giovedì 27 agosto 2009

San Corbiniano, entro due anni la nuova parrocchia

Esattamente dopo dieci anni, la comunità di San Guglielmo sta fi nalmente assistendo alla rivoluzione che ne consacrerà ancora di più la presenza nel territorio. Una rivoluzione doppia: dal nome alle strutture a disposizione. San Guglielmo infatti da mesi è stata rinominata San Corbiniano ed entro due anni - se i tempi come ci auguriamo verranno rispettati - i parrocchiani avranno una chiesa tutta loro, con tanto di oratorio, spazi di aggregazione e altro ancora. La storia dell’ormai ex San Guglielmo, come dicevamo, ha inizio proprio dieci anni fa. E fi n dalle origini è stato un cammino tortuoso ma intrapreso con la voglia di affermarsi e divenire un nuovo punto di riferimento in più per il quartiere. Da sempre impegnato con i propri “seguaci” è Don Gianni, che ripercorre i primi passi fi no al cambio di nome e all’apertura del cantiere per il nuovo complesso parrocchiale. “Era il 1999 quando in via Braies, dove vivo, è stata costituita la parrocchia di San Guglielmo - spiega Don Gianni - partendo letteralmente da zero. Per fare un esempio, ancora ricordo la prima domanda che i residenti mi posero: dov’è la chiesa? Il fatto poi che la parrocchia sia nata da uno ‘smembramento’ di quella di San Tommaso ha reso inizialmente diffi coltosa l’identifi cazione da parte degli stessi cittadini, abituati da quasi quarant’anni a riferirsi ad un’unica sede. Ho quindi dedicato il mio massimo impegno per instaurare un rapporto con la comunità, per pensare poi alle cose... più materiali. Nella mia abitazione, con tutta la buona volontà, gli spazi non bastavano, ma era comunque un modo per cominciare questo cammino. Fondamentale è stato l’aiuto delle suore di Sant’Agata che a tutt’oggi ci offrono la chiesa per poter offi ciare la messa. Un’ospitalità che ci ha dato modo di proseguire nelle nostre attività e tentare di andare avanti. Nel 2002 fi nalmente - continua Don Gianni - è stata uffi cializzata l’acquisizione del terreno in via Wolf Ferrari per poter costruire la chiesa e tutti gli edifi ci e le strutture necessarie alla parrocchia. Da allora abbiamo così dovuto attendere i fondi della Cei, senza però fermarci nell’autofi nanziamento, grazie alla generosità e alla disponibilità dei parrocchiani stessi attraverso le feste e le iniziative di San Guglielmo. Nel frattempo, su richiesta della Santa Sede, è stato cambiato il nome, e ci è stato suggerito San Corbiniano in omaggio a Papa Benedetto XVI. Le origini bavaresi di entrambi sono riscontrabili anche nello stemma del Pontefi ce che raffi gura tra l’altro proprio l’orso corbiniano, simbolo molto forte a Monaco. Il 20 giugno del 2008 è stato fi rmato il decreto canonico per il cambio di nome, il 5 maggio scorso è giunto anche il decreto civile. Tra l’altro questa è stata l’occasione per realizzare un gemellaggio con Monaco (che ci ha aiutati con un contributo di 200mila euro) e non escludiamo che a breve il gemellaggio coinvolgerà anche i giovani. Arrivando infi ne ad oggi - conclude Don Gianni - entro due anni dovrebbero terminare i lavori. Avremo quindi una chiesa di 700 mq, più una cappella di altri 100 mq, oltre agli uffi ci, alla segreteria, alle sale per il catechismo e ad una grande sala parrocchiale che potremmo utilizzare anche come teatro. Secondo il progetto, sono inoltre previsti un oratorio con campi sportivi e un centro per la Caritas, le cui attività verranno identifi cate in questi due anni di attesa. Vorrei infi ne ringraziare i parrocchiani per tutto ciò che stiamo facendo, senza di loro sarebbe stato impossibile”. A questo punto non resta veramente altro da fare che attendere la conclusione dei lavori, per poter vedere la nuova parrocchia di San Corbiniano, con la nascita di un nuovo punto di aggregazione per la comunità composta da circa tremila famiglie del nostro quartiere.

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