mercoledì 15 aprile 2020

Il ritorno al lavoro nella regione Lazio: la fase 2 sarà con barriere in plexiglass e gel disinfettante

Fonte Agenzia Dire - Un metro di distanza da garantire sempre e comunque, gel disinfettanti all'ingresso e deroghe all'occupazione di suolo pubblico, perché consumare su tavolini all'aperto sarà comunque più sicuro che farlo in posti chiusi. In Regione Lazio si preparano le aziende alla fase 2, quella del convivenza con il coronavirus. Dopo il 3 maggio, con ogni probabilità e salvo sorprese, buona parte delle attività produttive riaprirà. Si è parlato di questo ieri al del tavolo costruito dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, insieme a sindacati, parti datoriali, esercenti, sindaci e associazioni per immaginare come fare ripartire il Lazio. 

"Abbiamo convocato tutte le associazioni datoriali del mondo delle imprese, dei sindacati, l'Abi Lazio, circa 20 associazioni, l'Anci è una rappresentanza di sindaci per cominciare a discutere sulla fase che ci sarà da dopo il 3 maggio sulle riaperture, con l'obiettivo chiaro che la riapertura dovrà avvenire con la massima sicurezza di chi produce e con la massima sicurezza per chi consuma - ha detto Zingaretti dopo l'incontro - è evidente che anche quando ci saranno le riaperture queste avverranno in fabbriche ed esercizi commerciali che non potranno essere gli stessi della fase precedente all'esplosione del Covid ma avverranno in fabbriche ed esercizi commerciali che dovranno organizzarsi in una realtà che, fino a quando non ci sono sarà il vaccino, sarà una situazione particolare". 

Dalle barriere in plexiglass al disinfettante obbligatorio
La Regione ha messo sul tavolo una traccia di lavoro: "Insieme allo Spallanzani offriremo delle linee guida per la sicurezza: ad esempio l'utilizzo del plexiglass per costruire nei locali commerciali dei divisori tra chi sta in cassa e chi sta fuori, l'obbligo del disinfettante per la pulizia delle mani, probabilmente il contingentamento degli ingressi. L'indicazione che abbiamo dato per le pmi e le fabbriche è organizzare per ogni comparto produttivo degli accordi sindacati-imprese sul tema della sicurezza nei posti di lavoro. Vogliamo arrivare al giorno del superamento del lockdown in una situazione in cui si inizi in sicurezza. Per questo non abbiamo aperto le librerie, perchè nel dpcm di venerdì erano previste alcune raccomandazioni che richiedono una riorganizzazione degli spazi di produzione. Vogliamo arrivare al 3 maggio con il massimo della rete produttiva e di distribuzione pronta ad essere efficiente".

Deroghe a occupazione suolo pubblico per i ristoranti
Con una avvertenza: "Anche quando ci sarà la riapertura, nessuno si illuda che il tema del Coronavirus sarà superato: andrà affrontato mettendo in campo al massimo delle misure di sicurezza per tornare a delle abitudini ma in condizioni di sicurezza diverse". Per favorirle, tra le alte cose, "chiederemo ai sindaci di rivedere le norme sull'occupazione di suolo pubblico sui tavoli di ristoranti e bar perchè, pur pagando il dovuto, si accettino delle deroghe. È evidente che il consumo all'aperto, seduti e dentro le regole, sarà meno a rischio - ha spiegato Zingaretti - Anche quando riapriranno le attività, le regole del distanziamento sociale rimarranno come un faro per riorganizzare la nostra vita e quindi è presumibile che quando ci sarà il consumo da seduti ci sarà un rapporto metri quadri/clienti che andrà rispettato e stiamo studiando come non produrre eccessivi danni a chi, riaprendo la propria attività, potrà farlo mantenendo norme di distanziamento sociale. 

Immaginiamo che sarà importante garantire a determinati esercizi la possibilità di mettere anche i tavoli fuori, al di là dei metri quadri del proprio locale. Nei bar ci dovranno essere delle regole di contingentamento di ingressi e degli spazi". Dalla Regione ai primi cittadini non arriverà una imposizione ma "un invito a prendere in considerazione il fatto di permettere alla ristorazione di potersi riprendere e di valutare che, soprattutto nel periodo estivo, un tipo di ristorazione all'aria aperta dà garanzie sicurezza superiori che non al chiuso. Ogni comune sarà libero di dare una risposta. Dovremo riorganizzare le nostre città, noi daremo delle regole guida poi ogni sindaco le applicherà nel proprio territorio le soluzioni migliori perchè questo diventi nuovamente fruibile e competitivo".

Allo stesso modo "quando riapriranno i negozi o i grandi magazzini dovremo trovare formule che permettano il rispetto delle regole, perchè se ci ammassiamo tutti in un negozio ricominciamo da capo. Invece dobbiamo cominciare a ragionare, come accade nei supermercati, su come le norme di distanziamento sociale vengano garantite per convivere col virus ma non fare fallire tutti i negozi". 

Sicurezza e trasporti
Norme di sicurezza anche nel settore dei trasporti: "Proporremo divisori in plexiglass nei taxi perché aiuta di molto la sicurezza sia di chi guida il taxi sia di chi lo prende". "Questo è l'oggetto della discussione che si sta aprendo con gli esercenti e le forze del lavoro, per trovare la migliore soluzione ed evitare che quando si riapriranno le attività ci si trovi in situazioni di difficile gestione" e "giovedì il vicepresidente Leodori vedrà le Camere di commercio delle province per avviare questa discussione e per farci trovare pronti quando riapriranno i locali". 
Zingaretti è rimasto positivamente colpito dal "protocollo sottoscritto da sindacati e FCA che permetterà a quella fabbrica di riprendere in piena sicurezza degli operai. Quello è un modello che nelle fabbriche si dovrà seguire, allo stesso modo negli esercizi commerciali e artigiani dovranno stilarsi dei protocolli e le Camere di Commercio stanno pensando ad adesivi da mettere fuori gli esercizi commerciali per dire 'questo esercizio osserva le norme di tutela di distanziamento sociale previste'". La partita è appena cominciata e "da domani partiranno i tavoli di concertazione tra sindacati e imprenditori, associazioni del commercio e sindacati del mondo del commercio per vedere come alcune regole indispensabili per la sicurezza dei lavoratori e di chi consuma vengano rispettate".
Fonte: Romatoday.it

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