martedì 19 ottobre 2010

L'aria di Roma peggiora, 75° posto! Legambiente: qui dominano le auto

A Roma e nel Lazio peggiorano qualità dell'aria e mobilità sostenibile, mentre la raccolta differenziata resta al palo. Secondo il Rapporto di Legambiente e Ambiente Italia, in un anno la Capitale ha perso ben 13 posizioni, precipitando dal 62° al 75° posto nella classifica generale dominata da Belluno, Verbania e Parma (premiate per le loro best pratice ambientali).
Le cause del peggioramento? «La situazione ambientale di Roma e del Lazio si è molto aggravata perché le scelte in materia di viabilità e rifiuti vanno nella direzione sbagliata - accusa Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Non ci sono novità positive nel panorama ambientale. Un dato su tutti: in un anno, non si è realizzato nemmeno un metro in più di corsie preferenziali né di aree pedonali». E gli ambientalisti si appellano ai politici: «Serve una reale, incisiva svolta verde».
BICICLETTE ABBANDONATE - Secondo Parlati, le politiche verdi nella Capitale sono ferme al palo: «Il car sharing e il bike sharing sono progetti praticamente abbandonati. E ora si parla di Formula Uno e di un secondo raccordo anulare - sottolinea -, privilegiando ancora una volta il traffico privato». Quanto al Lazio, nel complesso, «il numero di automobili addirittura aumenta in 4 capoluoghi su 5 mentre l'offerta di servizio pubblico non vede nessun potenziamento».
Tra le metropoli italiane, Roma si piazza meglio solo di Napoli e Palermo, due città del sud. E non va meglio nelle altre città del Lazio, relegate agli ultimi posti della graduatoria nazionale. Per la sgangherata rete di depurazione Rieti scende dal 32° al 78° posto (-46 posizioni), Viterbo si piazza all’84° dal 94° posto (risalendo 10 posizioni), Frosinone al 94° dal 100° (recuperando 6 posti) e Latina finisce al 100° posto dal 91° (-9 posizioni) per i problemi di traffico e consumi idrici.
SCELTE SBAGLIATE - Legambiente ribadisce: la politica non fa nulla o - quando si muove - non fa abbastanza. «Un dato su tutti: in un anno, non si è realizzato nemmeno un metro in più di corsie preferenziali nè di aree pedonali. Si parla di Gran Premio... ma se davvero esistono imprenditori pronti a investire sulla F1 all'Eur, ebbene sarebbe meglio che gli amministratori indirizzassero i fondi privati verso la mobilità sostenibile».
L'associazione ambientalista chiede alla politica uno scatto in avanti: «Roma e Lazio non possono rimanere così sganciati dalle città europee che mettono al centro delle scelte la vivibilità dei cittadini - dice Lorenzo Parlati -. I quartieri vecchi e nuovi devono essere riprogettati in chiave sostenibile per venire incontro alle reali esigenze degli abitanti».
ARIA INQUINATA - Analizzando le tabelle del Rapporto, appare chiara la bocciatura sul fronte ambientale per Roma e per i capoluoghi del Lazio. Le auto sono padrone delle città: tutti i capoluoghi si piazzano a fondo classifica per il livello di motorizzazione, stabile a Latina (73 auto ogni 100 abitanti) e Viterbo (75 auto) ma addirittura in crescita a Roma (71 auto), Rieti (70 auto) e Frosinone (72 auto). Dati stabili sia per quanto riguarda l'utilizzo dei mezzi pubblici (con Roma che conferma il primato con una media di 541 viaggi per abitante all'anno, Rieti al 3° posto con 95 viaggi seguiti da Viterbo in calo a 30 viaggi, Frosinone a 11 e Latina a 8) che per l'offerta, dove non si segnala alcun potenziamento. Per l'inquinamento atmosferico, il quadro resta sconfortante, con situazioni pesanti soprattutto a Roma, Latina (con un vistoso peggioramento) e Frosinone, sia per il parametro NO2 che per quello dell'ozono. Rieti non fornisce dati, mentre Viterbo segnala in controtendenza un miglioramento. Da sottolineare che la Capitale è all'81° posto per la NO2, al 59° per la media del PM10 e al 33° per l'ozono.
CUMULI DI RIFIUTI - Legambiente lancia l'allarme anche sul problema della raccolta rifiuti. «La differenziata - aggiunge Parlati - è sostanzialmente ferma. E in questi giorni ci preoccupa il modello misto voluto dall'Ama a Roma, un mix tra cassonetti e porta e porta che disorienta i cittadini. Non a caso si rivedono i mucchi di rifiuti per strada».
La produzione pro capite resta molto alta, nonostante la crisi economica, soprattutto a Roma (641,7 kg/ab/anno), ma anche a Latina (585,7 kg) e Viterbo (530,1 kg), Frosinone (549,9 kg) e Rieti (514). Diverso il discorso per la raccolta differenziata, dove spicca il dato di Frosinone, salito dal 21,2% al 38,6% grazie al porta a porta; migliorano leggermente anche Latina (30,1%) e Rieti (12,9%), mentre Roma resta quasi ferma dal 19,5% (l'azienda ha poi comunicato il 20,7%). Mistero a Viterbo che addirittura scende dal 17% al 10,8%.
ROMA IN CADUTA LIBERA - Nel dettaglio Roma, con un punteggio del 45,78% (il 49,36% è la media nazionale), si piazza al 75° posto nella classifica della XVII edizione del rapporto «Ecosistema Urbano» (mentre la scorsa edizione era al 62°) perdendo ben 13 posizioni. Pur mantenendo il primato nazionale tra le metropoli per il parametro dell'uso del trasporto pubblico (viaggi/abitante/anno) e il secondo posto per quello dell'offerta (km/vettura/abitanti/anno), la Capitale sconta i peggioramenti nei parametri dello smog (NO2 e ozono), della mobilità sostenibile (dove resta pesante il dato delle auto circolanti: 71 ogni cento abitanti) e soprattutto della raccolta differenziata (dal 19,5% al 20,7%). Buona la settima posizione per le aree verdi e la decima per partecipazione e pianificazione ambientale. Fondo classifica per i consumi idrici (234,3 litri per abitante al giorno) e per la quota di imprese con certificazione Iso 14001 presente nella provincia. Roma si aggiudica, inoltre, la maglia nera a livello italiano per i consumi elettrici domestici procapite con 1.403 kWh per abitante.
MALE RIETI E LATINA - Rieti, con un punteggio del 44,74%, si piazza al 78° posto (la scorsa edizione era al 32°) perdendo ben 46 posizioni. Un vero tonfo provocato dal tracollo del parametro depurazione (dove il capoluogo reatino passa dal primo al 76° posto), dalla mancata comunicazione dei dati per la qualità dell'aria, dai cattivi risultati nell’eco management (dal 59° al 93° posto) e nella capacità di risposta (dal 63° al 91° posto).
Piccolo miglioramento sulla raccolta differenziata che passa dal 10% al12,9%. Latina, invece, si piazza al 100° posto (la scorsa edizione era al 91°) perdendo 9 posizioni. Il ruolo di fanalino di coda nel rapporto “Ecosistema Urbano” si avvicina sempre di più con ben tre maglie nere a livello nazionale assegnate al capoluogo pontino: per le perdite nella rete idrica (che raggiungono quota 65%), per il trasporto pubblico (tra le città medie) e, infine, per tasso di motorizzazione (73 auto ogni cento abitanti). In calo anche i parametri di inquinamento (89° posto per la media di Pm10), depurazione (inchiodata al 59%) e verde urbano.
VITERBO E FROSINONE IN TIMIDA AVANZATA - Viterbo si piazza all’84° posto (la scorsa edizione era al 94°) guadagnando 10 posizioni. Alla maglia nera nazionale -insieme a Latina- per tasso di motorizzazione (con 75 auto ogni cento abitanti) fanno da contraltare i miglioramenti dei parametri di inquinamento (dal 73° al 30° posto per NO2 e dodicesima posizione per la media di CO2), rifiuti solidi urbani (dal 51° al 35° posto) e carburanti (dall’88° al 65° posto). Frosinone è al 94° posto (la scorsa edizione era al 100°) guadagnando 6 posizioni.
Migliorano i parametri dei consumi idrici (dal 42° al 20° posto), della raccolta differenziata (dal 66° al 44° posto con una quota del 38,6%) e della partecipazione e pianificazione ambientale (dal 52° al 37° posto). Ma il capoluogo ciociaro si becca due maglie nere nazionali: quella per le Pm10 e quella per la nullità delle Zone a traffico limitato; resta grave anche il parametro delle auto circolanti (100° posto con 72 vetture ogni cento abitanti) e crolla quello dell’Eco management (dal 5° al 34° posto).

Nessun commento:

Posta un commento

calendario disinfestazione zanzare tigre Z9 PARCHI

                                                                                 ...