venerdì 29 marzo 2013

Roma, il marzo più bagnato dal 1782 Sono già 17 i giorni di pioggia

Non è solo un’impressione. Questo pazzo marzo romano - un marzo all'antica con vento e nuvole che attraversano velocemente il cielo - avrà un posto negli annali.
Dall'inizio del mese (non ancora terminato) ci sono già stati diciassette giorni di pioggia, una cifra record, visto che la media dal 1782 a oggi (ben 231 anni) è stata di 9,9. Solo sei volte, da quando l’Osservatorio del Collegio Romano raccoglie i dati meteo di Roma, c’è stato un marzo con più precipitazioni. Il picco nel 1909 - l’Italia era un regno e la città era una giovane capitale - quando i giorni «bagnati» furono addirittura ventidue. 
Anche la quantità di pioggia, in questo marzo che sta finendo, è stata di gran lunga superiore alla media degli ultimi duecento e passa anni. Circa 80 millimetri contro i 53,6 della serie storica. Ma è tutto il 2013 che è, fin qui - almeno per Roma - molto più umido del solito. A febbraio sono caduti 61.6 millimetri (59,6 la media). A gennaio, addirittura, 97,4 rispetto a 68,7.
«È un anno particolare - dice Franca Mangianti, climatologa ed ex responsabile dell’Osservatorio del Collegio Romano - Ci sono perturbazioni atlantiche che si susseguono da settimane e che vedremo anche durante questo fine settimana di Pasqua. Così il numero dei giorni piovosi a Roma è stato veramente alto. Calma, però. Non bisogna trarre conclusioni affrettate. Quando non piove, c’è subito chi salta alle conclusioni dicendo che andiamo verso la desertificazione. Quando piove tanto, qualcuno potrebbe pensare chissà cosa. Invece è solo l’avvicendarsi, naturale, dei fenomeni meteorologici, con picchi verso l’alto, picchi verso il basso e medie che vengono superate in un senso o nell'altro. Prima di dire che il clima sta cambiando, servono secoli di osservazioni».
Le statistiche raccontano di un mese speciale. Un dato su tutti: dal 5 al 13 marzo, a Roma, c’è sempre stata pioggia. Cioè ogni giorno, per nove giorni consecutivi, ci sono stati minuti od ore di precipitazioni. A gennaio l’antipasto: scrosci e temporali dal 13 al 24 del mese. Giorno più bagnato il 16: 31,6 millimetri. «Non si tratta di precipitazioni robuste - continua la Mangianti - La caratteristica quest’anno è la continuità». Ieri al Salario cadeva una pioggerella tanto leggera, tanto sottile e tanto fitta che sembrava una cosa da montagne scozzesi. Scherzi del clima. Che resta sempre quello da secoli: un po’ pazzo, trattandosi di marzo.
Fonte: IlMessaggero.it

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