venerdì 19 agosto 2016

Oltre Pokémon Go: cos’è la realtà aumentata e come la si può utilizzare

Dove non arrivano gli occhi, viene in aiuto la tecnologia. Il successo di Pokémon Go ha reso famosa anche la tecnica che permette di andare a «caccia» di mostriciattoli. È la realtà aumentata, un sistema di grafica che passa dallo schermo dello smartphone o da lenti di occhiali «intelligenti». Il termine «realtà aumentata» nasce nel 1990. Il primo ad utilizzarlo è un ricercatore della Boeing, Tom Caudell, per descrivere uno schermo digitale utilizzato dai tecnici dell’azienda dove elementi virtuali venivano sovrapposti a quelli fisici. Mentre con la realtà virtuale l’esperienza è totalmente immersiva, in una simulazione del mondo ricreata da un computer, nel caso della AR l’obiettivo è aumentare la percezione sensoriale dell’ambiente che ci circonda, arricchendolo con elementi digitali con cui è possibile interagire.

Proprio come succede sull’app prodotta da Niantic, che – complice un pò di nostalgia per i vecchi protagonisti di cartoni animati e videogiochi – in poco più di un mese dalla data di uscita ha scalato tutte le classifiche degli store e sta facendo guadagnare alla società cifre astronomiche che superano i 200 milioni di dollari. Ma gli utilizzi della realtà aumentata non si limitano al lancio di Pokéball e sfide in palestre sparse per le città. Il potenziale è alto. Dalla pubblicità al turismo, ci sono tanti esperimenti che sfruttano la tecnologia.
Fonte: Corriere.roma.it

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