venerdì 24 dicembre 2010

"Caro sindaco Alemanno sono stufa di ballare sulle buche"

"Caro sindaco Alemanno  sono stufa di ballare sulle buche"
"Gentile signor sindaco, ogni mattina vado a scuola e non è giusto che devo sempre "ballare" sul sedile a causa delle troppe buche. Di certo lei dirà 'Ma io le riparo'. Certo, ma evidentemente non lo fa bene perché, se piove, il giorno dopo si sono già riformate. Le consiglio di fare un buon lavoro". Firmato una piccola cittadina "arrabbiata". Camilla ha 9 anni, frequenta la quarta elementare di una scuola all'Infernetto, quartiere a sud della Capitale, tra l'Eur e Ostia. "Scrivi a chi vuoi tu", ha detto la maestra. E così un compito a casa si è trasformato in un appello al sindaco Gianni Alemanno per segnalare gli enormi crateri che riempiono le strade che percorre ogni mattina per raggiungere la sua scuola.
Facendo un giro all'Infernetto è impossibile dare torto a Camilla.
Ogni via è un colabrodo. Le auto sono costrette a dribblare gli ostacoli: profonde buche piene d'acqua che spesso diventano trappole pericolose. Percorriamo via Ernesto Boezi, che taglia l'Infernetto e conduce alla scuola di Camilla, il "Trecentoventiduesimo circolo didattico via Cilea".
"Sembra di stare a Kabul o Bagdad. E invece siamo sempre a Roma, ma forse l'amministrazione comunale se l'è dimenticato", spiega Elena Ridolfi, mamma di Camilla, al volante della sua auto, costretta a fare la gincana tra allagamenti, brecciolino e buche, dopo aver rotto, lo scorso anno, l'asse posteriore. Un cratere è transennato da 20 giorni, di fronte al supermercato ci sono fossi sull'asfalto a ripetizione che proseguono fino all'asilo comunale Le Querce e alla rotonda con via Cilea. Stessa situazione in via Gaetano Coronaro, la strada che conduce a una delle tre chiese del quartiere, con dieci buche consecutive all'incrocio con via Franco Vittadini; in via Lotti, in via Salvatore Auteri Manzocchi con 7 crateri dopo il civico 76.
"Dal 2001 ci siamo trasferiti all'Infernetto, ma la situazione è sempre rimasta la stessa. Questo quartiere raccoglie 40mila abitanti. E mancano i servizi: dalla caserma dei carabinieri alle scuole, dalle piazze all'illuminazione, però continuano a costruire ville", racconta Elena. Che ha deciso di rigirare la lettera della figlia al sindaco Alemanno "ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Anche se è scritta da una bambina raccoglie il malcontento di tutti i residenti. Ci sentiamo ignorati", continua Elena. 
Spesso i residenti si sono uniti per portare avanti le loro battaglie. Sono state raccolte 5mila firme per sollecitare la costruzione di un liceo all'Infernetto che non esiste. "Il più vicino è a Ostia o Roma perché quello a Casal Palocco è già saturo. Ma non si muove niente e noi continuiamo a vivere nel degrado", conclude.
Guarda qui le foto pubblicate su Repubblica.it 
Fonte: Redazione Repubblica.it

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