E' stata inaugurata in zona Infernetto la "Casa dei papà 2",
struttura destinata ad accogliere, per altri 12 mesi, i padri che non
sono riusciti a riconquistare l'autonomia economica e sociale dopo il
primo anno di soggiorno nella casa
dei papà di Torre di Prato Lungo. Si tratta di dieci appartamenti, come
rende noto il Comune di Roma, di circa 65mq dotati di ogni comfort.
A
consegnare le prime chiavi il vicesindaco Sveva Belviso, Tiberio Timperi, giornalista e testimonial dell'iniziativa, Maria Bisegna, presidente dell'associazione Nonni genitori di Papà separati, Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione matrimonialisti italiani e Antonio Matricardi, vicepresidente della onlus Padri separati.
"Grazie alla Casa dei Papà 2 offriamo
un ulteriore aiuto a quei padri separati che, anche a causa della grave
crisi economica mondiale, non riescono in un anno a ricostruire la
propria autonomia economica e sociale - commenta Belviso
- All'interno del nuovo Piano regolatore sociale, inoltre, abbiamo
modificato la delibera n. 163 che regola gli sfratti, equiparando a
questa situazione i papà separati o, in generale, il coniuge non
affidatario: in questo modo, così come succede per le persone sfrattate,
anche i padri separati potranno avere i 10 punti previsti dalla norma,
mettersi in lista per avere un alloggio popolare e avere un contributo
fino a 513 euro." La struttura è gestita dalla cooperativa "Un sorriso"
ed è nata favorire l'integrazione di quei padri che vivono una fase
temporanea di difficoltà economica. Ogni appartamento è composto da
soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale e divano letto in
salotto, bagno e terrazzo. A disposizione degli ospiti della struttura,
oltre al giardino interno, anche una villa adiacente al condominio
adibita a spazio comune con studio, area ludico-ricreativa per i più
piccoli e spazi per le attività di supporto familiare, legale e
psicologico.
Ospiti della struttura sono tutti padri ospitati precedentemente
nella Casa dei Papà di Torre di Prato Lungo: genitori separati o
separandi con uno o più figli minori, con un reddito Isee non superiore
ai 7 mila euro (con un figlio) e di 9 mila (con 2 o più figli). Per
avere accesso alle Case dei Papà, oltre alle condizioni economiche
descritte, bisogna sostenere un colloquio nel municipio di residenza
che, dopo una valutazione dei requisiti, inoltra la richiesta al
Dipartimento per le Politiche sociali per ulteriori verifiche. Se
accettato, il padre separato sarà ospite della Casa dei Papà in via
della Torre di Prato Lungo, dove potrà soggiornare per 12 mesi pagando
un affitto mensile di 200 euro (un contributo per l'appartamento, le
utenze e tutte le attività previste, da quelle ludico ricreative per i
bambini a quelle di supporto legale e psicologico). Chi non riuscisse,
nell'arco di un anno, a rendersi economicamente e socialmente autonomo,
dopo una valutazione dei servizi sociali comunali potrà soggiornare per
altri 12 mesi nella Casa dei Papà 2, in via degli Strauss pagando un
contributo mensile di 300 euro. In questa struttura, oltre al supporto
legale e psicologico, verranno effettuate anche attività di terapia
familiare e di psicoterapia, con percorsi ad hoc- come i "Gruppi di
parola" realizzati dall'Opera Don Calabria- pensati per i più piccoli
con particolari difficoltà e i laboratori ricreativi gestiti
dall'Associazione "Mano nella Mano".
I papà, inoltre, avranno gratuitamente una tessera famiglia
per l'accesso del nucleo familiare a sette visite specialistiche.
Entrambe le strutture sono state pensate per consentire ai papà di poter
ospitare i propri figli, anche minori, e permettere loro di ricostruire
i momenti di condivisione del clima familiare quotidiano. Il costo
dell'Amministrazione capitolina non cambia rispetto alla spesa sostenuta
per la prima Casa dei Papà: per entrambe le strutture infatti,
l'impegno per Roma Capitale resta di 350mila euro.
Fonte: RomaToday Leggi tutto: http://ostia.romatoday.it/infernetto/casa-dei-papa-2-padri-separati.html
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