio XIII, si accorse che quell’anno la primavera era cominciata l’11 marzo, dieci giorni in anticipo rispetto alla data dell’equinozio. Gregorio decise di risolvere la questione una volta per tutte e impose una drastica riforma: dopo venerdì 4 ottobre 1582 il calendario sarebbe saltato direttamente a sabato 15. I dieci giorni di mezzo, in un certo senso, non sono mai esistiti.
Questo però non risolveva il problema della durata media dell’anno. Per evitare di perdere altri dieci giorni nel migliaio di anni successivi, venne stabilito che gli anni multipli di cento sarebbero stati bisestili soltanto se fossero stati multipli anche di 400. Il calendario gregoriano fu introdotto gradualmente in Europa e arrivò soltanto in anni recenti in Russia, dove per secoli rimase in vigore il vecchio calendario giuliano, in ritardo di un paio di settimane su quello gregoriano. Così la famosa Rivoluzione di Ottobre, che portò alla caduta dello zar, per gli Europei dell’epoca avvenne in realtà quando i loro calendari segnavano già novembre.
Fonte: ilpost.it

Acilia, crolla un enorme pino per il maltempo: "Tragedia sfiorata"

"Tragedia sfiorata" in via di Acilia dove è crollato un enorme pino a causa del maltempo. La denuncia viene da Brian Carelli, Giorgia Mitrano e Gloria Pasquali del direttivo romano di Azione Nazionale.  "Non è la prima volta che accadono fatti simili che mettono in serio pericolo la vita dei cittadini" il commento. 

A causa dell'albero caduto, all'altezza di via di Saponara, sono state predisposte le seguenti deviazioni ai mezzi pubblici: linea 04 devia in via di saponara e via Villani - Linea 016F devia via di Saponara, via di Macchia Saponara, via di Prato Cornelio e via di Acilia - Linea 013(Roma Tpl) devia v.Daniele da Samarate, via di Acilia, v.Ludovico Antonelli, piazza San Leonardo da Porto Maurizio. Sul posto vigili del fuoco e polizia municipale.

Gli esponenti politici chiedono al commissario straordinario Tronca di predisporre dei lavori per mettere in sicurezza tutti i pini della stessa strada "nella speranza che tale richiesta non rimanga inascoltata, come già successo con l'ex presidente del Pd, Tassone". 

Infine una considerazione di carattere politico: "Il X Municipio non può rimanere a lungo senza una guida amministrativa attenta alle esigenze del territorio e per questo ricordiamo ancora una volta l'importanza di mandare il X Municipio al voto a giugno insieme con gli altri 14 Municipi della Capitale" concludono. 
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 26 febbraio 2016

X° Municipio, Coordinamento Sicurezza Idraulica: Marco Salvi nuovo coordinatore

Si sono riuniti il 24 febbraio 2016, presso i locali della Pro Loco Lido Centro, i CdQ e le Associazioni aderenti al Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio

Tema all'ordine del giorno, il rinnovo della carica di coordinatore. Apre gli interventi Alessandro Ieva che annuncia la sua decisione di fare un passo indietro dalla carica di coordinatore per tutelare l'immagine del CSI X Municipio da possibili strumentalizzazioni esterne. 

"Il lavoro svolto fino ad oggi è la dimostrazione che solo attraverso un percorso di partecipazione e condivisione, ponendo al centro l'obiettivo e andando oltre l'orticello, il territorio può crescere. Dopo le mie dimissioni da Presidente del CdQ Bagnoletto, per perseguire scelte di una buona politica finalizzate ad incidere sul miglioramento della qualità di vita dei cittadini, anche se al momento non sono candidato, per coerenza e rispetto verso chi è compagno di battaglie, ho indetto l'assemblea per il rinnovo della carica rinunciando alla possibilità di proseguire nel ruolo", dichiara Ieva.
La scelta del coordinatore uscente è stata apprezzata dagli aderenti che hanno ringraziato Alessandro Ieva per l'impegno, la trasparenza e la coerenza dimostrata ed inoltre per la capacita' di coinvolgere tutti nel percorso delle attività del CSI.
Durante gli interventi dei Presidenti dei CdQ e delle Associazioni aderenti al CSI, è stato chiesto di proporre un nome che desse continuità all'importante lavoro svolto fino a quel momento.
All'unanimità è  stata indicata nella persona di Marco Salvi, Presidente dell'Associazione Villaggio Africa, la figura in grado di ricoprire il ruolo di coordinatore.
Fonte: Ostiatoday.it

giovedì 25 febbraio 2016

X° Municipio allo sbando: interviente il Codacons

Ancora polemiche sulla questione Ostia e sul X Municipio, commissariato per mafia. Questa volta a scendere il campo è il Codacons che chiede al Prefetto Domenico Vulpian un incontro per fornire risposte ai cittadini.
"Da tempo chiediamo a Vulpiani interventi per migliorare lo stato comatoso del X Municipio, ma finora dal prefetto non è giunta alcuna risposta. - dice un una nota il vicepresidente Codacons, Giovanni Pignoloni - Intanto si moltiplicano le buche sulle strade, il traffico è sempre più caotico, la criminalità aumenta così come il degrado di Ostia, di Acilia e di molti altri quartieri che sembrano essere a tutti gli effetti abbandonati al loro destino". 
"Vogliamo parlare col prefetto Vulpiani per illustrare le criticità più urgenti da risolvere e per permettere ai comitati di quartiere di avere voce in capitolo, intervenendo in prima persona per migliorare la vita del municipio e di migliaia di persone. - prosegue Pignoloni - Se le istituzioni continueranno ad ignorarci, sarà inevitabile ricorrere alla magistratura denunciando l’immobilismo del X Municipio e i danni prodotti ai residenti".
Fonte: Ostiatoday.it

Chiara andrà in una clinica per anziani

Hanno parlato di Lazio e di Roma. Chiara è laziale, Beatrice Lorenzin è romanista. Chiara con i pollici dice sì, batte gli occhi per dire no. E alza l’indice per mandare a quel paese. E anche con la ministra della salute, Chiara ha parlato con quel linguaggio che ha imparato grazia alla riabilitazione dopo essere stata massacrata dal compagno che credeva di amare. La ministra Lorenzin era al Santa Lucia per un convegno. E nella stanza di Chiara ha voluto proprio andarci. Quando era arrivata non c’era. Così è tornata dopo il convegno. Non che fosse andata in giro con le sua gambe. Figuriamoci, Chiara Insidioso è una sopravvissuta al femmicidio. Massacrata due anni fa e ridotta in fin di vita a 19 da Maurizio Falcioni (35 anni), oggi Chiara cerca di tornare al mondo in una stanza d’ospedale al Santa Lucia di Roma, assistita amorevolmente da genitori, amici, parenti, medici e riabilitatori. Ma c’è una brutta notizia: tra 20 giorni sarà dimessa dal Santa Lucia e trasferita in una casa di riposo con pazienti più gravi e meno coscienti di lei

Chiara è arrivata qui in totale assenza di interazione con l’ambiente esterno – spiega la dottoressa Rita Formisano, primaria del centro post-coma del Santa Lucia – uno stato vegetativo con incapacità di eseguire ordini anche semplici, tanto che, sebbene seguisse con lo sguardo, gli stessi genitori si chiedevano se lo facesse volontariamente”. Uno stato da cui Chiara è uscita grazie allo staff della Fondazione con cui ha iniziato a recuperare la capacità di mangiare per bocca, di comunicare, farsi capire con piccoli gesti.
Un miracolo, direbbero alcuni, un duro lavoro d’equipe, dicono qui in ospedale.
Una storia, quella di Chiara, che non finirà con la sua dimissione dal Santa Lucia e un’accettazione in una casa di cura dove potrebbe anche rimanere a vita, dato che non ha una casa idonea ad ospitarla:
Chiara è passata dallo stato vegetativo a una coscienza – dice Formisano – e potrebbe migliorare ancora.Per questo per lei la cosa migliore sarebbe vivere in una casa attrezzata con i suoi cari e con un’assistenza in grado di provvedere alle sue esigenze. Sebbene Casa Iride sia un’ottima struttura con una piccola comunità di 7/8 posti, è anche vero che i pazienti ospitati lì hanno un livello di coscienza minore rispetto a quello di Chiara, che potrebbe invece seguire un percorso diverso con minore livello assistenziale ma maggiori stimoli, continuando tra il soggiorno domiciliare e il day hospital qui al Santa Lucia”.
Cosa impedisce di riportare Chiara a casa? Il fatto che Chiara una casa non ce l’ha e nessuno, neanche lo Stato che ha il dovere di essere presente in un caso come questo, è intervenuto in maniera efficace.
La mamma di Chiara, Danielle Conjarts, è un’olandese che vive a Cerveteri a casa di amici e ha perso tutto per seguire la figlia, anche il lavoro, e impiega 4 ore per venire in ospedale e tornare a casa. “Chiara ha convissuto con me fino a 16 anni – dice la madre – ma da quando è successo il fatto ho lasciato ogni cosa per stare dietro a lei e non ho più né una casa né un lavoro”. Il padre, Maurizio Insidioso, lavora alle poste ed è in una casa in affitto con la compagna, una casa che non è in grado di ospitare Chiara che, malgrado ormai capisca tutto, muove solo il pollice. “Ho chiesto aiuto facendo la domanda delle casa al comune – spiega il papà – perché ero preoccupato per il dopo, e quello che mi hanno proposto sono stati 50 metri quadrati a Ponte di Nona con un affitto 450 euro al mese. Una casa dove Chiara non può neanche girarsi con la carrozzina, e dove continuare la riabilitazione al Santa Lucia non è praticabile per la distanza. Per non parlare dell’assistenza domiciliare che per mia figlia deve essere costante e specializzata e che qui è gratis, ma che a casa sarebbe improponibile con le nostre risorse economiche”.

Chiara ha lesioni multiple al cervello, in modo particolare a livello fronto temporo-parietale sinistro: zone che sono quelle del linguaggio, con disturbi di memoria come esito ai disturbi di attenzione, e disturbi della percezione visiva per cui vede metà di ciò che ha davanti. Per il dottor Sergio Pero, logopedista di Chiara, “Quando Chiara è arrivata qui non sapeva riconoscere né l’ambiente né le persone che la circondavano, e la responsività era minima, mentre a livello motorio non aveva nessun movimento degli arti superiori. Ora non solo percepisce quello che ha intorno ma muove gamba, piede e braccio sinistro, e alza il pollice per dire sì, chiude gli occhi per dire il no, e ora ha anche imparato ad alzare l’indice per prenderti in giro. E poi ride, e con la mimica facciale esprime diversi stati d’animo, cosa che prima non faceva assolutamente”.

Risultati conquistati lentamente che potrebbero andare in fumo se Chiara non venisse stimolata come succede adesso in un centro specializzato come il Santa Lucia – che malgrado i tagli regionali, continua a stare in piedi grazie alla costanza e la volontà di chi ci lavora – e dove in questi giorni Chiara viene addestrata al progetto Sara@t: un sistema con cui potrebbe spostare lei stessa la carrozzina, aprire o chiudere le serrande, accendere e spengere la luce, aprire o chiudere le porte, accendere la TV, un computer, aprire un frigo, indicare i suoi desideri attraverso un sistema di icone con cui si relaziona. Un programma che potrebbe cambiare la sua vita. “La domotica – spiega Pero – è una scienza interdisciplinare per la costruzione di una luogo conforme alle capacità residue, ed è per questo che sarebbe importante che Chiara avesse una casa sua perché lì si potrebbero tarare gli spazi in base ai suoi bisogni. A Casa Iride lei potrebbe sicuramente fare l’addestramento con personale esterno ma poi la prospettiva dovrà essere quella di un domicilio dove possa vivere con un bagno fatto per lei, un letto maggiore del normale, spazi dove si possa muovere anche autonomamente. Una casa che per Chiara dovrebbe essere un luogo ampio, al pian terreno o con un ascensore grande, e spazi in cui si possa fare tutti gli atti quotidiani che a noi sembrano scontati ma che in realtà è difficilissimo riprendere quando si perdono”.

E allora chi dovrebbe prendersi carico della Chiara di oggi, scegliendo il meglio per lei affinché questa ragazza di ventun’anni possa avere il diritto a una vita dignitosa con la possibilità di migliorare costantemente la sua esistenza?

Per Barbara Spinelli, avvocata esperta di violenza sulle donne, “Non è sufficiente che l’autore del tentato femmicidio di Chiara sia stato perseguito penalmente, perché lo Stato italiano ha obblighi internazionali precisi in materia di violenza maschile sulle donne che discendono sia dalla ratifica della CEDAW (Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, ndr) che della Convenzione di Istanbul, sia dalle direttive europee, come la 2012/29 sulla tutela delle vittime nel processo penale, che la direttiva 2004/80, sul risarcimento delle vittime di reato. Tra questi obblighi internazionali – continua – vi è anche quello di proteggere le donne da ogni forma di rivittimizzazione e di procurare compensazione alle vittime della violenza maschile sulle donne”.

Un dovere che mette di fronte lo Stato italiano a responsabilitàdirette nei confronti di Chiara ma anche di tutte quelle donne che, sopravvissute alla violenza maschile, hanno il diritto di trovare protezione, risarcimento adeguato al danno subìto e reinserimento nella vita sociale: un obbligo che nella Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica), ratificata dall’Italia nel 2013, si chiarisce bene agli articoli 18 (co 3), articolo 22 (co 1) ma soprattutto all’articolo 30 (co 2) in cui si legge chiaramente che “Un adeguato risarcimento da parte dello Stato è accordato a coloro che abbiano subito gravi pregiudizi all’integrità fisica o alla salute, se la riparazione del danno non è garantita da altre fonti, in particolare dall’autore del reato, da un’assicurazione o dai servizi medici e sociali finanziati dallo Stato”.

“In conclusione – spiega Spinelli – è ingiusto e costituisce una violazione dell’obbligo di dovuta diligenza dello Stato, il fatto che Chiara, a differenza di una donna straniera, non possa trovare immediato accesso ai fondi destinati alle vittime di reato, come sta succedendo. Un obbligo di compensazione che non comprende un mero ristoro economico in quanto le istituzioni dovrebbero garantire un accesso agevolato a forme di assistenza psicologica e materiale ai fini della riabilitazione, per consentire la riparazione effettiva di quello che sì è il gesto di un singolo, ma che si inserisce in un contesto di inadeguata prevenzione ed attenzione delle istituzioni al fenomeno della violenza maschile nelle relazioni di intimità, specie quando colpisce persone svantaggiate come Chiara, più vulnerabili e per il cui aiuto dovrebbero esistere protocolli e misure ad hoc”.

Un dubbio supportato dalla necessità di accertare anche se l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine sia stata sufficiente a valutare i profili di rischio connessi alla situazione di Chiara, tanto da far supporre responsabilità che avrebbero potuto forse evitare il tragico evento del 2 febbraio 2014, quando Chiara fu presa a calci in testa dal suo partner fino a spappolare l’emisfero sinistro del cervello.

Massimiliano Santaiti, avvocato di Chiara, spiega che “Prima che la ragazza venisse massacrata, il padre aveva sporto tre denunce: due ai carabinieri per l’allontanamento della figlia, in cui lui stesso indicò come responsabile il Falcioni, e la terza con me in Procura dove nel dicembre 2013 andammo per vedere se i carabinieri avevano aperto un fascicolo sulla ragazza e dove constatammo che non risultava nulla. Una denuncia, fatta direttamente in Procura a integrazione delle altre due, dove elencammo tutti i problemi psichici e fisici di Chiara, compreso il fatto che la ragazza avesse un ritardo mentale e che soffrisse di broncospasmo allegando tutti i certificati medici: una denuncia in cui si dichiarò come Chiara potesse essere in quel momento in grave pericolo di vita ovunque lei si trovasse, e dove fu indicata anche la preoccupante frequentazione con Falcioni, uomo dalle condotte non certo rassicuranti. Denuncia che portò il pm ad aprire un’indagine, delegata però ai carabinieri del posto i quali asserivano che, data la maggiore età della ragazza, non potevano fare nulla”. Tempi poco tempestivi di un’indagine che non evitarono quindi a Chiara di rimanere quasi uccisa dal Falcioni accusato poi di tentato omicidio e maltrattamenti.

Fatti che raccontano come la situazione fosse stata segnalata più volte alle forze dell’ordine e dove, forse, quelle istituzioni che avrebbero dovuto proteggere Chiara, hanno invece mancato per un errato calcolo del fattore di rischio che la ragazza correva. Un errore che lo Stato italiano ripete troppo spesso nella maggior parte dei femmicidi di donne che pur avendo denunciato o segnalato i propri partner non vengono ancora adeguatamente protette nel momento del pericolo, e per questo spesso colpite a morte, e non sono supportate dopo nel caso riescano a sopravvivere, come Chiara Insidioso. Una scarsa attenzione e una valutazione inadeguata riguardo a un fenomeno ampio in Italia, con governi che per contrastare la violenza maschile sulle donne, in questi anni, hanno ratificato la Convenzione di Istanbul senza mai applicarla, legiferato con un pacchetto sicurezza inadatto e aspramente criticato dalla società civile, bloccato i fondi per i centri antiviolenza, e redatto un Piano antiviolenza straordinario confuso e inutile che comunque è rimasto carta morta: tutto questo nella più totale assenza di una ministra delle pari opportunità che potrebbe interloquire con centri antiviolenza e associazioni per trovare soluzioni adeguate.

“Il Follow up sulle situazioni di violenza è fondamentale – dice Spinelli – e se c’è un reato di tentato omicidio e maltrattamento come nel caso di Chiara, lo Stato deve provvedere a reinserire la donna in una vita normale in relazione al suo stato fisico e psicologico, ed è un obbligo non una concessione”. Le 4 P della Convenzione di Istanbul (Prevenzione, Protezione, Perseguimento dei colpevoli e Politiche integrate), prevedono infatti l’obbligo dello Stato che ratifica la Convenzione, a procurare compensazione alle vittime, oltre che il risarcimento del danno, che in questo caso è garantire a Chiara il proseguimento di una vita il più possibile vicina alla normalità in quanto, secondo gli obblighi della dovuta diligenza (articolo 5, comma 2): “Le Parti adottano le misure legislative e di altro tipo necessarie per esercitare la debita diligenza nel prevenire, indagare, punire i responsabili e risarcire le vittime di atti di violenza commessi da soggetti non statali che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione”.


Fonte: http://27esimaora.corriere.it/

martedì 23 febbraio 2016

RomaOstia 2016: il 13 marzo si corre la mezzamaratona più partecipata d'Italia

E' tutto pronto per la RomaOstia 2016. La mezzamaratona più partecipata d'Italia, quest'anno, si correrà il 13 marzo. Con il suo percorso che si snoda tra Roma e Ostia e i suoi partecipanti provenienti da tutto il mondo questa gara è una straordinaria occasione per avvicinare centro e periferia. 

LA CORSA - Partenza dal Pala Lottomatica dell'Eur. Da lì gli atleti percorreranno via Cristoforo Colombo per poi attraversare il cavalcavia del laghetto, viale Europa fin sotto la scalinata della chiesa Santi Pietro e Paolo, viale Tupini e ancora imboccheranno viale dei Primati Sportivi, viale dell'Oceano Pacifico fino al traguardo su La Rotonda di Ostia. 

Mantellina, medaglia, rifornimento, recupero borse e doccia all'interno dello Stabilimento Sporting Beach concluderanno una giornata indimenticabile.

LA 5 CHILOMETRI - Ci sarà anche 'Euroma2Run', la gara non competitiva di cinque chilometri a cui possono prendere parte tutti gli appassionati della corsa. Correre la Euroma2Run è molto semplice e soprattutto può essere veramente entusiasmante se insieme a te porterai i tuoi amici. Dopo aver tagliato il traguardo posto dentro il Centro Commerciale Euroma2 ad attendere i corridori ci sarà una meritatissima medaglia di partecipazione, coniata appositamente per l'evento, insieme a tanta animazione e a un piccolo ristoro.

I RIFORNIMENTI - Saranno previsti, lungo il percorso, tre rifornimenti al 7º chilometro circa, all'11º e 16º chilometro circa. Presso i ristori lungo il percorso, gli atleti ritirati potranno riconsegnare il chip. Dopo l'ultimo concorrente ci sarà un bus scopa, seguito dalle ambulanze. Anche nel bus scopa sarà possibile riconsegnare i chip degli atleti ritirati. All'arrivo rifornimento finale.

FITWALING - Da quest'anno percorrere la strada da Roma a Ostia non sarà esclusivo appannaggio dei runner. Romaostia apre la possibilità di partecipazione anche ai Fitwalkers. Partecipare è semplice, si tratta di una non competitiva senza classifica e senza premiazioni. L'iscrizione ha un costo di 10 euro.

Orari

07.30 – Ritrovo dei concorrenti alla partenza, Palalottomatica ( Roma Eur )

08.25 – Termine ultimo per la consegna delle borse personali

08.30 – Apertura Griglia

08.45 – Termine ultimo per entrare all’interno delle griglie di partenza

08.55 – Partenza della gara riservata agli atleti diversamente abili

09:00 – Partenza Prima Onda

09:07 – Partenza Seconda Onda

09:15 – Partenza Terza Onda

9:20 – Partenza non competitiva

10.00 – Primi arrivi

10.30 – Inizio della cerimonia di premiazione

11.00 – Ritiro premi in denaro e materiale sportivo presso lo stabilimento Sporting beach

12.30 – Scadenza del tempo massimo di 3h 30′

12.30 – Ripartenza Navette per gli ospiti degli Hotel
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 22 febbraio 2016

Via Cristoforo Colombo, raccolta firme contro il traffico. "Ecco cosa chiediamo"

Limitare il traffico su via Cristoforo Colombo. E' questo l'intento di un gruppo di cittadini che, nel week end, si è ritrovato davanti alla posta di Casal Palocco organizzando una raccolta firme
Un modo come un altro per far sentire la propria voce. "Siamo stanchi di non avere un presidio fisso dei vigili urbani e di non vedere realizzate opere che risolvano definitivamente il problema della viabilità su questa importante arteria", fanno sapere dalla neonata associazione La voce della Colombo.
La raccolta firma ha come scopo quello di avere un'audizione con le varie amministrazioni per documentare il problema. "Vogliamo alzare la voce e farci sentire".
In poco tempo, il tam tam si è diffuso. Circa mille le firme raccolte. "Intendiamo procedere a piccoli passi, senza pretendere miracoli ma ciò che è possibile", fanno sapere dall'associazione. Sotto la lente di ingrandimento ci sono incroci anche a rischio incidenti come quello di via Pindaro e via Wolf Ferrari.
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 19 febbraio 2016

“Panini Tour”, torna a Roma il grande appuntamento con le “Figuriniadi”

L’iniziativa promozionale per il lancio della collezione “Calciatori 2015-2016” dà appuntamento ai fan delle figurine sabato 20 e domenica 21 febbraio a Piazza Vittorio Emanuele II (all'interno dei Giardini Nicola Calipari) (ore 10.30-19.30).
Dopo il grande successo degli scorsi anni, migliaia di collezionisti piccoli e grandi si incontreranno nel prossimo weekend per partecipare alle “Figuriniadi”, l’attesissimo Campionato nazionale di giochi con le figurine.
Tutti potranno giocare con le figurine, partecipare a quiz e prove di abilità e vincere premi e splendidi gadget. Il tour sarà anche un’occasione per scambiare le figurine con altri collezionisti o con Panini, per completare così il proprio album.
Il programma completo e tutte le news sono disponibili su www.calciatoripanini.it.
Nel grande “villaggio” Panini a Roma – articolato su accoglienti tensostrutture ed ampie aree esterne attrezzate – saranno organizzate diverse gare a premi, tra cui “Figu Record”, a chi lancia le figurine più lontano, “Figu Quizzone” a chi risponde al maggior numero di domande sul calcio e sulla collezione “Calciatori”, e “Speedy Attack” a chi attacca più rapidamente le figurine sull’album. Sarà poi possibile scambiare figurine con gli altri collezionisti e anche con la Panini. Coloro che si saranno registrati, avranno partecipato ad almeno due dei tre giochi e avranno vinto almeno una sessione di gioco, potranno scambiare con Panini ben 10 figurine. Scambi con l’azienda anche per chi avrà prenotato attraverso il servizio di Mancolista Online. Chi si presenterà con l’album “Calciatori 2015-2016” completo riceverà un timbro di certificazione e uno speciale kit per il completamento dell’album. Nel “villaggio”, sarà anche presente un’area in cui verranno illustrate le “Figu Regole”, ovvero i 12 punti che ogni perfetto collezionisti rispetta, e saranno celebrati i collezionisti virtuosi.
Ogni anno l’uscita della collezione Calciatori dà l’inizio a un rito che vive di diversi momenti, che quest’anno abbiamo voluto addirittura ricordare all’interno dell’album con la descrizione delle ‘Figu-regole’ per il perfetto collezionista”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore mercato Italia di Panini “Nell'ambito di questa ritualità, la tappa di Roma è caratterizzata dal confronto tra i tifosi delle 2 squadre di calcio della Capitale, antagonisti nel cuore ma amanti delle figurine Calciatori. Al Panini tour i supporter di tutte le squadre – e di tutte le età – trovano una base comune di espressione della propria passione, e hanno l’opportunità di condividerla in modo positivo e giocoso pur rimanendo affezionati ai propri colori”.

Oltre che a Roma, gli eventi maggiori del “Panini Tour 2016” saranno ospitati anche nelle piazze di altre 3 città (Firenze, Torino e Genova). In programma pure numerosi altri eventi, che verranno realizzati nei centri commerciali: saranno una sessantina quelli che, in tutta Italia, ospiteranno stand e corner della Panini di diversi formati, con quiz e giochi a premi e la distribuzione di album e figurine della collezione “Calciatori 2015-2016”. In totale, tra piazze e centri commerciali, il tour di quest’anno si svilupperà per un totale di quasi 120 giornate evento. Importante sarà anche la presenza del tour sul web e nei maggiori social. Sarà possibile seguire le varie tappe sul sito internet www.calciatoripanini.it, la pagina Facebook Calciatori Panini, il canale YouTube, i feed di Twitter, il profilo Instagram e la app gratuita iCalciatori. In particolare, sui vari social saranno pubblicati le foto e i video migliori realizzati dai collezionisti.

La nuova collezione “Calciatori 2015-2016” comprende 893 figurine su giocatori e squadre di Serie A TIM, Serie B ConTe.it, Lega Pro, Serie D, Campionato Primavera TIM e Serie A Femminile. L’album di 128 pagine ha una copertina preziosa e colorata: vi spiccano i colori della Serie A riprodotti su bandiere, oltre all’immancabile immagine del “calciatore in rovesciata”. Tante sono le novità di questa raccolta: sale a 22 il numero delle figurine dei calciatori per ciascuna squadra di Serie A TIM; crescono le dimensioni delle figurine fustellate dei singoli calciatori di Serie B ConTe.it; tornano i “Quiz del Tifoso” sul retro delle figurine di Serie A e da quest’anno anche della Serie B; si arricchisce la sezione “Film del Campionato” e arriva la nuova sezione “RafFIGUra la tua squadra” con i disegni realizzati dai collezionisti. Un’altra grande novità riguarda il concorso “Vota i tuoi idoli”, che consentirà ai collezionisti di eleggere online i giocatori più amati in Italia votandoli su www.calciatoripanini.it.

Istat: crollo delle nascite in Italia, nel 2015 record minimo dall'Unità

Nel 2015 le nascite sono state 488 mila (8 per mille residenti), quindicimila in meno rispetto al 2014. Si tocca così un nuovo record di minimo storico dall'Unità d'Italia, dopo quello del 2014 (503 mila). Lo rileva l'Istat nel Report sugli Indicatori demografici, diffuso oggi.

Nel 2015 i morti sono stati 653 mila, 54 mila in più dell'anno precedente (+9,1%). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Dal punto di vista demografico, il picco di mortalità del 2015 è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all'invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.

Nel 2015 centomila cittadini italiani si sono cancellati dall'anagrafe per trasferirsi all'estero. Un dato in aumento (+12,4%) rispetto al 2014. L'anno scorso, le iscrizioni anagrafiche dall'estero di stranieri sono state 245 mila; 28 mila, invece, i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l'estero hanno riguardato 45 mila stranieri (-4,8% sul 2014) e centomila italiani. La popolazione residente in Italia si riduce di 139 mila unità (-2,3 per mille). Al primo gennaio 2016, la popolazione totale è di 60 milioni 656 mila residenti. Alla stessa data gli stranieri residenti sono 5 milioni 54 mila (8,3% della popolazione totale), rispetto a un anno prima si riscontra un incremento di 39 mila unità. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti.
Fonte: http://economia.ilmessaggero.it/

giovedì 18 febbraio 2016

World press 2016: la foto vincitrice

L’anno scorso era stato lo scatto sulla coppia gay in Russia ad essere premiato al World Press Photo. Quest’anno, a vincere il prestigioso concorso internazionale, è l’immagine realizzata dal freelance australiano Warren Richardson che ritrae un uomo che passa un bambino attraverso una recinzione tra i campi di Röszke, lungo il confine tra Serbia e Ungheria. Il titolo è ‘Speranza per una nuova vita’, che ha vinto il World Press Photo 2016.
Fonte: Ilfattoquotidiano.it

Roma, debito ancora da record: 13,6 miliardi di euro di voragine

Doccia fredda per chi sperava in un allentamento della tassazione locale all'ombra del Campidoglio. Il debito pregresso della Capitale è infatti fermo a quota 13,6 miliardi nonostante i tagli e i sacrifici imposti ai contribuenti. Si tratta della voragine creata prima del 2008 con mutui e prestiti contratti nel tempo per investimenti sulla città, ma in alcuni casi anche per mandare avanti la macchina amministrativa e in parte per finanziare costosissimi espropri, come quello delle aree per realizzare lo Sdo di Pietralata, progetto però mai realizzato. La cifra - come ha anticipato il quotidiano Il Messaggero - è stata certificata da Silvia Scozzese, ex assessore al Bilancio della giunta Marino (andò via sbattendo la porta) e adesso Commissario straordinario di governo per il Piano di rientro che deve monitorare e gestire la situazione ancora di piena emergenza.
I contributi dal governo
I romani dovranno quindi continuare a pagare l’addizionale Irpef record fissata al tetto massimo dello 0,9 per mille (di cui lo 0,5 va al comune mentre lo 0,4 genera la rata annuale da 200 milioni versata per fronteggiare i debiti), in un quadro comunque di scarse disponibilità finanziarie per la macchina pubblica. La sostenibilità dei conti del Campidoglio peraltro è garantita solo dal contributo annuale straordinario di 500 milioni di euro all'anno del Governo alla gestione commissariale, a cui si aggiungono i 110 milioni stanziati per sostenere gli extra-costi legati al ruolo di Capitale. Una situazione drammatica perché - come osservano dal Palazzo Senatorio - «tecnicamente il Comune di Roma sarebbe fallito». Peraltro le erogazioni del Governo sono subordinate a un piano triennale di revisione dei costi approvato nel 2014 per riportare in equilibrio le casse capitoline.
I nuovi tagli
In questo quadro non solo non c’è spazio per l’allentamento della fiscalità locale (che peraltro è gravata anche dalle aliquote maggiorate della Regione Lazio), ma è ridottissimo lo spazio per i nuovi investimenti , anche se una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare qualora Roma dovesse ottenere la candidatura ai Giochi olimpici del 2024. Intanto però i sacrifici diventeranno ancora più stringenti: il prefetto Francesco Paolo Tronca è infatti impegnato nella definizione del bilancio 2016 nel quale dovrebbero essere inseriti altri 180 milioni di tagli, partendo però da una situazione già disastrata.
Fonte: Corriere.roma.it

mercoledì 17 febbraio 2016

Sequestrato ad Ostia lo storico stabilimento Kursaal

Nuovo sequestro tra gli stabilimenti di Ostia. I vigili urbani stanno procedendo da questa mattina a porre i sigilli allo storico Kursaal, lo stabilimento balneare che ospita il trampolino realizzato da Nervi nella piscina olimpionica. Alcuni manufatti sono stati parzialmente sigillati dalla polizia locale, in primis lo stabile della discoteca Barkabar; i controlli sono ancora in corso sulla concessione e presunti ampliamenti dello stabilimento.
Le attività sotto sequestro
La boutique, la palestra, i magazzini, il parrucchiere: sono alcune delle attività e strutture poste sotto sequestro dai vigili al Kursaal. Med, Casetta, Shilling, Salus, sono solo alcuni degli stabilimenti di Ostia sigillati da novembre 2015 ad oggi: abusi edilizie e violazioni delle concessioni alla base dei controlli e dell’operazione della polizia locale del X Gruppo.
Fonte: roma.corriere.it

Incidente sulla Cristoforo Colombo altezza Infernetto: 3 feriti e viabilità in tilt

Brutto incidente ieri, alle 16:20 circa, in via Cristoforo Colombo, all'incrocio con via Pindaro, all'altezza del Drive-In di Casal Palocco. Lo scontro è avvenuto tra una Citroen e una Mini.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale X Gruppo Mare e i sanitari del 118. Tre i feriti, tra cui un minorenne, trasportati all'ospedale Grassi di Ostia. 

Tanti i disagi alla viabilità come avranno notato gli abitanti del quartiere. La strada, per permettere la rimozione dei detriti, è rimasta chiusa al traffico per un quasi 4 ore d'ore. La chiusura dell'incrocio ha interessato via Ermanno Wolf Ferrari e via Pindaro. Le operazioni di ripristino dell'impianto semaforico sono terminate alle 21:30.
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 15 febbraio 2016

Iscrizioni Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale - Anno scolastico 2016/2017.

Si comunica che è prossima la pubblicazione del bando d’iscrizione alle Scuole dell’Infanzia Capitoline.

Il Bando per le iscrizioni, tutte le informazioni relative alla presentazione della domanda e il numero dei posti disponibili nelle scuole, saranno pubblicati su questo sito nei prossimi giorni.

Le scuole hanno previsto degli Open Day per gli utenti interessati a conoscere le scuole dell’Infanzia Comunali del Municipio X.
Gli utenti possono visitarle, nei giorni e negli orari indicati nell'allegato Conosciamo le scuole dell’infanzia del Municipio Roma X.





Fonte: Comune.roma.it

Axa, il centro commerciale Eschilo riprende vita dopo l'incendio

Sono passati quasi due mesi e la ferita è ancora aperta. Ma i commercianti del centro Eschilo non si sono dati per vinti e nel week end hanno alzato le saracinesche per dar di nuovo vita all'area commerciale di via Eschilo 72.

L'incendio dello scorso 23 dicembre, infatti, aveva messo in ginocchio 50 attività. Le fiamme erano partite dal centro estetico Mami Nails, al secondo piano della struttura. Il magistrato, subito dopo il rogo, sequestrò l'area interessata: 8 negozi in tutto. E' quella la parte del centro Eschilo che è ancora in attesa della perizia che dovrà dichiarare la stabilità e l'agibilità.

Per 23 attività che non sono rimaste coinvolte dal rogo e 15 che hanno pochi danni la via è stata più breve. I commercianti. da inizio febbraio, pian piano sono riusciti a riaprire avviando in ritardo i saldi per puntare così sulle vendite di questo periodo e un incasso che, almeno in parte, potrebbe restituire un po' di serenità a chi ha già perso molto.
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 12 febbraio 2016

Chioschi a Capocotta, sequestrate le strutture abusive sulla spiaggia

Operazione Dune sulle spiagge libere di Capocotta. Ieri mattina una ventina di agenti del X gruppo Mare della Polizia locale di Roma Capitale, hanno eseguito sequestri preventivi ai danni di manufatti abusivi presenti sull'area. In particolare gli agenti diretti dal comandante Antonio Di Maggio hanno operato tra il km 8 e il km 10 della via litoranea. 
Qui si trovano numerosi chioschi finiti sotto la lente d'ingrandimento del Prefetto Vulpiani che, di concerto con la Procura, nei giorni scorsi ha dato il via libera all'operazione di sequestro. I sigilli sono stati apposti ai chioschi Dar Zagaia, Mediterranea, Porto di Enea, Oasi di Capocotta, Mecs Village.
A dare impulso alla ricognizione sugli abusi era stato l'assessore alla legalità Alfonso Sabella, da marzo 2014 fino a settembre, delegato sul litorale.
Nel dettaglio gli abusi riscontrati riguardano, per quanto riguarda "Er Zagaia" 240 dei 300 metri quadri del ristorante, due locali magazzini, una struttura di legno. Al Mediterranea invece riscontrate irregolarità nelle tettoie, diventate poi di fatto manufatti, e una una struttura in legno. Al "Porto di Enea, irregolare la pedana in legno e 130 metri quadri di copertura in teli; inoltre un magazzino in legno e un manufatto in legno. All'Oasi di Capocotta un chioscho di 55 metri quadri adibito a bar ristorante, un gazebo con infissi e quattro manufatti in legno. Al Mecs Village irregolare gli ampliamenti di bar e cucina, 500 metri di pedana, un chiosco in pvc e un manufatto adibito a bar.
Fonte: Ostiatoday.it

Discariche abusive in spiaggia tra Ostia Lido e Focene: scoperti 1400 metri quadrati di rifiuti

Resine, legno, vernici, relitti di barche abbandonati in spiaggia. In totale gli uomini della Guardia Costiera hanno scoperto 1400 metri quadrati di discariche abusive, 400 sull'arenile di Focene, 1000 nei pressi della darsena del Canale dei Pescatori di Ostia Lido, in un'operazione di questa mattina coordinata dal Comandante Capitano di Vascello (CP) Fabrizio Ratto-Vaquer. 
La Capitaneria di Porto di Roma ha immediatamente informato e interessato i comuni di Fiumicino e di Roma (X Municipio) per la rimozione del materiale e la bonifica dell’intera area. I controlli in materia ambientale proseguiranno su tutto il territorio di giurisdizione, insieme al personale dei dipendenti Uffici Locali Marittimi di Torvaianica e Fregene, nonché della Delegazione di Spiaggia di Ostia.
Fonte: Ostiatoday.it

mercoledì 10 febbraio 2016

Le foibe, 71 anni fa. È il Giorno del Ricordo

Il 10 febbraio è il giorno del ricordo di una pagina tra le più cupe della storia contemporanea, avvolta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche, le cosiddette foibe, per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani, in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia.
Fra il 1943 e il 1947 oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte in queste gole, un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione, riconosciuto ufficialmente nel 2004, con la legge numero 94 che istituì la «Giornata del Ricordo», in memoria dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
Fonte: www.Corriere.it

martedì 9 febbraio 2016

Ronde e video sui social: ad Acilia e Dragona così ci si difende dai ladri

A Dragona e Acilia è guerra contro i ladri. I residenti, tra video diffusi sui social network e riunioni di quartiere, solidarizzano tra loro. Una difesa 2.0, che negli ultimi giorni sta avendo un boom. Sabato scorso il primo video messo su Facebook nel quale si vedeva chiaramente un malintenzionato scavalcare il muro di una villetta di via Donato Bartolomeo
Un furto, sventato, ripreso in diretta e messo on line della proprietaria di casa. Il coraggio della donna ha generato un effetto domino e così sono comparsi altri video.
Il secondo riprende una pezzo di strada di via Cremosano. E' la notte tra venerdì e sabato. L'orologio segna l'una e ventiquattro. Cinque individui a volto scoperto passano tra le auto, ne notano una e successivamente la rubano.
Il terzo è stato diffuso oggi. L'orario è sempre quello, poco dopo l'una e venti. Un ladro, felpa con cappuccio e volto travisato, parcheggia la sua jeep davanti alla cancellata di una villa, si guarda intorno, si avvicina alla casa e con un doppio salto da una rapida occhiata all'interno. Il sopralluogo, evidentemente, non va a buon fine perché il malfattore risale in auto ingrana la marcia e se ne va.
Le immagini sono state acquisite dalle forze dell'ordine che stanno indagando. Nel frattempo i residenti hanno paura e si organizzano. Sabato nel casale 'Raggio di sole' in via di Monte Cugno 10, ad Acilia Monti di San Paolo, si è svolto un incontro sulla sicurezza dal titolo 'Controllo del vicinato'.
Ad organizzare il convegno il Comitato di quartiere Acilia centro sud Monti di San Paolo. Si è parlato di prevenzione e di ronde di quartiere. Un modo in più per difendersi dai furti. 
Fonte: Ostiatoday.it

Firma la petizione per un presidio fisso dei vigili sulla Cristoforo Colombo e Via del Mare

Di seguito il testo della petizione da firmare se si intende sostenere il progetto:
"Spesso e volentieri migliaia di pendolari sono costretti a lunghe ed interminabili code sulle principali arterie che collegano la X Circoscrizione al Centro ed altre zone di Roma. Questo non avviene solo per semplice traffico o eventi accidentali ma anche a causa di strutture oramai inadeguate a poter sorreggere un flusso di traffico che si è andato ad incrementare anno dopo anno, soprattutto con l'espansione urbana incontrollata (E non stiamo parlando di villette o case abusive lo sapete benissimo a cosa mi riferisco) a cui appunto non è stato fatto seguito un piano di intervento adeguato per la viabilità. Chiediamo con questa petizione che, oltre a sbloccare in tempi rapidi quanto promesso ai cittadini, ovvero interventi di espansione ed adeguamento stradale, vengano effettuati anche interventi atti a consentire un adeguato deflusso del traffico come ad esempio la presenza COSTANTE dei Vigili urbani nelle ore di punta ai semafori principali della Cristoforo Colombo sia la mattina che la SERA. Inoltre chiediamo che in caso di eventi straordinari che prevedano manutenzione non ci siano tempi biblici per l'effettuazione appunto dei lavori stessi, come sta avvenendo ad esempio in questi giorni sulla rampa della via del mare. "
Attiviamoci e firmiamo la petizione per richiedere presidi fissi dei vigili sulle nostre vie.

lunedì 8 febbraio 2016

Roma-Lido, che disastro: piove all'interno dei treni

Altro problema sulla Roma-Lido. Questa volta non si tratta dei soliti ritardi del lunedì, ma della scarsa manutenzione dei convogli. Già perché nei treni che collegano Ostia a Roma in entrambe le direzioni piove.
E' la denuncia fatta dal gruppo di utenti del blog di Odissea Quotidiana che, in poco tempo, fa il giro del web.
Il vagone transennato diventa l'ennesimo simbolo del disastro della Roma-Lido. E non è la prima volta che capita. Sconcerto tra i pendolari. "Portatevi gli ombrelli in metro", dice qualcuno.
Fonte: Ostiatoday.it

venerdì 5 febbraio 2016

Dissesto stradale e recinzioni pericolose a Via W. Ferrari: cosa aspetta il Comune di Roma ad intervenire?

Riceviamo e pubblichiamo un appello di un abitante dell'infernetto stanco di non veder intervenire le autorità.


"Buongiorno... questo è lo scempio a cui si assistiamo oggi e da tempo su via Wolf Ferrari .. Non solamente brutto, ma anche pericoloso! Da notare, infatti, lo spuntone di ferro che sporge sulla strada .. abbiamo fatto la segnalazione alla municipale .. per favore provate a segnalare anche voi perché più siamo meglio è.. non lasciamo degradare ancora di più questo quartiere che è già allo stremo ... segnalate allo 06 67691 ....".

AR

giovedì 4 febbraio 2016

Massimo Prosperi responsabile Nazionale Basket

Grande orgoglio per il Presidente del Comitato Provinciale ASI di Roma Roberto Cipolletti nell'annunciare Massimo Prosperi come nuovo responsabile nazionale del basket.
Classe 1962, romano di nascita, Massimo Prosperi vanta una carriera di tutto rispetto. Protagonista in numerose città italiane come Ancona, Siena, Padova e Campobasso, nel 1982 ha vinto lo scudetto con il Banco di Roma. Ha allenato in serie B ed è stato responsabile del settore giovanile della Virtus Roma, dove si è qualificato per 4 anni alle finali nazionali, riuscendo a conseguire un prestigioso 3° posto con la U19. Attualmente è il tecnico della serie D, degli U20 e degli esordienti del Palocco Basket.
Un grande tecnico di vera passione e grande esperienza grazie al quale il campionato provinciale di Roma di basket è cresciuto ed ha raggiunto traguardi importanti per la crescita del settore a Roma. Un bagaglio umano e professionale notevole sul quale l'ASI ha deciso di puntare a livello nazionale.
Fonte: http://www.asiroma.it/
A Massimo, abitante del nostro quartiere, va il nostro personale "in bocca al lupo" per questa nuova esaltante avventura. AR

Roma-Lido, stazione Acilia: sportelli chiusi e salto del tornello

Stazione Acilia, Roma-Lido sportelli chiusi e salto del tornello

Ancora disagi per i pendolari sulla tratta Roma-Lido. Questa volta, però, non si tratta della circolazione dei treni ma della mancanza di personale alla stazione di Acilia. Questa mattina, infatti, solo una serranda era alzata e solo uno sportello era attivo causando così file chilometriche solamente per entrare nella stazione. 

Ma non solo. Tante le segnalazione del "salto del tornello" per evitare, appunto, di perdere tempo in fila. "Su 100 studenti almeno cinquanta non pagano", denuncia Andrea. "Oggi per rinnovare l'abbonamento ci ho messo 20 minuti, più o meno il tempo di attesa del Trenino", sottolinea Martina. 

E nel frattempo altri disagi si segnalano alla stazione di Casal Bernocchi dove gli ascensori sono fuori uso in attesa degli interventi di revisione già programmati. La circolazione, invece, procede con frequenze tra i 13 e i 18 minuti.
Fonte: Ostiatoday.it

lunedì 1 febbraio 2016

Via Ostiense chiusa al traffico per cinque mesi

Lavori stradali: via Ostiense chiusa al traffico per 5 mesi

Brutta sorpresa per gli automobilisti che devono percorrere la strada che collega Ostia e Roma in entrambe le direzioni. La via Ostiense, dal primo febbraio al 27 giugno per lavori tra via di Castel Fusano e via del Fosso di Dragoncello, sarà chiusa al traffico in entrambe le direzioni
Il traffico sarà deviato sulla via Del Mare che, limitatamente a quel tratto, sarà aperta anche a moto e autocarri. I lavori, come vi avevamo annunciato, sono gestiti dal Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano. Si tratta di interventi, finalizzati all'esecuzione di "importanti lavori di ristrutturazione e sostituzione dei canali in tutta la zona".
Insomma, prevenzione del rischio idrogeologico e manutenzione dei canali di scolo. La Polizia Locale, a tal proposito, raccomanda massima attenzione nel seguire la segnaletica con le deviazioni e il rispetto del limite di velocità, che verrà progressivamente ridotto a 50 km/h per scendere a 30 km/h nell'area interessata dai lavori.
Fonte: Ostiatoday.it

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