mercoledì 2 marzo 2016

Infernetto, colonnello uccide la moglie e si impicca: «Era malato, avevano appena litigato»

Il tempo di uccidere la compagna di una vita e realizzare. Uscire in giardino, impiccarsi. La fine tragica di una bella coppia, conosciuta e unita, si è consumata ieri mattina in una villetta all'Infernetto: un omicidio-suicidio. Carlo Revetria, 64 anni, ex colonnello dell'Aeronautica e ufficiale al merito della Repubblica, da tempo malato (oggi avrebbe dovuto iniziare l'ennesimo ciclo di chemioterapia) forse per motivi legati anche alla sua depressione ha iniziato a litigare con Gisella Nano, 58 anni, bionda e appariscente, molto conosciuta nel quartiere, dove insegnava aerobica e danza al tempo di jazz.

LA TELEFONATA
Prima le urla, poi verso le 10,30, la chiamata confusa, agitata ai carabinieri di Ostia di un amico e vicino di casa: correte c'è una lite in atto, sta per accadere il peggio. Da una prima ricostruzione sembra che Revetria abbia annunciato al telefono il suo gesto o comunque ne abbia parlato con il conoscente. Aveva appena ucciso sua moglie colpendola alla testa con un mortaio: è nel panico, forse chiama l'amico, attacca, corre in giardino e si toglie la vita anche lui, impiccandosi a un albero. Questione di pochi minuti, quando i militari arrivano al civico 32 di Via Valfloriana è troppo tardi: Carlo ha aggredito la moglie alle spalle mentre è in bagno, l'ha colpita alla testa con un mortaio. Gisella è a terra priva di vita. E lui è appeso a un albero. Non c'è più nulla da fare. L'amico sarà ascoltato in caserma tutto il giorno. Per cercare di «trovare il perché, qualora ci sia», le parole del tenente colonnello Alessandro Nervi, a capo dei carabinieri di Ostia. I militari del Nucleo investigativo di via In Selci hanno congelato la scena per impedire che vengano inquinate le tracce. Resta misterioso il motivo del gesto, amici e vicini vengono ascoltati dagli investigatori.
Fonte: IlMessaggero.it

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