Riprendiamo il nostro piccolo viaggio tra i modi di dire romani. Le origini poco note di certe espressioni, di alcuni termini del - dialetto o parlata, scegliete voi - romanesco. Quelle che usiamo ancora, in bilico tra tradizione e modernità, ma di cui ignoriamo spesso i natali. Confusi dal tempo o da eventi ormai - solo - tramandati.
“Quanno er popolo fa la storia, pure er Doria perde la boria” è una delle molte espressioni con cui i romani manifestano il loro orgoglio popolano e popolare: non c’è sopruso che tenga, neanche se arriva da una delle famiglie nobili più in vista (i Doria, appunto) se il popolo si ribella.
A “fare la Storia” infatti, sono più spesso gli eventi quotidiani, quelli che vedono l’unione di più persone e la capacità di abbandonare il famigerato cinismo e individualismo capitolino per uno scopo più grande e nobile. Un detto di quelli che andrebbero riscoperti anche nell’attualità…
“Quanno er popolo fa la storia, pure er Doria perde la boria” è una delle molte espressioni con cui i romani manifestano il loro orgoglio popolano e popolare: non c’è sopruso che tenga, neanche se arriva da una delle famiglie nobili più in vista (i Doria, appunto) se il popolo si ribella.
A “fare la Storia” infatti, sono più spesso gli eventi quotidiani, quelli che vedono l’unione di più persone e la capacità di abbandonare il famigerato cinismo e individualismo capitolino per uno scopo più grande e nobile. Un detto di quelli che andrebbero riscoperti anche nell’attualità…
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