giovedì 7 dicembre 2017

Sicurezza in auto: l’obbligo del seggiolino «salva-bambini» e multe pesanti per chi parla al cellulare mentre guida

Obbligo di installare un segnale di allarme anti-abbandono per i bambini in auto e sanzioni salatissime, con sospensione della patente, per chi guida parlando al cellulare senza viva voce
La commissione Trasporti della Camera ha approvato alcuni emendamenti alla manovra che ora passeranno all'esame della commissione Bilancio. Se dovessero avere il via libera diventeranno obbligatori i dispositivi che segnalano quando un bambino è stato lasciato in auto dai genitori. Non solo: sempre in tema sicurezza sanzioni pesanti per chi utilizza il cellulare mentre guida. La multa varierà da 322 a 1294 euro. Ma soprattutto si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. E se lo stesso soggetto compie un’ulteriore violazione entro i due anni, la sanzione amministrativa raddoppia: da 644 a 2.588 euro, e la patente potrà essere sospesa da due a sei mesi.
Sul fronte seggiolini, a lanciare l’allarme e a chiedere di fare qualcosa di concreto per evitare queste tragedie familiari fu il papà di Luca Albanese, il bimbo di due anni morto a Piacenza perché dimenticato in auto per otto ore sotto il sole. E proprio quel padre su Facebook, con il gruppo «Mai più morti come Luca», lanciò la proposta di legge per rendere obbligatorio su tutti i veicoli un dispositivo sonoro che avverta il conducente che scende dall'abitacolo della presenza di altre persone in auto, in particolare di bambini sui seggiolini posteriori. Proposta che raccolse in poche ore migliaia di adesioni. Oggi sono oltre 65 mila le persone che hanno firmato un appello a predisporre un segnale di allarme che eviti queste tragedie. Un fenomeno purtroppo in crescita. E non solo in Italia. Negli Stati Uniti si calcola che muoia in queste condizioni un bambino ogni 10 giorni. Secondo Kidsandcar.org l’87% dei decessi riguarda bambini fino a 3 anni di età. Nel 55% dei casi sono i genitori a dimenticarli in auto. A volte, una su tre, sono i bambini ad introdursi nell'auto, all'insaputa di mamma e papà. 
Quella del padre del piccolo Luca, purtroppo, non fu l’unica richiesta accorata a trovare una soluzione. Ci fu la battaglia di Lucio Petrizzi che dimenticò la sua Elena sotto il sole. «Ricordo che fino a metà del tragitto Elena cantava Pippi Calzelunghe - raccontò al Corriere -, ricordo il rallentare del canto. Pensai si fosse addormentata. E continuai a guidare verso l’asilo, ma pensando alle incombenze del giorno». All'asilo non si fermò, andò a lavorare e quando rientrò in macchina lei era ormai priva di speranze. 
Sulla rete circolano già molti dispositivi anti-abbandono. C’è un dispositivo composto da due sensori, uno da collegare al sedile del guidatore e l’altro a quello del bimbo che, se il primo si allontana, fa scattare l’allarme. E c’è un’app che funziona sullo smartphone. 
Dei telefonini si occupa anche un’altra parte dell’emendamento. Ed è un giro di vite. Si prevedono sanzioni raddoppiate per l’uso degli smartphone alla guida e fino a sei mesi di sospensione della patente. Per chi utilizza il cellulare mentre guida la sanzione amministrativa è il pagamento di una somma da 322 a 1.294 euro
Ma a questa si aggiunge la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi. E se la stessa persona compie un’ulteriore violazione entro i due anni, la sanzione amministrativa raddoppia: da 644 a 2.588 euro. E la patente potrà essere sospesa da due anni a sei mesi. 
Fonte: www.corriere.it

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