lunedì 11 febbraio 2013

Senzatetto carbonizzato in Pineta: viveva in baracca, incidente o delitto

Il corpo era raccolto in posizione fetale, adagiato sui resti di un falò quasi spento. Il macabro ritrovamento è avvenuto intorno alle 11 della mattina di oggi, 11 febbraio, nella fetta di pineta racchiusa tra via Mar Rosso e via Mar dei Coralli a Ostia, litorale di Roma. A scoprire il cadavere ormai carbonizzato dell’uomo, è stato un clochard che ha subito chiamato la Polizia. Secondo quanto ha raccontato il senzatetto agli agenti del commissariato Lido, il corpo apparterebbe a un suo amico che da tempo viveva in una baracca nella zona. Stando ai primi riscontri sui documenti rinvenuti nella tenda, si tratterebbe di Antonio N.S., italiano 43enne di origine straniera. L’uomo aveva anche alloggiato in alcune case comunali di Ostia per un periodo ma poi si era rifugiato nella pineta a ridosso di via Mar Rosso, come tanti altri disperati.

MISTERO IN PINETA – E’ la strana posizione del corpo, riverso sul fuoco acceso per scaldarsi ma distante dalla baracca, a non fare escludere agli investigatori l’ipotesi che si possa trattare di un delitto. Il cadavere aveva addosso i resti di un maglione, ma risultava nudo dalla cinta in giù. All'interno della baracca gli agenti, coordinati dal dirigente Antonio Franco, hanno anche trovato alcuni medicinali. Forse l’uomo ha accusato un malore e poi è caduto sulle fiamme, oppure è stato prima ucciso e poi spinto sul fuoco. Il cadavere non presenterebbe tracce di sangue né ferite evidenti. Toccherà al medico legale fornire una prima analisi del corpo del 43enne.
Fonte. CorriereRoma.it

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