Dal mare alla Piramide via Vitinia, Acilia, Ostia, il "trenino" della Roma Lido
è una mezz'ora d'inferno. Guasti, ritardi, disagi che sembrano la
guerra. Passeggeri lasciati a piedi, costretti a infinite attese o a
viaggi che di umano hanno solo gli attori. Tutti accalcati in vagoni
luridi dove a stento passa l'aria. Zero riguardo per anziani, bambini,
donne incinta, disabili. Tutti attaccati in pochi metri sperando che
quei trenta minuti passino il più rapidamente possibile. E per un mezzo
che si ferma è pronta a partire la polemica. Oggi poi la goccia che ha
fatto traboccare il vaso è stata particolarmente amara.
Scene da terzo mondo quelle comparse nei video on line: passeggeri in fila, uno dietro l'altro, che, evacuati dal "trenino" fermo tra Magliana e San Paolo per un guasto all'impianto di alimentazione, si avviano verso la stazione camminando sui binari. A piedi tra i sassi e le rotaie. Purtroppo non è uno scherzo. E' accaduto questa mattina e le vittime della folle traversata hanno riportato ovunque i loro racconti.
TESTIMONIANZE -
"Ci hanno detto che il guasto sarebbe stato causato dal rovesciamento
di un carrello ferroviario - ha raccontato un passeggero - è stata
messa a disposizione una sola navetta per portarci alla stazione
Piramide, dove era diretto il trenino, che era già stracolmo. Il
problema è che c'era lo sciopero dei mezzi che ha creato altri disagi
per ognuno di noi." "Oggi è stato il culmine di una situazione già
quotidianamente disastrosa", hanno detto in coro alcuni passeggeri che
si trovavano sul mezzo guasto dal quale dopo ore, tra malori e persone
infuriate, i pendolari sono stati fatti scendere.
"Ci hanno fatto uscire a circa 500 metri dalla stazione e nessuno ci ha prestato assistenza. Ci siamo aiutati tra di noi, ma alcuni anziani sono rimasti sul treno perché non riuscivano a scendere. - racconta Alessandra - Sono partita da casa,
in zona Casal Bernocchi, alle 8 e in ufficio a via Nazionale non sono
mai arrivata. Siamo stufi". Le fa eco Paola, un'altra passeggera: "Sono
stata costretta a prendermi un giorno di ferie. I treni non sono
adeguati per accogliere un bacino di utenza così ampio". Così come
Thomasz che su 'Facebook' scrive: "Sono vivo, probabilmente mi
licenzieranno perché non sono andato a lavoro
ma sono vivo. Già è qualcosa". Sì perché la giornata della Roma Lido è
stata decisamente campale e, a ben vedere, le gocce che hanno fatto
traboccare i convogli sono due.
DA ATAC -
Al "trenino" bloccato tra Magliana e San
Paolo si aggiunge un altro mezzo, adibito alla sola manutenzione, che
alle prime luci dell'alba è "deceduto" costringendo gli altri treni a
procedere su un unico binario e a frequenza ridotta. Su entrambi i
guasti indagherà una commissione di inchiesta per accertare con la
massima chiarezza cause e responsabilità, come stabilito dall'ad di Atac
Carlo Tosti. Fatto ciò verranno adottati gli opportuni provvedimenti
che avranno immediata efficacia disciplinare. Durante l'incontro già
fissato presso la Regione Lazio con le associazioni dei consumatori,
utenti e pendolari, Atac e Istituzioni illustreranno i programmi di
potenziamento e sviluppo della linea. Già, proprio quei programmi e
sviluppi che gli utenti aspettano da secoli e che sono stanchi di vedere
rimandati.
POLEMICHE - "Basta interventi tampone, sono ancora insufficienti e inadatte le soluzioni preventivate". Così tuona il 'Comitato Utenti Metro Roma Lido' che parteciparà il 7 marzo all' incontro con i vertici Atac.
"Chiediamo investimenti sui sistemi di comunicazione - continuano dal
Comitato - e in particolar modo nelle stazioni di raccordo con la linea
B. Procedure chiare e trasparenti in caso di guasti tecnici o di altra
natura che permettano a noi utenti ed al personale di conoscere in tempo
reale lo stato dell'arte del servizio".
Sulla scarsità del servizio concordano a pieno dall'opposizione. "La linea
si guasta sempre - attaccano il consigliere comunale Massimiliano
Valeriani e il consigliere del XIII municipio Giuseppe Sesa - è poco o
niente mantenuta, inoltre mancano i treni e quelli che circolano si
rompono di continuo. È una situazione inaccettabile, una roba da terzo
mondo. Speriamo che ora Alemanno
ammetta le sue responsabilità e non si dia la colpa di queste
interruzioni e malfunzionamenti che accadono ogni giorno o al destino
cinico o baro a alla Protezione Civile".
Fonte: RomaToday.it
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