La Giornata Internazionale della Donna (o Festa
della Donna), celebrata l'8 marzo di ogni anno, ha l'obiettivo di
mantenere vive la memoria storica sulle conquiste sociali, politiche ed
economiche delle donne, da un parte, e la lotta contro le discriminazioni, le
violenze subite dal sesso femminile, dall'altra.
Oggi come oggi, questa data, ha perso molto del suo vero significato,
trasformandosi in una ricorrenza dai caratteri prettamente commerciali.
Storia
Oltre 20 mila camiciaie newyorkesi, dal 22 novembre 1908 al 15 febbraio 1909, sostennero un lungo sciopero per i diritti delle donne.
Questa manifestazione indusse delegate socialiste americane a proporre, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste (Copenaghen, 26-27 agosto 1910), l'istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Oltre 20 mila camiciaie newyorkesi, dal 22 novembre 1908 al 15 febbraio 1909, sostennero un lungo sciopero per i diritti delle donne.
Questa manifestazione indusse delegate socialiste americane a proporre, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste (Copenaghen, 26-27 agosto 1910), l'istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Da allora, negli USA, la giornata delle
donne venne celebrata l'ultima domenica del mese di febbraio.
In Europa, invece, si "festeggiò" la prima volta il 19 marzo 1911. Secondo Aleksandra Kollontaj, la data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne».
In Europa, invece, si "festeggiò" la prima volta il 19 marzo 1911. Secondo Aleksandra Kollontaj, la data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne».
In Russia (San Pietroburgo), la prima volta, si celebrò il 3 marzo 1913.
In Germania l'8 marzo 1914 («settimana rossa» di agitazioni, proclamata dai
socialisti tedeschi).
In Francia, organizzata dal Partito socialista a Parigi, il 9 marzo 1914.
Durante la Prima Guerra mondiale la ricorrenza venne interrotta, fino a
quando l'8 marzo 1917, a San Pietroburgo, le donne della capitale organizzarono
una grande manifestazione per la fine della guerra.
Il successo dell'evento incoraggiò altre proteste di piazza fino al crollo dello zarismo.
Da allora, l'8 marzo 1917 è entrato nella storia come l'inizio della «Rivoluzione russa di febbraio» (l'8 marzo corrispondeva al 23 febbraio nel calendario giuliano).
Il successo dell'evento incoraggiò altre proteste di piazza fino al crollo dello zarismo.
Da allora, l'8 marzo 1917 è entrato nella storia come l'inizio della «Rivoluzione russa di febbraio» (l'8 marzo corrispondeva al 23 febbraio nel calendario giuliano).
Nacque così l'idea di istituire un giorno comune per tutti i paesi. La
decisione venne presa durante la Seconda conferenza internazionale delle donne
comuniste (14 giugno 1921) a Mosca: 8 marzo per la Giornata
internazionale dell'operaia.
In Italia, la prima volta, venne celebrata il 12 marzo 1922, su iniziativa
del Partito comunista d'Italia, perché era la prima domenica successiva all'8
marzo.
Leggende metropolitane
Dopo la Seconda Guerra Mondiale circolarono storie fantasiose sull'origine di questa data (l'8 marzo). Per esempio l'accostamento della Festa della Donna alla morte di centinaia di operaie rimaste chiuse in una fabbrica statunitense fantasma (di nome "Cotton" o "Cottons", a New York) che fu data alle fiamme l'8 marzo 1908.
Evento probabilmente confuso con un'altra tragedia, questa vera, del 25 marzo 1911: un incendio nella fabbrica Triangle, dove morirono 146 operai, uomini e donne -diverse erano emigrate italiane-.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale circolarono storie fantasiose sull'origine di questa data (l'8 marzo). Per esempio l'accostamento della Festa della Donna alla morte di centinaia di operaie rimaste chiuse in una fabbrica statunitense fantasma (di nome "Cotton" o "Cottons", a New York) che fu data alle fiamme l'8 marzo 1908.
Evento probabilmente confuso con un'altra tragedia, questa vera, del 25 marzo 1911: un incendio nella fabbrica Triangle, dove morirono 146 operai, uomini e donne -diverse erano emigrate italiane-.
Questo articolo si ispira ai contenuti presenti su Wikipedia, alla voce
"Giornata Internazionale della Donna" (it.wikipedia.org/wiki/Giornata_Internazionale_della_Donna)
rilasciato sotto i termini della GNU
Free Documentation License (www.gnu.org/copyleft/fdl.html).
Per leggere la storia dell'incendio del 25 marzo 1911, vedi: Incendio
della fabbrica Triangle
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