La Formula E non rappresenta soltanto un’opportunità per Roma, un segnale di visibilità positiva nell'oceano di problemi in cui siamo condannati ogni giorno a dibatterci. L’EPrix di sabato 14, l’evento che vedrà sfilare i bolidi elettrici, accende prepotentemente i fari sull’Eur, un quartiere la cui rinascita si attende da oltre un decennio.
Conosciamo tutti la particolarità di questa zona, una minuscola città nella città: trampolino verso il mare di Ostia e di tutto il litorale sud, quadrilatero amministrativo di altissimo livello (ministeri, grandi aziende e grandi banche, pubblica amministrazione) polmone verde come pochi altri a Roma, punto di riferimento storico per i parchi di divertimento e per le strutture sportive di cui dispone.
Ora, dopo lunghe stagioni di degrado e di oblio, l’Eur può avere in mano le carte giuste per un rilancio in grande stile. È una chance decisiva, da cogliere senza tentennamenti, approfittando dell’onda lunga di interesse che l’appuntamento con la Formula E sembra in grado di assicurare. «Buen retiro», fra i tanti, di Pier Paolo Pasolini e Sergio Leone, l’Eur ha tutto per tornare il gioiello di una volta, a patto di non perdere anche questo treno. Un approdo sicuro e suggestivo per le famiglie, un luogo dinamico per la cultura e per le attività commerciali. Abbandonarlo è stato un delitto ma restare immobili adesso, sarebbe ancora di più un’imperdonabile onta.
Fonte: http://roma.corriere.it
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