martedì 29 novembre 2011

Troppo smog, targhe alterne nella Capitale a partire da domani

(Foto Ansa)Troppo smog, targhe alterne nella capitale. E' la decisione dell'assessorato all'ambiente di Roma Capitale dal momento che le polveri sottili hanno superato il limite consentito dalla legge e le previsioni atmosferiche sono favorevoli al ristagno. Giovedì 01 dicembre si fermano le dispari.
Il provvedimento prevede il divieto di circolazione per tutti gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori con targa dispari che non potranno circolare all'interno della fascia verde cittadina, dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 21. Dal provvedimento saranno esentati gli autoveicoli di categoria "euro 5" e i motocicli "euro 3", i veicoli a gpl, metano, elettrici e ibridi.
Il provvedimento è stato deciso in relazione ai livelli di polveri sottili rilevati dalle centraline Arpa di: Preneste (67/50 microgrammi per metrocubo); Francia (64/50); Magnagrecia (65/50); Cinecittà (72/50); Villa Ada, Malagrotta e Cavaliere (52/50), Fermi (57/50), Tiburtina (74/50). Nella giornata di domenica inoltre, è stato lievemente superato il livello consentito per il biossido d'azoto che nella stazione di Fermi ha raggiunto una concentrazione massima di 206/200 microgrammi per metrocubo.
«Nella Capitale torna a tirare una brutta aria: dopo la pausa per pioggia negli ultimi tre giorni, infatti, le concentrazioni di Pm10 nell'aria sono andate aumentando, sabato 26 e domenica 27 in ben nove punti di monitoraggio sono stati rilevati sforamenti oltre la soglia critica dei 50 microgrammi per metro cubo». E' così che Legambiente definisce la « situazione preoccupante» e «destinata a peggiorare nei prossimi giorni, come si evince dalle previsioni modellistiche dell'Arpa Lazio, che per le giornata di oggii, mercoledì 30, prevedono concentrazioni altissime di particolato nell'aria, con picchi compresi tra i 50 e i 150 microgrammi per metro cubo un po' ovunque».
«Con questo smog la salute dei cittadini corre seri rischi, le targhe alterne vanno subito previste così come nuovi blocchi totali della circolazione, ma serve più coraggio da parte del Comune nelle scelte per la limitazione del traffico privato - afferma il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati -. Nei giorni successivi ai picchi, aumentano ricoveri ospedalieri e morti, è una situazione inaccettabile che va fermata con tutti i mezzi possibili. Il Comune di Roma deve fermare i pullman nel centro, aumentare il costo della sosta tariffata piuttosto che quello dell'autobus e ridurre le strisce bianche, fare nuove corsie preferenziali per il trasporto pubblico ed estendere la Ztl fino alle 21 tutti i giorni e nel week end fino alle 3 di notte. Il Sindaco Alemanno ha il dovere e l'obbligo di intervenire».

lunedì 28 novembre 2011

Nuovo ponte per Fiumicino, ancora blocchi; lavori fermi

Il posto dove dovrebbe sorgere il nuovo ponte
Gli imminenti lavori per il nuovo ponte "della Scafa" - un investimento pubblico da 25,5 milioni di euro, per un’opera lunga 285 metri, larga 20 metri, con due corsie per ogni senso di marcia e alta 18 metri - sono stati bloccati da alcuni intoppi. Quelli di cui venerdì 25 ha parlato il sindaco Alemanno all’assemblea romana dei costruttori (Acer) dicendo che «abbiamo fatto i salti mortali per realizzare il ponte della Scafa, ora siamo fermi da diversi mesi perchè è stata trovata una nave romana. Stanno là a contemplarsela da mesi, per fare cosa?» si è chiesto il sindaco davanti alla platea degli imprenditori. La risposta che si è dato è stata piuttosto provocatoria. Eccola: «Portarla in un museo dove mi pare ci siano altre 14 navi romane, che peraltro nessuno visita».
I saggi archeologici condotti sull’area che dovrebbe ospitare il viadotto e le strade d’accesso stanno in effetti portando alla luce numerosi resti. Ci sono gli scafi di due navi ritrovate nei pressi di via della Scafa (zona Isola Sacra) e addirittura i reperti che secondo la Soprintendenza indicherebbero la presenza di un porto (zona Tor Boacciana, non lontano dal multiplex Cineland) dalle dimensioni minori di quelli monumentali di Claudio e Traiano, a circa tre chilometri di distanza, dei quali sarebbe stato in qualche modo complementare. Inevitabilmente i ritrovamenti ritardano il via al nuovo ponte. Ma Alemanno scuote la testa.
 "Ma è possibile che ogni volta che noi troviamo ogni qualsiasi reperto diventa un elemento di contenzioso infinito e interminabile? – ha detto, accendendo l’entusiasmo dell’Acer - Per cui vanno avanti per mesi con ricerche archeologiche sempre più assurde e complicate? Prendiamo atto che ci siano alcune presenze ma distinguiamo i grandi ritrovamenti e diamo una svolta. Credo che dal governo debbano arrivare tempi certi per affrontare i contenziosi e l'aspetto di ritrovamenti di beni archeologici. È necessaria una nuova normativa che metta insieme il problema delle opere pubbliche, dei sondaggi archeologici e del contenzioso. Non è possibile - ha concluso - che qualsiasi opera di edilizia o urbanistica, anche se di somma urgenza, venga sempre bloccata da lentezze burocratiche e contenziosi a carattere archeologico».

mercoledì 23 novembre 2011

Tor de' Cenci: entro Natale sgomberato il Campo Nomadi?

Tor de' Cenci: entro Natale sgomberato il Campo Nomadi?

Si è scritto spesso, negli ultimi anni, del difficile rapporto tra gli abitanti del quartiere di Tor de' Cenci ed i Rom occupanti il Campo Nomadi.
Il Comitato di Quartiere, recependo le istanze dei residenti, più volte aveva chiesto provvedimenti verso quella che, in origine, era stata concepita come una struttura recettiva modello.
L'abbandono delle istituzioni, ed il conseguente declassamento del campo "da autorizzato a tollerato", hanno contribuito, negli anni, a renderne un posto insicuro, spesso al centro di drammatiche notizie di cronaca.
Per questo, la lettera diffusa dal Comitato di Quartiere, a firma del suo presidente Guido Basso, sembra aprire o, meglio, chiudere una fase importante.
"Mi è stato confermato che il campo di La Barbuta è ormai completato - scrive Basso - quindi, risolti gli ultimi atti tecnico - amministrativi si dovrebbe passare, senza altre perdite di tempo, alla fase attuativa.

Ci auguriamo che tutto ciò avvenga veramente e che le famiglie di quella zona di Tor dé Cenci possano passare, finalmente, un Natale senza fumi e diossina" conclude il presidente del Comitato di Quartiere, promotore anche di una petizione sui fumi sprigionati dal Campo Nomadi di Tor de' Cenci.
Fonte: RomaToday




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Roma Capitale, dal turismo alla cultura ecco i nuovi poteri della città

Dodici articoli, in tutto dieci paginette che potrebbero dare una spinta notevole allo sviluppo della capitale. Renderla simile dal punto di vista amministrativo alle altre grandi metropoli europee. Vi pare poco?

Semplificazione.
Il secondo decreto approvato, lunedì scorso, dal Consiglio dei ministri contiene gli elementi costituenti di quella che potrebbe essere la nuova governance. Ma l’ultima parola spetterà alla Regione Lazio. E infatti la Polverini per ora dice «vedremo, facciamo un passo alla volta». La parola d’ordine è: semplificazione. Urbanistica, edilizia, commercio, trasporti, sono questi i settori chiave che potranno beneficiare di iter più brevi. In che misura sarà la Pisana a deciderlo con una legge ad hoc, come stabilito nel protocollo d’intesa siglato con il Campidoglio il 20 ottobre scorso dopo un lungo tira e molla.

Il percorso.
Il provvedimento dovrà però completare prima il suo laborioso iter, tornare perciò entro 90 giorni al governo integrato dai pareri espressi dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, dopo essere passato al vaglio della Bicameralina per il federalismo e infine dalla Conferenza Stato-Regioni.

Le competenze.
Il nuovo ente territoriale assumerà come propria funzione la valorizzazione dei beni storici artistici e ambientali. Il Comune di Roma capitale dovrà in pratica promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, sostenere gli interventi di conservazione dei suoi «gioielli». Verranno conferite al Campidoglio anche le funzioni relative al Teatro dell’Opera, oggi assegnate al ministero per i Beni culturali. Lo statuto della Fondazione sarà dunque adeguato alle nuove norme. Anche i compiti amministrativi relativi alle funzioni della Protezione civile diventeranno di competenza comunale. Così come l’ordinamento del personale appartenente alla polizia locale.Allo stato attuale l’Assemblea capitolina avrà nella prossima consiliatura 48 consiglieri.

Ostia: ci risiamo! Sparatoria in strada alla ore 17.00: uccisi due boss

Vivevano da boss di quartiere e lì, ad Ostia, è finita per sempre la loro carriera criminale, sotto i colpi di pistola di killer per ora senza volto, arrivati a bordo di un'auto. Baficchio e Sorcanera erano imparentati alla lontana con la vecchia banda della Magliana: al secolo Giovanni Galleoni (40 anni) e Francesco Antonini (51 anni), due quarantenni con un 'curriculum' bello lungo, esponenti di rilievo della cosiddetta banda di Ostia,
sono stati uccisi ieri pomeriggio in un agguato nella località di mare alla periferia sud di Roma.

Un duplice omicidio che ha portato a 33 il conto delle vittime nella capitale nel 2011.
E che ha spinto il sindaco Gianni Alemanno a parlare di «risposta dello Stato finora inadeguata» ed a chiedere «misure drastiche» al ministero degli Interni e al capo della Polizia. Il questore di Roma Francesco Tagliente ha subito istituito una task force per il litorale coordinata dalla squadra mobile, che indaga sul delitto. Oggi al commissariato di Ostia, è previsto un Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato dal prefetto Giuseppe Pecoraro. La polemica politica è tornata rovente dopo un giorno di tregua grazie all'ok al decreto su Roma Capitale.

Le circostanze dell'agguato sono ancora da definire con esattezza.
Contro Galleoni e Antonini sono stati sparati da una macchina numerosi proiettili che li hanno sorpresi in strada, in una zona non lontana dall'Idroscalo dove venne ucciso Pier Paolo Pasolini. In terra sono rimasti almeno 6-7 bossoli. Antonini si è trascinato ferito dentro un locale in ristrutturazione in via Forni, dove è poi morto; Galleoni invece si è spento in strada, in via del Sommergibile, poco distante. All'agguato potrebbero aver assistito due operai che stavano lavorando nel locale in ristrutturazione e che sono scappati. Sono stati poi intercettati e bloccati dalla polizia a bordo di un'auto con il lunotto sfondato, forse da un proiettile sparato dai killer.

La loro testimonianza dovrebbe risultare preziosa per individuare gli assassini dei due boss.
Antonini e Galleoni avevano precedenti per associazione di stampo mafioso finalizzata al gioco d'azzardo, usura, estorsione e traffico di droga. Erano legati a esponenti della banda della Magliana, come emerse nel 2004 quando furono arrestati nell'operazione Anco Marzio. Un fantasma, quello del Romanzo Criminale, che ricompare spesso in questo 2011, 'annus horribilis' a Roma. «Ora basta, è necessario che il nuovo Ministro degli Interni e il Capo della Polizia prendano misure drastiche senza più nessun rinvio - è sbottato Alemanno -. La Capitale deve essere difesa da un assalto di criminalità organizzata senza precedenti dagli anni '70».

lunedì 21 novembre 2011

Nasce all'Infernetto la "Casa dei papà 2" per i padri separati

Nasce all'Infernetto la "Casa dei papà 2" per i padri separati

E' stata inaugurata in zona Infernetto la "Casa dei papà 2", struttura destinata ad accogliere, per altri 12 mesi, i padri che non sono riusciti a riconquistare l'autonomia economica e sociale dopo il primo anno di soggiorno nella casa dei papà di Torre di Prato Lungo. Si tratta di dieci appartamenti, come rende noto il Comune di Roma, di circa 65mq dotati di ogni comfort.
A consegnare le prime chiavi il vicesindaco Sveva Belviso, Tiberio Timperi, giornalista e testimonial dell'iniziativa, Maria Bisegna, presidente dell'associazione Nonni genitori di Papà separati, Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione matrimonialisti italiani e Antonio Matricardi, vicepresidente della onlus Padri separati.
"Grazie alla Casa dei Papà 2 offriamo un ulteriore aiuto a quei padri separati che, anche a causa della grave crisi economica mondiale, non riescono in un anno a ricostruire la propria autonomia economica e sociale - commenta Belviso - All'interno del nuovo Piano regolatore sociale, inoltre, abbiamo modificato la delibera n. 163 che regola gli sfratti, equiparando a questa situazione i papà separati o, in generale, il coniuge non affidatario: in questo modo, così come succede per le persone sfrattate, anche i padri separati potranno avere i 10 punti previsti dalla norma, mettersi in lista per avere un alloggio popolare e avere un contributo fino a 513 euro." La struttura è gestita dalla cooperativa "Un sorriso" ed è nata favorire l'integrazione di quei padri che vivono una fase temporanea di difficoltà economica. Ogni appartamento è composto da soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale e divano letto in salotto, bagno e terrazzo. A disposizione degli ospiti della struttura, oltre al giardino interno, anche una villa adiacente al condominio adibita a spazio comune con studio, area ludico-ricreativa per i più piccoli e spazi per le attività di supporto familiare, legale e psicologico.
Ospiti della struttura sono tutti padri ospitati precedentemente nella Casa dei Papà di Torre di Prato Lungo: genitori separati o separandi con uno o più figli minori, con un reddito Isee non superiore ai 7 mila euro (con un figlio) e di 9 mila (con 2 o più figli). Per avere accesso alle Case dei Papà, oltre alle condizioni economiche descritte, bisogna sostenere un colloquio nel municipio di residenza che, dopo una valutazione dei requisiti, inoltra la richiesta al Dipartimento per le Politiche sociali per ulteriori verifiche. Se accettato, il padre separato sarà ospite della Casa dei Papà in via della Torre di Prato Lungo, dove potrà soggiornare per 12 mesi pagando un affitto mensile di 200 euro (un contributo per l'appartamento, le utenze e tutte le attività previste, da quelle ludico ricreative per i bambini a quelle di supporto legale e psicologico). Chi non riuscisse, nell'arco di un anno, a rendersi economicamente e socialmente autonomo, dopo una valutazione dei servizi sociali comunali potrà soggiornare per altri 12 mesi nella Casa dei Papà 2, in via degli Strauss pagando un contributo mensile di 300 euro. In questa struttura, oltre al supporto legale e psicologico, verranno effettuate anche attività di terapia familiare e di psicoterapia, con percorsi ad hoc- come i "Gruppi di parola" realizzati dall'Opera Don Calabria- pensati per i più piccoli con particolari difficoltà e i laboratori ricreativi gestiti dall'Associazione "Mano nella Mano".
I papà, inoltre, avranno gratuitamente una tessera famiglia per l'accesso del nucleo familiare a sette visite specialistiche. Entrambe le strutture sono state pensate per consentire ai papà di poter ospitare i propri figli, anche minori, e permettere loro di ricostruire i momenti di condivisione del clima familiare quotidiano. Il costo dell'Amministrazione capitolina non cambia rispetto alla spesa sostenuta per la prima Casa dei Papà: per entrambe le strutture infatti, l'impegno per Roma Capitale resta di 350mila euro.
Fonte: RomaToday




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venerdì 18 novembre 2011

Olive: "8 milioni di euro per la messa in sicurezza idrica di Infernetto e Ostia Antica"

Olive: "8 milioni di euro per la messa in sicurezza idrica di Infernetto e Ostia Antica"
Il XIII° Municipio, dopo l'alluvione dello scorso ottobre, rialza la testa.
L'assessore ai lavori pubblici Amerigo Olive, ad Ostia, rivela che saranno ben trenta i milioni di euro che saranno investiti per la messa in sicurezza idrica del litorale romano.
La prima parte, che si aggira intorno agli otto milioni, sarà dedicata solamente per le zone dell'Infernetto e di Ostia Antica.
"Si tratterà di una gara europea di progettazione per l'ampliamento e la riqualificazione delle reti idriche dei due quartieri. - riporta OstiaTV - Stiamo lavorando a questi progetti insieme ai tecnici del XII° Dipartimento del Comune di Roma, che ha già finanziato le opere previste".
"Dopo la gara, partirà l'appalto e pensiamo di poterla avviare nel 2012", rivela Olive.


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mercoledì 16 novembre 2011

Limite smog superato, domenica blocco del traffico

  È la prima volta, da quando Gianni Alemanno è sindaco di Roma, che viene adottata una tale misura. Per contenere la risalita degli agenti inquinanti che per sei giorni consecutivi hanno superato i limiti fissati, il Campidoglio ha disposto per domenica prossima, dalle 8.30 alle 17.30, il blocco totale della circolazione per i veicoli privati all’interno della fascia verde. Per agevolare la circolazione saranno potenziate 86 linee del trasporto pubblico locale.

lunedì 14 novembre 2011

Infernetto, fuggono in auto e poi a piedi: avevano rubato 4 pneumatici

Infernetto, fuggono in auto e poi a piedi: avevano rubato 4 pneumatici
Stanotte, all'Infernetto, i carabinieri di Ostia hanno arrestato per furto 2 romeni, di 33 e 28 anni, incensurati, immigrati da pochi giorni. I due stranieri percorrevano via Pinzolo a bordo di un furgone Daily a fari spenti quando sono stati intercettati da una 'gazzella' dell'Arma. Hanno abbandonato il veicolo tentando di fuggire a piedi; i carabinieri, tuttavia, sono riusciti a raggiungerli e bloccarli, accertando che nel mezzo trasportavano 4 pneumatici che avevano appena rubato ad una Matiz parcheggiata in strada circa 200 metri prima.
Questa mattina, nelle aule della Sezione di Ostia si è celebrato il rito direttissimo di convalida del loro arresto.
Fonte: OstiaToday



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Giovedì nero: doppio sciopero trasporti. Fermi bus, metrò, tpl, linee regionali

Disagi a Roma giovedì prossimo, 17 novembre, quando il servizio di trasporto pubblico sarà interessato da una serie di scioperi: due di 24 ore indetti rispettivamente dalla Faisa Cisal in Atac e dal Sul in Roma Tpl; gli altri, di 4 ore, indetti da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Faisa Cisal e Sul, riguarderanno tutto il.

A Roma per tutta la giornata di giovedì, saranno quindi a rischio bus, comprese le 73 linee periferiche gestite da Roma Tpl, tram, metrò e le ferrovie urbane Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Il servizio sarà assicurato solo da inizio corse fino alle 8.30 e poi dalle 17 alle 20, ovvero nelle due fasce di garanzia previste dalla legge. Per i passeggeri, comunque, i disagi si concentreranno principalmente nella fascia oraria 8.30-12.30 per effetto della contemporanea protesta di quattro ore a carattere regionale.
 
Nella notte di mercoledì saranno possibili disagi nel servizio dei bus notturni, ovvero le 27 linee identificate dalla lettera «n». Alle proteste potranno aderire tutti i lavoratori, compresi tra gli altri gli addetti alla verifica dei titoli di viaggio, gli addetti ai parcheggi, gli ausiliari del traffico e i lavoratori delle biglietterie. Possibili disagi nel corso della giornata anche per le attività al pubblico dell`Agenzia Roma Servizi per la Mobilità: check point per i bus turistici, contact center e numero verde disabili, Sportello al pubblico di piazzale degli Archivi 40 e box informazioni della stazione Termini e dell`Aeroporto di Fiumicino. Sono esclusi, invece, dallo sciopero portieri, guardiani, addetti ai centralini telefonici e ai servizi di sicurezza compresi quelli delle metropolitane.

venerdì 11 novembre 2011

Fumo dal "Freccia del Mare" per un guasto 200 pendolari a terra

Ancora un guasto ed i pendolari scendono in piazza. L'ultimo episodio è avvenuto la sera di giovedì 10 novembre quando alla fermata Tor di Valle da uno dei vagoni della Freccia del Mare alcuni passeggeri hanno visto fumo e sentito odore di bruciato.

Immediatamente è stato avvisato il capotreno che ha fatto scendere gli oltre 200 passeggeri. All'origine del guasto ci sarebbe stato un problema ai freni di una delle cabine. Intanto lunedì 14 alle 17 in piazza Capelvenere è previsto un incontro tra i cittadini e l'amministrazione locale. Da tempo infatti i pendolari della Roma Lido chiedono un intervento serio. Come conferma anche un recente dossier della Filt Cgil nell'ultimo triennio le corse saltate sono oltre tremila: nel 2009 i viaggi in meno registrati erano 484, tra gennaio e agosto del 2011, arrivano a 1514.

L'appuntamento in piazza è per avviare una raccolta firme: "Intendiamo sostenere la richiesta dei cittadini di un intervento serio promuovendo una mobilitazione e una raccolta di firme tra utenti e cittadini del nostro Municipio", hanno spiegato il consigliere del XIII municipio Giuseppe Sesa (Pd) e Fabio Boccuni, coordinatore del circolo Pd di Ostia Levante "affinché l'amministrazione faccia chiarezza sul grave stato di abbandono della ferrovia Roma Lido che sta producendo ormai da più di un anno disagi e gravi disservizi".
Fonte: Repubblica.it

mercoledì 9 novembre 2011

Giovane scomparso, si cerca in pineta

Scomparso da sabato 05 scorso, senza aver più dato notizie alla famiglia, presso cui viveva in zona Quartaccio, ed alla compagna. Carabinieri e polizia stanno cercando Mirco Margiotta, 34 anni, dipendente di una pasticceria al Quartaccio, sparito senza un perché da più di 3 giorni. Ricerche sono condotte anche dalla protezione civile, impegnata nei boschi attorno a Roma e sul Tevere.
L’ultima a vederlo è stata la compagna, dalla quale era stato qualche ora sabato pomeriggio. Nel salutarla era stato rassicurante: «Ci vediamo tra un pò». Ma non è più tornato. L’unica traccia è quello scontrino trovato nel giacchetto lasciato dalla fidanzata: la ricevuta di pagamento per una bombola di gas da circa 15 chili comperata nella mattinata. Gli amici di Mirco hanno contattato il negoziante che ha detto di averlo anche aiutato a caricare il contenitore nell’auto. Ma non è stato in grado di aggiungere altro.
Dal Gruppo Roma 2 dell’Associazione Europea Operatori di Polizia sono fiduciosi: forse quella bombola è servita semplicemente per condurre una specie di esperimento di cui Mirco – che sembrava attraversare un momento delicato –  parlava spesso. Ovvero quello di vivere nei boschi, portandosi appresso unicamente tenda e fornelletto. Per questo i volontari della protezione civile lo stanno cercando anche nella pineta di Castelfusano.
Sinora però senza esito. 
Fonte: Corriere.it\Roma

lunedì 7 novembre 2011

Sciopero benzinai confermato: 8, 9, 10 novembre distributori chiusi

"A partire dalle ore 19.00 dell’8 e fino alle ore 07.00 del 11 novembre sulla viabilità ordinaria e a partire dalle ore 22.00 dell’8 e fino alle ore 06.00 del 11 novembre sulla viabilità autostradale" tutti i distributori di benzina rimarranno chiusi, ad eccezione degli impianti situati nelle zone colpite dalle alluvioni di questi gironi. I benzinai incroceranno infatti le braccia per ben 3 giorni, i primi che fanno parte di un pacchetto di 15 giorni di sciopero, che si attuerà nel corso dei prossimi tre mesi. A confermare lo sciopero dei benzinai è il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl, che spiega come tale decisione si è resa inevitabile non avendo ricevuto "risposte tangibili, oltre le promesse allo stato fumose", nemmeno dopo l'incontro del 4 novembre scorso tenuto presso il MISE con il Sottosegretario Saglia. Nessuna risposta "né rispetto alla riforma della distribuzione carburanti tesa ad aumentare competitività ed efficienza del sistema, per abbattere sensibilmente i prezzi dei carburanti - spiega una nota - né rispetto alla soppressione nel provvedimento di deduzione forfetaria che riconosceva alla categoria il ruolo di sostituto di imposta, nell'incassare e riversare nelle casse dello Stato, a proprie spese e a costo della stessa incolumità personale, circa 38 miliardi di euro all’anno tra accise ed IVA" (http://is.gd/GUhtwK). "In segno di solidarietà alle popolazioni colpite dal violento nubifragio" lo sciopero è stato invece sospeso "nelle zone colpite dalle alluvioni e in quelle limitrofe", come richiesto dai Presidenti Faib della Toscana, Andrea Stefanelli e della Liguria, Aldo Datteri. La Figisc-Confcommercio spiega che la giornata di martedì sarà comunque quella decisiva per capire se lo sciopero dei benzinai verrà attuato o meno, rendendo noto che il Ministero per lo sviluppo economico ha infine convocato le parti "sulla vertenza bonus fiscale". Il presidente nazionale della Figisc, Luca Squeri, spiega infatti: "Al Ministero abbiamo espresso l’irrinunciabilità al provvedimento che, in caso di mancato rinnovo, costringerebbe alla chiusura migliaia di piccole gestioni, mettendo sul lastrico le imprese, le loro famiglie ed i loro dipendenti" concludendo che "il Ministero ha annunciato la sua disponibilità a comprendere le nostre ragioni ed a predisporre ipotesi di soluzione, che saranno oggetto di valutazione definitiva tra le parti nella giornata di martedì 8 novembre". In una nota del 20 ottobre scorso, quando fu annunciata l'intenzione di attuare un pacchetto di 15 giorni di sciopero, la Divisione Rete FederPetroli Italia fa sapere invece di dissociarsi, a causa del "difficile passaggio per l'economia mondiale ed in prevalenza nel nostro paese", da "manifestazioni, scioperi e stati di agitazione che coinvolgeranno l'Italia nei prossimi giorni" pur "condividendo pienamente le pretese e i diritti dei Gestori (impianti di carburante)". La Divisione Rete FederPetroli Italia sottolinea che "l'insistente attacco alle compagnie petrolifere e al Governo non risolve alcun problema e le proteste o altro tipo di disagio pubblico non portano a nessun risultato" spiegando che sarebbe invece "necessario un dialogo tra le parti che consenta il raggiungimento degli obiettivi prefissati"
Fonte: Mainfatti.it

Richiesta contributo per i danni causati dal maltempo di giovedì 20 ottobre

Roma, 28 ottobre - Con Delibera di Giunta n. 427 del 28 ottobre 2011, è stata approvata la richiesta per la “dichiarazione dello stato di calamità naturale”, formulata dall'Amministrazione di Roma Capitale alla Regione Lazio a seguito dello straordinario maltempo del 20 ottobre scorso.
 
La Regione Lazio ha successivamente provveduto all'inoltro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, una volta dichiarato lo “stato di emergenza”, provvederà contestualmente alla nomina di un Commissario Delegato il quale, con specifico provvedimento, definirà i criteri e le modalità di accesso ai contributi sulla base di quanto a tal fine previsto dalla Legge della Regione Lazio 20 luglio 2006, n. 8 e dal suo regolamento di attuazione 31 ottobre 2008, n. 21.
 
Una volta completato l’iter sopra descritto, sarà predisposta una specifica modulistica per la presentazione delle domande di risarcimento e della relativa documentazione probatoria

"Adesso sarà possibile accogliere le richieste di rimborso - ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - che saranno presentate dalle famiglie e dalle imprese per risarcirle dei danni subiti in quella terribile giornata".

Ulteriori informazioni ed aggiornamenti saranno pubblicati sulle pagine web della Protezione civile capitolina.
Fonte: Comune di Roma.it

venerdì 4 novembre 2011

Vitinia: investe un cliente dopo la rapina al supermercato

Vitinia: investe un cliente dopo la rapina al supermercato

I Carabinieri della Stazione di Vitinia hanno denunciato a piede libero L.P., 56enne romano, con precedenti, che il 01/11, verso le 14:00, dopo aver rubato dei prodotti alimentari in un supermercato ha investito un cliente che ha tentato di fermarlo.
L'uomo è entrato nel supermercato fingendosi un normale cliente e ha occultato in uno zaino, che aveva con se, svariati prodotti alimentari e si è avviato verso l'uscita. I suoi movimenti sono stati notati dal personale del supermercato che ha cercato di fermarlo, ma senza successo. Il ladro ha raggiunto la propria auto nel parcheggio antistante e ha ingranato la marcia.
Nell'uscire dal parcheggio, ha investito un cliente che, accortosi di quanto stava accadendo, ha tentato di fermarlo. I Carabinieri, giunti sul posto subito dopo, sono riusciti ad identificare il malfattore e lo hanno rintracciato nella zona di Ardea. Un immediato servizio di appostamento nei pressi dell'abitazione ha permesso agli uomini dell'Arma di bloccarlo nel giro di poche ore. La merce trafugata è stata restituita ai responsabili del supermercato.
Il cliente investito, per fortuna ferito lievemente, è stato curato presso il pronto soccorso dell'Ospedale Grassi di Ostia.
Fonte: EurToday



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