mercoledì 11 dicembre 2019

Cop25, Greta: "Non voglio spaventarvi, c'è bisogno di ottimismo. Il prossimo sarà un decennio decisivo"

"Fino a un anno e mezzo fa non parlavo con nessuno. Poi ho trovato un buon motivo per farlo. E da quel momento ho parlato con tante persone. Ho detto cose forti, emotive, per attirare la vostra attenzione: 'la nostra casa sta bruciando, voglio che siate presi dal panico'. Ma oggi qui a Cop25 non voglio farlo, non voglio spaventarvi. Abbiamo bisogno di ottimismo. Però voglio che capiate perché ho detto quelle cose".

Greta Thumberg è l'unica vera stella di questo vertice madrileno sul clima, l'unica a riempire l'immensa sala destinata ai grandi eventi, con giornalisti, delegati e attivisti che sgomitano per ascoltarla. È lei stessa ad ammetterlo: "Siamo in un'emergenza planetaria eppure manca una leadership politica", dice dal palco sol suo faccino triste e la maglia a strisce verdi.

E attacca questa Cop25 che si avvia alla conclusione senza lasciar presagire grandi risultati: "Le delegazioni discutono del mercato del carbonio e dei risarcimenti per le catastrofi naturali. Ma non hanno capito che è giunto il momento di fare ben altro: un taglio drastico e immediato alle emissioni di CO2. Il pericolo non è nell'azione, ma nel comportamento dei politici che fingono di agire perché non hanno capito che siamo di fronte a una emergenza. Non sono io a dirlo, è la migliore scienza disponibile a confermarlo".

"È vero", ammette Johan Rockstrom, professore di ecologia all'università di Stoccolma e nel pantheon scientifico di Greta. "Nei prossimi otto anni la temperatura media della Terra potrebbe superare di 2 gradi il valore dell'era preindustriale: Pensateci: in 8 anni succederà quello che non è successo per milioni di anni. E se andremo oltre quella soglia si innescheranno una serie di effetti a catena che trasformeranno il nostro pianeta in un luogo invivibile".

Tra otto anni Greta ne avrà 22. "Mancano poche settimane all'inizio di un nuovo decennio", dice la ragazzina svedese. "Sarà un decennio decisivo per il nostro futuro. E se i politici non lo capiscono devono essere le persone a capirlo e a fare pressione perché le cose cambino. Su questo sono fiduciosa:  le persone possono cambiare, sono pronte a cambiare. L'ho detto: abbiamo bisogno di ottimismo. Ma l'ottimismo nasce dalle azioni".

Appena finisce di parlare centinaia di suoi coetanei invadono il palco di solito occupato da ministri e sherpa. Sono i leader di Friday for Future in tutto il mondo, ballano e cantano. E il loro modo per reclamare ciò che chiede Greta: "Action now, agite subito"
Fonte: Repubblica.it

Nessun commento:

Posta un commento

calendario disinfestazione zanzare tigre Z9 PARCHI

                                                                                 ...