lunedì 4 febbraio 2019

Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto colpito (per errore?) da un proiettile

"Mi hanno sparato, mi hanno sparato!". Poi Manuel Mateo Bortuzzo, 19enne, promessa del nuoto nazionale, amico e collega dei campioni azzurri Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, si è accasciato sul marciapiede di piazza Eschilo, nel quartiere residenziale dell’Axa-Casalpalocco, fra Roma e Ostia. «Ho fatto in tempo solo a sentire queste parole, è stato terribile, non sapevo cosa fare: ci eravamo fermati per comprare le sigarette al distributore automatico. Poi qualcuno ci ha urlato contro e gli spari», racconta la fidanzata 16enne del giovane trevigiano che rischia di restare paralizzato: il proiettile che lo ha raggiunto a un fianco perforandogli un polmone potrebbe aver leso il midollo all'altezza dell’undicesima vertebra.

Ore decisive
«Decisive le prossime 72 ore», spiega il neurochirurgo Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo che ha operato l’atleta tesserato con l’Aurelia Nuoto, che si allena anche con la Guardia di Finanza, ferito probabilmente per uno scambio di persona nella notte fra sabato e domenica da due uomini in scooter ai quali la polizia sta dando la caccia fra Acilia e Dragona.


Per errore?
L’ogiva del proiettile è stata consegnata dai medici alla Scientifica che effettuerà delle comparazioni per capire se appartenga a una partita di munizioni e sia stata esplosa da un’arma già utilizzata per commettere reati. L’ipotesi è che Bortuzzo sia stato ferito per sbaglio in una vendetta-lampo dopo una rissa in una birreria — l’«O’Connell Irish Pub» — che si trova nella stessa piazza, in linea d’aria a circa 150 metri dal distributore di sigarette. Lì, 01.30, erano intervenute anche due volanti della polizia, ma al loro arrivo gli agenti avevano trovato solo una vetrata in frantumi. Nessuna traccia dei contendenti. «Gente che qui abbiamo già visto, due mesi fa c’è stata un’altra rissa», spiega chi lavora in zona.

La rissa
Anche Bortuzzo e la ragazza, appena usciti da una festa di compleanno, avevano cercato di andare nel locale, ma non li avevano fatti entrare proprio perché c’era stata la zuffa. Qualcuno potrebbe aver confuso il nuotatore con uno dei protagonisti della rissa. L’agguato è scattato dopo venti minuti. La Mobile ha identificato tre giovani: uno ha ammesso di essere stato presente al parapiglia («Mi ci sono ritrovato in mezzo, ho solo preso le botte») e altri due che avrebbero preso parte alla scazzottata, ma non sono stati ancora rintracciati: non si esclude che fossero loro quelli sullo scooter, ma saranno necessari ulteriori accertamenti. Soggetti comunque già conosciuti dalla polizia, vicini alla cosiddetta «batteria» di Acilia. Chi ha sparato lo ha fatto senza preoccuparsi della presenza delle volanti ancora parcheggiate davanti alla birreria. Gli agenti sono subito accorsi, ma hanno trovato a terra il nuotatore e la ragazza che cercava di aiutarlo.

Movida violenta
Un altro caso di movida violenta nella Capitale, dopo quello di poche notti fa al Portonaccio, dove tre persone sono rimaste ferite dopo che un avventore ubriaco le ha falciate con l’auto in retromarcia perché era stato allontanato dalla discoteca Qube. Lui e un amico, anch'essi pregiudicati, sono indagati.
Fonte: Corriere.roma.it

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