martedì 1 giugno 2010

Niente pedaggio sul G.R.A., forse sì sulla Roma-Fiumicino

Nell’udire la novità del pedaggio lungo il G.R.A. ogni romano ritengo abbia avuto un sobbalzo: possibile che ci si sia ridotti a questo? 
E’ possibile che a pagare siano i già vessati cittadini? 
No, almeno è quanto promette Gianni Alemanno: “Il Raccordo anulare non sarà a pagamento perché è una strada interna alla città, non sostituibile e abbiamo avuto garanzie dal governo che non verrà applicato il pedaggio, ma sulla Roma-Fiumicino potrebbe scattare, anche se cercheremo di evitarlo”.



Per rientrare del debito del Comune (circa 500 milioni), il governo nazionale ha assegnato a Roma una cifra pari a 300 milioni l’anno dal 2011 fino al 2046. I rimanenti 200 milioni dovranno essere raccolti mediante due provvedimenti locali: fino a un euro in più a biglietto per gli aerei in partenza da Roma (attraverso un’addizionale commissariale sui diritti di imbarco di passeggero), e un incremento dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) fino ad un limite massimo dello 0,4%. Entrambe partirebbero nel 2011.
Altre norme, sulle quali il Comune dovrà esprimersi, riguardano l’aumento dell’Ici non sulla prima casa del 3 per mille, e il contributo di soggiorno per i turisti, che era stato eliminato nel 1989. Secondo i piani, il Campidoglio potrebbe incassare fino al 2046 circa 7 miliardi, che insieme ai 10,5 miliardi derivanti dai 300 milioni annui porteranno nelle casse comunali 17,5 miliardi in 35 anni.

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