Nidi e scuole dell'infanzia ancora a rischio caos. Oggi infatti si completa l'applicazione delle nuove regole del salario accessorio per gli insegnanti della materna, che dovranno assicurare tre ore in più a settimana da utilizzare per le supplenze. Sul piede di guerra i sindacati. "Un modello organizzativo deciso unilateralmente dal Campidoglio - denuncia Fp Cgil Roma e Lazio - . Al caos già riscontrato in questo primo mese si aggiungeranno altri disagi per i bambini, per le famiglie e per le lavoratrici". "L'amministrazione risponda alle proposte di modifica dei sindacati, convochi subito il tavolo - è la richiesta della Cgil - Le riforme non si fanno eliminando le garanzie minime di qualità da assicurare ai bambini e alle famiglie". Contro la riforma anche FdiAn. "Un provvedimento allucinante", accusano Fabrizio Ghera e Laura Marsilio.
"Da domani (oggi, ndr) nella scuola d'infanzia, che riguarda i bambini dai 3 ai 6 anni, le insegnanti di ruolo dovranno rimanere al lavoro tre ore in più a settimana per essere utilizzate come supplenti - spiega Fabio Moscovini, responsabile scuola della Cgil Funzione pubblica di Roma e Lazio - Tutto perché il Comune vuole evitare di chiamare supplenti, ma in questo modo il rapporto di un maestro ogni 25 bambini è destinato a saltare". Almeno sul fronte scuola Campidoglio e sindacati sembrano ad un passo dal trovare un'intesa. Un prossimo incontro dovrebbe esserci già domani. "La situazione è quanto mai urgente - riprende Moscoviti - dai genitori cominciano a partire denunce per i disservizi che i loro figli si trovano a subire con il nuovo modello organizzativo".
È il caso, per esempio, del nido "La sorgente", a Fonte laurentina. Qui i genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri del Divino Amore perché per ore i neonati sono rimasti con i pannolini sporchi, i bimbi di un anno sono stati lasciati senza merenda. "Il rapporto di 7 educatrici ogni 22 bambini è completamente saltato - è l'accusa dei genitori - Da lunedì 12 gennaio non è stato più garantito il servizio, provocando disagi anche molto gravi. In alcune classi non c'era neanche una maestra e l'unica presente non poteva cambiare i pannolini. I lattanti sono stati trasferiti nella sezione dei grandi (fino a 36 mesi), una piccola si è fatta male, tutti sono rimasti a digiuno senza le merende".
Con questo modello organizzativo - riprendono Ghera e Marsilio - si creerà un caos totale nelle scuole. Le maestre saranno utilizzate anche come supplenti in altre classi, sottoposte quindi a un orario di servizio massacrante, dalle 8,30 alle 17.00, per 89 ore di lavoro frontale con almeno 25 bambini".
Fonte: roma.repubblica.it
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