venerdì 28 agosto 2009

Fiaccolata contro l'intolleranza

Mobilitazione contro qualsiasi forma di intolleranza sessuale, contro il razzismo e la xenofobia. Una fiaccolata che metterà insieme le istituzioni: il Comune, la Provincia e la Regione. Ma che coinvolgerà anche altre componenti della società, non solo le associazioni della comunità gay. Ad esempio, già ieri è arrivato il sì del presidente della Comunità ebraica, Riccardo Pacifici, che ha spiegato: «Siamo pronti ad aderire ad ogni iniziativa che possa servire prima di tutto a condannare ogni azione xenofoba, razzista e in questo caso anche omofobica, occorre quindi tentare di fare una fiaccolata quanto più unitaria e con quante più organizzazioni del mondo religioso, istituzionale, politico e dell’associazionismo. Noi ci saremo con uno slogan, contro ogni tipo di discriminazione. Non saremo indifferenti e saremo in prima linea». Il sì alla fiaccolata coinvolge i partiti, dal Pdl al Pd, ma anche i sindacati. Non solo la Cgil (il segretario Claudio Di Berardino: «Vogliamo che Roma continui a essere una capitale europea dei diritti e della solidarietà, aperta, inclusiva e rispettosa delle differenze, rilanciando così anche un nuovo messaggio culturale»), ma anche l’Ugl. Spiega il segretario Gianni Fortunato: «Dopo i gravi fatti che si sono verificati nella Capitale l’Ugl ribadisce la propria condanna contro ogni forma di violenza e di intolleranza». Anche da Cittadinanzattiva, associazione dei consumatori, Giuseppe Scaramuzza aderisce alla fiaccolata: «Serve una risposta della maggioranza silenziosa dei cittadini che vogliono partecipare alla costruzione di una comunità solidale».
L’idea della fiaccolata - che come immagine potrebbe ricordare alcune delle scene del film che raccontava la storia dell’attivista gay americano Milk - sarà discussa nei prossimi giorni fra i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione che dovranno scegliere la data e il luogo. Arriva dopo l’aggressione di due uomini che si baciavano vicino al Gay Village e l’attentato incendiario al Qube, dove ogni venerdì si svolge la festa Muccassassina. Il sindaco Gianni Alemanno: «Vogliamo lanciare a Roma una fiaccolata che possa essere una reazione della città verso ogni forma di intolleranza, di violenza. Un’iniziativa politica che coinvolga tutte le istituzioni e tutta la società civile, come reazione culturale rispetto a intolleranza e violenza. Non vanno costruiti teoremi ideologici. La differenza tra destra e sinistra non è tra un maggiore e un minore rifiuto dell’intolleranza. L’intolleranza va rifiutata da tutti indistintamente. Chi pratica l’intolleranza è fuori da questa città». Proprio Alemanno visiterà il Gay Village l’11 o il 12 settembre, mentre Ileana Argentin (candidata alla segreteria regionale del Pd) e Nicola Zingaretti (presidente della Provincia) ci andranno domani sera.
Piero Marrazzo, presidente della Regione: «Credo che quanto accaduto in questi mesi e in questi ultimi giorni a Roma, non solo alla comunità gay, richieda un segnale univoco: a chi si illude di poter tornare a propagandare ributtanti ideologie razziste e prevaricatrici ribadiamo tutti insieme che nella nostra società non esistono discriminazioni politiche, sessuali o religiose». Nicola Zingaretti, presidente della Provincia, aveva lanciato un appello perché si svolgesse la fiaccolata. Ieri ha ribadito: «Nelle prossime ore sentirò il sindaco di Roma, il presidente della Regione e le varie associazioni per concordare, tutti insieme, la data e gli aspetti organizzativi della manifestazione». Intanto Forza Nuova ha fatto sapere di essere pronta ad organizzare un corteo a «sostegno della famiglia» e il leader Roberto Fiore ha detto che «la polemica di questi giorni sugli omosessuali è stucchevole e strumentale».
Ieri sera è ripreso il Gay Village. Più controlli delle volanti, come promesso dalla questura. E Imma Battaglia, una delle organizzatrici del Village che ogni hanno raggiunge circa 200 mila visitatori, ha incontrato il funzionario della questura che terrà i contatti con la comunità gay. Dice Imma Battaglia: «L’idea di una fiaccolata trasversale è un successo, io mi sono sempre battuta perché il dialogo andasse oltre gli schieramenti. Speriamo davvero che Roma si confermi per quella che è una città bella, europea, moderna, la città della Dolce Vita non della violenza». Ieri Fabrizio Marrazzo, leader di Arcigay, ha iniziato una serie di incontri con i commissariati romani.

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