lunedì 15 febbraio 2010

Meglio di New York, peggio di Milano, Roma tra le città più vivibili del mondo

Battuta da Vienna, Berlino, Parigi, per un soffio da Milano, ma avanti rispetto a Londra, New York e Atene. La capitale si piazza al cinquantunesimo posto nella classifica mondiale delle città più vivibili stilata, ogni anno, dal centro studi dell'Economist. Centoquaranta le metropoli prese in esame, dall'Europa all'America settentrionale, fino all'Africa e all'Asia. Roma e Milano sono le uniche due città italiane inserite in questa speciale classifica, nella quale sono divise da appena due posizioni: Milano è, infatti, 49esima.

Una radiografia, questa dell'Economist Intelligence Unit, che si basa sull'analisi di cinque macro-categorie: stabilità, sanità, cultura e ambiente, educazione e infrastrutture. All'interno di questi gruppi, ci sono altri trenta indicatori, qualitativi e quantitativi, ciascuno con un punteggio specifico, assegnato incrociando i dati forniti da analisti locali e una serie di statistiche. Ogni fattore, nelle singole città, può essere definito in cinque modi diversi: accettabile, tollerabile, disagevole, sgradevole, e, infine, intollerabile. Il risultato finale è un punteggio compreso tra 0 e 100: il minimo indica delle condizioni di vita intollerabili, mentre il massimo, ovviamente, si riferisce ad una città con condizioni di vita ideali.

Quest'anno, come anche era stato nel 2009, la medaglia d'oro è andata alla canadese Vancouver, che ospita in questi giorni i XXI giochi olimpici invernali. Con un punteggio di 98 rasenta la perfezione. Roma, invece, si aggiudica 89 punti (contro gli 89,5 di Milano, alla base della posizione leggermente distanziata in classifica), che le permettono di collocarsi in una fascia comunque ritenuta alta (quella tra 80 e 100). Un punteggio, quello romano, sicuramente superiore alla media mondiale, pari a 76. Certamente non da top 10, anche a giudicare dai piazzamenti di altre concorrenti europee, decisamente più vivibili di Roma. Andando ad analizzare nel dettaglio le ragioni della sua posizione in classifica, si vede che il risultato migliore è stato ottenuto nella macro-categoria dell'educazione (100), seguito da quello delle infrastrutture (92,9). A livello di cultura e ambiente, Roma e Milano hanno lo stesso punteggio (91,7) così come per quanto riguarda la sanità (87,5). Le città che hanno totalizzato meno di 50 punti (prevalentemente asiatiche, indiane o africane) sono quelle in cui, usando la definizione del rapporto, "buona parte degli aspetti della vita è seriamente limitata".



Rispetto alla classifica del 2009, la posizione della capitale è rimasta sostanzialmente invariata, avendo questa scalato un solo gradino. Lo stesso ha fatto Milano, che è passata dalla 50esima posizione alla 49esima attuale. A scorrere tutta la classifica, si vede che meglio della capitale hanno fatto molte altre città europee: Barcellona (35esima), le tedesche Duesseldorf (33esima), Francoforte (18esima) e Amburgo (14esima), Amsterdam (26esima), Copenhagen (20esima), Parigi (16esima), Helsinki (sesta). Vienna ottiene in assoluto il miglior risultato europeo: si conferma, rispetto allo scorso anno, seconda, con 97,9 punti. Sempre a livello europeo, sono andate peggio di Roma, Londra (54esima), Budapest (55esima), Praga (60esima), Atene (63esima). E la top five? Dopo Vancouver e Vienna, ci sono Melbourne, Toronto e Calgary. Ultima classificata la capitale dello Zimbabwe, Harare, con appena 37,5 punti.

Fonte integrale: LaRepubblica.it

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