lunedì 3 ottobre 2016

Ostia: manca il collaudo, resta chiuso lo stadio inaugurato da Malagò

Inaugurata dallo scorso luglio, ma mai sfiorata dai piedi degli sportivi. È ancora immacolata e fasciata dalle transenne la nuova pista d’atletica dello stadio Giannattasio-Stella Polare di Ostia, un impianto molto utilizzato da associazioni e migliaia di amanti dello sport del popoloso X Municipio, peraltro ancora commissariato dopo essere stato sciolto. Tutta colpa di un impasse per così dire burocratico. I lavori di rifacimento della pista sono stati i primi a terminare tra gli interventi finanziati dal fondo «Sport e Periferie», 100 milioni di euro stanziati dal Governo Renzi lo scorso anno e affidati al Coni, anche nell'ottica delle – contestate e sfumate – Olimpiadi di Roma 2024.
L’11 luglio scorso il taglio del nastro in grande stile, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e del vicesindaco di Roma con delega allo Sport, Daniele Frongia. Lo «sport come medicina, intervenire a Ostia era doveroso», aveva detto Malagò, riferendosi alle condizioni (pessime) del complesso che però ad oggi è incapsulato dai cantieri. Inaugurato sì, ma mai usato da oltre due mesi perché manca il collaudo per un paio di «problemini» tecnici riscontrati dopo la cerimonia. La piazzola del salto con l’asta era troppo «lunga»: gli atleti insomma sarebbero atterrati sul cemento. Da rifare. Come va aggiustata la tubatura rotta sotto la pista d’atletica.
«Manca l’omologazione del Coni, non possiamo riprenderlo in consegna noi, c’è ancora il cantiere», spiega Fabio Martelli, direttore regionale della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), che per più di dieci anni ha gestito lo storico stadio di Ostia. Niente riconsegna delle chiavi al Comitato Olimpico che poi dovrebbe restituire il complesso al proprietario, il Comune, pronto a metterlo a bando. «A luglio abbiamo nominato la commissione di collaudo indipendente – spiega Frongia – poi da quanto sappiamo dal Coni si dovevano risolvere un paio di inconvenienti e credo che ormai sia quasi fatta».
Con gli impegni delle Olimpiadi, i tempi del Coni si sono allungati: a giorni si assicura il collaudo annunciato. Intanto però i disagi non sono stati lievi per il mondo sportivo del X Municipio, con atleti, club e campi delle scuole costretti agli allenamenti nella fatiscente piazzola dei lanci o tra gli alberi. Già due tornei, da sempre ospitati al Giannattasio (il Guarnelli e il Pentathlon), sono stati obbligati al trasloco in altri stadi. «Abbiamo oltre 200 ragazzi che si sono allenati in condizioni disagevoli a pochi metri da quella pista scintillante, è un peccato», sottolinea Vincenzo Coppola della Nea Rugby Ostia. «In più abbiamo dovuto trasferire le partite in casa: disagi che stanno vivendo tutte le associazioni sportive di Ostia».
Fonte: Ilcorriere.it

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