mercoledì 15 ottobre 2014

Sanità Lazio, si cambia: studi medici aperti di domenica e ricette on line

Uno studio con medici di base, aperto anche al sabato e alla domenica, in ogni municipio. Per un piccolo malessere, invece di mettersi in fila al pronto soccorso, ingolfandolo, i cittadini potranno rivolgersi a queste nuove strutture. 
L’annuncio in Regione era già stato fatto nei mesi scorsi, ma questa volta, dopo la firma dell’accordo con i sindacati dei medici di base, si parte ed a dicembre saranno aperti i primi studi che poi gradualmente copriranno il territorio di tutti i municipi. Ci sarà anche un’altra novità importante: la ricetta on line. Gradualmente spariranno le ricette «in carta rosa», e saranno sostituite da quelle in rete, consultabili dalle farmacie tramite il codice fiscale.

Spiegano in Regione: «La fase sperimentale durerà 30 giorni, a partire dal primo novembre, nelle Asl di Viterbo e nell’Asl Roma D, limitatamente al territorio del Comune di Fiumicino. Il medico rilascerà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale che ha inserito nel sistema nazionale. La farmacia verificherà e dunque confermerà rilasciando i medicinali prescritti. Sparirà quindi progressivamente la classica ricetta rosa (cartacea) contenente le indicazioni di visite, esami o farmaci. Questo sistema genera oggi 90 milioni di ricette cartacee ogni anno».

Questa mattina il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, con il direttore della cabina di regia della sanità, Alessio D’Amato, ha presentato altre novità: per i 400 pazienti cronici assistiti in regione sono previsti dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali. Cosa significa? «Ad ogni percorso sarà associato un pacchetto di esami da svolgere nel corso dell’anno». Ancora: parte nella pratica il sistema di indicazione di priorità per esami e analisi già annunciato. Dal primo dicembre il medico dovrà indicare la classe di priorità: U per urgente (da fare in 72 ore), B per urgenza breve (10 giorni), D per differibile (30 giorni massimi per le visite, 60 per le prestazioni ambulatoriali), P senza priorità (per i pazienti cronici).
Ha commentato Zingaretti: «Si tratta di un accordo storico con i medici di medicina generale. Una rivoluzione: nella sanità del Lazio cambia tutto». Le sigle sindacali coinvolte sono Fimmg, Smi, Snami, Intesa sindacale. In particolare, Pierluigi Bartoletti (leader Fimmg Lazio), nell'assicurare l’impegno dei medici di base, ha scherzato: «Siamo pronti a uscire dal campo con la maglietta sudata».
Fonte: IlMessaggero.it

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