La spesa pro capite, a Roma, per la gestione del ciclo dei rifiuti è quasi il doppio di quella delle altri grandi città. AMA, la municipalizzata romana del settore, paga inefficienze, errori del passato come la pagina nera di Parentopoli, ma è anche perno di un sistema che la vede gestire solo la parte non remunerativa dei rifiuti - lo spazzamento, la pulizia e la raccolta - perché tutto il resto (lo smaltimento e la valorizzazione del materiale) non viene gestito in autosufficienza. La Tari pagata dai romani è tra le più alte in Italia: nel 2018 una famiglia romana in media ha pagato 394 euro, molto più della media italiana che è attorno ai 300 euro. Tutto questo a fronte di un servizio inefficiente, caratterizzato da strade sporche e rifiuti non raccolti, con crisi cicliche come quelle che sta vivendo Roma da oltre un mese. In sintesi: spendiamo molto, di riflesso paghiamo una bolletta della Tari molto alta, ma in cambio abbiamo strade sporche, miasmi, degrado e differenziata ormai ferma.
Fonte: IlMessaggero.it
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