martedì 26 maggio 2020

Rifiuti, Ama smantella il porta a porta e scatena l'ira: "Inaccettabile tornare indietro di anni"

Rifiuti, Ama smantella il porta a porta e scatena l'ira dei grillini: "Inaccettabile tornare indietro di anni"

Grillini contro Ama. In commissione Ambiente si consuma l'ennesimo scontro tra i consiglieri M5s e l'amministratore unico Stefano Zaghis. Tema: la raccolta porta a porta dei rifiuti. Zaghis la sta smantellando in alcuni quartieri (Forte Tiburtino, Tiburtino Terzo, Colli Aniene, Tor Pagnotta e Decima) dove a suo dire "non funziona". Ma i Cinque Stelle non ci stanno. E la prima a schierarsi contro la decisione dei vertici di via Calderon de la Barca è Valerio Allegro, delegata ai Rifiuti della sindaca Raggi. 
"Noi non intendiamo retrocedere, la sindaca non intende farlo" dice chiaramente nella seduta di commissione di oggi (ancora in video conferenza), supportata dagli esponenti pentastellati. Per Alessandra Agnello "è pazzesco tornare indietro di sette anni sul porta a porta". La consigliera boccia senza appello l'idea di Zaghis: "Spero che resti tale". Sulla stessa linea anche il consigliere Roberto Di Palma: "Maggioranza e opposizione sono assolutamente d'accordo su questo punto. Non si può andare in una direzione diversa, c'èuna ferma volontà politica"
Anche Allegro parla di "volontà politica" da rispettare. Senza contare che per alcune zone gli amministratori municipali raccontano un'altra verità. "L'assessore del municipio IX (dove ricadono i quartieri di Tor Pagnotta e Decima, in cui Ama vorrebbe tornare indietro sulla raccolta 'pap', ndr) mi dice che funziona molto bene" spiega la delegata. "Capisco la situazione attuale ma l'azienda deve uniformarsi all'indirizzo politico che verrà dato dall'Assemblea capitolina e dai municipi coinvolti, pur con tutte le difficoltà della delibera 47". 
Inutile per Zaghis fare appello alla volontà politica. "Bisogna considerare le norme di legge" ribatte. "Ama da oltre un anno è oggetto di verbali di contravvenzione e prescrizione della Asl Roma 2, con puntuali indicazioni di alcune problematiche importanti, in alcuni quartieri il porta a porta viene svolto in condizioni che non garantiscono salute e sicurezza di operatori ecologici". 
Senza contare gli aspetti economici. "La delibera 47 (quella ideata nel 2017 dall'ex assessore Montanari e che costituisce in un certo senso il piano rifiuti di Roma, ndr) è a saldi invariati. Se si vuole portare il porta a porta su tutta Roma non lo si può fare a saldi invariati. Bisogna variare i saldi". Tradotti: servono fondi aggiuntivi. Altrimenti il porta a porta, quello che da promesse della sindaca doveva rivoluzionare il sistema di raccolta in città, si ferma alle promesse.
Fonte: RomaToday.it


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