giovedì 28 ottobre 2010

Presentato il progetto "LA MAGIA DEL CORPO" a sotegno del disagio psicoemotivo

Prevenire il disagio psicofisico e allo stesso tempo promuovere una maggiore consapevolezza di se stessi nella vita quotidiana, attraverso l'ascolto. È lo scopo che si prefigge il progetto "La magia del corpo", di Federica Mulè, istruttrice Counsellor a mediazione corporea, sistema Rio Alberto Italia.

Il progetto, patrocinato dal municipio XIII, ha trovato pieno riscontro in sede di commissione cultura ed è destinato alle associazioni e ai volontari che svolgono la loro opera nell'ambito sociale. Federica Mulè, nel presentare la sua iniziativa e nel ringraziare le Istituzioni locali per l'interesse dimostrato nei confronti del progetto ha parlato di "una iniziativa importante che si pone come supporto e si avvale del counseling a mediazione corporea che tende a sostenere e sviluppare le potenzialità dell'individuo, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Il tutto volto al miglioramento delle relazioni interpersonali. Il counseling facilita il desiderio di cambiamento in favore della crescita personale di ognuno e attraverso laboratori esperienziali che stimolano le risorse fisiche, emotive e mentali". Per quanto riguarda l'applicazione del progetto nell'ambito territoriale "La magia del corpo", può trovare applicazione in ambito sociale e sanitario per prevenire il disagio psicosifico, promuovendo una maggiore consapevolezza di se stessi nella vita quotidiana.

Federica Mulè da oltre dieci anni è impegnata nello studio delle nuove scienze che pongono l'individuo al centro di ogni tipo di intervento medico attraverso l'autoconoscenza e la crescita personale. Nel 2005 si interessa e studia la tecnica di massaggio di Rio Abierto e nel 2009 chiude il percorso formativo quadriennale in Counseling che le ha consentito di specializzarsi in questo ambito.

"Trovare un sostegno al disagio psicologico è quantomai significativo - afferma Monica Picca, presidente della commissione cultura e vice presidente della commissione servizi sociali - perché è anche attraverso questo strumento che si può intervenire per permettere di affrontare al meglio i piccoli e grandi ostacoli della vita quotidiana".

"Ritrovare se stessi, anche a livello culturale con la conoscenza e la consapevolezza è alla base di questo progetto - dichiara il delegato alla cultura Salvatore Colloca - L'auspicio è che i volontari che operano nel sociale possano trovare in questo ambito nuova linfa per tutti gli assistiti".

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