Benzina inarrestabile, rincari pazzeschi. Proprio nei giorni della
raffica di aumenti sui prezzi dei carburanti la Guardia di finanza di
Roma rende noto che otto persone sono state denunciate per frode alle
pompe di benzina. Fra loro anche
gestori di pompe bianche che praticano prezzi scontati rispetto alle
compagnie ufficiali. Non solo: i controlli delle Fiamme gialle nel corso
dell'anno rivelano che quasi un distributore su due a Roma è
irregolare. Un dato preoccupante.
MANOMISSIONI - Sono tutti gestori
di erogatori di carburante i colpevoli di aver manomesso pistole e
colonnine dei distributori. Le Fiamme gialle hanno sequestrato 22
colonnine e 52 pistole erogatrici di carburante. Le indagini si sono
successivamente allargate ai tabulati telefonici delle utenze in uso ai
tecnici, il cui esame ha evidenziato numerose telefonate fra costoro e
i gestori di molteplici punti vendita di carburanti di Roma e di altre
province del Lazio. Tale circostanza ha indotto il Nucleo di Polizia
Tributaria a svolgere ulteriori riscontri, anche considerato che la
normativa vigente vieta contatti diretti fra i tecnici e i responsabili
dei distributori, imponendo che le richieste di intervento vengano
tutte convogliate verso un apposito consorzio, che poi ne provvede allo
smistamento alle singole società deputate alla manutenzione.
CONTROLLI - Sulla base degli
elementi raccolti, i finanzieri hanno proceduto ai controlli nei
confronti di settantacinque impianti di distribuzione stradali di
carburante, all'esito dei quali sono stati denunciate all'Autorità
Giudiziaria otto persone - di cui sei gestori e due tecnici manutentori
- per i reati di uso di misure o pesi con falsa impronta, frode
nell'esercizio del commercio e appropriazione indebita, sottoponendo a
sequestro penale otto colonnine e venti pistole erogatrici di prodotti
petroliferi. Sequestrati, invece, in via amministrativa quattordici
colonnine e trentadue pistole erogatrici, per violazioni della procedura
di verifica del corretto funzionamento da parte della Camera di
Commercio che ha emesso otto «ordini di aggiustamento» per altrettante
colonnine che, pur presentando sigilli integri, fornivano quantitativi
di prodotto difformi da quelli contabilizzati sul visore.
QUASI LA META' IRREGOLARE -
Quasi un distributore su due a Roma è irregolare. È quanto emerge dai
controlli effettuati da inizio anno dal Nucleo di polizia tributaria
della Guardia di Finanza di Roma. Su 200 ispezioni ai distributori circa
il 47% ha riscontrato irregolarità. Le violazioni riguardano la
mancata corrispondenza tra prezzi esposti e prezzi alla colonnina e
l'alterazione degli apparecchi di erogazione. In molti casi si
truccavano gli erogatori per non fare risultare mancanti litri di
benzina già venduti i quali di fatto costituivano un introito in nero.
«Il contrasto all'evasione delle accise o delle imposte sui prodotti
energetici come la benzina - spiega il comandante del Nucleo di polizia
tributaria delle Fiamme Gialle, Virgilio Pomponi - riveste un'importanza
determinante per il bilancio dello Stato, per la tutela degli operatori
onesti e dei consumatori».
Fonte: Repubblica.it
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