Continuando ad ascoltare la nostra città, insieme alle opinioni e le esperienze di chi la vive come noi e la nostra piccola comunità telematica, torniamo a parlare dell’annoso problema della
raccolta dei rifiuti Ama, più o meno differenziata, più o meno efficiente e soddisfacente, sperando di contribuire a migliorarla con una maggiore informazione dei meccanismi che la regolano.
Facendo tesoro di quanto ovviamente l’Ama mette a disposizione dei cittadini romani, proverò a fare il punto della situazione, una sorta di “istruzioni per l’uso”, che spero contribuirete ad implementare con le vostre personali esperienze.
Prima ancora di iniziare, e anticipando probabilmente l’opinione di molti, mi sembra doveroso precisare che, pur lasciando da parte in questo contesto riflessioni e considerazioni sull’urgenza di ‘mettere fine alla produzione di tutto quello che oltre ad inquinare non può essere recuperato’ alla base di un sistema di recupero ideale c’è innanzi tutto un comportamento più responsabile anche e soprattutto da parte di ognuno di noi, quindi se la produzione di questi oggetti continua noi possiamo sempre scegliere di non utilizzarli, e quando non si riesce a farne a meno almeno smaltirli in modo corretto.
Il
nuovo portale Ama Roma, pensato per migliorare la comunicabilità con i cittadini in un momento di grande cambiamento, tra indicazioni dei rifiuti raccolti e quiz show per coinvolgere i più giovani, in realtà non lesina informazioni, approfondimenti e servizi, anche creativi come quello
diretto agli sposini, che se utilizzati correttamente possono migliorare la funzionalità del servizio.
Servizi inefficienti e operatori birichini o fannulloni, la pulizia di uno spazio particolarmente sudicio della città o le discariche abusive, possono sempre essere segnalati on line compilando il modulo
Dillo ad AMA, oppure telefonando alla Linea Verde 800 867 035, stessa cosa per richiedere informazioni sulla pulizia delle strade o dei
servizi a pagamento (dallo spurgo delle fognature alla Derattizzazione, dall’emergenza
Zanzara Tigre a quella
Punteruolo rosso), mentre per segnalare un cassonetto straripante basta anche un Sms al numero 342 411.55.88 sul quale scrivere l’indirizzo completo di civico e il tipo di cassonetto segnalato. Es: VIA MARIO ROSSI, 3 # BLU PIENO.
Si possono utilizzare i centri di raccolta dislocati in città e segnalati da una
mappa on line, oppure le
raccolte gratuite straordinarie domenicali segnalate anche loro da una mappa, per gettare i
rifiuti ingombranti come elettrodomestici e apparecchi elettronici, calcinacci e potature di rami, ma anche per quelli particolarmente inquinanti come batterie al piombo, neon e termometri, metalli, vernici e solventi o oli vegetali, e tutto quello che non si può gettare nei cassonetti blu, bianchi o verdi (ancora presenti in molte zone della città non interessate dal nuovo sistema di raccolta differenziata).
Se vivete o lavorate nei quartieri della città che hanno iniziato a sperimentare il
nuovo modello di differenziata (Aventino, Centro Storico Monumentale, Colli Aniene, Decima, Massimina, San Saba, Testaccio, Torrino sud, Trastevere, Villaggio Olimpico, Tuscolano, Prati Fiscali, Laurentino, Aurelio, Marconi, Consorzio Oliata) che è arrivata fino ai
cancelli di Ostia, sapete già
come di butta e dove.
Gli altri saranno avvertiti tempestivamente e riceveranno gratuitamente dal personale AMA (provvisti di tesserino di riconoscimento) direttamente a casa, ma senza entrare, il kit di avvio, il materiale informativo e il calendario di raccolta per fare una corretta raccolta differenziata, la biopattumiera areata e i sacchetti per la raccolta degli scarti alimentari e organici da inserire nella biopattumiera, che serviranno a trasformare i rifiuti in compost aka fertilizzante.
Il
nuovo sistema di raccolta differenziata, che non è porta a porta, ma direttamente al camioncino di raccolta solo in certi punti del quartiere, entro certi orari, mentre restano i cassonetti bianchi per la raccolta di carta, cartone e cartoncino e i cassonetti blu per la raccolta dei contenitori in vetro, plastica e metallo, contempla un’ulteriore suddivisione dei rifiuti.
Quattro tipologie divise in:
- scarti alimentari e rifiuti organici: avanzi di cibo, di frutta e verdura, gusci d’uovo, fondi di caffé e filtri di tè, pane, foglie e fiori, carta assorbente, tovaglioli e fazzoletti di carta, carta e cartone sporchi di cibo;
- carta, cartone e cartoncino: imballaggi di carta, cartone e cartoncino, giornali, riviste, quaderni, depliant, volantini, manifesti, ma anche cartoni per bevande tetra pak;
- contenitori di vetro, plastica e metallo: bottiglie, vasetti e barattoli di vetro e/o plastica, buste e sacchetti di plastica, lattine per bevande, vaschette e fogli in alluminio, scatolame di metallo per alimenti, tappi a vite e a corona di metallo, bombolette spray per alimenti, gusci e barre di polistirolo;
- rifiuti non riciclabili che speriamo prima o poi arriveranno a non produrre più, come buste e sacchetti di plastica, carta e cartone sporchi di cibo e/o sostanze diverse, giocattoli, vettovaglie di plastica, pannolini e assorbenti igienici, cosmetici.
Tutti rifiuti che vanno separati e posti in appositi sacchetti, sgocciolati e puliti, piegati e accartocciati per ridurne il volume, e ovviamente tra le
critiche avanzate al nuovo sistema non mancano la distanza dei punti di raccolta dei rifiuti organici e del materiale non riciclabile, orari troppo limitati per la raccolta, kit mal distribuiti e ovviamente la penalizzazione delle fasce più deboli come anziani e cittadini con problemi di deambulazione, ma a questo proposito sono convinto che il vostro contributo sarà prezioso se comunicato ad AMA.
Arrivati ad un punto nel quale la crisi spinge ad approfittare delle offerte truffaldine di un mercato guidato dalla logica del profitto, si acquista più di quanto serve, spesso si butta più di quello che si usa, e le discariche straripano di oggetti ancora utili e funzionanti, imparare a fare la raccolta differenziata è comunque un inizio da non sottovalutare, e prestando in questo modo maggiore attenzione alla quantità e qualità dei nostri rifiuti, forse con il tempo anche un incentivo per ridurli.