martedì 31 marzo 2020

Coronavirus, la Regione Lazio sospende per tre mesi il pagamento della tassa auto

Tassa auto sospesa per tre mesi nel Lazio. La Giunta Zingaretti ha approvato questa mattina nuove misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19 per quanto riguarda i tributi in cui la Regione ha maggiore autonomia di intervento.

La delibera consente la sospensione dei termini di versamento, relativi al 2020, della tassa automobilistica, dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (Iresa) e l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione (Irba). In particolare, la sospensione dei termini di versamento della tassa automobilistica riguarda il periodo compreso tra il 3 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. La sospensione dell’Iresa e dell’Irba è relativa ai mesi di marzo, aprile e maggio 2020.
Fonte: https://www.ilmessaggero.it

Coronavirus, nessuno slittamento dei cantieri stradali a Roma

Nessuno slittamento dei cantieri sulle principali strade della città. Le procedure legate ai bandi per la partecipazione delle imprese alle gare di Roma Capitale per i lavori pubblici vanno avanti. Così in una nota l’Assessorato alle Infrastrutture.

Nelle settimane scorse erano pervenute al Dipartimento Sviluppo e Manutenzione Urbana (Simu) richieste formali per una proroga dei termini da parte delle imprese e da associazioni di categoria, come per esempio ACER. Vista l’emergenza Coronavirus è stato esteso di 15 giorni il termine per presentare la documentazione necessaria per le gare di prossima scadenza.

Questa misura è stata adottata per garantire la massima partecipazione delle imprese alle gare di appalto e, successivamente, partire con le procedure di analisi delle offerte, come la normativa prevede, che si conta di far procedere il più velocemente possibile. Solo a valle della procedura di legge possono essere firmati, quindi, i contratti e possono partire i lavori.

L’obiettivo dell’Amministrazione Capitolina è velocizzare le attività amministrative e i numerosi lavori appaltati, già in corso e anticipati. È il caso dell’intervento nella canna sud della Galleria Giovanni XXIII, inizialmente previsto per il mese di luglio. Sono in fase di completamento i lavori su via Aurelia, nel tratto tra Piazza Irnerio e via di Acquafredda o quelli sulla via del Mare. Non è previsto, quindi, nessuno stop o un rallentamento ai cantieri della città.
Fonte: comune.roma.it

Coronavirus: Roma, carrelli in strada per spesa ‘sospesa’

Emergenziale, nella necessità, nei momenti di grande crisi gli italiani si distinguono sempre per solidarietà. E l’emergenza Coronavirus non fa eccezione. “Chi ha metta, chi non ha prenda”. E’ il cartello arcobaleno appeso su un carrello della spesa pieno di generi alimentari, apparso in via dei Gelsi, nel cuore del quartiere romano di Centocelle.

Il cornonavirus e’ anche solidarietà e condivisione sociale. E questa volta da condividere per chi ne ha bisogno c’e’ la spesa ‘sospesa’, un po’ come il caffè a Napoli, lasciata da ignoti a un angolo della strada, a disposizione di chiunque. L’iniziativa e’ spontanea e il cartello non porta firme o autori, c’e’ solo scritto: ‘Insieme andrà tutto bene’.
Fonte: https://www.romadailynews.it

In tempi di "quarantena": oggi si mangia Pasta alla Norma

La pasta alla Norma (in dialetto siciliano a pasta cu sucu di mulinciani, pasta ca sassa e mulinciani o pasta câ Norma) è un piatto dai sapori tipicamente mediterranei a base di pasta, solitamente maccheroni, condita con pomodoro e con l'aggiunta successiva di melanzane frittericotta salata e basilico[3].
La ricetta è attribuita alla città di Catania, tant'è che è il piatto simbolo della cucina catanese, sebbene numerose varianti della pasta al sugo preparata con le melanzane erano certamente già diffuse in tutto il meridione prima della nascita ufficiale del piatto catanese.
L'origine della dedica alla Norma, che sembra un esplicito riferimento all'omonima opera di Vincenzo Bellini più che a una generica "norma" nel senso di una preparazione fatta "a puntino", non è certa. Sono almeno due le versioni della storia di questo piatto ritenute più plausibili ma non esistono testimonianze dirette e univoche. Secondo alcuni a dare il nome alla ricetta sarebbe stato il commediografo siciliano Nino Martoglio che davanti ad un piatto di pasta così condito avrebbe esclamato "È una Norma!", ad indicarne la suprema bontà e paragonandola alla celebre opera di Vincenzo Bellini[4] nonostante fossero passati parecchi decenni dall'esordio della stessa.
Secondo altri, a maggior giustificazione della dedica, la ricetta sarebbe stata perfezionata, reinterpretata e messa a punto sulla base della cucina tradizionale da uno chef siciliano proprio in occasione delle celebrazioni per la nuova opera lirica del grande compositore catanese, destinata a diventare in breve tempo una dei suoi maggiori successi nonostante una prima alla Scala di Milano travagliata e tutt'altro che incoraggiante; forse in uno dei tanti ricevimenti a cui fu presente lo stesso Bellini nella sua terra natia visto che è da sempre prassi abbastanza consolidata da parte di chef di grido e organizzatori di eventi omaggiare degli ospiti d'onore illustri con piatti creati ad hoc.
In Sicilia è molto diffusa anche la pizza alla Norma, con gli stessi ingredienti del condimento della pasta[5].
A questo piatto della tradizione catanese e siciliana è stata dedicata anche una Giornata Nazionale della Pasta alla Norma, il 23 settembre.
Fonte: Wikipedia.it

Coronavirus, a Roma cala il numero di nuovi positivi. Avviati i test veloci a Nerola

Sono stati 208 i nuovi positivi al coronavirus nella giornata del 30 marzo, contro i 201 di domenica. Sembrerebbe un dato negativo, ma rispetto al totale dei casi, che ieri risultavano 2.497, il Lazio per la prima volta scende al di sotto della percentuale dell'8%.

Inoltre dei 208 casi, ben 52 sono stati rilevati a Rieti e riferibili alle case di riposo, che continuano ad essere l'ultima frontiera del contagio. Insomma la curva, secondo quanto sottolinea anche l'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato è in calo e, a far sorridere, c'è anche un altro dato: quello dei guariti. Nelle 24 ore di lunedì, infatti, il numero di guariti è salito di 56 unità (un record) arrivando a 267 totali. 

Dall'analisi dei casi positivi a cura dell'Unità di Crisi Covid-19 istituita dalla Regione emerge che nel Lazio "dei casi finora confermati il 39% è ricoverato in una strutta sanitaria, il 42% è in isolamento domiciliare e il 5% è in terapia intensiva. I guariti sono l'8%".

L'età media dei casi positivi è 58 anni mentre i casi positivi sono così distribuiti: "il 40,4% è residente a Roma città, il 30,6% nella Provincia, il 10,5% a Frosinone, il 2,6% a Rieti, il 6,3% a Viterbo e il 9,5% a Latina. Il 2,4% proviene da fuori Regione".

Covid-19, l'ultimo aggiornamento dalle Asl di Roma e del Lazio
Asl Roma 1: 24 nuovi casi positivi. 818 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 

Asl Roma 2: 21 nuovi casi positivi. 813 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 

Asl Roma 3: 13 nuovi casi positivi. 7 pazienti sono guariti. 927 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 

Asl Roma 4: 22 nuovi casi positivi. 2 decessi: donne di 83 anni e di 80 anni con pregresse patologie. 1144 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 3 pazienti sono guariti 

Asl Roma 5: 10 nuovi casi positivi. 1296 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare.

Asl Roma 6: 31 nuovi casi positivi. 2 decessi: donna 91 anni e uomo di 74 anni con patologie pregresse. 1 paziente è guarito. 38 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 

Asl Frosinone: 13 nuovi casi positivi. 2 decessi: uomo 70 anni e donna 70 anni, entrambi pazienti oncologici. 149 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare.

Asl Latina: 8 nuovi casi positivi. 3 pazienti sono guariti.

Asl Rieti: 52 nuovi casi positivi, la maggior parte riferibile al cluster delle case di riposo. 32 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 1 paziente è guarito.

Asl Viterbo: 14 nuovi casi positivi. 2 decessi: uomo di 67 anni e donna di 89 anni con pregresse patologie. 1100 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. 

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: Tutti i 5 bambini positivi ricoverati sono in buone condizioni.

Policlinico Tor Vergata: 4 decessi: uomo di 78 anni, uomo di 64 anni, donna di 92 e donna di 69 anni, tutti con patologie pregresse

Policlinico Umberto I: 2 decessi: 2 uomini di 78 anni e di 80 anni con patologie pregresse.
Fonte: Romatoday.it

lunedì 30 marzo 2020

"Cari ragazzi, diteci come possiamo ricostruire il futuro"

"Care ragazze, cari ragazzi, in questo difficile momento è molto importante che ognuno di noi si assuma nuove responsabilità, per sé, per gli altri, per tutta la comunità”. Inizia così una lunga e bella lettera aperta che lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, presidente della Fondazione Minotuauro di Milano e docente all'università “Bicocca” ha deciso di inviare agli adolescenti italiani.

Una lettera che a tre settimane dall'inizio della quarantena si rivolge alla generazione dei teenager. Accusati, nei primi giorni, di essere tanto egoisti da andarsene in giro, rischiando di portare il virus nelle case e nelle famiglie mettendo a rischio di vita i loro stessi nonni. E invece, oggi, quei ragazzini cresciuti nel benessere e nella pace, alla loro prima prova “di guerra”, stanno mostrandosi responsabili e sensibili.


Una lettera, spiega Lancini, in realtà “rivolta a noi adulti, una riflessione sul modo in cui abbiamo cresciuto questa generazione, un appello perché, oggi, le generazioni trovino un ponte per parlarsi davanti a questa enorme difficoltà collettiva”. “Prima di tutto  -  scrive Matteo Lancini - vorrei chiedervi scusa per questa faccenda dei nonni. Forse troppi di noi non vi conoscono e parlano ai giovani sulla base della propria esperienza individuale, ma chi come me vi incontra da decenni sa quanto siate loro legati. So che molti di voi hanno deciso, o hanno in programma, di tatuarsi sulla pelle, per sempre, la data di nascita o della morte di chi vi ha cresciuto, mentre vostra madre e vostro padre lavoravano. La morte del nonno o della nonna è per molti di voi una enorme sofferenza, un dolore che cambia la vita. Accusarvi di non essere in grado di farvi carico della loro salute è ingiusto, ingiustificato, forse ingiustificabile”.

"Vi abbiamo rubato il futuro"

Poi Matteo Lancini, il cui nuovo libro si chiama, appunto, “Cosa serve ai nostri ragazzi. I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti (Utet)” si rivolge ai  “grandi”,  alle madri, ai padri, ma anche alla società del marketing. “Noi adulti facciamo in fretta ad accusare. Proprio noi, che in questi ultimi anni non siamo stati in grado di assumerci la responsabilità di garantire a voi giovani, e probabilmente anche ai vostri figli, un presente stabile e un futuro non troppo fosco. Perché una grande crisi di valori ci ha portato a privilegiare il profitto, l'individualismo, l'audience, a concentrarci su un'etica affettiva valida solo per la nostra famiglia, per il nostro caro piccolo nucleo. Progressivamente ci siamo disinteressati degli altri, anche dei figli degli altri, se non come soggetti che vi avrebbero invitati alle loro festine di compleanno, utili solo a non farvi sentire soli, esclusi”.

"La nostra paure vi hanno resi fragili"

Abbiamo così contribuito, anche se con tutte le buone intenzioni, a rendervi fragili e a non farvi comprendere l'importanza della solidarietà, in primis per voi stessi, oltre che per gli altri. Chi se lo poteva permettere, poi, vi ha portato in giro per il mondo e pagato biglietti aerei e vacanze studio, spingendovi a viaggiare ma sempre con il “cercapersona”, detto anche cellulare, in tasca e sotto il controllo degli adulti. Nessuna esperienza di vera autonomia perché, in realtà, eravamo abitati da paure e paranoie su cosa vi sarebbe accaduto fuori casa, nel mondo pericoloso. L’affissione della scritta “vietato il gioco del pallone” nelle piazze, la trasformazione dei cortili in box per auto, non è stata una vostra iniziativa, né degli influencer dei social e neanche dell’inventore di “Fortnite”. Sono stati provvedimenti di responsabilità adulta, per proteggervi dai malintenzionati e per non vedervi tornare a casa con sbucciature sulle ginocchia, per noi diventate fonte di sofferenza intollerabile".

“E così voi, così propensi a darci fiducia, ad ascoltare i nostri consigli e a prendervi carico delle nostre preoccupazioni, avete sostituito le strade dove noi abbiamo passato i pomeriggi della nostra infanzia con le piazze virtuali. Vi siete sfidati in battaglie molto meno violente nelle conseguenze reali, perché virtuali appunto, di quelle che combattevamo noi con fionde e pallonate in faccia. All’epoca, sapete, le ferite del corpo dei figli erano meglio tollerate, al punto da essere all’ordine del giorno”.

"Oggi diciamo grazie al vostro mondo digitale"

"Eppure, neanche il vostro confinamento nel virtuale ci è sembrato sicuro. Sempre in nome della nostra responsabilità adulta, vi abbiamo detto che questo vostro comportamento era da considerarsi esagerato, sconsiderato, che il vostro uso di internet, smartphone, videogiochi e social network era smodato, anzi era diventato una dipendenza. Il vostro utilizzo, non il nostro, badate bene. Noi, che avevamo iniziato a fotografarvi ancora prima della vostra nascita il giorno dell’ecografia morfologica, per poi proseguire con centinaia di foto. Noi che abbiamo usato il cellulare per fare il video del giorno della recita dell’asilo, del primo bagno al mare senza braccioli, della prima volta in un campo sportivo. Noi, che siamo stati così contenti di metterci tutti quanti online, su Whatsapp, sui social network, tutti a riprendere il piatto di pastasciutta o la propria partecipazione alla sagra della salamella. Noi, in modo ipocrita e irresponsabile, abbiamo riversato su di voi i nostri dubbi sul tipo di società che avevamo creato e abbiamo deciso che eravate voi a dovere, per il vostro bene, limitarvi nell'utilizzo dello smartphone e dei videogiochi".

"Ora che è arrivata l’emergenza di questo virus, abbiamo capito che molte opportunità, e anche qualche speranza, derivano proprio dall'utilizzo di internet. E siete stati proprio voi, nelle primissime fasi di chiusura delle scuole, con responsabilità e senso etico a chiamare molti docenti e spiegare loro come fare. In alcuni casi avete trasformato chat di battaglie in rete, in chat di classe amministrate dall'insegnante di turno, in attesa che le scuole e le organizzazioni adulte si attrezzassero".

“E guardate un : quando abbiamo visto alcuni di voi, prima dell’ordinanza più restrittiva di sabato 8 marzo, cercare conforto nell'incontrarvi in gruppo all'aperto, abbiamo iniziato a formulare ipotesi sulla vostra irresponsabilità. Prima, a casa, eravate irresponsabili utilizzatori di Internet, ora, improvvisamente, tutti fuori casa, a fare gli irresponsabili untori della salute dei vostri nonni. Invece di divertirvi in giro per la città potevate almeno assalire i supermarket oppure scapicollarvi verso una stazione ferroviaria per prendere un treno che vi portasse nel vostro luogo di origine o a risiedere nella vostra seconda casa al mare o in montagna, come abbiamo fatto noi”.

"Adesso cari ragazzi aiutateci a costruire una società migliore"

Ora che le direttive sono più chiare e che le nostre città sono sempre più deserte, vi chiediamo di aiutarci responsabilmente a gestire questo momento di enorme difficoltà e, una volta superato, di aiutarci a costruire e consegnarvi un futuro migliore. Aiutateci a capire cosa vi serve davvero, dateci consigli su come migliorare la scuola e su come costruire una società meno individualista e meno dipendente da internet. Insieme possiamo farcela a consegnarvi un futuro ambientale e relazionale migliore di quello presente. È possibile, anzi probabile, che voi siate in grado di gestire il pianeta e l’umanità in modo più responsabile e autorevole di quanto siamo riusciti a fare noi”.
Fonte:LaRepubblica.it

giovedì 26 marzo 2020

Nuova autocertificazione per gli spostamenti, modulo del 26 marzo 2020

Un quarto modulo per impedire ai furbetti di infrangere le regole imposte dal Governo e che limitano il contagio da COVID-19. Lo aveva annunciato già il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli e così è stato: c'è una nuova autocertificazione da stampare e da mostrare alle Forze dell'Ordine in caso ci si debba spostare per validi e comprovati motivi quali lavoro, salute o altre necessità primarie come la spesa o l'acquisto di farmaci. Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) infatti introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Oltre alla misura della quarantena e della positività del coronavirus, oltre il comune di residenza adesso c'è una nuova voce che annovera anche la regione di appartenenza e quella in cui eventualmente ci si sposterà. L'obiettivo è chiaro: contrastare ulteriormente le persone che volontariamente non rispettano le restrizioni.


La battaglia contro i furbetti
"C'è un'altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo. Fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati", ha detto Gabrielli.

Chiunque non rispetterà le regole verrà punito con sanzioni che vanno dai 200 ai 5mila euro e che possono arrivare anche all'arresto da 3 a 18 mesi.
Fonte: Auto.it

Coronavirus, Spallanzani: "Trend di nuovi ricoveri in calo". Emergenza case di riposo a Roma e provincia

Le case di riposo di Roma e provincia sono l'ultimo fronte, nel Lazio, alla guerra al coronavirus. Situazioni al limite che preoccupano e rischiano di travolgere l'intera zona nella quale sono inserite. Nel frattempo, secondo i dati della Regione, in totale sono stati esaminati 1901 casi di Covid-19. 

Dall'inizio dell'epidemia, sono invece 131 le persone guarite mentre sono 95 i pazienti deceduti. Tra loro anche un 33enne del Montenegro, deceduto all'ospedale Spallanzani. Sul suo corpo non verrà effettuato l'esame autoptico. Il 33enne è la vittima più giovane del Lazio. Un dramma che riporta alla mente un'altra giovane vittima, Emanuele, il 35enne di Cave morto a Tor Vergata a causa del Covid-19. 

Il bollettino dello Spallanzani del 26 marzo
L'ospedale Spallanzani, principale hub nella lotta al virus, ha fatto il punto della situazione ad oggi: "I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 214. Di questi, 24 pazienti necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici", si legge nell'odierno bollettino medico.

"I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 114. Si conferma ulteriormente il trend di diminuzione del numero di nuovi ricoveri presso lo Spallanzani ed i suoi spoke contemporaneamente all'aumento del numero di pazienti dimessi o trasferiti in Strutture a bassa complessità assistenziale. Da oggi, d'intesa con la Direzione generale della Asl Roma 4, è attiva la Clinica Madonna del Rosario di Civitavecchia che accoglierà pazienti Covid 19 positivi a bassa intensità assistenziale".
Fonte: RomaToday.it

Coronavirus Roma, l'autopsia sul giovane di 34 anni: “Emanuele era sano, vittima del Covid"

Emanuele Renzi era sano, sanissimo. Il 34enne, uno dei responsabili del call center Youtility, non aveva nessuna patologia pregressa. A dirlo sono i risultati dell'autopsia effettuata allo Spallanzani e trasmessi ieri ai medici del policlinico Tor Vergata che hanno seguito il caso del ragazzo di Cave, a 50 chilometri dalla capitale. Sabato notte a strappare Lele alla figlia, alla famiglia e agli amici è stato un improvviso peggioramento dell'infiammazione causata dal coronavirus.

Il referto degli esami effettuati sulla vittima - che potrebbe aver contratto l'infezione durante un addio al celibato a Barcellona, dov'era stato dal 6 all'8 marzo - evidenzia un quadro complesso. Racconta come il Covid- 19, nella sua forma più aggressiva, non faccia poi troppe differenze tra giovani e anziani. Pericardite, miocardite, coagulopatia intravascolare disseminata. Un colpo dietro l'altro, in rapida successione. Per Emanuele non c'è stato nulla da fare.

Al 34enne, a casa per sei giorni con la febbre e poi trasportato in ospedale già gravissimo, era stata applicata la terapia standard: antivirali e il farmaco contro l'artrite che sembra aiutare i pazienti intubati a limitare i danni. Armi che nella storia clinica di Emanuele si sono rivelate spuntate. La morte del ragazzo, come spiega Stefano Andreoni, virologo del Tor Vergata, è tra quelle " inattese" .

"In letteratura - spiega il primario, senza nascondere l'amarezza - sono già presenti casi in cui l'autopsia non ha evidenziato la presenza di morbosità pregresse. Parliamo quindi della morte di un giovane sano, venuto a mancare nonostante siano stati applicati tutti i trattamenti a disposizione. È una nostra sconfitta, dovuta alle armi che abbiamo ora. Aiutano, ma non sono sicuramente vincenti e questo caso ne è la dimostrazione. La ricerca ci deve dare qualcosa in più".

Nel frattempo continua la psicosi tra i colleghi di Renzi. Youtility spiega di aver sanificato subito il call center, ancor prima della Asl, e di rispettare le prescritte distanze tra i lavoratori. Ma i sindacati attaccano: secondo i Cobas, l'azienda di Settebagni non ha informato i lavoratori e non ha nemmeno fermato il travaso di operatori tra le sedi di Roma e Frascati, "mettendo tutti a rischio".

Mercoledì, sempre a Roma, è morto un ragazzo rom di origine montenegrina di appena 33 anni, ancora più giovane di Emanuele. Il giovane, deceduto allo Spallanzani, abitava in una delle case popolari del Quarticciolo. Anche in questo caso sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte.
Fonte: IlMessaggero.it

martedì 24 marzo 2020

Coronavirus, 188 nuovi casi positivi nel Lazio: 116 a Roma e provincia

Dopo il calo di ieri, oggi il Lazio ha fatto registrare una nuova impennata di casi di coronavirus. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono 188 i nuovi positivi nell'intera regione, di cui 116 a Roma e nella sua provincia. Di questi, 55 sono stati registrati dalle Asl Roma 2 e Roma 3, quelle che coprono la zona sud-est della città e del litorale.

Numeri che si sommano al tragico bilancio dei decessi, 17 in un solo giorno. Il dato più pesante, in sole 24 ore, dall'inizio della crisi. La buona notizia riguarda i guariti: oggi 40, anche questo il numero più alto in un solo giorno.

I dati delle Asl di Roma e del Lazio del 24 marzo
Asl Roma 1 – 12 nuovi casi positivi. 624 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Si sta attrezzando il padiglione D dell’Ospedale San Filippo Neri per 40 posti COVID. Disponibili entro sabato 28 marzo;

Asl Roma 2 – 28 nuovi casi positivi. Decedute 2 donne: una di 89 anni all'Ospedale Pertini e una di 93 anni della Casa di Riposo Giovanni XXIII. 42 le persone che sono uscite dall'isolamento domiciliare. La Asl subentra nella gestione sanitaria della Casa di Riposo Giovanni XXIII. Il Comune di Roma si occuperà del vitto per gli anziani ospitati dalla struttura. Disponibili ulteriori 32 posti letto che diventeranno 62 all'Ospedale Pertini. Si sta lavorando per attivare 57 posti letto dedicati all'Ospedale Vannini che ha dato la disponibilità;

Asl Roma 3 – 27 nuovi casi positivi. 3 pazienti sono guariti. 375 le persone che sono uscite dall'isolamento domiciliare. Si sta attrezzando il piano terra dell’Ospedale Grassi. Attivati già 8 posti letto. Disponibili da giovedì 26 marzo al CPO 14 posti per pazienti in sorveglianza attiva. Su disponibilità CPO chiesta verifica al SERESMI;

Asl Roma 4 – 13 nuovi casi positivi. Deceduta donna cardiopatica di 78 anni. 801 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Da domani l’Ospedale San Paolo dedicato a COVID. Isolata la RSA Madonna del Rosario di Civitavecchia;

Asl Roma 5 – 21 nuovi casi positivi. 916 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Dal 28 marzo disponibili ulteriori 13 posti di terapia intensiva. Si lavora per riconvertire l’Ospedale di Monterotondo in COVID HOSPITAL per ulteriori 60 posti letto dedicati entro il 26 marzo. Già operativi 20 posti letto. Isolata la RSA di Guidonia. Isolata RSA Nerola: la Asl subentra nella gestione sanitaria della struttura;

Asl Roma 6 – 15 nuovi casi positivi. 2 decessi: donna oncologica di 55 anni di Anzio e uomo di 75 anni di Nettuno con patologie pregresse. 79 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Già operativi da oggi ulteriori 23 posti di pneumologia COVID all'Ospedale dei Castelli che arriveranno a 73 posti dedicati;

Asl di Latina – 23 nuovi casi positivi. 1.877 le persone che sono uscite dall'isolamento domiciliare. All'Ospedale di Gaeta operativi 12 posti letto dedicati. Ricoverati i primi 4 pazienti positivi. Attivati ulteriori 22 posti letto COVID all'Ospedale Goretti di Latina. Da attivare ulteriori 64 posti letto;

Asl di Frosinone – 32 nuovi casi positivi di cui 13 alla RSA Ini - Città Bianca. Deceduto paziente ultraottantenne con patologie pregresse. Attivati 66 posti letto dedicati all’Ospedale Spaziani di Frosinone. Da attivare ulteriori 5 posti letto di terapia intensiva. Isolata Casa di Riposo Ini - Città Bianca;

Asl di Viterbo - 14 nuovi casi positivi. 775 le persone che sono uscite dall'isolamento domiciliare. Entro il 30 marzo saranno attivati ulteriori 30 posti di malattie infettive e ulteriori 12 posti di terapia intensiva;

Asl di Rieti – 3 nuovi casi positivi. 46 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Attivati ieri 14 posti letto all’Ospedale De Lellis.
Fonte: RomaToday.it

lunedì 23 marzo 2020

Coronavirus, in calo il dato regionale del 23 marzo. A Roma 58 nuovi casi: trend costante

"Non dobbiamo farci illusioni" anche se "oggi registriamo un dato in calo rispetto alle ultime 24h". L'assessore alla sanità nel Lazio Alessio D'Amato vuole mantenere la guardia alta seppur ammiccando ai dati del 23 marzo che parlano di 157 nuovi casi positivi al coronavirus nel Lazio

Numeri soddisfacenti che, dopo tre giorni, fanno flettere verso il basso la curva del trend nella Regione che, tra venerdì, sabato e domenica, aveva fatto registrare, in media, un aumento di 187 casi al giorno. "Per la prima volta registriamo un trend all'11%", sottolinea D'Amato.

Dei 157 nuovi casi delle ultime 24 ore, 58 arrivano dalle tre Asl principali di Roma confermando così l'andamento costante degli ultimi 3 giorni, facendo raggiungere nella Capitale 450 positivi dall'inizio dell'epidemia. Secondo i dati delle Asl, in totale, si sono registrati 1551 casi nel Lazio.
Fonte: RomaToday.it

venerdì 20 marzo 2020

Coronavirus, esercito e niente sport all'aperto: si va verso una nuova stretta del Governo

Il Governo sta valutando l'ipotesi di inasprire le misure restrittive per contenere l'epidemia del nuovo coronavirus in Italia. Dal divieto di fare attività sportive all'aperto, alla riduzione degli orari di apertura dei negozi, fino all'ingresso dei clienti contingentati, l'esecutivo sta pensando ad una stretta ulteriore, per limitare il contagio sul territorio nazionale, con ulteriore pacchetto di misure che dovrebbe essere contenuto in un nuovo decreto. Al momento si tratta soltanto di un'ipotesi, di cui con tutta probabilità si parlerà durante le prossime riunioni del Governo. Tra le altre misure che dovrebbero trovare spazio nel nuovo documento, ci sarebbe anche un giro di vite sui trasporti, una spinta decisiva alle aziende per indurle a ricorrere al telelavoro e anche la chiusura della Borsa.

Coronavirus, Regioni in pressing su Conte
In attesa di vedere le prossime mosse del premier Conte, dalle Regioni arrivano richieste e contromisure specifiche, che vanno verso l'inasprimento delle misure. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ha lanciato una richiesta forte e decisa al presidente del Consiglio: "Massiccio utilizzo dell’esercito come presidio, insieme alle forze dell’ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle ‘corsette’ e dalle passeggiate in libertà. Chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili. Fermo dei cantieri. E, ancora, un’ulteriore limitazione delle attività commerciali''. Il governatore della Lombardia, la Regione più colpita dall'epidemia, ha fatto le sue richieste durante un colloquio telefonico con il premier: "Un colloquio nel quale ho ancora una volta rappresentato al presidente del Consiglio la situazione sempre più grave che sta vivendo la Lombardia. Ci aggiorneremo nelle prossime ore per capire se e in quale direzione il governo vorrà muoversi".

Sull'ipotesi di impiegare l'esercito è arrivato anche il via libera del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: "D'intesa con il ministro dell'Interno Lamorgese ho dato piena disponibilità all'utilizzo dei militari impegnati in 'Strade Sicure' per la gestione dell'emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte".

Coronavirus, De Luca annuncia: ''Esercito in Campania''
Intanto il presidente della Regione Campania,Vincenzo De Luca, ha annunciato su Facebook, l'arrivo di un contingente dell'esercito in Campania per sorvegliare la corretta applicazione delle norme contro la diffusione del contagio da Covid-19.

"Alcuni contingenti dell'Esercito - ha sottolineato su Facebook il governatore - sono in arrivo in Campania per affiancare le Forze dell'Ordine nei controlli sul territorio necessari per il rispetto dei divieti sanciti dalle ordinanze nazionali e regionali. Complessivamente saranno impegnate 100 unità per questa prima fase. Poi si procederà a una programmazione più organica. Ho ricevuto comunicazione, a tal riguardo, questa mattina dal Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese".


Coronavirus, esercito e niente sport all'aperto: si va verso una nuova stretta del Governo
La missione non ha ancora un definito piano organizzativo. "Per definire nei dettagli l'organizzazione della missione - ha spiegato infatti De Luca - si riunisce oggi il Comitato per l'ordine e la Sicurezza pubblica con i Prefetti della Campania interessati".

Coronavirus, nuova stretta in Sicilia: niente sport all'aperto
Niente attività sportive all'aperto, chiusure domenicali, pulizia delle strade e possibilità di ridurre gli orari di apertura dei negozi: mentre una ulteriore “stretta” a livello nazionale è ancora ipotetica, in Sicilia entrano in vigore da oggi, venerdì 20 marzi, le nuove misure ancora più stringenti. La nuova ordinanza firmata ieri sera dal Presidente della Regione Nello Musumeci per contenere il contagio del coronavirus nell'isola, contiene provvedimenti ancora più stringenti per prevenire e gestire l'emergenza epidemiologica del Covid-19 nell'Isola. Niente sport all'aperto, chiusura domenicale dei negozi e uscita solo una volta al giorno "ma solo per le emergenze".

Le Disposizioni riguardano la ''pulizia'' di strade e uffici pubblici, gli esercizi commerciali, le rivendite di tabacchi, il trasporto urbano, le attività sportive, le uscite da casa per gli acquisti. Ecco alcune delle novità. Viene sancito l'obbligo, da parte dei Comuni, di provvedere, qualora non lo abbiano già fatto, alla sanificazione delle strade del centro abitato, degli uffici pubblici e degli edifici scolastici. Attività che verranno cofinanziate dalla Regione. Aree a verde pubblico e parchi-gioco verranno chiusi.

Nel commercio "non sarà ammesso l'ingresso nel territorio comunale dei venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni. Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a eccezione di farmacie di turno ed edicole, dovranno restare chiusi la domenica. I sindaci potranno disporre la riduzione dell'orario di apertura al pubblico dei negozi, tranne di quelli che vendono prodotti alimentari e farmacie. Nelle rivendite dei tabacchi è vietato l'uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco". E stop allo sport all'aria aperta, anche da soli.
Fonte: Romatoday.it

giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus, all'Infernetto si va al bar ignorando i divieti del Decreto

Incuranti del Decreto del Governo per il contrasto del coronavirus, hanno ordinato e consumato caffè, cappuccino e cornetto al bar. A scoprirli, nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Lido.

Ad insospettire i poliziotti è stato uno strano via vai all'interno di un’area di parcheggio, nei pressi dell’esercizio pubblico all'Infernetto. All'interno del bar infatti, certe di non essere notate dall'esterno, è stata riscontrata la presenza di 5 persone.

Durante il controllo, nessuno dei presenti -  incuranti del rischio contagi -,  aveva con sé mascherine e guanti, né tanto meno prestava attenzione alle distanze di sicurezza previste dal decreto ministeriale.

Nel locale, oltre ad un socio del bar, vi era il figlio di quest’ultimo impegnato a somministrare le bevande nonostante non avesse alcun contratto di lavoro e tre clienti, due di nazionalità italiana e uno dello Sri Lanka. Per tutti i presenti è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria. "Un comportamento da veri cretini. È intollerabile", ha commentato la sindaca Virginia Raggi.
Fonte: Ostiatoday.it

martedì 17 marzo 2020

Coronavirus, la Regione lancia "Lazio doctor Covid": un'app per le visite da remoto

Coronavirus, la Regione lancia "Lazio doctor Covid": un'app per le visite da remoto

Una app per permettere ai medici di base di monitorare i loro pazienti in sorveglianza domiciliare a causa del coronavirus.
Parte domani 'Lazio Doctor Covid'. Ad annunciarlo l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.
L'app è stata realizzata dalla Regione in collaborazione con i medici di medicina generale in particolare con la collaborazione del vice segretario nazionale della Fimmg, Pierluigi Bartoletti.
Il software permetterà un rapido ed immediato monitoraggio delle persone che si trovano in sorveglianza domiciliare. Il medico potrà accedere online o attraverso la app, che partirà prima per Android e a seguire per Ios. Lo annuncia l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato: "In questo modo il medico avrà un contatto diretto con il paziente per la sorveglianza sanitaria a distanza in totale sicurezza".
Fonte: Romatoday.it

Coronavirus, Roma si prepara al picco con 5 Covid hospital, di cui uno a Palocco. Nel Lazio 87 casi positivi in 24 ore

Roma si sta preparando al picco dei casi positivi al coronavirus nel Lazio previsto nei prossimi giorni. La Regione, infatti, nel giorno in cui ha attivato il Covid 2 Hospital Columbus con 32 posti letto di malattie infettive e ulteriori 21 posti letto di terapia intensiva (a regime saranno un totale 133 posti), ha annunciato l'accordo con un istituto clinico privato per l'apertura del Covid 3 che sarà a Casal Palocco

"E' stata l'ordinanza per istituire al Covid Hospital 3 i primi 12 posti di terapia intensiva. A regime saranno 36 posti di terapia intensiva piu 44 di degenza ordinaria. È partito oggi, con il trasferimento dei primi 10 pazienti postitivi, il Covid Hospital 5 presso il Policlinico Umberto I - presidio George Eastman. I pazienti trasferiti, tutti positivi, vengono dalla Asl di Frosinone e dall'Azienda Ospadaliera Sant'Andrea", spiega la Regione in una nota. Pronto, presto, anche il Covid Hospital 4 che sarà nella torre 8 del policlinico di Tor Vergata.

Già pronti i primi posti letto a Casal Palocco
L'ordinanza c'è, come detto, e mercoledì 18 marzo saranno già operativi i primi 12 posti di terapia intensiva a Casal Palocco come ha spiegato il gruppo GVM Care & Research che gestisce la clinica priva dell'entroterra di Ostia.

Saranno messi a disposizione anche 20 posti di degenza ordinaria, integrati a seguire con ulteriori 18 letti di terapia intensiva e 18 di sub-intensiva, più 30 letti di degenza ordinaria. Con una complessiva disponibilità possibile di 30 letti di terapia intensiva, 18 letti di sub intensiva e 50 letti di degenza ordinaria. 

"Non esiste differenza tra ospedalità pubblica e privata in un frangente così difficile per il Paese", ha sottolineato Ettore Sansavini, Presidente GVM Care & Research.
Fonte: RomaToday.it

lunedì 16 marzo 2020

Coronavirus Roma: notizie e aggiornamenti in diretta oggi 16 marzo 2020

Coronavirus Roma: notizie e aggiornamenti in diretta oggi 16 marzo 2020

Il picco, secondo gli esperti, è previsto tra oggi e mercoledì. E se nel Lazio i casi positivi al coronavirus hanno superato i 430, la Regione non vuole farsi trovare impreparata e così, a Roma e negli altri comuni, ci saranno un totale di 1500 posti letto dedicati al Covid-19, questo anche con l'apertura odierna del Columbus, ribattezzato come Covid 2 - hospital (Gemelli).

Il bollettino medico dello Spallanzani del 16 marzo

Nel frattempo allo Spallanzani, che resta il polo principale per la battaglia contro il coronavirus, al momento sono ricoverati 151 positivi.
Di questi, 18 pazienti necessitano di supporto respiratorio mentre due sono osservazione. E' quanto ha reso noto l'Istituto nel bollettino del 16 marzo: "In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici. I pazienti dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del nuovo coronavirus sono 322. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, compresa la Città militare della Cecchignola, sono a questa mattina 32".
Fonte: Romatoday.it

venerdì 13 marzo 2020

Raggi: “Benvenuti ai medici di Shangai e grazie al popolo cinese”


Roma – Di seguito il testo del messaggio che Virginia Raggi, Sindaca di Roma, ha postato sul noto social nettwork Twitter.
Grazie di cuore ad ambasciata e a tutto il popolo cinese per aiuto contro #Covid19. Do il benvenuto a Roma al team di medici che ieri è arrivato da Shanghai in Italia per aiutarci a fermare questa brutta epidemia. Insieme ce la faremo. #andratuttobene”.
Fonte: comune.roma.it

Coronavirus:sì alle passeggiate ma uscite da soli. Cosa si può fare

  • Il nuovo decreto firmato dal premier Conte ha abolito anche la possibilità di fare una passeggiata?
No, le regole per l’attività motoria e sportiva all'aperto restano quelle già fissate con il precedente decreto: sono consentite ma non in gruppo e a distanza di sicurezza di almeno un metro. E tuttavia l’invito ai cittadini resta quello di uscire da casa soltanto se strettamente necessario. Dunque, la passeggiata sarebbe meglio evitarla, non fosse altro – spiegano Viminale e polizia di Stato – perché se tutti i cittadini escono di casa per passeggiare all'aperto, strade, parchi e giardini sarebbero pieni.
  • Quindi se vado a correre al parco non posso essere multato?
È cosi, lo ha ribadito ieri la nuova circolare firmata dal capo di gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi. Tra gli spostamenti consentiti c’è quello per svolgere attività motoria e sportiva all'aperto, rispettando la distanza interpersonale di un metro. In ogni caso è necessario portare con sé l’autocertificazione che serve sempre per giustificare qualsiasi spostamento, sia a piedi che con un mezzo.
  • Dove posso andare a fare attività motoria? Solo al parco?
Non c’è nessuna indicazione in tal senso. Nei decreti e nelle circolari esplicative non si parla di luoghi deputati. Parchi e giardini nelle città ma anche spiagge o prati possono essere teatri di attività motorie all'aperto anche se bisogna sempre considerare che lunghi spostamenti dalla propria abitazione per raggiungere questi luoghi difficilmente sono giustificabili. Per altro, proprio per evitare che con le belle giornate questi luoghi possano diventare meta di centinaia di persone diverse amministrazioni comunali hanno deciso di chiuderli.
  • Tra le uscite da casa consentite non si parla mai dei bambini. Si può portarli fuori?
Anche in questo caso l’invito è quello di evitare, ma naturalmente far prendere un po’ d’aria a distanza di sicurezza in un giardino ai bambini rientra tra le attività all'aperto e non può dunque essere sanzionato.
  • Per fare la spesa o per portare fuori il cane per le sue necessità si può andare in compagnia di un amico o di un familiare?
Uscire per ritrovarsi con un amico non è ritenuta una giustificazione valida per lo spostamento e soprattutto significa un contatto ravvicinato con un’altra persona, ma anche per la spesa o per portare a spasso il cane la raccomandazione è di andare uno per volta. Si sono già verificati casi in cui familiari sono state fermati in due a passeggiare o al supermercato e uno dei due è stato invitato a tornare a casa.
  • Posso andare dal medico per farmi prescrivere i miei farmaci abituali?
Non è necessario. Vista l’emergenza e l’impegno anche dei medici di famiglia i piani terapeutici sono prolungati. Naturalmente per qualsiasi altra esigenza il medico di base resta disponibile ma si consiglia di chiamare se non c’è necessità di una visita
  • I medici specialisti e gli ambulatori sono aperti?
Non tutti. Le attività ambulatoriali sono state sospese in moltissime città, così come quelle dei medici specialisti la cui visita prevede un’esposizione particolare nel contatto con i pazienti. Gli studi odontoiatrici, ad esempio, sono stati invitati a chiudere e a limitare l’accesso ai pazienti solo in casi d’urgenza preceduti da un triage telefonico per il quale i dentisti restano sempre disponibili.
  • Le piccole botteghe, i mercati alimentari, gli ambulanti sono aperti?
Sì, il decreto autorizza il proseguo dell’attività di tutte le rivendite piccole e grandi di generi alimentari, dall'ipermercato (in cui però saranno chiusi i negozi di altri prodotti rispetto a quelli consentiti) ai piccoli negozi di quartiere, dal forno al macellaio. Aperti anche i mercati alimentari e i banchi degli ambulanti dotati di regolare licenza anche se molti sindaci hanno deciso di ordinarne la chiusura ritenendo che non ci siano le condizioni logistiche per garantire la distanza di sicurezza
  • Perché le profumerie rimangono aperte?
Probabilmente il senso dell’autorizzazione all'apertura deriva dal fatto che la più parte delle profumerie vende prodotti per l’igiene personale e la cura del corpo che sono ritenuti generi di prima necessità.
Fonte: Repubblica.it

giovedì 5 marzo 2020

Infernetto, magazzino trasformato in arsenale: indagini per capire chi usava quelle armi

I carabinieri di Ostia hanno scoperto un arsenale nascosto in un magazzino dell'Infernetto, la cui disponibilità è in corso di accertamento.

Nel locale, che è stato accuratamente perquisito con l’aiuto delle unità cinofile, è stato rinvenuto un fucile a canne mozze con il calciolo tagliato, una pistola Beretta calibro 40 S.W. (entrambe le armi oggetto di furti perpetrati nei pressi della Capitale), una pistola lanciarazzi calibro 22, una pistola a salve priva del tappo rosso e numerosissime cartucce, di svariato calibro, per l’uso delle predette armi.

Il fucile e le pistole sequestrate sono state inviate al RIS di Roma per effettuare i relativi accertamenti balistici e verificare il loro utilizzo. Indagini per capire chi usava quelle armi.
Fonte: Ostiatoday.it

martedì 3 marzo 2020

Coronavirus, l'allerta nella Capitale: annullata la mezzamaratona Roma-Ostia prevista domenica 8 marzo

C'è il primo grande evento a saltare nella Capitale a causa dell'allerta coronavirus.
Ed è la mezza maratona Roma-Ostia che si sarebbe dovuta correre la prossima domenica, 8 marzo. 
L'annuncio viene dal Campidoglio, al termine del vertice che si è tenuto in Prefettura sul tema dell'emergenza epidemiologica. «Le valutazioni medico sanitarie provenienti dagli organismi competenti hanno spinto a valutare inopportuno lo svolgersi della mezza maratona RomaOstia 2020, evento sportivo previsto per domenica 8 marzo - si legge nel comunicato di Roma Capitale -. Sulla base di queste valutazioni, di concerto con le istituzioni presenti al tavolo, così come previsto dall'ultima circolare del Ministero dell'Interno, sarà emanato un provvedimento del Campidoglio per l'annullamento della mezzamaratona RomaOstia 2020 di domenica 8 marzo». Al vertice hanno partecipato la prefetta Gerarda Pantalone, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Fonte: https://www.ilmessaggero.it/roma

lunedì 2 marzo 2020

Ostia, nasce il 'Decimo Rinasce': sarà megafono dei cittadini

Nella cornice dei giardini del Municipio si è svolto sabato 29/2 il lancio dell’associazione ‘Decimo Rinasce’, contenitore che vuole raggruppare molte associazioni culturali, sociali e di promozione del X Municipio. 

Abbiamo la speranza che questo possa essere un canale di ascolto e che nel tempo possa diventare un megafono, dei cittadini e per i cittadini. Decimo Rinasce vuole sottolineare l’importanza delle radici di questo territorio, guardando con fiducia ai nuovi modi di comunicare. Mi aspetto che la collaborazione tra i colleghi della stampa, le associazioni e i cittadini avvicini le realtà che da sempre lavorano per la crescita del nostro territorio e che da oggi sono riunite insieme a tutti voi in questa nuova realtà. Invitiamo tutti i cittadini e le associazioni che operano sul litorale e nell'entroterra ad unirsi al nostro progetto per operare insieme vero il comune obiettivo di riqualificare il nostro territorio.

Così in una nota il portavoce dell’associazione Decimo Rinasce Serena Basciani. Che ha poi annunciato che a "Decimo Rinasce" hanno già aderito le seguenti associazioni: 

Pro Loco Ostia litorale
Pro Loco Ostia Antica
Sogno Comune
Insieme X il Comune
Progetto Comune
Alta Voce
Ostia Antica Viva
Ostia in Bici
Campani in Tiberi
Alta Marea
Faranume
Fita Lazio
Cdq Acilia sud monti di San Paolo
Per sentirmi Viva ONLUS
Fonte: Ostiatoday.it

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