mercoledì 31 agosto 2011

INFERNETTO, Via Pietro Romani, 170: 4 secchioni AMA non bastano più!

Ieri, 20 settembre 2011, abbiamo notato che dopo i numerosi personali solleciti all'AMA è finalmente apparso un ulteriore secchione per la raccolta di spazzatura "umida". Invito tutti gli interessati a non domerdere nel richiedere vengao aumentati, ora, anche i secchioni per la raccolta differenziata.



Il  28 Dicembre 2009, come repentinamente segnalato da questo blog, l'AMA diminuì da 3 a  2, i cassonetti antistanti l'uscita principale del complesso residenziale Parchi della Colombo in Via Pietro Romani 170, dedicati alla raccolta dei rifiuti "umidi" .
Sperammo, assai ingenuamente, che la diminuzione fosse solamente temporanea e dovuta alla naturale sostituzione per usura.
Ma così non è stato.
Anzi.
 Tra il 2010 ed il 2011, nella stessa via, all'angolo con Via D. Ceccarossi , sono stati aperti circa 4 negozi che scaricano rifiuti solidi (cartoni, imballi, plastiche, vetro, etc) nei relativi contenitori della differenziata, con il risultato che ogni giorno tutte e 3 le tipologie di cassonetti risultano perennemente pieni. 
Ciò comporta evidenti disagi ai residenti ed agli operatori ecologici, e sottopone a rischi igienici evitabili, oltre che a evidenti limiti di decoro urbano.

Invitiamo pubblicamente, l'AMA a porre dei nuovi cassonetti a servizio dei negozi siti in Via D. Ceccarossi, in modo che quelli di Via Pietro Romani, 170, siano dedicati a servizio del comprensorio Parchi della Colombo che conta circa 180 unità immobiliari.

Invitiamo, tutti i residenti, sensibili a tale tema, a "rafforzare" la richiesta da noi effettuata all'AMA, al numero verde 800 867 035, protocollo numero 1541628, oppure seguendo la procedura descritta al link:

Contiamo in una fattiva collaborazione dei residenti e dell'AMA.

martedì 30 agosto 2011

Lazio, ecco i contenuti del Piano Casa approvato ad agosto

Il Piano Casa si applica a tutti gli edifici realizzati legittimamente (anche quelli per i quali il titolo edilizio sia stato rilasciato in sanatoria, compresi il caso della formazione del silenzio assenso) ed a quelli non ultimati, ma che abbiano ricevuto il titolo abilitativo edilizio. La normativa, importante novità rispetto alla legge precedente, si applica anche nelle zone agricole e nelle zone più urbanizzate delle aree naturali protette. Sono esclusi gli insediamenti urbani storici, come individuati dal Piano territoriale paesaggistico regionale, le aree di rischio idrogeologico molto elevato, i casali e i complessi rurali realizzati in epoca anteriore al 1930, gli edifici costruiti nelle aree del demanio marittimo. Per gli ampliamenti di edifici esistenti è prevista la possibilità di ‘monetizzare’ il mancato rispetto degli standard urbanistici nel caso sia impossibile realizzare le opere di urbanizzazione secondaria necessarie. Tale possibilità viene invece esclusa per i cambi di destinazione d’uso.

Le norme relative ad ampliamenti, demolizione e ricostruzione, cambi di destinazione d’uso resteranno in vigore per tre anni dalla data di pubblicazione della legge.

Ampliamento di edifici esistenti
Gli ampliamenti sono permessi in aderenza o adiacenza rispetto al fabbricato esistente, ma non in sopraelevazione. Possono comportare anche un incremento delle unità immobiliari e devono essere realizzati nel rispetto delle altezze e delle distanze previste dalla legislazione vigente. Devono essere realizzati nel rispetto delle normative sulla bioedilizia, qualora comportino l'uso di fonti di energia rinnovabile non inferiore a un kilowatt, l’incremento di cubatura arriva al 30%. In caso di adeguamento dell'intero edificio alla normativa antisismica, le percentuali di ampliamento variano a seconda della localizzazione degli edifici stessi, con incrementi che possono arrivare al 35%.

a) residenziali. Rispetto al precedente Piano Casa, la possibilità di ampliare l’edificio non è più limitata alle sole abitazioni di dimensione inferiore ai mille metri cubi. L'incremento massimo è del 20%, per un massimo di 70 mq di Superficie utile lorda. Non ci sono più le limitazioni previste della legge precedente sulle aree agricole.

b) non residenziali. Lo stesso limite del 20% è previsto per gli edifici non residenziali, per un massimo di 200 mq per ogni edificio. Nel caso di edifici con destinazione ad attività produttive e artigianali il limite è del 25%, per un massimo di 500 mq. Chi usufruisce dell'ampliamento dovrà mantenere la destinazione d’uso per almeno 10 anni.

Cambi di destinazione d'uso
È consentito il cambio di destinazione d’uso, con intervento di ristrutturazione, sostituzione, demolizione e ricostruzione, completamento, per gli edifici non residenziali dismessi. È consentito l'ampliamento del 30% rispetto alla superficie utile esistente. Con tali interventi, che non si potranno realizzare nelle zone omogenee D (industriali) con superficie superiori a dieci ettari e nelle zone omogenee E (zone destinate all'agricoltura), sarà possibile trasformare la destinazione d'uso in residenziale, fino a un massimo di 15 mila mq. Una quota fra il 30 e il 35% (a seconda della superficie realizzata) dovrà essere destinata alla locazione a canone concordato (housing sociale). Sono previsti interventi anche nelle aree edificabili libere con destinazione non residenziale: potranno essere realizzate abitazioni, fino a una superficie massima di 10mila mq. Anche in questo caso il 30% dovrà essere destinato all’housing sociale.

Demolizione e ricostruzione
Sono consentiti interventi di demolizione e ricostruzione in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici:
a) per edifici a destinazione residenziale per almeno il 50% è previsto l'ampliamento fino al 35%;
b) per edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35%, comunque non superiore a 350 mq, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d’uso previste negli strumenti urbanistici;
c) per edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 mq in condizioni di degrado, ampliamento fino al 60%, a condizione che venga mantenuto almeno il numero precedente di unità immobiliari in capo ai proprietari.
d) per gli edifici in zona agricola tale ampliamento non può superare il 20% della cubatura esistente.

Interventi di recupero
In deroga agli strumenti urbanistici, sono consentiti interventi di recupero a fini residenziali dei volumi accessori, pertinenziali (come ad esempio garage, locali di servizio) con tetti di volume differenti a seconda della destinazione d’uso degli edifici e della loro localizzazione. Tali interventi sono cumulabili, a differenza degli altri, con gli ampliamenti, nel caso in cui riguardino tipologie residenziali unifamiliari e plurifamiliari a schiera.

Programmi di riqualificazione urbana
Al fine di riqualificare porzioni di territorio caratterizzate da tessuti edilizi degradati, edifici isolati, ma anche territori di interesse naturalistico, ambientale e culturale, i Comuni adottano programmi integrati, che possono prevedere demolizioni e ricostruzioni con spostamento delle cubature in zone differenti. In questo caso è previsto un premio pari a un massimo del 75% in più delle volumetrie demolite. Nel caso la delocalizzazione interessi zone costiere può essere previsto un premio di cubatura fino al 150%.

Mutuo sociale e misure per l'edilizia residenziale pubblica
Per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica, la principale novità rispetto alla legge precedente è costituita dal ‘mutuo sociale’, ideato per consentire l’acquisto di case, in particolare degli alloggi Ater o degli alloggi di edilizia sovvenzionata costruiti appositamente. Tali mutui copriranno l’intero prezzo dell’immobile, avranno un tasso dell’1%, rate non superiori al 20% del reddito familiare del beneficiario. Il pagamento sarà sospeso in caso di disoccupazione o altro impedimento al pagamento del beneficiario. Sono, inoltre, previste una serie di misure per permettere la costruzione di nuove case popolari individuando aree senza costi aggiuntivi (densificazioni dei piani di zona, cambi di destinazione d'uso di terreni di proprietà delle Ater).

Altre misure
Sono previste deroghe agli strumenti urbanistici per quanto riguarda la realizzazione di impianti sciistici e attività estrattive. È prevista una procedura accelerata per quanto riguarda la realizzazione o il completamento di edifici o strutture di pubblico interesse (ospedali, scuole, università, porti, strutture alberghiere). La deroga agli strumenti urbanistici, in questi casi, è autorizzata dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta, previa intesa con il ministero dei Beni culturali. Il Consiglio regionale si esprime entro 120 giorni. Nelle aree naturali protette è consentita la realizzazione di impianti e attrezzature sportive finalizzati alla valorizzazione del paesaggio. Per una serie di strumenti urbanistici attuativi, inoltre, viene introdotta la possibilità di un'approvazione diretta da parte delle giunte comunali, qualora i consigli non li approvino entro 90 giorni. Prevista, poi, una procedura abbreviata per la definizione dei procedimenti di sanatoria edilizia ancora pendenti. È istituito, infine, l'osservatorio regionale del territorio, con il compito di monitorare le trasformazioni edilizie in atto e di proporre interventi in merito alla pianificazione.

lunedì 29 agosto 2011

Pineta Castelfusano; segnalata presenza di un leopardo. Forestale mobilitata

Ruggiti spaventosi nel pieno della notte.
Evidenti ad un esperto che, all’interno del bosco, registra i suoni degli uccelli notturni. E che, dopo essersi raggelato per quel raccapricciante richiamo felino, è stato costretto a darsela a gambe levate. Nella pineta di Castelfusano è caccia al leopardo. A mobilitarsi nella ricerca è un organismo al di sopra di ogni sospetto, la sezione Cites del Corpo Forestale dello Stato alla quale è pervenuta una circostanziata segnalazione da parte di esperto, un noto ornitologo che frequenta da anni la pineta di Ostia per ragioni di studio. «Riteniamo la segnalazione del tutto affidabile - indica Marco Fiori, direttore della Sezione Investigativa Centrale del Cites - Conosciamo personalmente lo studioso e per questo abbiamo già avviato le ricerche sul campo».
L’evento è avvenuto pochi giorni fa. 
«Come fa spesso - prosegue Fiori - l’ornitologo si è avventurato nel profondo del parco in piena notte. Il suo obiettivo era ancora una volta quello di registrare i suoni prodotti dagli uccelli notturni, in particolare assioli, civette e barbagianni che popolano la pineta di Ostia. Ci ha riferito che il silenzio della zona è stato rotto dal raggelante ruggito di un leopardo. Ha detto che era potentissimo e vicino, tanto che si è spaventato ed è scappato via abbandonando l’impresa per i suoi studi».

L’allarme è stato raccolto dal Cites e diffuso alle autorità locali
, in particolare alla Stazione del Corpo Forestale dello Stato che opera in via Villa di Plinio, ai piedi della torre d’avvistamento antincendio. Il punto in cui sarebbe avvenuto l’incontro ravvicinato è la vasta area a ridosso dell’Infernetto, lungo via del Lido di Castelporziano
«La persona che ci ha chiamato - insiste Fiori - è affidabile, ma siamo convinti che il ruggito che ha sentito poteva provenire da qualche fiera detenuta in gabbia in una delle ville al confine tra l’Infernetto ed il parco di Castelfusano. In ogni caso, faremo accertamenti scrupolosi e non lasceremo nulla di intentato per catturale il leopardo qualora sia provata la sua presenza».

L’allarme è tenuto nella massima riservatezza per non scatenare la psicos
i
. E’ la stessa tecnica di caccia usata due anni fa quando fu segnalata la presenza di pericolosissimi serpenti a sonagli. In via Villa di Plinio ne vennero catturati due a distanza di poco più di un mese l’uno dall’altro, evidentemente abbandonati da qualche collezionista che se ne voleva disfare. L’individuazione dei crotali avvenne sotto la direzione proprio di Marco Fiori.

«Beh, non mi sorprenderei di nulla - afferma un naturalista e micologo
che conosce Castelfusano come le sue tasche - Una ventina di anni fa io con un mio amico botanico in pineta ci imbattemmo in un puma che fu poi catturato. Se il leopardo fosse realmente presente troveremmo le carcasse di qualche animale divorato per nutrirsi: si può cibare di cinghiali, di cani e di daini. A meno che non vada a rifocillarsi nella vicina tenuta presidenziale di Castelporziano dove di certo il cibo non manca»

giovedì 25 agosto 2011

Stasera trattamento contro le zanzare al Z9 di Parchi della Colombo

Con la presente si ricorda, a tutti gli abitanti del comprensorio "Z9" del complesso Parchi della Colombo, che questa notte, tempo permettendo, è previsto il trattamento adulticida e larvicida contro le zanzare.

Il passaggio è previsto, appunto, tra le 02.00 e le 04.00 di venerdì 26/08/2011.

Ricordatevi di non lasciare nel patio nulla che possa essere "contaminato" dal trattamento.

Si rammenta, inoltre, che nel giorno successivo al trattamento, verrà sospesa l'erogazione dell'acqua irrigua per i giardini, in modo da aumentare l'efficacia del trattamento.

Maxi-incidente sulla Via del Mare: gravi 8 feriti tra cui due bambini

Otto feriti gravi, tra cui due bambini. Sei veicoli coinvolti. Interrotta la circolazione. È il bilancio di un maxi-incidente avvenuto questa mattina al chilometro 21.5 della Via del Mare su entrambe le carreggiate. Si tratta di un incidente con un frontale e carambola che ha causato 8 feriti trasportati in codice rosso in ospedale. Tra loro anche due bambini, uno di 3 mesi e uno di 5 anni. Sono stati ricoverati al Grassi di Ostia, al San Camillo, al Sant'Eugenio.  
A causa dell'incidente è stata interrotta la circolazione sulla Via del Mare dal km 23 in direzione Roma. Sul posto, i vigili del XIII° Gruppo. 
Intorno alle 13.00, la Via del Mare è stata riaperta.

lunedì 22 agosto 2011

Ostia: 3.119 chiamate mute al 113 in un mese, denunciato 45enne

Dal 13 luglio ha effettuato 3.119 telefonate al 113, di cui 213 effettuate nella mattina del 20 Agosto tra le ore 4.00 e le ore 10.00 rimanendo in linea in media 6 secondi. L’autore, un 45enne che vive solo in un appartamento di Ostia, telefonava con una scheda prepagata senza credito abilitata solo ai numeri del soccorso pubblico.

Dai primi riscontri sembrerebbe che con le telefonate al 113, le uniche possibili senza pagare, l’uomo colmasse i vuoti della sua esistenza. Gli Agenti del Commissariato di Ostia invitati dal Dirigente della Sala Operativa della Questura a effettuare riscontri, al termine delle verifiche, hanno denunciato in stato di libertà l’uomo per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.

Hanno inoltre provveduto al sequestro della scheda. L’uomo non ha voluto spiegare i motivi del suo comportamento.

Fonte: Ostia Today

Eliminati pini secchi nel Viale di Castel Porziano

Lunedì 08 agosto sono stati abbattuti, nel viale in questione , a cura del Servizio Giardini del Municipio, quattro pini all’altezza dell’incrocio con via Salorno. Questa volta, sono stati opportunamente eliminati i ceppi conseguenti al taglio. Cosa mai accaduta fino ad oggi.

I pini, completamente secchi, rappresentavano, ormai da tempo, un pericolo costante alla sottostante viabilità del viale e molti cittadini preoccupati avevano segnalato la cosa e richiesto un intervento di messa in sicurezza fin da tempo.

Ora il pericolo è stato rimosso e, come conseguenza pratica, anche la visibilità è notevolmente aumentata riducendo drasticamente i rischi di collisione per chi percorre e/o transita in quell’incrocio.

I pini sul viale risulterebbero essere così scesi a circa 550 esemplari, tenendo conto dei diversi abbattimenti avvenuti negli ultimi tempi.

Le cause o concause possono essere diverse: dal traffico e conseguente smog, alla costruzione di marciapiedi, alla loro anzianità, alla loro collocazione sul ciglio del canale e via discorrendo.

Ciò dopo un importante intervento di bonifica e controllo di tutti pini, effettuato pochi anni fà.

Ci auguriamo, in qualità di abitanti della zona, che le Istituzioni provvedano rapidamente ad:
  • eliminare tutti gli indecorosi e poco sicuri ceppi lasciati specie sul lato marciapiede;
  • mettere mano ad un progetto di riqualificazione del viale con azioni di bonifica e controllo preventivo allo scopo di limitare o procrastinare, ove possibile, i tagli;
  • che, contemporaneamente, si avvii un progetto di rimpiazzo dei pini tagliati, magari con messa a dimora di altri pini od altre specie compatibili.

Ostia: cadavere sotto il telo tra l'indifferenza dei bagnanti

È rimasto per ore sotto l'ombrellone, sulla spiaggia di Ostia. Coperto da un telo verde, guardato a vista da tre poliziotti. Tutt'attorno, la gente non si è mossa dai lettini. Ha continuato a prendere il sole, a chiacchierare, a commentare quello che era successo. In molti hanno perfino fatto il bagno a pochi metri da quel lenzuolo che proteggeva dagli sguardi il corpo senza vita di Nicola Bangi, 67 anni: si era tuffato, si è sentito male - forse a causa del caldo torrido o di una congestione - e nessuno era riuscito a salvarlo.
Mentre la moglie e la figlia del sessantenne, testimoni della tragedia, erano state appena accompagnate in ospedale, sotto choc, la vita tra ombrelloni e sdraio è andata avanti come se nulla fosse. Gli agenti, accorsi inutilmente insieme agli infermieri di un'ambulanza, controllano la situazione in attesa dell'arrivo della Mortuaria. Ma loro, i pendolari della domenica in cerca di un po' di fresco lontani dalla canicola della città, rimangono lì a guardare la risacca, a leggere, a discutere. Mentre passano i minuti, le ore. E il corpo di Bangi è a pochi metri da loro.
E' stato uno dei bagnini in servizio sulla spiaggia libera attrezzata del lungomare Duca degli Abruzzi il primo a tuffarsi per soccorrere il sessantenne in difficoltà, che era già scomparso sott'acqua. È stato lui a raggiungerlo e a trascinarlo a riva. «Ha avuto un malore mentre faceva il bagno ed è morto per annegamento», spiegano gli investigatori, che ora vogliono ricostruire l'accaduto. Ma quei poliziotti accanto al corpo immobile, freddo, non hanno nulla da ricostruire: quella scena della spiaggia piena di vita è ben impressa nelle loro menti.
Sembra proprio che ormai l'indifferenza regni sovrana di fronte a qualsiasi questione anche rispetto la morte....

mercoledì 3 agosto 2011

XIII° Municipio, orari estivi uffici demografici

Gli uffici Demografici di Ostia e di Acilia, per esigenza di servizio, dal 15 luglio al 02 settembre 2011 erogheranno il servizio al pubblico con i seguenti orari:
Carte d'identità, max 55 numeri, comprese le proroghe, nel turno antimeridiano max 25 numeri, comprese le proroghe, nel turno pomeridiano 'Sportello fuori orario' (lunedì e venerdì dalle 16 alle 20) max 60 numeri, comprese le proroghe: certificati: max 100 numeri nel turno antimeridiano max 60 numeri nel turno pomeridiano 'Sportello fuori orario' (lunedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00) max 110 numeri Estratti: rilascio a 45 gg. Lavorativi. Si comunica inoltre che gli uffici demografici di via Claudio 1, dal 13 giugno al 30 settembre saranno i seguenti:

Lunedì : mattina dalle ore 8,30 alle h. 12 Pomeriggio: dalle ore 16 alle h. 20 (soltanto per il rilascio della carta d'identità e certificazioni anagrafiche ) Martedì : mattina: dalle ore 8,30 alle h. 12, Pomeriggio : dalle h. 14,30 alle h. 16,30, Mercoledì(solo mattina): dalle ore 8,30 alle h. 12, Giovedì: orario continuato: dalle ore 8,30 alle h. 16,30. Solo per il mese di agosto, il giovedì, è abolito l'orario no stop e quindi l'orario sarà il seguente: mattina: dalle ore 8,30 alle h. 12,30 pomeriggio: dalle h. 14,30 alle h. 16,30, Venerdì: mattina dalle ore 8,30 alle h. 12 pomeriggio dalle ore 16 alle h. 20 (soltanto per il rilascio della carta d'identità e certificazioni anagrafiche) con esclusione dei giorni 12 e 19 agosto Sabato chiuso Si comunica ancora che per esigenze organizzative gli Uffici anagrafici distaccati in Largo del Capelvenere,13 rimarranno chiusi al pubblico dal 8 al 19 agosto. I servizi anagrafici, comunque, saranno garantiti presso la Sede Centrale del Municipio

martedì 2 agosto 2011

Via libera alle bici sulla Roma-Lido

Una buona notizia nel panorama delle tante difficoltà che ogni giorno affrontano gli utenti dei trasporti pubblici romani. Diventa operativo l'accordo tra il Campidoglio e le associazioni di ciclisti della Capitale:
dal 01 agosto via libera alle due ruote ecologiche sui treni della Roma-Lido e selle due linee della metropolitana A (nei tratti non chiusi per lavori in agosto) e B. «Da ieri, primo Agosto, è possibile raggiungere da Roma il litorale con la propria bici al seguito mediante la linea ferroviaria Roma Lido», annunciano soddisfatti dall'associazione BiciRoma.
Gli assessori alla Mobilità, Aurigemma, e all’Ambiente, Visconti, hanno dunque mantenuto l'impegno a rendere raggiungibile il litorale sul trenino Roma Lido anche durante i giorni feriali aprendo non solo la promessa fascia oraria mattutina. Dopo gli incontri presso l’assessorato alla Mobilità tra gli staff dei due assessori e i responsabili della Roma-Lido e dell’Agenzia della Mobilità è stato deciso, in via sperimentale, che il trasporto bici sarà consentito in direzione Lido di Ostia dall’apertura alle 09, ma anche - in direzione Roma - dalle 12 alle 16. Il tempo per una gita al mare dunque.  
Il documento «disposizione operativa per il trasporto delle biciclette sulla Roma-Lido nei giorni feriali» (in quelli festivi era già consentito) prevede anche che si possano portare le biciclette sulla metropolitana (linea A e B ) e anche se si tratta di «biciclette con pedalata assistita, se la fonte primaria di energia (batteria) non è costituita da un accumulatore al piombo».
BiciRoma, nel ringraziare l’assessore Aurigemma per l'avvio in tempi rapidi della sperimentazione e Visconti «per il supporto dato insieme al personale tecnico dell’Agenzia della Mobilità e dell’Atac» rivendica il risultato raggiunto - «insieme all’equiparazione delle bici a pedalata assistita a quelle tradizionali» - un importante passo avanti sul tema intermodalità.

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