mercoledì 4 maggio 2011

Città sporca, una class action contro il Comune

Una città sporca, in cui la raccolta dei rifiuti non funziona e i marciapiedi e le strade, piene di buche, non vengono puliti. Un degrado che, secondo il Codacons, per i romani vale un risarcimento di mille euro a testa. L´associazione che si batte per la difesa dei consumatori, ha infatti deciso di avviare una class action contro il Campidoglio, una mega-azione collettiva che, sottolinea il Codacons, «renderà giustizia agli abitanti di Roma che, pur pagando regolarmente le tasse, sono in balia delle buche, delle strade sporche e dei disservizi».

L´immagine di una città senza decoro risulta da un monitoraggio che l´associazione ha avviato il mese scorso e che sarà presentato questa mattina. Per dieci giorni, dal 21 al 30 marzo, il Codacons ha tenuto sotto controllo la pulizia di dieci strade in vari quartieri: via Carnaro (zona Conca d´Oro), via Gaspara Stampa (quartiere Talenti), via Borgo Ticino e via di Casalotti (zona Casalotti), via Vittorio Arminjon e via Bettolo (quartiere Prati), via R. Michels (Collatino), via Campo Ligure (Torrevecchia), via Aurelia e via Appia. In queste strade alcuni volontari del Codacons hanno depositato in punti precisi bottigliette di plastica, lattine e cartacce. Ogni mattina gli stessi volontari sono andati a controllare se quei rifiuti fossero stati raccolti dagli operatori dell´Ama.

«Delle dieci strade monitorate - si legge nel dossier del Codacons - nove registrano un livello di pulizia negativo e tra queste via Vittorio Aminjon, via R. Michels, via Aurelia, via Campo Ligure e via Bettolo». Dal dossier emerge poi che quattro strade versano in pessime condizioni (via Carnaro, via Gaspara Stampa, via Borgo Ticino e via di Casalotti), poiché «pulite dall´Ama solo una o due volte in dieci giorni». Dal monitoraggio del Codacons risulta infine che solo la via Appia è stata pulita quasi tutti i giorni.

In sostanza, denuncia il Codacons, «il 50 per cento delle strade monitorate è risultato sporco e solo il 10 per cento abbastanza pulito. Per questo - prosegue l´associazione - presenteremo una denuncia in procura contro l´Ama, ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio e chiedendo sanzioni e provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti che in quei giorni si sono occupati della pulizia delle dieci strade monitorate».

Ma il problema del degrado è ormai una costante per Roma. Ieri, ad esempio, molte delle strade del quartiere San Giovanni erano completamente invase dai rifiuti. Impossibile, per i pedoni, passeggiare sui marciapiedi senza dover fare lo slalom tra mucchi di spazzatura. In via Taranto, via Foligno, via La Spezia e viale Castrense, ad esempio, i cassonetti dei rifiuti indifferenziati erano stracolmi di sacchi, segno evidente della mancata raccolta da parte degli operatori dell´Ama.

Proprio per contestare i disservizi dell´azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, il Codacons ha deciso di avviare una class action. «La giunta capitolina - spiega l´associazione per la difesa dei consumatori - ha emanato due delibere con cui ha definito e circoscritto, secondo precisi indicatori sociali, quali sono le zone degradate della Capitale. Questo significa - prosegue il Codacons - che il Comune era ed è consapevole dello stato di abbandono e incuria in cui versano numerosi quartieri, e nulla ha fatto finora per garantire ai cittadini un accettabile livello di decoro urbano».

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